Manzotti Riccardo e Rossi Simone in "Io & Ia Mente, Cervello e Gpt" si devono confrontare con un'intera tradizione filosofica che ha elaborato teorie e sedimentato un lessico per esprimerle allora il #MOI per essere recepito adeguatamente non solo, come è ovvio, va a confrontarsi con l'egemonia che esercita la tradizione ma in questo procedere la modifica e confligge con la forma mentis di larga parte dei lettori che si riferiscono, per studi o condivisione, ad un universo concettuale millenario: nulla di nuovo sotto il sole.
Le parole per dire il #MOI con una mela come fa Riccardo Manzotti o, se se tentati, con la pesca di Esselunga non bastano: resta sempre un "corpo a corpo" per l'egemonia culturale.
- Io-Natura-Mondo-Coscienza
Nel leggere Io-Natura-Mondo-Coscienza il pensiero va nell'universo concettuale di ognuno che non è il MOI e che, per questo, forse deve confrontarsi con il pensiero dei singoli filosofi forse anche a livello di manualistica scolastica e ricreare un nuovo lessico per nuovi concetti per non essere frainteso ma inteso.
In breve non è sufficiente incasellarlo nello schema riduzionismo-esternalismo o fisicalismo e non basta la mela e neanche la pesca per dirlo.
Indice dei contenuti:
- Io-Natura-Mondo-Coscienza
- Berkeley, Freud, Jung ed Einstein
- Le parole nuove per dire il MOI
- La AI: David Chalmers, Riccardo Manzotti e The Engine di Jonathan Swift ne "I Viaggi di Gulliver"
- La mente, le teorie del caos e delle stringhe
- Riccardo Manzotti tra i pesi e il tempo
- La coscienza, la AI e la casalinga di Voghera
- Una dicotomia, una frattura, una doppia fenditura attraversa il sapere
- La coscienza come soft-power e la materia come hardware
- I cambi di paradigma: Talete, Anassimandro, Democrito, Copernico ed Einstein
- L'indeterminazione di Heinsenberg
- Fisicalismo, riduzionismo e un approccio qualitativo alla mente
- Chatgpt e i suoi "simili" come il passero solitario di Leopardi
- Domande ad AI
- Conclusioni
- Berkeley, Freud, Jung ed Einstein
- Io-Natura-Mondo-Coscienza
- Berkeley, Freud, Jung ed Einstein
- Le parole nuove per dire il MOI
- La AI: David Chalmers, Riccardo Manzotti e The Engine di Jonathan Swift ne "I Viaggi di Gulliver"
- La mente, le teorie del caos e delle stringhe
- Riccardo Manzotti tra i pesi e il tempo
- La coscienza, la AI e la casalinga di Voghera
- Una dicotomia, una frattura, una doppia fenditura attraversa il sapere
- La coscienza come soft-power e la materia come hardware
- I cambi di paradigma: Talete, Anassimandro, Democrito, Copernico ed Einstein
- L'indeterminazione di Heinsenberg
- Fisicalismo, riduzionismo e un approccio qualitativo alla mente
- Chatgpt e i suoi "simili" come il passero solitario di Leopardi
- Domande ad AI
- Conclusioni
In questa direzione, ad esempio, l' "Esse est percipi" di Berkeley in cosa si differenzia o meno col #MOI?
L'Io di Freud o l'analisi di Jung vanno a farsi benedire?
Quando Riccardo Manzotti, nel suo decalogo parla di "velocità relativa" o "esistere relativo a un sistema visivo" o utilizza l'avverbio "relativamente" - che già, curiosamente, contiene... la mente- quando scrive "la mente è l'insieme delle cose che esistono relativamente al corpo" il pensiero corre a Einstein e mi chiedo se sono o meno in errore ma non so rispondere.
