Helgoland di Carlo Rovelli non è solo un libro di divulgazione: è un invito al pensare, a superare schemi consolidati perché "gli occhi non possono vedere il principio di tutte le cose" come canta Lucrezio, il poeta della scienza, nel "De rerum natura" bisogna andare oltre il visibile
Curiose coincidenze uniscono alcune scoperte scientifiche: i più impensati luoghi e situazioni di vita : una vasca da bagno per Archimede con il suo eureka sulla legge del galleggiamento dei corpi, una mela di un albero che cade sulla testa di Newton per la legge di gravità e il suo buen ritiro nella campagna inglese ove fiorirono le sue teorie rivoluzionare per l'epoca.
E non finisce qui perché dopo il bagno di Archimede, la campagna per Newton c'è anche una montagna galeotta per Schrödinger e la sua compagna e quell'onda che lo scienziato formalizzò in una funzione.
Intuizioni, scoperta scientifica e serendipity
Le intuizioni, le illuminazioni e le scoperte non nascono dal niente o solo nella mente dei geni.
E la serendipity non è una strana magia che appare improvvisamente.
L'accumulazione del sapere è il sostrato inesauribile e conditio sine qua non per il progresso scientifico e a volte anche il suo ostacolo laddove non si ha la forza di scrutare oltre gli orizzonti acquisiti.
Ognuno vive sulle spalle dei giganti e senza la speculazione precedente non si dà serendipity o soluzione ai grandi enigmi della natura.
La scienza come impresa collettiva
Im epoca contemporanea la scienza è paragonabile ad una sinfonia in cui ogni strumento svolge la propria partitura che confluisce nell'opera e che consente ad ogni singolo individuo di esprimere al meglio intelligenza e visione.
Ancor meglio: culture, temperamenti provenienti da differenti paesi arricchiscono l'impresa scientifica proprio grazie alle differenze che vi confluiscono.
Non basta più una vasca da bagno anche se da lì possono nascere ancora suggestioni e, perché no, altre eureka...
Carlo Rovelli: un nuovo racconto della nascita della quantistica
Copenaghen, Vienna e Zurigo hanno visto cullare una bambina di nome meccanica quantistica da molti padri scienziati.
Ma resta da dire che, ancora una volta, è stato fatale un luogo e questa volta un'isola denominata Helgoland che dalla notte dei tempi veniva considerata base del pirata Störtebeker le cui azioni avevano alimentato le fantasie dello scienziato da bambino e, da questo episodio, tra quelle sponde è sorta la quantistica, come la Venere dal mare e ha preso forma grazie a Heisenberg insignito, per questa ragione, del premio Nobel.
L'enigma della quantistica
L'enigma della quantistica si dispiega su molti piani: permette la nascita della tecnologia in cui siamo immersi ed apre alla comprensione ad eventi e fenomeni della natura prima incomprensibili che racchiude ancora enigmi che arrovellano... Rovelli e i suoi colleghi.
Non è solo l'universo ad avere il 95% di materia oscura, anche la meccanica quantistica naviga in acque non limpide.
Resta però una teoria sconvolgente, una rivoluzione più che copernicana: non esiste uno stato d'essere di un oggetto, la meccanica quantistica apre lo sguardo sulle relazioni che intercorrono tra gli oggetti.
Quella sorta di superbia isolazionistica e di silenzio ontologico degli oggetti viene meno grazie alla quantistica che li fa incontrare ed interagire.
Dalla solitudine dell'oggetto alla relazione, dal singolo punto di un ricamo alla magnificenza dell'opera compiuta: un salto paradigmatico.
La meccanica quantistica e la realtà come relazione
La meccanica quantistica “interpreta la realtà come un tessuto di relazioni” che, in modi differenti, intercorrono nel sociale e da individuo ad individuo. Nessuno è un microcosmo isolato in sé stesso.
L'enigma della quantistica
"Tutto si trasforma" ci ha insegnato Lucrezio, ebbene, la quantistica affonda lo sguardo nell'ignoto e nelle trasformazioni della natura e Carlo Rovelli, come Virgilio con Dante, col suo libro Helgoland, ci accompagna e illustra i segreti di questo strano mondo che ricordano le avventure di Alice nel paese delle meraviglie.
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