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giovedì 30 maggio 2013

Jean-Francois Lyotard: La Condizione Post Moderna, Feltrinelli,

Lyotard Jean-Francois LA CONDIZIONE POST MODERNA



Il sapere è la fondamentale forza produttiva nel "La Condizione post-moderna" per Jean-Francois Lyotard infatti sapere e potere sono due aspetti del processo decisionale che determina cos'è il sapere e quali obiettivi attuare.


Il sapere ne "La condizione postmoderna" https://www.corrierenazionale.net/2024/03/30/il-postmoderno-e-la-ai/ è considerato un prodotto tra gli altri e come tale viene venduto e scambiato. I criteri che determinano questo processo rispondano a imperativi categorici aventi carattere di efficienza ed utilità.

Il profitto e non il sapere a guida il miglioramento delle prestazioni: “la narrazione legittimante cede il passo alla potenza”: i fondi della ricerca sono destinati ad aumentare la potenza non a stabilire la verità: è quella che produce legittimazione.    


Indice dei Contenuti
  • Il sapere e la scienza nel post-moderno
  • Wittgenstein e Lyotard
  • La tecnica e il general intellect

  • Il sapere e la scienza nel post-moderno
Il sapere viene “prodotto per essere venduto, scambiato: perde il proprio valore d'uso e parte della vendita viene destinata alla ricerca per ottimizzare le prestazioni” una vera mercificazione.
La scienza, vera e propria “forza produttiva” è “un momento della circolazione del capitale”.
Il sapere, la scienza come entità sociali sono definite come “undemocratic” in quanto “generano mansioni parcellizzate e taylorizzazione della ricerca: elevata e bassa produttività, in relazione alle pubblicazioni, caratterizzano la categoria dei ricercatori”.
  • Wittgenstein e Lyotard
Per Jean-Francois Lyotard il problema del sapere pone quello del governo e l'analisi del sapere comporta, di fatto, un' analisi del legame sociale che per l'autore è “costituito da mosse linguistiche” : il richiamo è ai giochi linguistici di Wittgenstein.
Vanno determinate quali regole, proprietà, collocazione e usi sono sottesi a ogni enunciato così come avviene per ogni pezzo della scacchiera.
“Il parlare è combattere”: è l'agòn, è la sfida che costituisce l'atto linguistico.
Il post-moderno non sembra capace di espungere fino in fondo il ‘pòlemos’, il conflitto.
  • La tecnica e il general intellect
Nasce l'intelligenza ‘altra’ vale a dire in possesso di sapere-sapienza, avviene così il passaggio dall'‘argon’ alla ‘Techne’.

Il ‘knowledge’ non appare più subordinante, coercitivo o solo tale ma suadente, giocoso, seduttivo: la sua pervasività si insinua in ogni aspetto dell'esistenza: commercializzazione, istituzioni, cultura, scienza ed immaginario.

Nel mondo post-moderno la ricerca scientifica rovescia la ragione classica: dal teorema di Gödel ai ‘frattali’ di Mandelbrot, alla Teoria delle Catastrofi di Renè Thom al ‘dadaismo epistemologico’ di Feyerabend ‘la matematica rimette in discussione la possibilità di misurazione’.
E infine per Medawar ‘non esiste un metodo scientifico’ e lo scienziato è uno che ‘racconta storie’.

C'è una contemporanea necessità di comprendere, riflettere sulla natura dell'occidente, sulla sua ipotetica e reale crisi.


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