La sua equazione ha conosciuto popolarità anche in ambiti lontani dalla fisica e, se non si risulta "sacrileghi", in fondo che il gatto venda cara la pelle è già e sempre tramandato dalla saggezza popolare.
Il suo esperimento è noto: si chiude un gatto in una scatola e in un contatore Geiger si colloca una porzione di sostanza radioattiva.
Due le conseguenze: forse si disintegrerà un suo atomo, ma è anche probabile che ciò non accada.
L'equazione di Schrödinger o il paradosso del gatto, mostra che l'interpretazione "ortodossa" della fisica quantistica risulta incompleta per quanto concerne le interazioni dei sistemi subatomici con quelli macroscopici.
Il decadimento della sostanza radioattiva è regolato dalla meccanica quantistica.
Non si può sapere se il decadimento c’è stato, la sostanza radioattiva si trova in una mescolanza di stati: decaduto e non-decaduto.
Se nel mondo macroscopico si applica la quantistica, finché non si osserva il gatto, questo
può essere sia morto che vivo cioè si trova in uno stato di "mescolanza", insomma un gatto... "shakerato"...
Più semplicemente ci viene in mente il famoso buon detto "il gatto ha nove vite".
O erano sette?
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