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venerdì 11 aprile 2025
Dynamis, Autopoiesi e Physis

mercoledì 9 aprile 2025
L'arte in filosofia e fisica
L'arte in filosofia e fisica lungi dall'essere un mero oggetto di contemplazione, l'opera si manifesta come un Ab-grund, un abisso che disvela un non-ente, un Nulla che genera nell'osservatore non solo reazioni emotive come paura e piacere, ma, heideggerianamente, il senso primordiale dell'Angoscia. Questa reazione non è superficiale, ma scaturisce dalla presenza "assentemente presente" del Nulla di fronte al Sublime, rivelando il non-fondamento che sottende l'esistenza.
In L'Epistemica, il Nulla e l'Arte di Giacinto Plescia, si possono individuare diversi riferimenti e confronti impliciti ed espliciti con altri filosofi.
Filosofi menzionati e loro potenziale rilevanza nel testo:

martedì 8 aprile 2025
AI e l'ONTODYNAMIS
AI e l'ONTODYNAMIS: passaggi significativi per un'analisi critica approfondita del
pensiero di Giacinto Plescia in L’Erranza,
il pensiero poetante,
in particolare in relazione alla sua visione del tempo, dell’erranza
e del linguaggio poetico.
Una riflessione
articolata su alcuni dei nuclei tematici principali:
1. Il tempo come flusso e spirale
Nei testi di Plescia emerge una concezione del tempo che non è lineare né meramente ciclica, ma erratica, vicina alla spirale e al vortice. In uno dei frammenti leggiamo:
"Il tempo è un ritorno che non ritorna, un cerchio che si apre, una spirale senza centro."
Questa immagine richiama la temporalità deleuziana, che rifiuta ogni concezione cronologica in favore di un tempo della differenza e del divenire.

lunedì 31 marzo 2025
Il Modello Topologico di Mente
Il Modello Topologico di Mente di Giacinto Plescia: un paradigma innovativo nella filosofia della mente, utilizza la topologia per descrivere le relazionidinamiche tra mente, corpo e mondo.
Questo modello si basa su tre principi fondamentali:
Mente come struttura dinamica e relazionale
La mente non è una sostanza isolata, ma un insieme di relazioni che emergono dall'interazione tra soggetto e ambiente.
Essa può essere rappresentata mediante strutture topologiche flessibili, come superfici multiple connesse, in grado di adattarsi ai mutamenti dell'esperienza.

domenica 30 marzo 2025
AI: LA BELLEZZA, LA FILOSOFIA E IL NASTRO DI MÖBIUS
Un confronto tra il pensiero di Giacinto Plescia con filosofi e fisici:
Filosofi
- Kant: Plescia riprende ampiamente il pensiero di Kant sul bello e il sublime, in particolare la distinzione tra i due, la nozione di "bellezza senza scopo" e l'analisi del sublime come esperienza che sfida l'immaginazione. Tuttavia, Plescia introduce anche elementi originali, come la concezione del nastro di Möbius per descrivere la relazione tra bello e sublime.
- Aristotele: Plescia esplora il concetto di catarsi aristotelica in relazione al sublime, collegando le emozioni di paura e pietà nella tragedia con l'esperienza del sublime.

lunedì 10 marzo 2025
Giacinto Plescia: Pubblicazioni

giovedì 26 dicembre 2024
La AI e la Bellezza
La AI e la Bellezza
La AI e la Bellezza vuole misurarsi col senso del meraviglioso, con la risonanza con l'opera d'arte, con l'empatia ed il pathos, che accomunano l'artista col lettore e fruitore dell'arte, τέχνη - arte, perizia, saper fare - anche con quelle generate dalla AI.
Arte, tecnica e ricerca scientifica, dall'ideale greco di bellezza, ai solidi platonici, alla sezione aurea ed alla prospettiva si dispiegano in un dialogo mai interrotto.
La τέχνη per eccellenza nei nostri tempi e la AI che richiesta su Bellezza e Intelligenza Artificiale, la AI ha sentenziato:

