Visualizzazione post con etichetta ATTI CONFERENZE-CONVEGNI di GIACINTO PLESCIA. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ATTI CONFERENZE-CONVEGNI di GIACINTO PLESCIA. Mostra tutti i post

lunedì 15 febbraio 2021

 https://books.google.it/books?id=TpgKAQAAMAAJ&q=plescia+giacinto&dq=plescia+giacinto&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi-sMLSoOzuAhVh1uAKHRRiAM84UBDrATAJegQIABAE

Abstracts 

- Volume 21 - Pagina 17

books.google.it › books
... OF STRUCTURAL STABILITY by Giovanni Chiriatti , Fiorenzo Ferlaino , Manfredo Montagnana Giacinto Plescia , Alessandro Porcu Department of Mathematics ...

giovedì 23 luglio 2020


 





martedì 21 aprile 2020


Il chaosmos è infinito, infinitesimo
1998
di Giacinto Plescia

Esiste una discrasia o un vuoto o un intervallo, o un niente, o un nulla, o una tabula rasa, o un “apeiron” tra la regione della topologia fluttuante, o di Planck e la cronospazialità immaginaria di Hawking: o se si desidera tra Wheeler e la teoria delle supercorde di Veneziano, al presente evoluta in teoria delle varietà o membrane di Scheroh, Schwarz, Khuri, Minasian, Lu,Duff, Witten, Howe, Howe, Kellogg, Hull, Townsend, Polchinsky, Dirichlet, Banks, Shenker, Susskind e altri.

Se quella assenza interpretativa non esistesse, si penserà che qualcuno abbia risolto il principio di indeterminazione.

Ma così, non ci sarebbero più problemi di cromodinamica quantica, o supergravitazionale o relativistica.

Esiste invece tra la dimensione 10-35 e la 10-18, ove si calcola l’unificazione di tutte le interazioni fondamentali,una mondità o un cosmo infinitesimo o un chaos, meglio un chaosmos infinito, tutto da esplorare.

Forse lì non c’è il nichilismo assoluto, non regna l’instabilità fluttuante del tempo e della spazialità, ove il principio di indeterminatezza si svela quale principio ermeneutico o d’interpretanza catastrofica.

Si potrà invece classificare una varietà topologica che disveli un’area, ove fluttuino singolarità metastabili, con una nuova ermeneutica quantistica, o se non si creasse suscettibilità, una vera e propria ontologia quantica.

Là nella dimensione metastabile, compresa tra il 10-18 ed il 10-33, vigerà sempre ed eternamente il principio di indeterminatezza, ma sarà presente, o apparentemente assente, l’ermeneutica dell’interpretanza morfogenica, o morfologica od ontologica.

C’è un chiasma di interagenza tra le due o tre mondità: la stabile o cronotopica immaginaria; la instabile, fluttuante e chaotica; la metastabile e metamorfica od ontologica, ove si svela la morfologia dell’ermeneutica quantica.

Lì le singolarità si eventuano in trivarietà a densità assoluta o relativa.

Quando gli eventi virtuali trovano una morfogenesi chaosmica in sé, la loro metastabilità si disvelerà in una trivarietà a curvatura positiva o negativa, genesi di eventuale materia, o energia, o antimateria.

La morfogenesi subquarkica è l’evento metastabile che genera più interessere: se si desidera interpretare la sua morfologia dinamica superficiale, l’ermeneutica coinciderà con le teorie delle supercorde o delle membrane, ove le dimensioni energetiche sono eventuabili con la supersimmetria quantistica o graviquantica; se invece si immergesse la sonda nell'intimità chaosmica della varietà, scelta trinitaria per consentire una simmetria con gli eventi graviquantici, si disvelerà la mondità autentica della ontologia quantica.

La trivarietà vuota, nella sua spazialità topologica, è abitata dall’orbita di un superquark, o gluone, o gravitino, o leptone, o neutrino virtuale nel toroide di destra, sinistra, centro; ma anche nella spazialità animata nucleare si eventueranno presenze vuote, o nulle, o neutre, o virtuali, o immaginarie.

La loro morfologia sarà super simmetrica ai graviquark o fotogluoni, ma con incastri inifitesimi ed infiniti dalla dimensione 10-18 fino alla topologia fluttuante del 10-35.

