Il Kairòs: il tempo ontologico
Contesto nazionale ed internazionale della ricerca
In piena new-epokè è indifferibile intraprendere una sintagmatica analisi dell’ontologia del tempo.
Al di là delle varie interrogazioni nel nuovo millennio è entrato in crisi sia l’eterno ritorno del nichilismo sia lo spirito del tempo idealista sia la progressiva, saliente ed imperativa categorica dell’illuminismo classico tecnico telematico.
In campo permane l’ermeneutica temporale decostruente oppure variabile o varietà l’ontologia del tempo del pensiero poetante.
Nel sentiero ininterrotto che conduce alla radura della diradanza dello spazio e del tempo si eventua la nuova epochè
Descrizioni obiettivi, programmi e metodologia della ricerca
Obiettivi
La ricerca sull’ontologia del tempo ontologico o kairologico ci svela il sentiero dell’essere in campo nella topologia dell’essere, quale spazio del tempo della nuova epochè.
Si cercherà di comprendere se quell’evento temporale, oltre a sottrarre dall’oblio l’essenza dell’essere ed ad attuare il superamento dell’eterno ritorno nichilista, o dello spirito del tempo idealista, o il progressismo imperativo categoriale dell’illuminismo tecno teleteologico sappia anche offrire o gettare la fondatezza dell’essere poetante in qualità, almeno virtuale o immaginaria, di ontologia, ermeneutica, ma soprattutto di nuovo epistemè del sapere, o almeno quale nuovo modello della mathesis della scienza
La ricerca filosofica sull’ontologia del tempo è indifferibile di fronte agli eventi dell’essere della epistemè, della technè e della physis.
Il tempo progressivo irreversibile ha lasciato il campo al tempo immaginario, negativo, neghentropico nell’astrofisica, nella microfisica quantica il tempo è stato lasciato alla reversibilità di un futuro anteriore che non c’era.
Non c’è ancora né nell’epistemologia, né nella mathesis una teoria che sappia non solo offrire l’adeguatezza necessaria classica della verità temporale, ma soprattutto e per lo più getti la fondatezza per una interpretazione ermeneutica dell’ontologia del tempo dell’essere nella physis, nel mondo, nell’universo ontologico, congruente e coniugato con una mathesis topologica: dalla topologia dell’essere nel mondo alla topologia del tempo ontologico questo sarà il programma dispiegato in due biforcazioni classica e virtuale.
Il programma classico sarà incentrato sulla differenza ontologica della temporalità: nell’epistemè, nella technè, nella mitopoiesi, nella fenomenologia, nell’intenzionalità, nella physis, nel pensiero poetante, nell’immaginario, nella telematica, nella tecnologia.
Mentre il programma virtuale sarà attuato attraverso la creazione di un portale Internet, completamente dedicato all’ontologia del tempo, ove le diverse varietà interpretanti disveleranno, nel sentiero del tempo, l’essenza del tempo ontologico.
Metodologia della ricerca
Il sentiero che porta il tempo ontologico, aldilà delle interpretazioni classiche e metafisiche o epistemiche nichiliste o teontologiche eticheggianti, è stato interrotto all’origine del pensiero poetante, l’oblio non ha più senso o il senso dell’oblio si è dissipato.
Nella nuova epochè del nuovo millennio è indifferibile riprendere il sentiero interrotto, per giungere liberi da imposizioni retroattive al futuro del tempo ontologico che non c’era, o non c’e’ ancora, ma si eventuerà perchè c’è nell’essenza dell’essere, quale sua varietà, e c’è stato nel pensiero poetante o nella poesia pensante.
Il percorso, il metodo, per gettare l’essenza del tempo ontologico aldilà dell’oblio o aldilà del bene e del male della teche nichilista o dell’episteme onteologica della volontà di potenza dell’essere dell’ente sarà classico e virtuale.
La ricerca virtuale farà uso di un portale Internet completamente implementato nel variegato mondo del pensiero temporale.Lì i ricercatori entreranno in interazione nell'agorà telematica-virtuale per disvelare l'essenza del tempo ontologico.
