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giovedì 5 ottobre 2023


MANZOTTI RICCARDO ROSSI SIMONE  Io & Ia Mente, Cervello e GPT



Manzotti Riccardo e Rossi Simone in "Io & Ia Mente, Cervello e Gpt" si devono confrontare con un'intera tradizione filosofica che ha elaborato teorie e sedimentato un lessico per esprimerle allora il #MOI per essere recepito adeguatamente non solo, come è ovvio, va a confrontarsi con l'egemonia che esercita la tradizione ma in questo procedere la modifica e confligge con la forma mentis di larga parte dei lettori che si riferiscono, per studi o condivisione, ad un universo concettuale millenario: nulla di nuovo sotto il sole.

Le parole per dire il #MOI con una mela come fa Riccardo Manzotti o, se se tentati, con la pesca di Esselunga non bastano: resta sempre un  "corpo a corpo" per l'egemonia culturale.



mele e pesche

  • Io-Natura-Mondo-Coscienza

Nel leggere Io-Natura-Mondo-Coscienza il pensiero va nell'universo concettuale di ognuno che non è il MOI e che, per questo, forse deve confrontarsi con il pensiero dei singoli filosofi forse anche a livello di manualistica scolastica e ricreare un nuovo lessico per nuovi concetti per non essere frainteso ma inteso. 

In breve non è sufficiente incasellarlo nello schema riduzionismo-esternalismo o fisicalismo e non basta la mela e neanche la pesca per dirlo.

lunedì 11 settembre 2023

R.Manzotti-S.Rossi: IO & IA. Mente, cervello e GPT: Oui, c'est MOI 
Coscienza fisica e filosofia: il MOI "Oui, c'est moi" non significa più solo "si, sono io" e non rimanda al noto spot del profumo Cacharel del 1989 "Lou-Lou". 
 

  • La MOI ovvero Identità Mente-Oggetto

La MOI è un acronimo e sta a significare Identità Mente-Oggetto ovvero non esiste alcuna differenza, separazione tra gli oggetti e la nostra mente per Riccardo Manzotti cui non si può chiedere "sta scherzando, Mr Manzotti" perché il filosofo ingegnere fa sul serio.

https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/01/29/lintelligenza-artificiale-la-persona-la-coscienza-identita-mente-oggetto-per-la-moi/

https://www.corrierenazionale.net/2024/01/29/lintelligenza-artificiale-la-persona-la-coscienza-identita-mente-oggetto-per-la-moi/


R. Manzotti-S.Rossi IO & IA. Mente, cervello e GPT



Indice dei contenuti

  • Il MOI ovvero Identità Mente-Oggetto
  • Il filosofo galante
  • La macchina e il "chi sono io" ovvero la materia fine senza la necessità di alcuna ipostatizzazione
  • La mente-cervello-mondo
  • La mente come i black hole
  • Riccardo Manzotti tra i pesi e il tempo
  • Il dubbio e la prossima falsificazione
  • Il filosofo dal bucato alle pietanze 
  • Per un "lunch cappelletti, lambrusco e filosofia"

venerdì 21 aprile 2023

Filosofia e Fisica quantistica


Filosofia e Fisica ovvero la physis: dai presocratici alla nuova fisica.

I presocratici, si pongono le prime domande sulla physis cioè sulla natura e ne cercano i principi: Anassimandro, Eraclito, Democrito, Empedocle sono fisici, certo non nel senso moderno ma gli iniziatori indiscussi della ricerca sulla natura del mondo.

E' saggio intuire tutto è uno e l'uno è tutto” e va considerato l'“unire ciò che è completo e ciò che non lo è, ciò che è concorde e ciò che è discorde, ciò che è in armonia e ciò che è in contrasto” per Eraclito e per la Gestalt “il tutto è più che la somma delle sue parti” cioè, secondo la fisica quantistica, la struttura ovvero il tutto, conforma le parti, gli oggetti.

Siamo ad “una visione dell’universo dialettica e eraclitea, di un mondo eterno teatro della battaglia tra «logoi», tra archetipi” anche per Thom infatti “al fondo del logos eracliteo della nostra anima, strutture simulatrici di tutte le forze naturali esterne agiscono”.

venerdì 25 novembre 2022

QUANTISTICA


La teoria delle catastrofi: quantistica e filosofia, la natura, il mutamento da Eraclito ad Aristotele. La nuova fisica tra olismo e topologia: la realtà si presenta organizzata e strutturata come totalità. 
Come scrive Eraclito "Tutto è Uno, l'Uno è tutto" e conferma Thom: "L'immagine dell’uomo microcosmo riflesso del macrocosmo conserva tutto il suo valore: chi conosce l’uomo conoscerà l’universo". 