Si è in presenza di varietà supersimmetriche virtuali ed immaginarie e metastabili, supergravitazionali, le quali si eventuano nel nucleo eccentrico animato della trivarietà del subquark, o subgluone, o subgravitone declinabili e classificabili con un ermeneutica quantica in: morfoquarks, o ontoquarks, o archiquarks infinitesimi o chaosmici: ove sarà impredicibile ed imprevedibile l’essenza ontologica, ma previsibile ed interpretabile l’essenza morfologica e topologica, tanto da eventuare, anche una possibile epistemologia o modellistica matematica computabile, ma, già da ora l’assenza di una ontologia quantica.

Là si disvelerà l’essere chaosmico infinito ed infinitesimale degli arkquarks: essenze virtuali ed immaginarie della cronotopia supersimmetrica delle trivarietà metastabili, nella dimensione di Gödel, prossime e comprese tra la dimensione di 10-18 e quella di 10-33.

Al di là, o se si desidera al di sopra, della regione instabile di Planck o al di qua, o al di sotto, della regione stabile o iperstabile del tempo immaginario di Hawking, c’è l’area metastabile e chaosmica virtuale ed immaginaria di Gödel, ove s’eventuano le varietà dell’ermeneutica quantica, o graviquantica, interpretabile e classificabile con l’ontologia quantica.

Le singolarità morfogeniche disvelano modelli di arquarks orbitanti intorno ad eccentrici ontoquarks: supersimmetrici e dimensionalmnte sinestetici, si danno quale fondatezza degli eventi virtuali ed immaginari metastabili, interpretabili quali prodromi delle superstringhe, o supergravità, supercorde, o membrane unificanti le interagenze fondamentali, oppure potranno essere la morfogenesi degli eventi disvelati nelle dimensioni dell’alterità chaosmica: buchi neri, sinergie delle cronotopie, solitoni virtuali, tempo immaginario originario, metastabilità topologica della regione fluttuante di Planck.
Lì, nell’universo, si presenteranno quali singolarità infinite; nella microfisica quali physis infinitesima.

Le presenze di ontoquarks nell’animato vuoto eccentrico degli archiquarks, o la loro assenza, eventueranno i modelli supersimmetrici dei gravifotoni o dei leptoni, la loro carica elettromagnetica, la super gravità o gravità quantica e l’interagenza debole-forte.

Dentro la monade trivarietà è possibile fermarsi nell’interpretanza superficiale o dimensionale, o, se si desidera, è consentito inoltrarsi nella ermeneutica ontologica della physis, fin là ove disvelasse l’instabilità assoluta o il chaos fluttuante di Planck.

Quelle singolarità metastabili chaosmiche, potranno essere, più formalmente, dei vari attrattori quantistici o attanti quantici.

Meglio: gli arkquarks possono essere attrattori quantistici, prossimi alla teoria della supergravità o superstringhe, o supercorde, o supermembrane supersimmetriche o alle teorie della grande unificazione delle interazioni fondamentali, là ove sarà vigente il principio d'indeterminatezza, ma la cui morfologia sarà interpretabile con l’ermeneutica quantistica; l’ontoquark potrà essere, invece, l’attante quantico, strano o chaosmico, che dà alla luce le singolarità metastabili dal nulla, eternamente instabile, del kaos di Planck lì vigerà, come sempre, l’indeterminatezza, ma la morfogenesi topologica, virtuale e immaginaria, può essere passibile d’interpretanza con l’ontologia quantica.

La sinestesia tra l’attante e l’attrattore chaosmici, o strani, o virtuali, o immaginari, darà senso all’essere degli eventi morfogenici metastabili: quando le orbite topologiche della trivarietà saranno abitate dagli ontoquarks e le trisfere animate eccentriche vuote, l’attante arkquark disvelerà le
interegenze leptoniche, gravimagnetiche, neutriniche, gluoniche, fotoniche.

Qualora le orbite della trivarietà topologica si presentassero vuote, mentre le eccentriche animate trisfere abitate singolarmente, o totalmente, o parzialmente dagli ontoquarks, l’attante arquark svelerà le supersimmetrie nucleari dell’interagenza forte, le forze elettrodeboli, i fenomeni polari, i paradossi della quinta antigravità o supergravitazionali, le singolarità chaosmiche dei buchi neri aggettanti e dissipanti raggi fotonici.

Si è in presenza d’una ermeneutica quantistica, utile per creare il sintagma delle interagenze fondamentali ma anche si eventuerà la morfogenesi primigenia della ontologia quantica della physis animata.
 
