Wassily Kandinsky nella sua arte e con i suoi stumenti, colori e composizioni, genera universi che ospitano temi legati alla Musica, alla Filosofia, alla Fisica ed alla Topologia superando la Mimesis.
Un cambio di paradigma nell'arte si ha con Wassily Kandinsky che, nell'uso dei colori, supera il soggetto a beneficio della dissoluzione delle forme, in particolare: nelle composizioni che vedono la musica come medium raggiunge l'immaterialità e il superamento della figurazione e dell'arte come Mimesis.
La teoria dei colori, le composizioni che vedono la musica protagonista, l'abbandono della figurazione costituiscono una svolta verso morfogenesi e metamorfosi delle forme infatti, con le parole dell'artista,“ogni opera d’arte nasce come nasce il cosmo: attraverso catastrofi che dal fragore caotico degli strumenti formano una sinfonia".
Wassily Kandinsky vede nella Musica e nella Topologia i luoghi vocati all'atto creativo ed a un pensare che guarda alla Filosofia.
Indice dei Contenuti
- I colori di Kandinsky
- Il superamento della Mimesi
- La Teoria dei Colori e la Musica
- Arte e Topologia
- Arte, Scienza e Filosofia
- Kandinsky e Veermer
- I colori di Kandinsky
- Il superamento della Mimesi
- La Teoria dei Colori e la Musica
- Arte e Topologia
- Arte, Scienza e Filosofia
- Kandinsky e Veermer
La National Gallery di Washington ha proceduto quasi come in una ricostruzione archetipica, archeologica strato per strato all'esame chimico di alcune tele di Veermer. https://www.treccani.it/enciclopedia/vermeer-jan-detto-j-v-van-delft/
In questo modo ha ricostruito il sostrato della sua pittura a livello di singoli frames che hanno fatto emergere il processo creativo ed evidenziato lo sfondo preparatorio del dipinto ed i bozzetti: schizzi generativi dei capolavori.
Emerge una mano nervosa con pennellate in rapida successione che danno origine a differenti stesure.
Un incontenibile creatività fatta di ripensamenti vorticosi: il big bang della creazione artistica.
Vediamo il Veermer durante la nascita delle varie fasi del suo dare forma alle primordiali visioni del dipinto.
L' uso dei lapislazzuli per ottenere il blu oltremare, l'accuratezza di ogni minimo dettaglio, le sottili sfumature non sono sufficienti a spiegare chiarezza e nitidezza la purezza delle sue opere.
La sua pittura trasparente e cristallina e, oltre ogni dire, in limpida non la accomuna alla semplicità.
Il lineare nasconde il complesso: questa duplice instabilità sottostante, forse, racchiude il segreto dell' inespicabile bellezza in Veermer.
La National Gallery ci propone lo sguardo della chimica senza remore per restituirci ogni palpito dell'atto creativo e della ricerca e cattura del Santo Graal di ogni artista e quindi di Veermer quanto di Kandisky: i giochi della luce e delle ombre.
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