Le acque, le nuvole, le nubi, i sassi, sono lì davanti a noi con una loro consistenza, forma, stabilità eppure cambiano e si trasformano: "non si può scendere due volte nel medesimo fiume" ammonisce Eraclito cui fa riferimento René Thom a proposito di la teoria delle catastrofi: quantistica e filosofia.

Eraclito aggiunge "non si può toccare due volte una sostanza nel medesimo stato, a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento si disperde e si raccoglie, viene e va, noi stessi siamo e non siamo, tutto scorre tutto si muove". 

Gli oggetti, i fenomeni e le forme si manifestano in natura o in modalità statica, per l'appunto come i sassi, o in modalità metaboliche come le nuvole e tutte subiscono cambiamenti di forma.

ZEEMAN CON LA MACCHINA DELLE CATASTROFI

domenica 2 ottobre 2022


Lucrezio e la gravità quantistica relazionale di Carlo Rovelli


L'atomismo di Leucippo, Demòcrito, Epicuro, Lucrezio e la concezione corpuscolare della materia, Galilei, Descartes, Gassendi e gli infiniti mondi di Giordano Bruno percorrono la nuova fisica: la gravità quantistica e la QM relazionale di Carlo Rovelli. 


  • Ex apertis in obscura

"Non le vediamo tutte le cose né tanto grandi quanto sono, ma la nostra vista si apre la via per investigare e getta le fondamenta per la verità, in modo che la ricerca passi da ciò che è evidente a ciò che è oscuro (Nec omnia nec tanta visimus quanta sunt, sed acies nostra aperit sibi investigandi viam et fundamenta vero iacit, ut inquisitio transeat ex apertis in obscura)" Seneca.

E chi le vede è Lucrezio nel De rerum natura https://www.mondadoristore.it/De-rerum-natura-di-Lucrezio-Milo-De-Angelis/eai978880474777/ il cantore della natura in ogni suo aspetto dagli uomini agli animali, alla terra con le sue acque e gli astri e gli infiniti mondi.

domenica 11 settembre 2022

Giacinto Plescia L’ombelico e la farfalla oltre Thom. Hawking e il chaosmos. Il fullerene


Città e natura sono un insieme ordinato e dinamico: caos e cosmos. 

Nella polis, Hestia è la dea del focolare e degli spazi privati, Hermes è la socialità. 

Phalòs è attraversato da dinamiche caotiche e topologiche che creano omphalos: archetipi della polis e della casa, vivenze non fondate sull'epistemica ma sull'ontopoietica. 

Un paradigma dell'Essere nel caososmos e una decostruzione della physis si ha con nuovi modelli della teoria delle catastrofi, oltre Thom: il diadema, la sfera ombelicale, la sfera metaedrica, la diafarfalla, la tetradiafarfalla, la anfitetradiafarfalla, le anfittradiafarfalle. 

La farfallacuspide inventa il nuovo, il metaedro conserva le vestigia, la tetrafarfallacuspide dispiega socialità individuali e collettive. 

Modelli di supercorde fullereniche, superstringhe e singolarità danno vita a un sistema intelligente con simultaneità operative. 

In particolare: c'è un apeiron tra la topologia e le supercorde di Veneziano: la cronospazialità immaginaria di Hawking: un chaosmos d'interpretanza catastrofica.

lunedì 5 settembre 2022

LA FORMA E LO SPAZIO  MITO NATURA HI TECH

E' la medesima realtà il giovane e il vecchio: questi infatti mutando son quelli, e quelli di nuovo mutando son questi”.

Il fuoco: dapprima mare, del mare una metà terra, l’altra soffio cosmico: dinamica reciproca di tutte le cose col fuoco e del fuoco con tutte le cose, come delle merci con l’oro e dell’oro.

Poiché il fuoco non è una sostanza statica ma sempre mutevole, Eraclito postulò una dinamica dell’Essere, alla base di tutti i fenomeni.

Il “panta rei” è uno stato continuo di flusso: la faccia nascosta della natura, macroscopica e microscopica. 

Il “cosmos”, in Eraclito è “pólemos”, conflitto, è “dynamis”: tutto avviene secondo contesa e necessità o eristica: lì vige la morfogenesi.

https://www.mondadoristore.it/search/?tpr=10&g=giacinto+plescia&swe=N&token_s=lWuG0sYclBJKEfGAU3ijEBHwqNq6tulXQyRjRKrg&search-input=active



Il pensatore di Rodin vettoriale o58cwex6-900

La nozione di verità rispetto a un modello fisico è di carattere parziale, come quella di “adeguatezza empirica”. 