  





mercoledì 15 aprile 2020


 



 
  

mercoledì 1 aprile 2020



 
 





8th Italian Conference on General Relativity and Gravitational Physics : Cavalese (Trento), August 30 - September 3, 1988

Autore
Curatore

Editore
World Scientific Pub. Co., 1989

ISBN
9971508443, 9789971508449

Ontologia della physis

Giacinto Plescia

Gravitation
Louis Witten

Spinors and Space-Time 
Penrose

Twistor geometry and field theory
Richard Samuel Ward, Raymond O'Neil Wells

Gravitation and geometry
Wolfgang Rindler

The spinorial chessboard
Paolo Budinich, Andrzej Trautman
London Mathematical Society lecture note series, Volume 156

London Mathematical Society, T. N. Bailey, Robert J. Baston
Relativity on Curved Manifolds
F. de Felice, C. J. S. Clark 


APRILE 2020 • 

Top Tweet ha ottenuto 45 impressioni

frame-frames: GIACINTO PLESCIA: "MODELLI MATEMATICI per la GRAVITA & # 8217; QUANTISTICA & # 8221; nell'ottava Conferenza italiana sulla relatività generale e fisica gravitazionale: Cavalese (Trento), 30 agosto - 3 settembre 1988:


mercoledì 11 marzo 2020


 

About S. Hawking's Virtual  Black Holes
                              
by Giacinto Plescia     
                   
S. Hawking 14th International Conference General Relativity and Gravitation - Firenze 1995  mail e manoscritto

 
  
 
  

Nell'estate del 1995 a Firenze, S. Hawking alla 14^ Conferenza Internazionale sulla Relatività Generale e la Gravitazione e ha capovolto la visione dei buchi neri: da singolarità dello spazio implosivo del cosmo a singolarità (secondo il significato di Heidegger: "Geworfanheit") gettante energia continua ed anti-entropica nell'universo: questo nuovo paradigma è un vero e proprio evento scientifico.https://www.giacintoplescia.it/pubblicazioni/

Quale paradigma si è eveNessuno, forse per qualche secolo potrà rispondere a simile domanda cosmica; ma, analizzando con maggior attenzione, il modello topologico di S. Hawking alcune illuminazioni per eventi fondamentali della fisica sono possibili.ntuato?

Unawking ha disvelato nell'abisso della spazialità relativistica einsteiniana, l'ipospazio soggiacente che non è un "nulla" o un "niente" ma una superentità ipospaziale della topologia fluttuante.

Nel modello matematico proposto da Hawking, le parti stabili del black hole s'immaginano instabili per la nota teoria dell'indeterminatezza di Heisenberg: non si potrà mai sapere con assoluta precisione, pur disponendo della migliore tèchne futuribile, quale status possiedono le particelle elementari ai confini dello spazio vuoto degli eventi interni al black hole: se statico e perciò impermeabile a qualsiasi fenomeno di attraversamento quantico, o instabile ed "ek-statico" e pertanto vibrante di gettatezze singolari, strane o virtuali.

Tra le tante possibili o probabili o immaginarie o virtuali alcune omologhe e coerenti e simmetriche o asimmetriche o super simmetriche tant'è che nell'ipospazio soggiacente il black hole, esisterà almeno una superstringa di particelle virtuali o superonde fotoniche o gravitoni, capace di attraversare l'orizzonte degli eventi da uno spazio-tempo ad un altro. 

Fig. 1 (dalla conferenza di S.Hawking Firenze 1995)

E per simmetria, sarà anche non impossibile il chiasma ipospaziale della super-stringa cosmica.

Fig. 2 (S.Hawking Firenze 1995) per la quale getti quantici instabili e virtuali, se simmetrici, creeranno un campo gravimagnetico implosivo; se asimmetrici, un campo di fissione esplosivo estatico:  genesi, dal "nulla" o dal "niente" o dal "nihil" cosmico, della materia o antimateria virtuale: singolarità dello spazio-tempo cronotopie della relatività quantistica.

Fig.2

Sarà così?

Fig. 1 il chiasma ipospaziale della superstringa cosmica.

1 chiasma ipospaziale della superstringa cosmica

Nella Fig. 2 per la quale getti quantici instabili e virtuali

Fig. 2 getti quantici instabili e virtuali



Nessuno, forse per qualche secolo potrà rispondere a simile domanda cosmica; ma, analizzando con maggior attenzione, il modello topologico di S. Hawking alcune illuminazioni per eventi fondamentali della fisica sono possibili.