La ricerca della filosofia ontologica sull’essenza del tempo quale varietà dell’essenza dell’essere, è stata dispiegata nel novecento dal pensiero poetante.
Nella new-epochè del nuovo millennio è indifferibile intraprendere la ricerca dell’essenza del tempo ontologico quale dispiegamento della varietà dell’essere nel mondo, ma anche quale varietà dell’essere nella physis o meglio quale varietà della physiseyn, la natura poetante dell’essere poetante.
Di là dall’essere ancora intrapresa sintagmaticamente si è però in presenza di eventi poetanti nell’episteme quali le teorie sul tempo immaginario relativo e reversibile, le teorie chaosmiche, le topologie della stabilità strutturale, le topologie fluttuanti o seynpoiesis o poieiseyn che gettarono la luce nella radura sgombra dell’imperativo categorico della volontà di potenza del nulla.
La seynpoiesis o poieseyn, l’essere poetante del tempo, libera il pensiero dall’imposizione solo calcolante e quantitativa della temporalità per eventuare nella diradanza del vuoto virtuale l’essenza del tempo immaginario, fondato sulla varietà della topologia del tempo dell'essere.
Un modello ontologico di compresenza delle diverse varietà sarà gettato nella ricerca filosofica del nuovo millennio.
Anche attraverso un portale virtuale sarà al centro di ermeneutiche ed interpretazioni tutti i ricercatori provenienti dalle più differenti formazioni culturali e scientifiche potranno interagire per valutare il bene o il male o l’aldilà, per trascendere o creare quel consenso virtuale prodromo del nuovo senso del tempo ontologico, quale varietà differenziale della topologia fluttuante dell’essere nella physis o nella natura poetante immaginaria. Il portale virtuale, pertanto, promuoverà anche sponsorizzazioni di cattedre convenzionate in Italia in Europa, in America dedicate alla filosofia del tempo ontologico.
Parola chiave 1ONTOLOGIA DEL TEMPO Parola chiave 2TEMPO ONTOLOGICO Parola chiave 3KAIROSLOGIA Parola chiave 4TEMPO IMMAGINARIO Parola chiave 5ERMENEUTICA DEL TEMPO
Elenco delle Unità di ricerca
C’è solo un pensiero dell’ontologia poetante, che ha percorso il sentiero, della storia del grundaseyn.
Ma nessuno ha ancora eventuato il sentiero, il seynweg, del grundseyn, abgrundseyn, quale abissale fondatezza della poiesiseyn, della physiseyn, dell’aletheyaseyn, del gestellseyn, della ikonaseyn, dell’ontosofia dell’essere caosmico.
Non è più consolante affidarsi all’origine della storia con la visione classica, giacchè l’essere, pur venendo alla presenza libero dalla metafisica, già si eventua nella sua latenza e velatezza esistenziale, nichilista, teologica, etica, estetica.
Le origini del grundseyn non si limitano al pensiero poetante miceneo, ma affondano la loro abissalità almeno nell’archeosofia minoica, e oltre, aldilà dell’indeterminatezza ermeneutica, interpretante essenzialmente il sentiero che dall’ikonaseyn si eventua nel grundseyn e nell’abgrundseyn della gestellseyn, caosmica poetante.
Solo quella dimensione storica ci offrirà il senso autentico della fondatezza dell’essere, nel tempo della storia dell’essere.
Eventuare quella differenza, consente di intraprendere il sentiero interrotto del perché si scelse l’ontologia dell’essere, si abbandonò, nella mitopoiesiseyn,l’ontosofia dell’essere poetante.
La scelta micenea, della fondatezza dell’essere ontologico, consentì la continuità dell’essere ontosofico, almeno nella sacralità mitopoietica, ma condusse alla latenza, alla sottrazione, all’abisso, alla katabolia immaginaria, l’essenza della grundseyn.
Da quella epochè si eventuò la metafisica dell’essere, la sua ermeneutica, la epistemè, la mathesisis, la technè, il nichilismo, la noetica, l’etica, l’estetica.
Ma l’incompletezza ontosofica fu consentita solo nella paradossalità archeosofica.