L’uso di nozioni ‘parziali’ di questo tipo, che sono in qualche modo alternative a quella generale di verità di una teoria, risponde a un’impostazione che ritiene più opportuno concentrarsi su aspetti pragmatici e empirici che non su domande come “la teoria è vera?” o “sotto quali condizioni la teoria è vera?”. 

Se la verità di un’intera teoria è determinata dal fatto che il mondo reale sia effettivamente come la teoria dice che deve essere, che cosa succede nel caso che una teoria ammetta più di un’interpretazione, cioè nel caso che, secondo la teoria, il mondo reale possa essere fatto in due o più modi diversi? 

lunedì 29 agosto 2022

IL TEMPO E LO SPAZIO I QUANTI


Sperimentiamo il tempo come un passaggio continuo e inarrestabile da ciò che fu a ciò che è adesso ed ulteriormente a ciò che sarà. 

Questo passaggio, quasi impercettibile, non significa che il tempo sia un'entità assoluta, la cosiddetta “Teoria del tempo assoluto”, o vuoto, assunta da Newton. 

domenica 28 agosto 2022

 

Dal mito al cosmo delle stringhe forma e spazio

Dal mito al cosmo delle stringhe: forma e spazio: il mito non è un dato ma una realtà fluida, un intreccio di relazioni dal comportamento non prevedibile, le cui parti sono in interazione dinamica, è come un “corpo in trasformazione”: vi presiede una dinamica che genera cambiamenti da cui emergono nuove forme, configurazioni, fenomeni inaspettati, rovesciamenti inattesi di segni e significati https://www.giacintoplescia.it/la-natura-e-luomo-le-catastrofi-dopo-thom/ 

La natura e la χώρα

La natura e la χώρα: la città-χώρα è un sistema aperto che scambia sia materia sia energia con il mondo esterno, è isologica sia alle unità produttive e abitative, sia ai sistemi aperti  https://www.iris.unisa.it/handle/11386/1867593

La città-χώρα disegna increspature, biforcazioni, “strutture” sfuggenti, appartiene al “triton ghenos”: è una singolarità, uno spazio dinamico non formalizzabile in cui il “logos” tace.

giovedì 25 agosto 2022

La Filosofia e il pop nella canzone

La Filosofia e il pop nella canzone sono rinvenibili in Lucio Battisti e Franco Battiato: “Cieli immensi e l'universo trova spazio dentro me” canta Battisti  ne  “I giardini di marzo” e ricorda Leopardi “L'immensità e gli interminati spazi” e “L'immensità” torna anche di un brano di Don Backy e ne “Il mondo” per Jimmy Fontana gira il mondo come sempre... nello spazio senza fine”.

Battiato si misura con Lucrezio “Un nucleo si divide e due sono le vite... processo forse cieco o forse illuminato da memoria senza passato, un nucleo si divide l’errore lo interrompe e dentro il meccanismo un velo che si chiama caso” (Cariocinesi Fetus) e va oltre la Fisica, dall'infinitamente piccolo al macro e non è Fisica, è il suo canto: “Clamori nel mondo moribondo. Ciuffi d’isotopi in mano, passeggio tra le particelle dei miei atomi nuclei pulsari, neutroni e quasari il mondo è piccolo, il mondo è grande” (Clamori, L’Arca Di Noè) e Franco va oltre l'astrofisica col suo cielo: “Varcherò i confini della terra verso immensità… sopra le astronavi verso le stazioni interstellari viaggerò” (Anafase Fetus).

martedì 2 agosto 2022

 
Il Mito ed il Caosmos

La nascita degli dei vede “Dioniso-Zagreus” risorgere autodinamicamente, portando in sé, nell’oscura “dynamis” propria dell’involucro corporeo, i Titani quali forze telluriche dinamiche: la sua luce, “daimon”, si inabissò nell'esserci.

Il “dynamaion” nel mito greco https://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_greca generò autodinamicamente i Titani : Oceano, Yperìon, Divina, Fluente, Norma, Memoria, Ispirazione e Cronos.

  • Il mito autopoietico

La dimensione metamorfica del mito è una singolarità all'interno di spazi topologici, le azioni all'interno della struttura del mito ne modificano le condizioni: il mito è  un sistema autopoietico, instabile come il caos.
La “dynamis” è indicibile, è impronunciabile, non può essere oggetto né di discorso, né di pensiero: è mitologica, poietica, “non-epistemica” è intraducibile e difficile da comprendere: è necessario un pensare differente per poter essere colta nella sua essenza.

giovedì 14 luglio 2022


TELESCOPIO WEBB GALASSIE


Filosofia e Fisica dopo il telescopio Webb non sono le stesse di prima, pertanto il claim del giorno è  "Qui Filosofia, Huston abbiamo dei problemi" non solo così si può sintetizzare l'intento di Carlo Cosmelli e Paolo Pecere con il loro testo "Fisica per Filosofi" https://www.mondadoristore.it/Fisica-per-filosofi-Carlo-Cosmelli/eai978884309962/ infatti anche la scienza ha dei problemi e tanti e al suo interno come Gödel dimostrò con  teoremi di incompletezza delle matematiche, poi venne il principio di indeterminazione di Heisenberg e la meccanica quantistica che hanno sovvertito lo sguardo e i fondamenti del pianeta scienza e del sapere.