- Le parole nuove per dire il MOI
La #MOI risulta ostica o criptica, bisogna uscire dalla "caverna" in cui ci si trova; se una ricerca, uno studio suscita perplessità o non intendi o non condividi l'impostazione beh la cosa diventa molto interessante perché ti costringe a metterti in discussione e a fare nuovi percorsi
- La AI: David Chalmers, Riccardo Manzotti eThe Engine di Jonathan Swift ne "I Viaggi di Gulliver"
The Engine è il primo "computer" dotato di "Intelligenza artificiale", è del 1726 e viene immaginato e descritto da Jonathan Swift ne "I viaggi di Gulliver" in questi termini: “Tutti sapevano quanto sia faticoso il metodo consueto per giungere alle arti e alle scienze; mentre, grazie al suo espediente, la persona più ignorante, a un prezzo ragionevole e con un po’ di lavoro fisico, potrebbe scrivere libri di filosofia, poesia, politica, diritto, matematica e teologia, senza il minimo aiuto del genio o dello studio”.The Engine anticipa anche la macchina di Babbage, di Orwell, il Retore di Philip K. Dick
- La mente, le teorie del caos e delle stringhe
Il cervello resta un oggetto misterioso ma se si conviene che è una struttura complessa è decifrabile con le teorie del caos, come ha fatto col volo degli storni Parisi.Intanto uno spettro si aggira nel microcosmo ed è la teoria delle stringhe: oltre agli elettroni e ai quark, c'è un altro livello di struttura, un piccolo filamento di energia vibrante questi filamenti vengono piegati, arrotolati, in una configurazione descrivibile attraverso una geometria dei 'nodi' o dei 'nastri' su cui, quali novelli maestri del sospetto, i fisici mostrano uno sguardo arcigno.
- Riccardo Manzotti tra i pesi e il tempo
2. Ogni cosa che esiste esiste relativamente a un'altra cosa (tipo la velocità relativa)
3. Il corpo non è speciale, ma è la cosa relativamente alla quale esistono tutte le cose che troviamo nella nostra esistenza.
4. Non c'è esperienza o coscienza o soggetto o io. Ci sono solo le cose.
5. Ognuno di noi è IDENTICO a un insieme di cose.
6. Percepire/esperire O vuol dire essere O (vedere una mela è essere la mela nel suo esistere relativo a un sistema visivo)
7. Tutto esiste nel tempo ed esiste relativamente a quando produce un effetto
8. Passato e presente sono articolazioni dell'esistere.
9. Il presente è esistenza prossima, e il passato è esistenza remota.
10. La memoria è percezione (lenta)
11. La creazione è percezione (come in un caleidscopio)
12. Memoria e creazione/immaginazione sono identità con l'esistenza nelle sue combinazioni.
Comunque la mente è l'insieme delle cose che esistono relativamente al corpo.
- La coscienza, la AI e la casalinga di Voghera
- Una dicotomia, una frattura, una doppia fenditura attraversa il sapere
- La coscienza come soft-power e la materia come hardware
- I cambi di paradigma: Talete, Anassimandro, Democrito, Copernico ed Einstein
- L'indeterminazione di Heinsenberg
- Fisicalismo, riduzionismo e un approccio qualitativo alla mente
- Chatgpt e i suoi "simili" come il passero solitario di Leopardi
- non ha un corpo che vive di passioni positive o negative-distruttive, non esulta, né si rattrista, non sogna;
- non esiste un corpo umano senza passioni;
- al corpo-materia cui non piace tanto deperire o dover accettare di esser transeunte;
- un corpo che ai propri limiti non pare rassegnarsi;
- la AI non vive il tempo sapendo che passa: almeno nel mondo macroscopico in cui siamo
- la AI non è scaravoltata dai dubbi di Oppenheimer o Einstein o altri nel rapportarsi alle forze che scienza e tecnologia generano e che si rivoltano e si ergono a noi ponendoci interrogazioni cui non si riesce a fornire risposte rassicuranti;
- alla AI è sconosciuta la scelta che s'impone di fronte a situazioni estreme;
- sì, la AI è come il Passero Solitario cui si può dire "del tuo costume non ti dorrai; che "di algoritmo" è frutto" il tuo atto
- è la AI l'impero del logocentrismo: lontano e fuori dalla materialità del corpo reale;
- il corpo reale fa paura come le passioni così spesso espunte perché fanno tremare non solo i cuori, come si sarebbe detto una volta, ma proprio il Pensiero.
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