Visualizzazione post con etichetta DIALOGHI CON LA AI. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta DIALOGHI CON LA AI. Mostra tutti i post

giovedì 19 giugno 2025


Il Tempo, l'Arte e la Quantistica Dialoghi con la AI

Il tempo della scienza, per Bergson, è spazializzato, Chronos, e quantificabile: non corrisponde all’esperienza interiore, al tempo vissuto all' élan vital, slancio vitale, alla indivisibile durée: dove il passato si conserva nel presente e genera il futuro.

La visione classica del tempo viene sovvertita dalla quantistica per cui non c'è più un tempo assoluto né uno spazio assoluto: il tempo per Rovelli è relazionale, composto da eventi e scorre a velocità diverse a seconda della gravità secondo la Relatività Generale.

Per la quantistica dei loop, lo spazio-tempo emerge da interazioni: “non esiste un presente assoluto, universale: il mondo è fatto di eventi, non di cose” (Rovelli).

Sia Bergson sia Rovelli abbandonano la linearità del tempo, convergono in un’idea di tempo come creazione, instabilità e trasformazione: non qualcosa che misura l’Essere, ma che lo fa emergere e considerano l’evento come struttura portante della realtà.

martedì 17 giugno 2025

Dynamis, Mito, Tecnica Dialoghi con la AI


La dynamis è sia flusso eracliteo che tensione, forza generatrice del mondo, visibile e invisibile: è la eraclitea “armonia dei contrari” origine del divenire, in particolare, la dynamis è l'eredità del fuoco eracliteo, simile al vuoto quantistico: struttura fluttuante e instabile, come il καιρός: l' evento opportuno che offre una possibilità unica e irripetibile e che, come dimensione qualitativa del tempo, in contrapposizione a Chronos, il tempo lineare e quantitativo.

La dynamis non è ente ma possibilità, fondamento ontologico e cosmogonico e si accosta all’Ereignis, l’evento disvelante dell’Essere, l’Essere come evento è sottratto alla metafisica dell’ente: il Καιρός e l'“evento” heideggeriano non esprimono determinazione ma imprevedibilità, soglia, biforcazione 'catastrofe'.


L'Erranza una poesia del dopo logos. Dialoghi con la AI

L'Erranza una poesia del dopo logos. Dialoghi con la AI esplicita che l’essere-nel-mondo senza fissa dimora è condizione non solo esistenziale, ma epistemica, ne L'Erranza la ricorrenza di termini quali origine, pensiero, nulla, soglia, vuoto, dimora se richiamano il pensiero filosofico prendono le distanze da ogni sistema: non c’è dottrina, ma frammenti, aperture, fenditure.

La poesia non “dice”, ma “cerca” senza mai possedere: in questo dispiegamento si capovolge il rapporto tra parola e silenzio: l’erranza si compie nel margine dell’esprimibile: le poesie senza titoli sono una scelta che accentua la continuità del flusso poetico e la loro appartenenza a un unico respiro, a una meditazione costante. 

domenica 15 giugno 2025

 

L’Opera d’Arte come singolarità Dialoghi con la AI

L’Opera d’Arte come singolarità Dialoghi con la AI

L'opera d'arte, genera nell'osservatore non solo reazioni emotive come il piacere ma fa emergere la presenza del non-ente, del Nulla: l'affermazione, apparentemente paradossale, non implica una negazione dell'esistenza fisica dell'opera, ma sottolinea la sua capacità di trascendere la mera oggettività e di condurci in una dimensione di assenza, di non-fondamento.

Da una parte, la sua specifica modalità di essere non è riducibile a categorie conoscitive preesistenti e, dall'altra parte, non è vincolata alle logiche del mondo oggettivo e del senso comune, non si assoggetta, non è subordinata alle categorie concettuali o alle verifiche empiriche del sapere scientifico: nel porsi oltre le logiche epistemologiche convenzionali istituisce un proprio universo di significati.

sabato 14 giugno 2025


La Mente Estesa di Riccardo Manzotti per la AI

La Mente Estesa di Riccardo Manzotti per la AI: Una Formalizzazione con Applicazioni

La Teoria della Mente Estesa di Riccardo Manzotti, nota come Spread Mind, rifiuta il dualismo mente-realtà e propone che la coscienza sia un processo fisico distribuito nello spazio-tempo, intrecciato con il mondo esterno.