Si può ben dire, allora, "Qui Scienza, Huston abbiamo dei problemi". Laddove "Huston" sta per comunità filosofica e scientifica: tutta.

giovedì 10 marzo 2022

Regazzoni filosofia del mare la χώρα e l'architetto Claude_Monet_-_The_Houses_of_Parliament,_Sunset.jpg


 
Regazzoni: filosofia il mare la χώρα e l'architetto sono alcune suggestioni sorte ieri sera nell'ascoltare la lectio del filosofo genovese che, nell'ambito del ciclo "la Filosofia del mare" a Palazzo Ducale di Genova, esplicitava le sue ricerche che presto vedranno la luce in un saggio per i tipi di Ponte alle Grazie col titolo "Oceano. Filosofia del pianeta" e  molte altre sollecitazioni ci sorprendevano.

In greco, paese, contrada, patria, regione, spazio, luogo, ed anche qualità, condizione, è indicato con un sostantivo femminile χώρα che è inserita nella polis a rimarcare il suo radicamento terrestre e di nutrice.

Sta anche per qualità e ci chiediamo intorno alla qualità di questa qualità da quando Platone ne ha parlato. 

giovedì 3 marzo 2022


GIACINTO  PLESCIA LA BELLEZZA LA FILOSOFIA E  E IL MÖBIUS STRIP


La bellezza presuppone forma, misura, proporzione, simmetria, il sublime richiama grandezze incommensurabili che generano sgomento e terrore.

La bellezza e il sublime sono due poli in un continuo: un polo è la bellezza associata a un principio di organizzazione, l'altro rappresenta una disorganizzazione, una distopia e scaturisce dalla scoperta dell'abisso costitutivo dell'esistenza.

giovedì 24 febbraio 2022

Simone Regazzoni Filosofia del mare Caspar_David_Friedrich_-_Wanderer_above_the_sea_of_fog


Simone Regazzoni: Filosofia del mare: è sufficiente un titolo, un indice di un testo: "Oceano. Filosofia del pianeta" Ponte alle Grazie, di cui non sai neanche la copertina, per osare pensare qualcosa su esso? 

 

Forse non è sufficiente, e questo sollecita ancora di più verso una sfida, ma necessario se il “ch'e' ditta dentro” emerge prepotente.

domenica 20 febbraio 2022


MARTIN HEIDEGGER CON UN SECCHIO D'ACQUA


AA.VV.

La questione relativa alla parità di genere e le differenze tra i sessi non è solo una priorità attuale, ma un argomento a lungo discusso nel passato che affonda le sue radici in diversi ambiti e che, spesso, si è accompagnato a una marcata impronta politica emancipativa.

sabato 19 febbraio 2022

ORACOLO DI DELFI


In "La filosofia del futuro" Mimesis, Edizioni 2014, Vasco Ursini affronta i rilievi critici che Emanuele Severino pone nel recensire il saggio "Il dilemma verità dell'essere o nichilismo?" Book Sprint Edizioni, 2013 e nel nuovo testo "Una filosofia per il tempo che viviamo" Edizioni Nuova Prhomos,2021 https://emanueleseverino.com/2021/04/15/vasco-ursini-una-filosofia-per-il-tempo-che-viviamo-edizioni-nuova-prhomos-180-pagine-2021-indice-del-libro-e-modalita-di-acquisto/ riporta il carteggio con Emanuele Severinohttps://it.wikipedia.org/wiki/Emanuele_Severino e nei capitoli seguenti attraverso le figure di Husserl, Heidegger, Wittgenstein e Freud ci consente un percorso che ha segnato il pensiero contemporaneo fino ai nostri giorni.

venerdì 4 febbraio 2022


La bellezza, la filosofia e il nastro di Möbius

  • La natura e l'angoscia

La notte è sublime ma il giorno è bello, poiché ciò che suscita terrore, non sempre lo troviamo sublime e, al contrario, mostriamo avversione di fronte a ciò che ci riempie di timore.

Il sublime è intimamente connesso con la paura e l’angoscia che sorgono di fronte all’essere infinito, alle altezze imprevedibili: l’oceano, le grandi figure della natura o il genius nella creazione fisica.