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giovedì 19 marzo 2020

GIACINTO PLESCIA: ONTOLOGIA NICHILISTA CnrAgenzia2001



Consiglio Nazionale delle Ricerche Progetto COORDINATO - AGENZIA2001

TITOLO PROGETTO

ONTOLOGIA NICHILISTA

Il futuro della libertà che ci chiama dall’evento della new-epochè, quale interessere poetante che si getta nel caosmos dell’alterità differenziale eristica si dà prioritariamente in origine quale nichilismo ontologico.


Il programma  classico di ricerca svelerà l’ermeneutica dell’ontologia nichilista del pensiero poetante e mitico alla valenza decostruente della technè, fino all’attuale nichilismo ontologico.
Il programma virtuale consentirà la creazione di un portale internet, ove seminari telematici, interattivi nella globalità eventueranno la storia ontologica e poetante del nulla,ma soprattutto e per lo più l’ontologia poetante del nichilismo.

E ineludibile in presenza della metafisica influente, soprattutto nella sua varietà virtuale ed immaginaria, una storia ontologica e poetante del nichilismo, ma solo se quel sentiero consentirà di inoltrarsi oltre nel futuro della ontosofia nichilista, quale vuoto ontologico della temporalità e spazialità che si eventua eristicamente nell’essenza dell’essere poetante al di là dell’imperativo categorico del vuoto, quale alterità nichilista della ilemorfica paradigmatica, o della paradossalità indicibile, o della abissalità temporale, cosmica spaziale, esistenziale, mistica, magica, mitica, il nulla ontologico o il nichilismo poetante si eventua quale abgrunseyn nell’ontophysis nell’ontopoiesiseyn, nella gestellseyn, nella fondatezza ontosofica dell’essere quale eriseyn del nichilseyn..essere nel nulla, quale vuoto caosmico, radura abissale del nulla in essere.

Il nulla ontologico e poetante si presenta virtualmente non solo quale alterità all’essere o alla volontà di potenza ilemorfica, imperativa o ortogonale, immaginaria ed inferenziale, infinita nella sua logica calcolante della metafisica influente e paradigmatica, paradossale dell’indicibile koinè caosmica, ma soprattutto e per lo più quale abissalità poetante nell’ontologia dell’essere.

L’abisso ontologico nel vuoto poetante caosmico si svela quale eristica ontosofica nell’essenza dell’essere, nella sua fondamentale esistenza, nell’evento del nulla abissale che dà senso all’interessere caosmico.
L’isteresi transfinita increspa il vuoto ontologico, ma la sua varietà è fondata sul nulla che si eventua nella radura poetante, quale abgrundseyn caosmico dell’eriseyn dell’essere nulla che consente all’essere la disvelatezza ontologica, attraverso la catabolia del clinamen del nulla.
Il nulla caosmico si dà nell’abisso transfinito dell’essere per consentire al futuro dell’essere di eventuare la sua svelatezza ontosofica.


Obiettivi

L’indeterminatezza ontologica del nulla si eventua nel futuro della presenza dell’essere caosmico.
Il nichilismo ontologico si svela nel nichilismo classico del mitico nichilismo poetico, in origine quale nichilismo teologico, poi quale nichilismo etico ed estetico.
Ma quell'orizzonte e tramonto si installa sempre e comunque nell’imperativo categorico della metafisica volontà di potenza paradigmatica influenzante il pensiero, la storia, il tempo, la koinè, l’estetica, la fisica, la psichè.

Nella  new-epokeseyn  il nulla s’eventua nella fondatezza ontologica dell’essere poetante, quale vuoto ontosofico che si dà catabolicamente nella pregnanza caosmica del clinamenseyn abissale.

La compresenza nella gestellseyn, nella fondatezza dell’essere e del mondo, nella physiseyn dell’ontologia del nulla se per un verso non consente mai una interpretazione finita dei pensieri fondanti il senso e l’essenza, dall’altro consente alla libertà ed alla verità di eventuarsi disvelandosi sempre oltre la temporalità ortogonale, al di là del tramonto dei miti metafisici della tecnè, in una ermeneutica infinita della psichè, o meglio nella ermeneutica transfinita della psikeseyn.