Le attuali eristiche sulla verità, esula storia della verità, sono solo un debole aleggiare di quel che ci attende nel nuovo millennio, quando le ermeneutiche delle identità, le interpretanze infinite delle bioetiche, le iperboliche virtualità dell’epistemè, annulleranno tutti i paradigmi consolanti della storia presente dell’essere, per lasciare il campo, vuoto o libero, dalle sinergetiche dissipanti, dell’ontologia dell’essere: solo allora la domanda originaria eventuerà il senso della differenza ontosofica.
Obiettivi
La prioritaria ricostruzione delle fondamenta dell’essere può eventuarsi nel futuro della sua storia, almeno perchè il campo di ricerca è ben delineato: è presente nel seynweg quale topologia dell’essere, ancora senza cronologia, e soprattutto, o purtroppo, senza kairologia: o meglio si può iniziare solo con la sicurezza della temporalità di latenza, giacchè permane kriptata la temporalità di svelatezza, quale libertà di physiseyn eleuteronseyn della poiesiseyn: storia della libertà dell’essere, storia dell’essere in libertà.
Si è in presenza di una storia che non c’è dell’essere che c’è sempre stato, prima della storia, e di una storia che c’è dell’essere che non c’e’, o non c’e’ mai stato, o si è eventuato solo nella sua assenza presente, quale dasein, esserci,mondo.
La differenza ontologica tra la nuova storia e le altre passate, possibili, eventuali, virtuali, virtuose, immaginarie, mitiche, misteriche, enigmatiche, rigorose, bellicose e che mentre lì l’essere è assente e kriptato, qui l’essere finalmente si disvela nella sua physiseyn ontopoietica, caosmica, poetante di una storia che non c’è, ma che è indispensabile, ineludibile, indifferibile, per esserci una storia dell’essere dopo la storia senza essere, senza l’essere.
Programmi
Nel gettare le fondamenta della storia che non c’è,per poi proseguire in continuità e in libertà la storia della libertà d’essere che non c’è,mai stata, forse neanche nell’origine della archeologia o archeosofia mitopoietica dell’essere. Ma si possono gettare le fondamenta della storia, che non c’è, dell’essere solo se le fondamenta sono state già gettate dall’essere, e se quelle fondamenta sono state gettate già kriptate,latenti, o se sono state gettate alla luce, per poi essere custodite, sottratte, curate, velate, conservate: chi per primo eventuò la storia dell’essere è convinto che quella storia sia, contemporaneamente, dell’essere, dell’esserci, del nulla, del mondo e del pensiero.
Il metaodoseyn della storia dell’essere che non c’era sarà il seynweg, il sentiero classico, ma anche il seynweg virtuale. Il seynweg classico aleggerà nel progetto, nei brevetti, nelle ermeneutiche ontologiche della topologia storica dell’essere:la storia senza fine che libera la storia dal suo tramonto, la storia si libera della sua fine.
Il sentiero si eventuerà nel portale interattivo ove donazioni, fondi, seminari, telematici cattedre convenzionate interagiranno.
Descrizione particolareggiata della ricerca.
La storia dell’essere,che non c’era:senza tramonto,né fine si eventua nell’ontologia poetante,ma aleggia nel seynweg,nel sentiero dell’icona seyn che getta la fondatezza della storia dall’abisso, abgrundseyn al grundseyn immaginaria, virtuale, ontosofica.
La storia dell’essere si getta nella storia dell’icona dell’essere che non c’era,ma che aleggia senza fine,né tramonto dall’archeosofia mitopoietica all’evento della nuova epochè.
La storia dell’essere che non c’era è la storia che eventua il sentiero,il seynweg che,dall’abisso,abgrundseyn,si getta nell’icona, quale storia poetante dell’essere che non c’era, ma aleggia senza fine e senza tramonto nell’iconaseyn,quale grundseyn,fondatezza della gestellseyn della storia dell’essere ontologico.
La storia poetante dell’essere,che non c’era,eventua la storia dell’essere ontologico,ma soprattutto e per lo più la storia che non c’era dell’essere ontosofico,quale iconaseyn dell’essere poetante senza fine,né tramonto della sua storia che non c’era.