venerdì 15 novembre 2024
Il tempo immaginario: Bergson e Proust
Il tempo immaginario: Bergson e Proust
Il corpo nell'anima. Henri Bergson e la filosofia della mente di Alfonso Lanzieri. / Marco Ivaldo (Prefazione) / Riccardo Manzotti (Postfazione)
IL TEMPO IMMAGINARIO
La "corrispondenza di amorosi sensi" tra Filosofia, Letteratura, Arte e Fisica, è presente in "Alla ricerca del tempo perduto di Proust" nell'"Ulisse" di Joyce, e in Fisica: nel primo caso la durée e la memoria dominano le pagine mentre il flusso di coscienza dell'irlandese travolge il lettore, nel caso della Fisica il tempo terrestre, nel buco nero, si annulla: assume uno status del tutto differente dalla temporalità che sperimentiamo nella nostra vita tanto da poter parlare di una dimensione "altra" ove non vige il presente, il passato ed il futuro e il tempo diventa "immaginario".

venerdì 1 novembre 2024
IO: Umana, TU: AI
IO: Umana TU: AI, è un dialogo con l'Intelligenza Artificiale
Cara AI,
non esiste un corpo umano senza passioni: il corpo reale fa paura come le passioni così spesso espunte perché fanno tremare non solo i cuori, come si sarebbe detto una volta, ma proprio il Pensiero.
La AI non ha un corpo che vive di passioni positive o negative-distruttive, non esulta, né si rattrista, non sogna;

martedì 22 ottobre 2024
Il nulla e l'essere
Se i Sex Pistols negli anni 70 proclamavano "no future" in "God Save The Queen" è Gorgia il loro padre putativo che incide, nella storia, il concetto di nulla: «Nulla è; se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile; se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri.» e ancor più Meister Eckhart che scrive "Non c'è alcuna differenza tra il nulla e Dio".
Il nulla costitutivo della realtà e ultima realtà
Se non se ne ha abbastanza e si tenta una qualche nota di ottimismo in ogni caso bisogna misurarsi con il Recanatese che con «Il principio delle cose è il nulla» introduce il tema del nulla nel moderno e nel contemporaneo «Poter ascoso, a comun danno impera... e l'infinita vanità del tutto» (Leopardi).
Per Giacomo la realtà non ha - qui ed ora - significato alcuno, il nostro soprattutto preconizza - solo con la forza della sua poesia - quanto la scienza comproverà sulla fine dell'universo «Silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso mentre la materia continua la sua esistenza fredda e in continuo divenire» (Leopardi).

Il pensare in un tweet
Il pensare, la filosofia si esplicita con poche domande sul “cosa, chi, perché” che attengono alla metafisica: sono le domande della domanda mai esauribili definitivamente.
La metafisica... fisica
Non sono le singole domande-ricerche sperimentali della scienza che si aggirano su temi, via via, ben circoscritti https://www.corrierenazionale.net/2024/10/20/il-pensare-in-un-tweet-cosa-chi-perche/
L'unica domanda che tutti si pongono pur fieramente convinti di non fare della metafisica ovvero di non occhieggiare a una realtà più profonda che si collocherebbe in un altrove, nel trascendente come ci viene tramandato dalla tradizione ed Heidegger https://frame-frames.blogspot.com/2024/08/heidegger-e-lultima-onto-metafisica.html
E' una domanda scevra da ideologie e pregiudizi di sorta sull'esistenza e i suoi perché a partire dal dato inoppugnabile della finitudine dell'individuo.

venerdì 4 ottobre 2024
L'origine della vita e il caso
L'origine della vita e il caso sollecitano delle riflessioni e delle domande, la prima è: “perché l’essere piuttosto che il nulla?” intorno ad essa si dispiega il pensiero dai greci a Leibniz, Heidegger e alla fisica.
La seconda domanda è se il mondo sia nato per un caso ovvero per delle “coincidenze e combinazioni” come i dizionari definiscono il concetto di caso.
Le domanda sul mondo, l'universo, sull'individuo e sull'origine della vita e il caso è un privilegio riservato all'uomo che solo, infatti, ne cerca il significato e che può individuare l'origine della vita e il ruolo del caso nell'universo.
di Camilla G. Iannacci
L'origine della vita e il caso: il ruolo del bosone di Higgs
La risposta che la comunità scientifica riconosce il merito o la causa dell'esistente al bosone di Higgs: se siamo sulla terra, un granellino di sabbia nell'universo infinito, è solo grazie a lui e al suo comportamento nello spazio.
Dopo il Big Bang non era scontato che nascesse il mondo come lo conosciamo e l’universo poteva restare pura energia.