Quale fondo abissale senza fondatezza, o con fondamento nullo, o con fondatezza vuota nichilista, senza ilemorfie presistenti, il nulla ontologico si può svelare nella libertà poetante, nella verità ontologica, nella psicheseyn ontosofica,onirica,sognante: nella  sua essenza pregnante catabolica, nel clinamenseyn ellittico, iperbolico, metabolico, ontobolico, delle ontovarietyà caosmiche.

Al di là del nulla attivo della technè, quale motore e fondamento della storia della volontà di potenza imperativa categorica e oltre il nichilismo passivo idealista, poetico, calcolante della mathesis e del metodoseyn il nulla ontosofico si eventua nel futuro della fondatezza dell’essere quale nichilseyn:paradoxa e alterità della radura caosmica pregnante dell’essere nel nulla e del nulla nell’essere poetante.

Nichilseyn del gestellseyn e del clinamenseyn caosmico: solo così il nulla non si dà mai quale oggetto da interpretare, nè essere da contemplare, ma gegenseyn contro essere, essere che si presenta di fronte senza mai essere l’essere, l’essenza della fondatezza dell’essere.
Il nulla ontosofico è il futuro della gegenseyn che si eventua nell’essere nel mondo, nella psychèseyn, nella physiseyn caosmica.

La presenza pregnante della nichylseyn nella fondatezza dell’essere consente all’essere poetante di sottrarsi sempre e facilmente dall’influenza metafisica imperativa della volontà di potenza categorica, paradigmatica, epistemica, politechnè.

Di più e di meglio la stessa wirkyng si eventua nel futuro dell’essere caosmico sempre quale wirkyngseyn o, in alterità abissale, vertiginosa, onirica, sognante, poetante, quale wiekyngnikylseyn essere nella influenza del nulla, essere il nulla influente.

Il wyrkyngnikylseyn consente d’essere influenti senza la metafisica influente, giacchè annichilisce l’influenza e l’essenza della metafisica del tempo e della technè, ma consente anche la presenza pregnante dell’influenza poetante o wyrkyngseyn.

La wyrkyngnikylseyn non solo decostruisce nel tempo la volontà di potenza metafisica influente del sapere, nella mathesis, nella psykè, ma soprattutto e per lo più, e per il meglio, annichilisce l’influenza del paradigma categorico, imperativo, metafisico sulla fondatezza dell’essere  e della ontophysiseyn della psykeseyn, nella masthesiseyn caosmica, nell’ontosofia poetante.

Programma

Il programma classico eventuerà il suo futuro programma virtuale quale wirkyngseyn, influenza della gettatezza dell’essere presente nella pregnanza influente del nulla wyrkyngnikyl che annichilisce l’influenza della metafisica categorica sull’ontologia poetante dell’essere, del mondo, della physis, della mathesiseyn, della psykeseyn, della aletheyaseyn della politekneseyn dell’ontosofiaseyn caosmica.

Così come esiste una noetica nichilista influente si eventuerà una noematica nichilista annichilente l’influenza metafisica paradigmatica, epistemica, quale sentiero futuro dell’influenza ontologica wirkyngnikyl del seynweg.

La differenza ontologica tra l’influenza metafisica e l’ontologia  influente si eventua nella differenza nichilista: non solo e non tanto quale differenza alterità tra l’essere ed il nulla, ma di più e di meglio quale differenza ontosofica poetante tra la metafisica categoriale e l’ontologia del gegenseyn, nel senso di radura vuota, libera, d’essere sempre, eternamente, indeterminatezza del wirkyngnikylseyn, controessere pregnante dell’evento dell’essere che si svela nella fondatezza dell’essenza dell’essere caosmico, poetante.

Il nichilismo ontologico non è un semplice contro movimento dell’eterno ritorno della volontà di potenza imperativa categorica della metafisica influente paradigmatica, epistemica della politechnè noetica, ma soprattuto e per lo più, o per il meglio, è il contro sentiero del controessere in controsenso nel chiasma indissolubile del gegenweg nel gegenseyn dell’influenza annichilente del wirkyngnichilseyn.

