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Risorgimento e Liberazione 1943-44
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RECENSIONI di Camilla Iannacci

Auschwitz, Ratzinger: storia singolarità
Ad Auschwitz, la domanda di Ratzingher «dov’eri Dio in quei giorni, perché hai taciuto?» è posta all’umanità tutta e si esplicita e racchiude in questa: cosa ne è stata della cultura, dell’intelligenza del Sapiens nel mentre si raggiungeva la più totale abiezione?
Ratzingher non può dubitare dell’intervento salvifico della Provvidenza che agisce nella storia, e, allora, la sua resta una domanda lacerante, anche per il non credente, senza una risposta plausibile ed univoca in cui riconoscersi.
«Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto barbarico» afferma Adorno che, però, sa bene come la poesia sia sopravvissuta, di conseguenza il filosofo vuole dire altro, ovvero richiama il ruolo ed il sopravvento dell’istintuale nella storia, di cui tenere conto nel fare poesia come esplicita Primo Levi «si può fare poesia, dopo Auschwitz, solo non dimenticando Auschwitz».

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