domenica 25 agosto 2024
Heidegger e l'ultima onto-metafisica
Heidegger e l'ultima onto-metafisica https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/08/25/heidegger-e-lultima-onto-metafisica/si esplicita nella caduta dei valori - «l'assoluto e la verità» - costituisce una svolta che forma il moderno e conduce alla crisi dei fondamenti di cui il «Dio è morto» era solo un primo annuncio.
La tecnica come un Moloch, un novello demiurgo o un Panopticon s'impone e indirizza il corso della storia e vanifica ogni tentativo di cambiamento che l'umanità abbia l'ardire di immaginare e magari di mettere in atto.
Il destino epocale del nichilismo non concede aperture o pause: è implacabile nel suo dominare anche un pensiero che possa opporvisi.
Heidegger è però misericordioso e invita (o concede?) di sperimentare la «Gelassenheit, l’abbandono» dal momento che nulla può opporsi a questa realtà totalizzante che s'impone come l'ultima onto-metafisica https://www.corrierenazionale.net/2024/08/25/heidegger-e-lultima-onto-metafisica/

Marco Trainito: Filosofare con Chat GPT
Marco Trainito, in “Filosofare con Chat GPT”, come avviene in teatro, fa assumere all’IA sembianze di vari personaggi e, questa è l’invenzione dell’autore, dialoga con il pensiero di Anassimandro, Senofane, Alcmeone, Anassagora, Socrate, Platone, Aristotele, Epicuro e, se non bastasse, anche Gesù. Il pensiero antico rivive nel confronto con il pensiero moderno e contemporaneo e, tra gli altri, di Schopenhauer, Marx, Nietzsche, Popper e Wittgenstein.https://www.corrierenazionale.net/2024/02/09/marco-trainito-filosofare-con-chat-gpt/
INTERVISTA
Prof. Trainito lei si proponeva «di testare il grado di autoconsapevolezza filosofica» di ChatGPT: l’obiettivo che si proponeva in questi dialoghi filosofici può dirsi raggiunto?
«Premettiamo subito che qui parleremo soprattutto di ChatGPT-3.5, perché è la versione da me usata nella realizzazione del libro di dialoghi filosofici. Da alcuni mesi uso ChatGPT-4, che per la verità è notevolmente più avanzato. Venendo alla domanda, direi che la risposta è positiva, purché si tenga conto del fatto che qui noi dovremo applicare quello che Dennett chiama “atteggiamento intenzionale: gli stati mentali che noi attribuiamo a una macchina come l’IA generativa sono attribuiti (da noi), e questo non ci sottopone ad alcun impegno ontologico circa la loro reale esistenza. Da questo punto di vista, possiamo dire che sì, ChatGPT ha esibito una notevolissima autoconsapevolezza filosofica».

sabato 24 agosto 2024
Franco Volpi ne “Il nichilismo”
Franco Volpi ne “Il nichilismo” https://www.corrierenazionale.net/2024/08/22/franco-volpi-il-nichilismo/ percorre la genealogia, gli sviluppi del concetto di Essere e Nulla soffermandosi sul Pensiero di Nietzsche ed Heidegger
La filosofia ha un atto di nascita chiaro: la domanda sull’essere (ciò che è) e l’altra strettamente connessa, chiamata in causa dalla prima domanda e consequenziale ad essa: il nulla.
Il pensiero si dispiega intorno a questo problema senza trovare un unico orizzonte interpretativo: la ragione d’essere dell’indagine e delle avventure del pensiero sono nella domanda.
Leibniz si chiede «Perché l’essere e non il nulla»? La sua risposta «Perché niente è più semplice e più facile di qualcosa» è semplicemente… semplice. Eppure ricostruirne i termini, i metodi di riflessione, le teorie semplice non è.
Franco Volpi in “Il nichilismo” di cui ricostruisce genesi, trascorsi ed evoluzione ricorda come «Crisi della ragione, perdita del centro, decadenza dei valori» racchiudono la natura del nichilismo che segna il Novecento ma che segnala la sua presenza tra il ‘700 e ‘800 incuneandosi nell’idealismo e s’impone nel ‘900 col pensiero nicciano secondo cui per nichilismo s’intende la mancanza di un fine, precisamente «manca la risposta al perché?» mentre «i valori supremi si svalutano».