Di tanti, sono qui enunciati solo alcuni, forse non di immediata necessità temporale, ma in futuro, dotati di qualità virtuose essenziali.

Il chiasma ipospaziale del black hole può essere immaginato stabile e statico o instabile ed estatico, o strutturalmente stabile ed estatico.

Nella Fig. 3 le curvature graviquantiche dello spazio-tempo circondanti il black hole 

Nella Fig. 3 le curvature gravi-quantiche dello spaziotempo circondanti il black hole

si inabissano in singolarità ipospaziali virtuali
tali da creare una curvatura positiva  circolare e simmetrica alla corrispondente biunivoca: una superstringa infinitesima  e quantica di dimensioni prossime alla costante di Planck (10 elevato-35).

La virtualità ipospaziale darà alla luce una stringa cosmica ove il flusso di materia o antimateria virtuale ellittica o spiralica, si configurerà quale campo soggiacente l'ipospazio del black hole virtuale.

Nella Fig. 4 la superficie gravitazionale dell'universo s'increspa in negativo

4  la superficie gravitazionale dell'universo s'increspa in negativo
secondo il ritmo dei numeri immaginari coniati da Hawking, fino a disvelare nell'ipospazio soggiacente il black hole, le superstringhe morfogenetiche del campo graviquantico: se simmetrico implodente, se a spin asimmetrici virtualmente aggettante nuova energia nell'universo, tanto da generare nuovi, o in passato, big-bangs.
Per super-simmetria la stringa ipospaziale s'inabisserà nell'ipercronotopia, tanto da convergere verso la simmetria vicina, o lontana, anni luce.

Nella Fig. 5 si eventuerà un chiasma ipospaziale 

Nella Fig. 5 si eventuerà un chiasma ipospaziale
morfogenesi virtuale del black hole e di altri multiversi singolari o strani o immaginari.

Se la scienza non ci inganna, e le riflessioni di Hawking sono dense di pregnanza e salienza, siamo di fronte ad un evento della visione del kosmos sconvolgente e paradigmatica al tempo stesso, capace di relegare a particolarità divertenti, tutte le teorie precedenti.

Ma anche pregnante talmente da disvelare modelli nuovi, utili per dispiegare gli eventi immaginati da Hawking e svelare salienze inaudite ancora inimmaginabili.

L'isteresi del chiasma virtuale della figura cinque potrà essere numerizzata attraverso la cuspide topologica  della Fig. 6

La Fig. 6 dell'isteresi del chiasma virtuale

Là si disvela un modello metabolico cosmico che s'eventua dal nulla, o dal nihil, virtuale ma che forma un chiasma a stringa immaginaria e in generale un ipospazio virtuale immaginario.

Sarà quella morfogenesi cronotopica a stabilizzare un campo gravi-quantico estatico o pregnante di gravità quantistica come nella Fig. 7

La fig. 7 un campo graviquantico estatico o pregnante di gravità quantistica

In quella supersimmetrica singolarità, i due black hole saranno, forse eternamente intangibili, statici, o supergravità delle cronotopie periferiche, ma generanti un campo ipospaziale comunicante e fluttuante e aggettante materia ed antimateria, particelle virtuali e strane, galassie e universi.

Per conferire rigorosità e bellezza ad un simile modello di singolarità virtuale ipospaziale, è possibile inscrivere quel paradigma, descritto con i numeri immaginari, in varietà topologiche o meglio in trivarietà.

La figura sette del doppio chiasma ipospaziale del black hole virtuale sarà una bivarietà ove s'inabissano le polarità estreme ed inferiori, quando le pareti del black hole si disvelassero instabili, indeterminate ed ekstatiche.

Nella Fig. 8 la bivarietà virtuale immaginata da Hawking 

Nella Fig. 8 la bivarietà virtuale immaginata da Hawking

si inabissa nell'ipospazio d'un toro topologico attraversando una stringa cosmica, anch'essa formata da una bivarietà topologica.https://www.linkedin.com/pulse/il-tempo-immaginario-e-i-buchi-neri-g-camilla-iannacci-76xje/?trackingId=4Jxq0h%2FiQGOj%2F0v7VULhCA%3D%3D

Nella supersimmetria immaginata da Hawking, la doppia bivarietà toroidale si disvela quale singolarità virtuale del chiasma topologico della Fig. 9

Fig. 9 la doppia bivarietà toroidale si disvela quale singolarità virtuale del chiasma topologico della Fig. 9

Ma quel che appare alla nostra visione non è altro che una composizione frattale della trivarietà ove i black hole possono disporsi nella più assoluta libertà nella cronotopia universale, senza alcuna stabile coessenzialità temporale e spaziale, tale da far apparire i black hole singolarità uniche e inequivocabilmente distinte nell'universo, ma in realtà ben inserite nel campo graviquantico attraverso l'ipospazio virtuale di S. Hawking.