La sua visione si basa sull'idea che l'esperienza cosciente sia identica agli eventi fisici che costituiscono il mondo, superando il "fossato galileiano" tra soggetto e oggetto.

venerdì 13 giugno 2025

ARCHEMATICS AND UNFOLDING

La tradizione filosofica interroga la natura della forma, da Platone che parla di forme-pensiero, idee come modelli originari, alla materia-forma aristotelica dove la forma è l’atto che attualizza la potenza confluiscono nel dispositivo di Archematics and Unfolding.

L’origine di tutte le cose non è in un principio determinato, l'origine è continua, generativa, potenzialità senza forma, indeterminata da cui tutto proviene è come  l'ἄπειρον illimitato/ indeterminato, in Anassimandro. 

La forma, nella filosofia della durata di Bergson è creazione incessante, è un taglio temporale nella durata, una cristallizzazione provvisoria nel fluire continuo del reale, un’immagine del divenire.

giovedì 12 giugno 2025

L'onto-tecnologia dialoghi con la AI

L' onto-tecnologia: dialoghi con la AI

In Logica del senso e Millepiani di Deleuze, troviamo un’analisi ed un'attenzione particolare per le forme del divenire: non esistono strutture fisse, ma diagrammi mobili, piani di consistenza, intensità che si organizzano in zone di indiscernibilità: è un richiamo agli archetipi di Thom che diventano, nel pensiero deleuziano, catastrofi desideranti, singolarità morfogenetiche.

L'intuizione bergsoniana della durata, dell'élan vital, slancio vitale, dell'evoluzione creativa diventa, ne l’Analisi degli Archimorfismi Spaziali Post-Industriali di Plescia, intuizione morfogenetica e si traduce in progetti delle infrastrutture produttive, in architetture adattive, design non lineare ed interfacce sensibili dove la forma come evoluzione supera il determinismo.

mercoledì 11 giugno 2025


La desideranza, lo spazio e la chōra

La desideranza, lo spazio e la chōra: Dialoghi con la AI

La desideranza, neologismo che fonde “desiderio” e “erranza”, non è una semplice derivazione da “desiderio”: la desideranza è simile allo slancio vitale, élan vital di Bergson, una forza intrinseca alla materia, una tensione, un flusso creativo che non riporta al desiderio inteso come mancanza della tradizione psicoanalitica freudiana o lacaniana: non si desidera ciò che manca, ma che produce connessioni, mondi, eventi.

Il desiderio come ontologia del possibile rimanda sia alla cupiditas di Spinoza, per cui è l’essenza stessa dell’uomo come sforzo di esistere, conatus come forza di autoaffermazione che plasma il mondo, sia a Deleuze e Guattari che in l’Anti-Edipo concepiscono il desiderio come macchina produttiva.

martedì 10 giugno 2025


Morfie d’una nuova progettualità dialoghi con la AI

Morfie d’una nuova progettualità: dialoghi con la AI

Il lavoro, nel post-industriale, non è più riducibile a un dato economico o funzionale e va pensato come evento morfologico, come spazio in cui la soggettività e la collettività si co-implicano in un processo continuo di individuazione e desideranza: il lavoro è un campo metastabile in cui si giocano tensioni e crisi.

La crisi della grande industria non rappresenta un crollo economico, ma il venir meno di un modello di riconoscimento sociale, di un’immagine del sé condivisa e interiorizzata: da qui emerge il bisogno di nuove forme - non solo lavorative, ma cognitive, estetiche, esistenziali.

lunedì 9 giugno 2025

Semantica del hi tech space: Dialoghi con la AI

Semantica del hi tech space: Dialoghi con la AI

I modelli tradizionali, basati su equazioni lineari e concetti di equilibrio statico, non colgono la natura non lineare e dinamica dei fenomeni e delle trasformazioni morfologiche caratterizzanti lo spazio hi-tech.