Il clinamenseyn ontopoietico che s’eventua dall’abgrundeseyn quale iconaseyn della grundseyn è la storia poetante dell’essere senza fine, senza tramonto,senza eclisse,quale disvelatezza della sua physiseyn proprio nell’epochè della fine della storia tramontante, mai più eclissante però la storia ontosofica dell’essere che non c’era. Per gettare il sentiero nella storia poetante dell’essere,è prioritaria la differenza ontologica dell’essere in luce dell’ontopoiesiseyn:prima d’essere in luce quale storia ontologica dell’essere di fronte, dell’essere dinanzi, dell’essere davanti specularmente, simmetricamente, quale adeguatezza ortogonale supersimmetrica, gegenseyn,nulla,niente,nichilismo metafisico la storia dell’essere si eventua quale iconaseyn in luce senza fine,né eclissi,né entropia dissipante,né tramonto.
La sola autentica verità che nessuno ancora abbia pensato, o poetato la fine,o il tramonto, della storia dell’essere quale iconaseyn di fronte all’inflazione degli storici della fine della storia, è già essenziale per eventuare la storia che non c’è senza l’angoscia del tramonto, della fine, dell’eclisse, della catastrofe caosmica.
La storia dell’essere poetante s’eventua dall’abisso caosmico e dal vuoto ontologico lasciato libero dalla fine della storia,dal tramonto della storia, dall’eclisse della storia entropica dissipante della metafisica nichilista.
Dall’abgrundseyn caosmico la metastabilità fluttuante della gestellseyn della storia dell’essere che non c’era, si presenta nel futuro quale iconaseyn della fondatezza,grundseyn, della physiseyn ontopoietica della storia senza fine, senza tramonto senza eclisse.
La storia dell’essere è la misura di tutte le storie, sia di quelle che ci sono, sia di quelle che non sono, o non ci sono più, o sono finite, o sono tramontate, eclissate:la storia dell’essere è la misura della storia, sia di quella che c’è, sia della storia che non c’è.
La misura della storia che non c’è è la storia dell’essere poetante, prima d’eventuarsi ontologico, e perciò è la storia dell’essere ontosofico: al di là della fine della storia metafisica, nichilista, sinergetica, dissipante, oltre il tramonto e l’eclisse della storia che, ancora, c’è.
La storia che non c’è è pregnante nella storia che c’è, sia pure declinante, alla fine, al tramonto: la pregnanza della storia che non c’è è la storia dell’essere poetante che gioca negli spazi liberi, negli spazi vuoti, nelle radure ontologiche abissali per eventuarsi storia autentica dell’essere.
La pregnanza della storia dell’essere si presenta nel futuro oltre l’eclisse della fine della storia, oltre il tramonto della storia che c’è, quale icona della storia che non c’è,ancora, ma che sempre c’è stata quale iconaseyn, icona dell’essere ontologico, icona ontopoietica, icona poetante, icona ontosofica.
La prioritaria differenza ontologica derivante da quella interpretanza storica è l’ermeneutica della storia eventuata solo come storia del mondo, al massimo quale storia dell’essere nel mondo, esserci, ma mai nessuno ha pensato di disvelare la pregnanza ontosofica della storia poetante dell’essere ontopoiesiseyn, che si getta nel campo della storia che non c’è, ancora, quale iconaseyn della fondatezza, grundseyn della physisen.
Sul tramonto della storia quale storia del mondo, o solo dell’esserci, si eventua sia l’eclisse, la fine della storia mondiale globale, ma anche e soprattutto la nuova epochè della storia, che non c’era, dell’essere poetante che getta nel campo della storia tramontante la fondatezza della storia dell’icona dell’ontopoiesiseyn.
Anche la stessa storia del mondo, nella nuova epochè eventuata dalla storia dell’essere che non c’era, si presenta nella sua varietà di là dall’essere ancora dispiegata ed interpretata:
La varietà della storia del mondo non è altro che l’ontovarietà, in relatività con la storia dell’essere ontologico.
