Era da acquistare: l’avevo deciso e me lo sono regalato per il mio compleanno. Un primo sfoglio di “La Lingua geniale:9 ragioni per amare il Greco ” la magnifica ossessione di Andrea Marcolongo, Laterza emerge subito come il greco sia anche la sua magnifica ossessione.
Soffermarsi a spiluccarlo, riprenderlo timidamente, sobbalzare al discorso sul duale: pochi giorni prima avevo paragonato proprio al duale il discorso amoroso nel tentare di recensire un testo in uscita l’ 8 febbraio.
E un’altra similitudine mi sorprende: quei pomeriggi di studio a tentare di scrivere l’alfabeto greco ed a ripeterlo ad alta voce e poi a imparare a memoria i verbi e quelli più ostici mandarli giù a suon di musica per resistere alla voglia di correre fuori ma non farlo.
Non vedo l’ora di leggerlo tutto e dialogare con esso, rubare il tempo e i giorni alla stanchezza per rileggerlo e farmi sommergere dai ricordi.
Beh se scappa qualche lacrima non è solo nostalgia, è molto di più: sei le letture che hai fatto, le parole che sono state cibo, quel librino sull’etimologia del greco che hai perso e vorresti riavere anche se sai che fa parte di te in ogni modo e per sempre.
Era della Signorelli? Chissà, forse, sì.
Con orgoglio e riconoscenza risento le lezioni del professor Raffaele Trengia che si commuoveva a citare a memoria passi di poesia e il suo amore per la geografia storica e non solo e quel testo, sai, mi sembra di sottolinearlo e la sua voce “la geografia determina anche la storia”: beh lui lo diceva meglio.
Ai grecisti fini e appassionati il compito di sviscerare il testo con la necessaria acribia, a me si lasci l’intermittenza di cuore per la Lingua geniale: la magnifica ossessione di Andrea Marcolongo e grazie a Laterza.
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