lunedì 29 luglio 2024
La dynamis: i presocratici e la fisica
La dynamis: i presocratici e la fisica
Tonelli https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/04/02/guido-tonelli-materia/ scrive «I classici hanno ancora molte cose da raccontarci. Quando rileggo Esiodo o Democrito, Lucrezio o Giordano Bruno per non parlare di Leopardi, rischio di essere travolto dall’emozione, per la bellezza e la potenza della loro scrittura e per la suggestione di ritrovare nei loro scritti una lucida anticipazione di quello che ci dice la scienza contemporanea».
Anche Carlo Rovelli, il filo-fisico-pop con le sue incursioni nel podcast con Cornelia Parker su "La natura nascosta delle cose", nei romanzi di fantascienza "Mars Trilogy", in una storia di Topolino di Disney come già Hawking nei Simpson - parte dal suo primo amore ovvero la filosofia in "Che cos'è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro" che «Allievo di Talete, disegna l'ecumene su una tavoletta», e afferma che «La terra è un sasso nello spazio», sul niente ovvero nello spazio vuoto e non sull'Ōkeanós come voleva il suo maestro: un capovolgimento paradigmatico che porterà alla fisica contemporanea.
La filosofia, la scienza e le Humanities
«Fino al XIX secolo c’era una parziale sovrapposizione fra fisici e filosofi ed entrambi potevano utilizzare più o meno lo stesso linguaggio. Con il XX secolo purtroppo questa possibilità è andata via via diminuendo. L’estrema complessità del formalismo richiesto oggi per descrivere il nostro mondo ha reso spesso impossibile una discussione fra fisici e studiosi di altre aree» (Cosmelli).

domenica 21 luglio 2024
LA NATURA, IL CASO, LE COSE, I CREODI
La natura, il caso, le cose ed i creodi hanno fondamentali caratteristiche in comune: il caso è un evento eccezionale in un mondo sorretto da regole naturali, è il risultato di un abitudine come dice Hume o «Nulla avviene per un cieco caso» come vuole Kant o la vita nasce dal caso, da un evento ma una casualità che si accompagna alla necessità secondo Monod?
Per Waddington il creodo esprime “necessità e sentiero” esemplificati da una sfera che precipita da una collina le cui configurazioni incidono sui percorsi https://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/1309131/la-natura-le-cose-il-caso-e-i-creodi_1333097
La ricerca intorno alla natura, “di cosa siamo fatti?”, “come nasce il nostro universo” e che rapporto c’è tra noi e il mondo, la realtà, le cose e “cos’è il tempo” e sulla consapevolezza di sé stessi, sul concetto di identità conosce una dicotomia nel sapere, una “doppia fenditura”: da una parte gli oggetti, la materia e dall’altra il soggetto, l’io, la coscienza. https://www.corrierenazionale.net/2024/07/21/la-natura-il-caso-le-cose-e-i-creodi/
La φύσις del filosofo è la stessa natura che interpreta la fisica eppure la filosofia viene identificata col pensiero metafisico: un pensare opposto ed inconciliabile col metodo ed il pensare scientifico.