Se quel paradigma è pregnante in macro nel cosmo, sarà altrettanto nel micro tant'è che non sarà tanto difficile immaginare stringhe nella micro regione di Planck, ma supersimmetriche all'ipospazialità di Hawking.

Sarà bene riflettere sulla cronotopia virtuale creata dal black hole di Hawking e ben disvelata dal modello topologico della trivarietà della Fig. 10

Fig. 10 cronotopia virtuale creata dal black hole di Hawking

Più in generale e con sensibilità più numerica o geometrica o algebrica, è possibile immaginare il black hole immerso in un ipercubo, o in cubo cuspidale, ove si disvela la differenza e la proporzione armoniosa tra le aree del black hole e gli ipospazi della superstringa graviquantica.

Nella Fig. 11, in un ipercubo s'inabissa il black hole 

Nella Fig. 11, in un ipercubo s'inabissa il black hole con la sua ben nota supersimmetrica,


con la sua ben nota supersimmetrica, ma giacché l'implosione della cronotopia incurva  relativisticamente lo spazio-tempo circostante, l'ipercubo si metabolizzerà in cubo cuspidale  topologico, ove la singolarità  supersimmetrica del black hole si dispiega elittica ed in coessenza con la superstringa chiasmale ipospaziale.

Nella Fig. 12-a, il black hole di Hawking incurva lo spazio-tempo con curvatura negativa 

Nella  Fig. 12-a  il black hole di Hawking incurva lo spazio-tempo con curvatura negativa



mentre la completezza è disvelata dalla Fig. 12-b

completezza è disvelata dalla Fig. 12b


ove la differenza e l'armonia con la singolarità chiasmale della superstringa gravi-quantica ipospaziale è ben evidenziata.

Qui è generale la geometria, o la matematica o la logica o l'algebra della differenza giacché è disvelabile la proporzione numerica tra il black hole di Hawking, e la superstringa  ipospaziale della cronotopia graviquantica.

Qualora, infine, i black hole s'eventuassero all'interno delle superstringhe cosmiche contigue creanti i col campo gravi-quantico di Hawking, il modello topologico assumerebbe una generalità completezza e rigorosità insuperabili; ma  qui solo un fugace accenno sarà possibile. Anche intuibile?

Nella Fig. 13/a-b 

Nella Fig. 13a-b  la trivarietà è attraversata, nell'assenza vuota della stringa chiasmale, da eventi singolari generati da black hole virtuali indeterminati e strani

la trivarietà è attraversata, nell'assenza vuota della stringa chiasmale, da eventi singolari generali da black hole virtuali, indeterminati e strani.

Nella topologia gli eventi della Fig. 13-b si gettano dall'interno della stringa ipospaziale della trivarietà,

Nella topologia gli eventi della Fig. 13-b si gettano dall'interno della stringa ipospaziale della trivarietà

e appaiono quali singolarità statiche stabili ma creati dal nulla saliente, instabile e dalla ek-staticità del vuoto del nihil.


martedì 10 marzo 2020




Il vuoto e la luce. Il Lingotto quale presenza dell'assenza della classe
di Margherita Dotta Rosso , Giacinto Plescia
Data: 02/1992
Tipologia: articolo

Centro on line di Storia e Cultura dell'Industria - Fonti e documenti - Biblioteca - Risultati



 
  



https://teca.bncf.firenze.sbn.it/ImageViewer/servlet/ImageViewer?idr=BNCF0002045654 


Tipologia: articoloi Storia e Cultura dell'Industria - Fonti e documenti - Biblioteca - Risultati ricerca documenti 

Fonti e documenti / Biblioteca

Risultati della ricerca

Hai cercato:
Autore: Margherita Dotta Rosso


Il vuoto e la luce. Il Lingotto quale presenza dell'assenza della classe
di Margherita Dotta Rosso , Giacinto Plescia
Data: 02/1992
Tipologia: articolo

Fiat e territorio: tra immagine e speculazione
di Margherita Dotta Rosso
Data: 06/1990 - 09/1990
Tipologia: articolo


domenica 8 marzo 2020