Il gegenseyn non è semplicemente la supersimmetria speculare, virtuale o immaginaria, della wirkynseyn, ma è il chiasma dell’ontologia nichilista, quale controessere che si eventua nella fondatezza dell’essere e si svela quale radura vuota e caosmica del wirkyngnichilseyn dell’influenza poetante dell’ontosofia nichilista.
Il gegenweg del gegenseyn del wirkyngnichilseyn si eventua nel vuoto poetante, lasciato libero dal tramonto della metafisica influente e dalla crisi del nichilismo della volontà di potenza della politechnè o anche dall’abbandono mitico del mondo delle divinità originarie, iconoclaste e iconocrazie, o se si desidera dalla debolezza della noetica virtuale post moderna in quel vuoto ontologico il sentiero del controessere si presenta nel futuro   dell’ontosofia del wirkyngseyn.

Il programma  di ricerca, classico e virtuale, prevede di eventuare, finalmente, alla mondanità la differenza del nichilismo non solo e non tanto quale contromovimento speculare supersimmetrico della metafisica della volontà di potenza categorica,ma quale controcanto, controimmagine, controimmaginazione topologica dell’essere poetante caosmico.

La gegenseyn, ontosofia nichilista, si eventua nel futuro quale gegenihil dell’icona, gegenikona, ma nel presente abita già la gegenbild e la gegenbildung: la controimmagine della controimmaginazione controimmaginaria essenzialmente.

Il gegenseyn quale nichilismo ontologico è il controtempo, la controtemporalità immaginaria attante nell’abisso cosmico il mondo dell’essere.
Il controtempo è l’evento del vuoto cosmico, gegenseyn, quale ontovarietà abissale morfoattante del controspazio caosmico.
Il gegenseyn è la controspazialità nichilista dell’abgrundseyn ottoattante e formattante il senso del mondo della physiseyn: quale abisso dell’isteresi del vuoto ontologico.
Il gegenseyn, il nulla ontologico, e la formattanza dell’abisso immaginario della physis nichilista.

Ma soprattutto e per lo più, il nichilismo ontologico è la controfondatezza, la gegengrund, che mai s’eventua né nell’abisso, né nel grundseyn, ma solo nel vuoto ontologico, quale gegengrund del nulla ontologico.
Il nulla si eventua quale gegenoesiseyn, quale gegenpsykeseyn, gegenaletheyaseyn.
E la noetica che annulla, annichilisce la svelatezza ontologica e le impone l’imperativo categorico dell’eterno ritorno al niente.

La gegenoesiseyn annulla la differenza poetante, la differenza ontosofica, la libertà ontologica d’essere al di là del nichilismo della volontà di potenza della metafisica influente, wirkyng del nulla, influenza nichilista, wirkyng del niente gegenwirkynseyn controessere influente, influenza del controessere annichilente la differenza poetante dell’ontosofia.

Il gegenseyn annulla anche l’eventualità dell’esserci quale nichilismo del daseyn, gegenseyn: controesserci che annichilisce l’esistenza, la vivenza, la poiesiseyn.
Anzi il gegenseyn si eventua abissalmente quale gegendasein, esserci mai più,mai esserlì, esser quà, esser là, essere nella vivenza animata della mondità.

Il nichilismo del gegendasein si getta nella vivenza animata, quale gegencreodoseyn, quale controcreodo antiesistenza, antiesserci, antiesserlì, antiesserlà: vuoto ontopoietico della differenza poetante, virtuale o immaginaria, dell’essere ontosofico.
In gegendasein annulla l’evento della differenza ontosofica dell’essere poetante.

Metodi

Il sentiero che si dà nel metodoseyn eventua la libertà di ricerca sia nel programma classico, sia nel programma virtuale, d’interpretanza dell’ontologia nichilista.
La libertà di interazione virtuale nel portale internet consentirà a tutto il pianeta di presentare le proprie idee, donazioni, studi, fondi, in permanenti seminari telematici, o in cattedre sponsorizzate, convenzionate dal portale virtuale.

Descrizione ricerca

Il nichilismo occidentale, del tramonto, è l’evento della fine del millennio che dà identità alla mondità, anzi il nichilismo, poetico o teologico, è il contro-evento, il gegenrereignis, del tramonto della civiltà globale.
Il gegeneregnis quale evento della gegenseyn si presenta prioritariamente quale gegendasein, nichilismo dell’esserci,esistenziale.

