E' di questi giorni la stampa del testo di Marco Ferri giornalista e scrittore, "Emergenze dantesche", Linea Edizioni di Padova, ove l'autore ci fa incontrare il Sommo Poeta a Firenze a sette secoli dalla sua morte.
Una guida documentata che accompagna alla conoscenza dei luoghi dove l'Alighieri ha vissuto prima dell'esilio. https://ladante.it/
Tanti i versi di Dante il "ghibellin fuggiasco" vivono nel linguaggio quotidiano, tra tanti si ricordano: "amor cha a nullo amato amor perdona" o "qui si parrà la tua nobilitate" impresa "da far tremare le vene ed i polsi".
Esiliato da Firenze diventa cittadino del mondo come nella miglior tradizione. Letto ed amato da intellettuali di ogni estrazione ideologica: sapevate che era compulsato anche da Marx?
Uomo rinascimentale ante litteram, Padre della lingua italiana, Divin Poeta, appassionato della polis, versato in Filosofia ed astronomia: uomo rinascimentale ante litteram.
Illuminante un articolo di Piergiorgio Odifreddi, matematico e logico, su "la
Repubblica" che magistralmente apre un'analisi inedita del Paradiso la cui struttura è un ipersfera: poesia e matematica vivono in simbiosi nei versi immortali della Commedia.
Ancora una volta la poesia precorre la scienza? O meglio immagina, incontra ed esplora
il reale in modo differente dalla scienza: linguaggi e strumenti apparentemente distanti che dis-velano, però, ciò che chiamiamo il mondo.
E il divin Poeta, nella sua Commedia, ha da dire la sua ancora una volta in modo sorprendente: il Paradiso di Dante non è altro che una "sfera a tre dimensioni cioè due serie di sfere concentriche: i cieli".
E la "sfera a due dimensioni" è configurata "sulle carte come due serie di cerchi concentrici: i paralleli dei due emisferi": è la descrizione di ciò che, dopo molti secoli, si chiamerà l'ipersfera".
(cit. da La Repubblica P. Odifreddi)
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