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martedì 18 giugno 2013

MODA, MITI e BARTHES



WELCOME GUEST to EVENTS  in FLORENCE: FASHION, MITHOS AND BARTHES

ALL YOU NEED IS  PITTI IMMAGINE  -  2013, 18-21 JUN



 

 


Quello dei vestiti è un sistema di segni, un linguaggio: il vestito significa, agisce. La lingua e la moda hanno molto in comune.

Se si considera ogni singolo elemento come elemento di un sistema più grande (la moda intera) e lo si analizza si possono rintracciare sintagmi e paradigmi del linguaggio dei vestiti, del sistema della moda.
Paradigma è sinonimo di scelta di un "qualcosa": ogni mattina, di fronte all'armadio, "scegliamo" cosa metterci.

Operiamo una selezione, in base ai criteri più disparati: condizioni del tempo, mode del momento, stato d'animo.
Sintagma vuol dire combinazione, associazione, compresenza: giacca e camicia, borsa e cappotto, cappotto e scarpe, cintura.
Possiamo effettuare associazioni in base a forme, colori, stereotipi: stile alternativo, stile estivo o invernale.
I sintagmi variano molto velocemente del tempo eppure la moda resta.


E la moda ha bisogno della fotografia che riproduce all'infinito ciò che ha avuto luogo una sola volta: essa ripete ciò che non potrà mai più a ripetersi esistenzialmente.
In essa, l'avvenimento non si trasforma mai in altra cosa: essa riconduce sempre il corpus di cui ho bisogno al corpo che io vedo; è il Particolare assoluto, la Contingenza sovrana, la Tyché, l'Occasione, l'Incontro, il Reale nella sua espressione infaticabile. 

Davanti all'obiettivo io sono contemporaneamente: quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda io sia, quello che il fotografo crede io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte.
Essendo la moda una traversata di codici, niente ne può arrestare il viaggio:impossibilità di vivere al di fuori della moda perchè la moda fa il senso, il senso fa la vita. Singolare cosmonauta, la moda sembra attraversare mondi e mondi. E' uno stesso infinito viaggio: dalla moda potrei risalire alla mano, alla nervatura, alla pulsione, alla cultura del corpo, al suo godimento... impegna l'uomo nella sua interezza.

I significati passano, la moda resta perchè s'inventa senza tregua: s'impadronisce di tutto: le morali, le estetiche...
La moda è il Mito: il linguaggio del primo tende a trasformare, il linguaggio dell'altro a eternare.
Tramite la moda: siamo ammaliati, stregati, il tempo, la legge, la proibizione: niente si esaurisce, niente si desidera: i desideri sono aboliti perché sembrano essere definitivamente appagati.
La moda è una creazione d'epoca, concepita appassionatamente da artisti consumata nella sua immagine, se non nel suo uso, da un popolo che si appropria con essa di un oggetto perfettamente magico.
La moda è la vertigine: è l'Evento

Divertissement
di Giacinto Plescia  

da


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