Tutti gli eventi, ora interpretati solo quale storia del mondo dell’esserci, potranno essere invece interpretati quale storia del mondo virtuale, immaginario, caosmico, metastabile, fluttuante, topologico, ontopoietico anche la storia quale eterno ritorno nello schema del chaos della vivenza, troverà la sua fondatezza ontologica solo in relatività alla gettatezza dell’iconaseyn al chaos, al cosmo, al mondo, alla storia senza il fondo.
Gettare le icone al chaos, o meglio al chaosmos è il senso ontologico della storia dell’essere che non c’era: solo l’icona dell’essere che si getta nel campo caosmico del mondo può eventuare il senso della storia senza fine, senza fondo, senza tramonto, senza eclisse.
L’icona del chaosmos è la gettatezza degli eventi eristici della storia dell’essere.
La storia dell’icona dell’essere non significa semplicemente una eristica della storia del mondo o uno schema ortogonale dell’adeguatezza del chaos del mondo, ma la svelatezza dell’epochè della storia dell’essere in relatività con le ikoneseyn della storia che non c’era, ma che è stata sempre presente nell’essere caosmico, nella topologia dell’essere, nella metastabilità ontopoietica del mondo.
Ma se le idee sono una immagine degli enti e dell’esserci, e le categorie le immagini della noetica, quale fu l’icona dell’essere e quindi la sua storia?
L’iconaseyn è l’icona dell’essere solo nella topologia dell’essere, nella radura ontologica, nel vuoto immaginario in luce ove si getta, ma si dà l’essere ontosofico:la grundseyn della gestellseyn della physiseyn che s’eventua dall’abisso, abdrundseyn dell’ontopoiesiseyn: la storia di quella morfogenesi ontobolica è la storia che non c’era, tutta ancora da studiare ricerare, liberare, disvelare.
La storia dell’icona dell’essere è la storia dell’essere in luce, nella luce, quale luce dell’essere nel sentiero ininterrotto della storia dell’essere: giacchè la sua gestellseyn è anfibologica, o paradossale, oxymora: fondatezza abissale, abissalità fondante, impianto fluttuante, topologia fluttuante, vuoto ontologico, vuoto
immaginario,abisso eventuante l’essere in luce poetante.
L’icona che si svela dinanzi, di fronte all’essere, la gegenicanoseyn non si eventua maicontro l’essere, né in alterità né in simmetria, o supersimmetria, ma si presenta quale misura dell’essere poetante.
La gegenikonaseyn è lo spazio creato dall’essere nel vuoto ontologico, nella radura,quale ontovarietà sinestetica dell’essere valenza d’identità topologica caosmica.
La metastabilità dell’essere s’eventua nell’isteresi della gegeniconaseyn, l’isteresiseyn disvela la grundseyn ontopoietica.
La gegeniconaseyn è l’ontoikona dell’essere poetante: la storia dell’ontoicona poetante è la storia della nuova epochè dell’essere ontologico: l’ontoicona caosmica è l’ontosofia storica della fondatezza dell’essere, le fondamenta della storia dell’essere che si gettano nell’ontoicona della grundseyn ontopoietica.
Le fondamenta dell’ontoicona sono nella gegeiconaseyn: l’icona dell’essere che si eventua davanti, incontro, che viene alla luce, che si presenta di fronte alla noesiseyn. Ma perché la grundseyn si eventua nella noesiseyn quale grundicona seyn del gegengrundseyn:fondatezza dell’essere in luce, sempre davanti al pensiero poetante?
Perché solo nell’icona l’interpretazione è infinita: soltanto nella gegeniconaseyn l’ermeneutica decostruttiva è senza fine, senza tramonto, senza eclissi, senza entropia dissipante, senza nichilismo metafisico sinergetico, senza singolarità abissali immaginarie o virtuali nichiliste, senza vuoto ontologico, senza nulla implosivo nell’abgrund della gegenseyn della dasein. Solo così la storia dell’essere, quale iconaseyn può essere sempre in luce, davanti alla noesiseyn quale radura fluttuante della gestellseyn, della gegengrundseyn che si eventua nel futuro della nuova epochè, quale clinamenicona senza frattalità temporali, nel sentiero ininterrotto, seynweg della storia dell’essere: seynwegicona o iconaweg, quale sentiero dell’icona o icona del sentiero al di là del tramonto, dell’eclisse, della fine della storia.
