Il libro "Chiara Ferragni, Filosofia di un'influencer" di Lucrezia Ercoli, il Melangolo, come ogni buon mito, vive la sua metamorfosi e diventa, e solo per ora, una pochette: non poco, chapeau dunque.
https://frame-frames.blogspot.com/2020/12/il-pop-in-filosofia-tra-arte-e-scienza.html?m=1
La blogger influencer per antonomasia Chiara Ferragni non è solo imprenditrice ma, anche, una pochette che... non è solo una pochette
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10158841221143005&id=552698004
Ed ancora: non solo una pochette, da quando origina da un libro e lo fa diventare altro.
Questa pochette non è semplicemente accostabile alla Marilyn o alla Zuppa Campell di Andy Wharol: qui vive la differenza: qui si pensa.
Creare significati e simboli è pura morfogenesi (greco morfè=forma; -genesi) senza la quale la parola non parla.
Sì, non solo una pochette come non solo una tazza o una ciambella 🙂 in topologia
https://ita.sciences-world.com/when-is-coffee-mug-donut-97672
Lucrezia Ercoli non dirige per caso il "Festival di pop-Filosofia" https://popsophia.com/chi-siamo/
e come una Indiana Jones si muove tra cattedra, social, recensioni su quotidiani.
E, si sa che, la serendipity è sempre piacevolmente in agguato.
Si resta in attesa di s-velamenti.
Nessun commento:
Posta un commento