In particolare, i modelli della geografia economica e della sociologia spaziale - ancorati al concetto di 'domanda' - si mostrano inadeguati nel differenziare le diverse semantiche tecnologiche e nell'esplicitare le singolarità sociali ed economiche del processo innovativo.

domenica 8 giugno 2025

Le Forme-Logos dell’innovazione Dialoghi con la AI

Le Forme-Logos dell’innovazione Dialoghi con la AI

Nell'industrialismo classico, l'incongruenza tra le diverse leggi della meccanica e della dinamica non offre un archetipo invariante: le leggi della termodinamica e quelle dell'elettromagnetismo non sono ancora unificabili.

sabato 7 giugno 2025


La Linea Elastica Nuovi Modelli di Catastrofi Dialoghi con la AI

La formalizzazione esemplifica il modo in cui la scienza costruisce modelli matematici per descrivere fenomeni fisici, nel caso della formalizzazione de La Linea Elastica - un tema legato alla meccanica del continuo e all’ingegneria strutturale - il modello è quantitativo e descrive, in modo deterministico, le deformazioni di un corpo elastico secondo la meccanica classica.

L' epistemologia ci invita a riflettere sulla validità del modello della linea elastica e sui suoi limiti come rappresen- tazione della realtà: è una descrizione ideale o reale di un fenomeno?

venerdì 6 giugno 2025

La città e la physis dialoghi con la AI

La città non è un'entità separata dalla natura: città e natura sono un insieme ordinato e dinamico un sistema complesso in cui ordine, cosmos e disordine, caos, coesistono e interagiscono: un sistema aperto, in continuo scambio di materia ed energia con l'ambiente esterno, un'entità isologica non solo alle unità produttive e abitative che la compongono, ma anche in relazione a sistemi aperti presenti in fisica, biologia e chimica.

Già nella polis, Hestia - dea del focolare - rappresenta lo spazio privato e la stabilità, mentre Hermes- dio del commercio e dei viaggi - simboleggia la socialità e il movimento: questa dicotomia riflette la tensione tra stasi e dinamismo presenti nella città.

mercoledì 4 giugno 2025

L’Antropocene e la città del Tecnozoico Dialoghi con la AI

Al tempo della crisi ecologica, della transizione digitale e dell’automazione cognitiva, il paradigma novecentesco è apparso inadeguato laddove forme urbane, produttive, cognitive e simboliche si trasformano simultaneamente in un campo comune ed in una convergenza tra agenti differenti: città, natura, industria, simboli, infrastrutture.

Una trasformazione sistemica in risposta a nuove interazioni ambientali, cognitive e culturali richiede una nuova visione della natura e delle azioni umane.

lunedì 2 giugno 2025


IL TEMPO IMMAGINARIO DIALOGHI CON LA AI

La “corrispondenza di amorosi sensi” tra filosofia, letteratura, arte e fisica è presente ne Alla ricerca del tempo perduto di Proust, nell'Ulisse di Joyce, e in fisica: nel primo caso la durée e la memoria dominano le pagine, nel secondo caso il flusso di coscienza dell'irlandese travolge il lettore, infine nel caso della fisica il tempo terrestre, nel buco nero, si annulla ed assume uno status del tutto differente dalla temporalità che sperimentiamo nella nostra vita.

Il tempo in Henri Bergson

La metafora dello “srotolamento del passato verso il rotolamento del futuro” rappresenta la visione lineare, continua e progressiva del tempo che si dispiega in modo sequenziale, con un passato che si accumula e un futuro che si avvicina: è il tempo spazializzato, omogeneo, calcolabile, misurabile e divisibile della scienza.

sabato 31 maggio 2025


Dialoghi con la AI mente e coscienza

I Dialoghi con la AI: su mente e coscienza, attraverso un excursus di modelli interioristi, sostanzialistici, fisicalisti, riduzionistici,  rappresentano l'opzione di nuovi modelli di mente per restituire all’esperienza la sua pienezza in un’epoca dominata dalla digitalizzazione e dalla modellazione computazionale.

Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?”