HUMANITIES:FILOSOFIA,LETTERATURA,ARTE,ARCHITETTURA,SOCIETÀ,COMUNICAZIONE:TOPOLOGIA,FISICA,FULLERENE

domenica 19 luglio 2015







Il Manifesto di Ventotene, avente titolo originale Per un'Europa libera e unita. Progetto d'un manifesto, è un documento per la promozione dell'unità europea redatto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni con Ursula Hirschmann durante il periodo di confino negli anni quaranta, presso l'isola di Ventotene, nel mar Tirreno.


Il Manifesto di Ventotene fu originariamente redatto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni con Ursula Hirschmann con il titolo "Per un'Europa libera e unita" Progetto d'un manifesto negli anni '40, quando per motivi politici furono confinati presso l'isola di Ventotene, nel mar Tirreno.


Altri esponenti presenti sull'isola di Ventotene e rappresentanti antifascisti confinati anche loro, contribuirono alle discussioni che portarono alla definizione del testo.

venerdì 17 luglio 2015


 


Se non avessimo avuto abbastanza del latte in polvere per fare i formaggi o in realtà per non farli (indovinate quali sono i paesi che ne producono di più? Capito vero?) e in passato di altre tragiche amenità dello stesso genere, ora l'Europa (ciò che si definisce tale) ha deciso di superare sé stessa in furore tassonomico.

Muniti di appositi, sofisticati strumenti i tecnici si applicano con impegno (degno di miglior causa) a misurare il diametro delle vongole: addio spaghetti cui già nel passato la stampa tedesca assimilava l'Italia.

Si pensava di averne avuto abbastanza di inventari sistematici di carattere morfologico sperimentati ( è il caso di sottolineare il termine) in altri “contesti”: ci si era illusi: la classifi - cazione sui generis del vivente continua.

giovedì 16 luglio 2015





La #Germania e le sue banche con le decisioni sulla  Grecia - tipo soluzione finale - rafforza nazionalismi e  dissolve ogni idea di #Europa: non è un'inno alla gioia.

lunedì 6 luglio 2015

La-bandiera-Greca e il Partenone



L'oxi che ha vinto in Grecia non è stato un “no” all'appartenenza di Atene alla Ue come si è voluto accreditare.

Se la #Germania, in primis, e le istituzioni europee tutte non riaprono un dialogo e non chiudono un accordo che tenga conto dell'emergenza politico-economica-umanitaria che vivono gli ellenici e dei rischi dell'euro-zona con, alle porte, la bolla asiatica ha un’unica spiegazione: per la prima volta la Ue antepone una scelta politica a valutazioni puramente economiche: il governo #Tsipras non è considerato un interlocutore: meglio correre i rischi della #Grexit.

Già #Juncker era stato chiaro: ”votate sì” aveva detto e per ben due volte: un tempo per non sentirsi accusare di ingerenza si taceva: almeno a ridosso del voto. Nulla più che inerisca anche al semplice fair play ha più valore di fronte al valore dei soldi: unici dominus di tutto l'affaire greco e ragion d'essere di questa Europa.

domenica 5 luglio 2015


PARTENONE AD ATENE



I greci le hanno pensate tutte: hanno "inventato" anche il twitter dell'antichità: Ermes, Mercurio, infatti, i messaggi li portava in tempo reale come un drone... umano.

Είμαστε όλοι Έλληνες: sì, siamo tutti greci.

Abbattete pure tutta la Grecia a una profondità di 100 metri.Svuotate i musei di tutto il mondo.
Abbattete qualsiasi cosa che sia greca, ovunque nel mondo.Dopo, eliminate la lingua greca dappertutto:
dalla vostra medicina e dalla vostra farmacia, dalla vostra matematica (geometria, algebra).
dalla vostra fisica e chimica, dalla vostra astronomia, dalla vostra politica,dalla vostra vita quotidiana.

venerdì 3 luglio 2015

 


Dunque alle ore 19,40 di ieri circa 61337 europei avevano già versato un milione e 47,701 euro sulla pagina di crowdfunding aperta tre giorni fa da Thom Feeney, un ragazzo di 29 anni che vive a Londra, per raccogliere i fondi necessari a saldare il debito greco.https://www.indiegogo.com/

Thom ha fatto due conti: essendo gli europei 503 milioni, se ciascuno mette pochi spiccioli (le donazioni vanno da 3 euro in su) si potrebbe effettivamente riuscire a mettere insieme la cifra  di un miliardo e 600 milioni di euro, che è quello che la Grecia deve dare all'Fmi.