Ma in futuro la sua essenza ontologica sarà del nichilismo mondano. quale evento della gegenereigniseyn.
L’influenza del gegenereigniseyn nel mondo inizia nell’epoca classica, ma la sua volontà di potenza metafisica influente si eventua nell’imperativo paradigmatico categorico dell’epistemè: quale gegenwirkyngseyn, evento dell’influenza  del nichilismo millenario.
Il nichilismo ontologico si può così eventuare quale controvalore, controvalenza del wertseyn, gegenwert.
La controvalenza nichilista, gegenwert, dell’esserci è il gegendasein, quale volontà di potenza dell’eterno ritorno ilemorfico nel tempo, nel mondo, nella vivenza, nella physis, nella verità, nella storia del millennio occidentale al tramonto.
Il nichilismo ontologico è la controvalenza dell’essere la gegenwertseyn dell’essere valenza poetante.

La gegenwertseyn si eventua nella storia metafisica del mondo nel nichilismo classico, al tramonto, del gegenwertdasein: esserci della controvalenza dell’eterno ritorno del nulla.
La storia del bimillennio ha eventuato però una controvalenza, gegenwert del gegendaseyn, controesserci nichilista che ci è dato quale fondamento dell’occidente al tramonto e gegengrundseyn: controfondatezza dell’essere valenza.

Il nichilismo ontologico si presenta perciò, contemporaneamente, nel fondamento dell’esserci occidentale tramontante, grundsein, e nella sua paradoxalità, gegengrund: controfondatezza annullante la valenza del mondo dell’essere.
L’ontologia nichilista si eventua nel presente tramonto sia nelle fondamenta della metafisica influente, sia nella controfondatezza, gegengrund, che annulla la valenza del grundaseyn, quale volontà di potenza della vivenza, della verità, della storia del mondo.

La grundseyn è la controvalenza del gegengrund, ma anche l’imperativo categorico della metafisica della gegengrundaseyn: anzi negli ultimi secoli quella volontà di potenza si  è presentata quale sinergia del grundaseyn e supersinergetica, o meglio gegenesinergetica, del gegendaseyn il nichilismo quale volontà di potenza della gegensinergetica, controsinergetica, del controesserci.

L’ontologia del nichilismo è la sinergetica dell’essere che non c’è, nel mondo che non c’è, nella physis che non c’è: quale gegendasein, controesserci del grundseyn, fondatezza che non c’è.
La sinergetica del nulla con valenza che non c’è, in un etica dei valori cosmologici che non c’è più, né mai più ci sarà, se non nell’eterno ritorno del niente, quale gegendasein, controfondamento: gegengrundaseyn dell’essere valenza che non c’è più, né mai più ci sarà, né di qua, né di là.

Il nichilismo ontologico è lo spazio di influenza, nichilismo influente, della metafisica dell’essere che non c’è: gegenseyn, quale sinergetica della volontà di potenza categorica dell’esserci che non c’è più, né mai ci sarà: la spazialità influente, ma anche la temporalità di influenza, del gegendasein quale grundaseyn.
Fondamento che non c’è più che si dà quale temporalità dell’eterno ritorno del nulla, spazio influente della volontà di potenza sinergetica nichilista, virtuale o immaginaria, del cosmo che si dà quale mondo del niente.

Il nichilismo soggiorna nell’essere al potere della potenza, abita l’essere al potere della synergetica, quale abisso senza fondo dell’essere che non c’è, o si presenta solo quale esserci gegenseyn, gegengrundseyn del grundaseyn.
La metafisica della volontà di potenza si presenta come imperativo categorico del sistema dei valori, ma nel contempo nell’eterno ritorno nichilista, quale sinergetica dell’essere al potere della potenza del nulla, del controessere, del gegenseyn, quale grundaseyn del mondo e della storia dell’esserci.

Ma l’essenza autentica del nichilismo occidentale, tramontante, e l’incompletezza, o la logica, la ragione, la razionalità, il calcolo, la computerazione, la formattanza dell’essenza dell’incompletezza, quale sinergetica del nichilismo ontologico.

L’incompletezza nichilista nella sua valenza abissale decostruisce non solo l’essere, ma anche la metafisica della volontà di potenza, la metafisica sinergetica ,e la metafisica dell’essere al potere della potenza del nulla. questa sua autenticità d’incompletezza ontologica e poetante, virtuale ed immaginaria, crea spazio al vuoto, alla radura alla spazialità libera di tutto e libera dal niente, libera soprattutto dal nulla annichilente.