sabato 15 giugno 2024
MANZOTTI IDENTITÀ' MENTE OGGETTO
MANZOTTI: "il cuore della MOI o ipotesi dell’identità della mente e dell’oggetto è siamo tutt’uno con tutte le cose che troviamo nel nostro esistere quotidiano, noi siamo cose tra cose, né corpi né menti immateriali, noi siamo nel mondo, anzi siamo il mondo o almeno quella parte di mondo troviamo nel nostro vivere e la relazione tra noi e il mondo è una relazione di identità"
La MOI https://www.corrierenazionale.net/2024/01/29/lintelligenza-artificiale-la-persona-la-coscienza-identita-mente-oggetto-per-la-moi/ sta per Mind-Object Identity ovvero Identità Mente-Oggetto: un elegante acronimo che esemplifica la teoria sulla coscienza del Prof. Riccardo Manzotti, Filosofo, psicologo, ingegnere, studioso di intelligenza artificiale e co-editore del Journal of Artificial Intelligence and Consciousness, Fulbright Visiting Scholar al MIT (Boston) con cattedra di Filosofia Teoretica allo IULM https://www.riccardomanzotti.com/
La ricerca del prof. Manzotti si dispiega intorno alla natura, al mondo delle cose per fare luce sulla consapevolezza di sé stessi, sul concetto di identità.
Il suo testo "La mente allargata. Perché la coscienza e il mondo sono una cosa sola" è stato tradotto in molte lingue e nel mondo https://www.instagram.com/p/C3FMfsXqy14/
Intervista al Prof. Riccardo Manzotti
di Camilla G. Iannacci

giovedì 5 ottobre 2023
Manzotti Riccardo e Rossi Simone in Io & Ia Mente, Cervello e Gpt
Manzotti Riccardo e Rossi Simone in "Io & Ia Mente, Cervello e Gpt" si devono confrontare con un'intera tradizione filosofica che ha elaborato teorie e sedimentato un lessico per esprimerle allora la #MOI per essere recepito adeguatamente non solo, come è ovvio, va a confrontarsi con l'egemonia che esercita la tradizione ma in questo procedere la modifica e confligge con la forma mentis di larga parte dei lettori che si riferiscono, per studi o condivisione, ad un universo concettuale millenario: nulla di nuovo sotto il sole.
Le parole per dire la #MOI con una mela come fa Riccardo Manzotti o, se se tentati, con la pesca di Esselunga non bastano: resta sempre un 'corpo a corpo' per l'egemonia culturale.
- Io-Natura-Mondo-Coscienza
Nel leggere Io-Natura-Mondo-Coscienza il pensiero va nell'universo concettuale di ognuno che non è la MOI e che, per questo, forse deve confrontarsi con il pensiero dei singoli filosofi forse anche a livello di manualistica scolastica e ricreare un nuovo lessico per nuovi concetti per non essere frainteso ma inteso.
In breve non è sufficiente incasellarlo nello schema riduzionismo-esternalismo o fisicalismo e non basta la mela e neanche la pesca per dirlo.

lunedì 11 settembre 2023
R. Manzotti-S.Rossi: IO & IA. Mente, cervello e GPT Oui, c'est MOI
R.Manzotti-S.Rossi: IO & IA. Mente, cervello e GPT: "Oui, c'est moi"
Coscienza fisica e filosofia: la MOI "Oui, c'est moi" non significa più solo "si, sono io" e non rimanda al noto spot del profumo Cacharel del 1989 "Lou-Lou".
- La MOI ovvero Identità Mente-Oggetto
La MOI è un acronimo e sta a significare Identità Mente-Oggetto ovvero non esiste alcuna differenza, separazione tra gli oggetti e la nostra mente per Riccardo Manzotti cui non si può chiedere "sta scherzando, Mr. Manzotti" perché il filosofo ingegnere fa sul serio.
- La MOI ovvero Identità Mente-Oggetto
- Il filosofo galante
- La macchina e il "chi sono io" ovvero la materia fine senza la necessità di alcuna ipostatizzazione
- La mente-cervello-mondo
- La mente come i black hole
- Riccardo Manzotti tra i pesi e il tempo
- Il dubbio e la prossima falsificazione
- Il filosofo dal bucato alle pietanze
- Per un "lunch cappelletti, lambrusco e filosofia"
