Dostoevskij, nel 2013, è stato direttamente denunciato in Kamchatka: l'università "Bicocca" prova a superare questo straordinario "primato" a modo suo.
Dostoevskij se fosse con noi, scriverebbe "Gli Idioti" , nel senso proprio del termine, a leggere che l'Università milanese ha bloccato un corso universitario sulla sua opera.
Già nel 2013 un suo testo, appunto "L'Idiota", è stato al centro di una denuncia grottesca, tanto quanto la decisione della Bicocca.
Questi i fatti:
Un giovane, per protestare contro una legge che, in Kamchatka, vieta l'utilizzo di parole offensive e/o volgari nel cinema e in letteratura, ha denunciato Dostoevskij per aver utilizzato il termine "idiota" nel suo romanzo.
La denuncia è stata accolta con l'apertura del relativo fascicolo cui sono seguite accurate indagini. https://frame-frames.blogspot.com/2013/08/dostoevskij-in-kamchatka-denunciato-da.html?m=1
L'iter si è concluso con l'archiviazione per "sopraggiunta notizia del decesso dell'autore".
Se ne deduce che:
1 - Dostoevskij non è molto conosciuto in Russia o meglio l'analfabetismo continua ad essere una piaga
2 - ancora una volta la realtà supera ogni immaginazione anche quella di Kafka
3 - l'assurdo tocca vertici ...vertiginosi
4 - la burocrazia, senz'altro in questa circostanza, supera se stessa e si merita gli epiteti non proprio gratificanti di cui è fatta tradizionalmente oggetto
5 - se la notizia è una bufala... complimenti
Comunque, di fronte a Palazzo Pitti a Firenze, c'è una targa che ricorda come Dostoevskij non solo è esistito ma ha vi ha scritto l'Idiota e vi ha abitato: chi ha accolto la denuncia può sincerarsene se non ne trova traccia nella madrepatria e per non fare fino in fondo la figura dell'idiota...
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