L’incompletezza ontologica nichilista è libertà di creatività, nel senso di creare lo spazio libero dal nulla.

Ma il creare spazio del nichilismo ontologico non è solo morfoattanza della libertà dell’essere valenza della sinergetica, sia pure quella fondata sulla velocità del dasein d’essere presente, di soggiornare nella noetica, semmai è soprattutto e per lo più la creatività spaziale dell’essere poetante, che gioca negli  spazi vuoti del nulla per eventuare il suo gioco creativo di libertà d’essere.
Anzi il gioco creativo dell’essere è proprio quello d’eventuare in tutti gli spazi, e con tutti i tempi, l’incompletezza metafisica del nichilismo, la sua sinergetica dissipatrice delle valenze e dei fondamenti.
Quando il nichilismo, per esserci, uccide il suo dio, c’è sempre un dio che salverà l’essere, giacchè il killer nichilista non conosce, non sa dell’esistenza della fondatezza dell’essere.

La grundseyn si sottrare alla morte del dio, ucciso  dal nichilismo, imperante e trionfante, e si salva dal tramonto del nichilismo e dalla fine della storia, perché la sua essenza, il suo orizzonte, il suo destino sono al di qua ed al di là del nichilismo classico, poetico, moderno, ontologico.
La grundseyn non abita il futuro nichilista della morte di dio, giacchè la sua gestellseyn e la suo clinamenseyn si eventuano al di là del soggiorno e del tramonto della metafisica della volontà di potenza, quale sinergetica del nichilismo.
Il nichilismo muore con la morte del suo dio, ma l’essere non è il dio del nichilismo.

La teoclastia nichilista non decide mai il destino e la sorte dell’essere, ma solo del grundaseyn, giacchè la grundseyn si è sotratta ed abita sempre l’al di qua e l’al di là del futuro che il nichilismo non conosce.
Il nichilismo teoclasta non è, e non sarà mai seynklasta, se mai è stato ed è, forse sarà ancora nel suo tramonto, soltanto daseinklasta:
killer del grundaseyn.

Il dio è morto e anche la metafisica è morta, così come la sua influenza sulla filosofia dell’occidente, sull’epistemè, sulla mathesis sull’ermeneutica: in quel tramonto metafisico muore anche il nichilismo classico, poetico, etico, globale, cosmico, universale.
Solo la risonanza di quella catastrofe catabolica nichilista: echeggia ed aleggia, al tramonto della metafisica nichilista quale ontologia nichilista che decostruisce la valenza dei fondamenti e transvaluta, calcolante, le supervalenze etiche ed estetiche della vivenza del grundaseyn.

In quell’abisso immaginario al tramonto virtuale soggiorna il gioco creativo del grundseyn, il quale crea spazio nel vuoto ontologico del nichilismo metafisico, sinergetico, dissipante, e si eventua nel futuro quale clinamenseyn influente: wirkyngseyn metabolico dell’ontoisteresi dell’ontovarietà creodoseyn, quale chiasmaseyn che, nel  presente, abita il caosmoseyn poetante.

Il nichilismo e’ morto e solo l’ontosofia ci puo’ salvare.
Soltanto l’ontopoiesiseyn ci puo’ salvare dalla morte della metafisica nichilista influente.
Solo l’essere-valenza che s’eventua al tramonto del nichilismo metafisico e crea  spazio nel vuoto ontologico, fa il suo gioco e si fa gioco della declinante influenza nichilista, puo’ salvare il mondo e la sua physis dalla catastrofe sinergetica della volonta’ di potenza dell’eterno ritorno del nulla.
Il dio del nulla e’ morto e niente ostacola piu’ l’evento della nuova epoche’ della ontologia poetante.

Il dio nichilista e’ morto e nulla osta l’ontologia della liberta’ ontosofica.
Il dio metafisico e’ morto e nulla ostacola piu’ che il vuoto ontologico, la radura dell’essere sia abitata, nel cui sentiero interrotto si eventui la liberta’ dell’al di la’ ontopoietica.
Sopra tutti i tramonti nichilisti c’e’ l’ontopoiesiseyn, sopra tutti i tramonti metafisici c’e’ l’essere poetante che si da’, sopra tutti tramonti del dio che muore c’e’ la grundseyn che si disvela nella liberta’ della nuova epoche’.

