Dalla notte dei tempi l'uomo primitivo e poi i poeti e i filosofi presocratici si interrogano sul cosmo.
Per i greci è il chaos a farla da padrone nell'universo e tutto avviene secondo contesa: il πόλεμος regge le sorti del mondo e dell'umano.
Alla porta dei sentieri della Notte e del Giorno le fanciulle persuadono la Dikê a consentire il passaggio del mortale, ed ora noi solchiamo le vie delle stelle con gli strumenti dell'intelligenza e a volte dimentichi della potenza dell'universo.
Il telescopio Webb, ad un anno dal lancio https://www.ilsole24ore.com/art/a-natale-lancio-nuovo-telescopio-spaziale-scoperta-misteri-dell-universo-AE1ZQ83 ha già compiuto un passo importante quanto quello di Armstrong nella discesa sulla luna https://www.raiplay.it/video/2019/06/Luomo-sulla-Luna---A-passeggio-sulla-Luna-229a1478-cacb-4bd6-a4ee-ac4a6d7bfcb6.html nel 1969.
Il video di Webb https://www.rainews.it/video/2022/07/le-prime-immagini-del-telescopio-webb-viaggio-allinterno-delluniverso-pi-profondo-9ff8a8ad-6edd-4da3-9fb1-2852bd3a9590.html parla di per sè, per «l’America e per l’intera umanità».
Non c'è solo la Nasa ma l'Agenzia spaziale europea e la canadese a intestarsi meritoriamente l'impresa.
Molte sono le «domande che ancora non sappiamo ancora formulare» dichiara Nelson ma «daremo all’umanità una nuova visione del cosmo. Ed è una visione mai vista prima», ha aggiunto il dirigente della Nasa.
In attesa della divulgazione delle altre immagini, ancora una volta l'umanità rivolge gli occhi al cielo come ha fatto Eraclito, per cui poiché il fuoco non è una sostanza statica ma sempre mutevole, e che postulò una dinamica dell’essere, alla base di tutti i fenomeni: uno stato continuo di flusso, “panta rei”, o la faccia nascosta della Natura, macroscopica e microscopica.
Aristotele pensò alla natura come dynamis: movimento, trasformazione, cambiamento.
Anassagora propose non solo che la materia fosse infinitamente divisibile, sia nello spazio che nel tempo, ma che la divisione generasse un sistema infinito ulteriormente divisibile all’infinito, quale infinita varietà di tutti i fenomeni fisici.
I filosofi pensarono all''apeiron illimitato, infinito, indeterminato: senza fine, privo di limiti, qualitativi e quantitativi o dynamis del caos.
Antagonista della concezione meccanicistica fu Leibniz che propose una paradigmatica del tutto alternativa: la dinamica.
La nascita della dinamica, ovvero una teoria che spiegò il moto quale effetto di forze, dynamis, l'equivalenza cinematica si fondò sull'idea di forze esterne quali cause dinamiche che determinano le deviazioni dal moto “rettilineo-uniforme” inerziale.
Lo spazio-tempo di Einstein https://www.raiscuola.rai.it/fisica/articoli/2021/09/Lo-spaziotempo-fai-da-te-la-Relativita-Generale-di-Einstein-28308e98-e3eb-4009-bc09-22213a526e62.html è la seconda rivoluzione della nostra visione del cosmo con il Bosone di Higgs https://www.youtube.com/watch?v=c1SQq2XY1r4 cui dobbiamo il nostro essere qui sulla terra e nell'universo.
La filosofia e la fisica s'incontrano https://www.youtube.com/watchv=AlDn0wlKiTA come sempre e "Fisica per Filosofi" di Carlo Cosmelli e Paolo Pecere con Giorgio Parisi, Carlo Cellucci lo sta a dimostrare.
Il libro offre un’esposizione dei principi della fisica che, accompagnata da approfondimenti storico-filosofici, va dalla meccanica classica alle teorie di frontiera contemporane passando per la termodinamica, le teorie della relatività e la meccanica quantistica.
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