Qui ed ora si eventui almeno quella liberta’ di ricerca, altrimenti il tramonto della metafisica nichilista annullera’ anche la liberta’ ontologica poetante.
Abita il futuro nichilista della morte di dio, giacche’ la sua gestellseyn e il suo clinamenseyn si eventueranno al di la’ del soggiorno e del tramonto della metafisica della volonta’ di potenza, quale sinergetica del nichilismo.

Il nichilismo muore con la morte del suo dio, ma l’essere non e’ il dio del nichilismo.
La teocrazia nichilista non decide mai il destino e la sorte dell’essere, ma solo del grundaseyn,giacche’ la grundseyn si e’ sotratta ed abita sempre l’al di qua e l’al di la’ del futuro che il nichilismo non conosce.
Il nichilismo teoclasta non è, e non sara’ mai, seynklasta, se mai e’ stato ed e’, forse sara’ ancora suo tramonto, soltanto daseynklastia: killer del grundaseyn.

Il dio e’ morto ed anche la metafisica e’ morta, cosi’ come la sua influenza sulla filosofia dell’occidente, sull’episteme’, sulla mathesis, sull’ermeneutica: in quel tramonto metafisico muore anche il nichilismo classico, poetico, etico, globale, cosmico, universale.

Solo la risonanza di quella catastrofe katabolica nichilista, echeggia ed aleggia, al tramonto, della metafisica nichilista: quale ontologia nichilista che decostruisce la valenza dei fondamenti, e transvaluta, calcolante, la supervalenze etiche ed estetiche della vivenza del grundaseyn.

In quell’abisso immaginario al tramonto virtuale soggiorna il gioco creativo del grundseyn, il quale crea spazio nel vuoto ontologico del nichilismo metafisico,
sinergetico, dissipante, e si eventua nel futuro ma, affinche’, quel destino si compia, si completi, cosi’ come l’essere ha abbandonato gli enti alla propria sorte, e i superenti  all’esserci solo nell’al di la’, sul sentiero simile a quello degli dei che ci hanno abbandonati, nella nuova epoche’ l’essere dovra’ avere anche il coraggio, e la liberta’, di abbandonare il nulla, il niente, il nichilismo, la metafisica nichilista della sinergetica volonta’ di potenza.

Solo quando l’essere abbandonera’ al proprio destino tramontante il nulla, niente ostacolera’ piu’ l’evento della svelatezza dell’ontosofia kaosmica.
Soltanto quando l’ontopoiesiseyn eventuera’ l’eleuthanasia del nichilismo metafisico influente, l’essere si liberera’ dal nulla per svelarsi nell’ontosofia.

La nuova epoche’ non sara’ altro che la thanasia del nichilismo poetico, classico, autentico, moderno, metafisico, sinergetico, teologico, etico, estetico: quale thanaseyn: essere la morte nel nichilismo: thanaseyn del nulla.
Essere per la morte del nichilismo metafisico sinergetico.

Descrizione programma unita’ di ricerca

Il nichilismo si eventua nel presente nella sua essenza, quale creativita’ che lascia libero lo spazio ove abita l’ontologia poetante.
Il programma classico si installera’ in quella liberta’ di ricerca, invece il programma virtuale si dispieghera’ in un portale interattivo globale, ove seminari virtuali, donazioni, fondi, cattedre convenzionabili creeranno lo spazio della liberta’ di ricerca sull’ontologia nikilista.

L’eclisse del nichilismo metafisico sinergetico lascia libero lo spazio, lascia il vuoto ontologico libero, lascia la radura libera d’essere valenza ontosofica kaosmica.
L’eclisse del dio nichilista metafisico sinergetico lascia libero lo spazio ontologico, il vuoto poetante, la radura ontosofica dell’essere kaosmico.

La nuova epoche’ si eventua nel futuro dell’abitare nell’eclisse, nel tramonto, nel nichilismo metafisico sinergetico, per svolgere la presenza del gioco creativo dell’essere.
Il quale crea il suo gioco libero, per liberare lo spazio dal nulla: decostruisce nell’eclisse l’annullamento dell’influenza sinergetica metafisica nichilista.
L’incompletezza creata nell’eclisse della metafisica nichilista classica, lascia libero il campo per il gioco creativo dell’essere kaosmico, ontosofico, poetante.





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