La fondatezza della storia dell’essere si fonda sulla libertà di ricerca della noesiseyn di pensare ed abitare l’iconaseyn nel sentiero senza fine, né tramonto, né eclisse della decostruzione ermeneutica dell’iconaweg, quale gegengrundseyn che si dà, getta, disvela eventua nella storia, nel campo storico, nella epochè della storia, la libertà di fondare senza fondamenti un fondamento: inventare la libertà della libera fondatezza del pensiero poetante della ikonaseyn ontosofica, ontopoiesiseyn della grundseyn della storia dell’essere.
Il fondare senza la presenza dei fondamenti metafisici ideali, o nichilisti, o categorici,o paradigmatici, epistemici, o sinergetici, o frattali, o ortogonali, senza il tramonto della fine della storia, senza l’eclisse implosiva cosmica, la gettatezza della fondatezza della storia dell’essere poetante in luce e in libertà, in verità d’essere l’iconaseyn dell’essere ontologico, in relatività con l’essere ontosofico.
La storia dell’essere è l’eterna risonanza dell’eterno ritorno dell’essere icona ontopoietica: winderseyn del wiederseyn: risonanza del ritorno nel futuro in luce.
Area Scientifica/Linea tematica/Settore
Firma _________________________________________________ Per la copia da depositare presso il Rappresentante legale dell'Ente di appartenenza. - Se istituto del Cnr, presso il Direttore - per l'assenso alla diffusione via internet dei dati e la loro elaborazione necessaria al processo di Valutazione CL 675/96 "Tutela dei dati personali" e per la veridicita' delle informazioni fornite. Data 02/09/2001 17:36
FONDAMENTI DI STORIA DELLA VERITA'
Contesto nazionale ed internazionale della ricerca
LA CRISI DELLA VERITA'PARE SIA NON SOLO ATTRIBUIBILE ALLA CRISI DELLE INTERPRETAZIONI STORICHE,MA ANCHE ALLA CRISI DEI SAPERI, DELLE LOGICHE, DELLE EPISTEMICHE, DELLE IDEOLOGIE,DELLE CREDENZE ETICHE, SACRE,ETNICHE.
E' UTILE PERCIO' ATTRAVERSARE TUTTA LA STORIA DELLA VERITA' DALLE ORIGINI AL FUTURO POSSIBILE DELLE DIVERSE VARIETA',CULTURE,ORIZZONTI.
LA RICERCA RIUSCIRA'A SISTEMARE I PARADIGMI STORICI DELLE TEORIE DELLA VERITA'
PROGRAMMI: SI OFFRIRA'AGLI STUDIOSI UNO STRUMENTO DI CONOSCENZA CONSULTABILE IN INTERNET, IN VIRTUALE O NELLE OPERE CLASSICHE PIU' COLLAUDATE:
LIBRI,VIDEO,MOSTRA,LASERDISK,SEMINARI,MODALITA'SCOLASTICHE,DIVULGATIVE.
INOLTRE LA CREAZIONE DI UN PORTALE VIRTUALE DI RICERCA CONSENTIRA' L'INTERAZIONE DI CHIUNQUE VOGLIA INTERAGIRE SIA NELLA SEGNALAZIONE STUDI,RICERCHE,REPERTI,DOCUMENTI,DONAZIONI,SCOPERTE,FONDI SIA NELLA FRUIZIONE UTILE PER ALTRE RICERCHE IN CAMPO.
METODOLOGIA DELLA RICERCA:
INSIEME AL METODO CLASSICO DI ANALISI DEI TESTI PARADIGMATICI ED ALLA RACCOLTA REALE E VIRTUALE DEI DOCUMENTI IN TUTTO IL PIANETA, E DI TUTTELE EPOCHE STORICHE, SI CREERA' UN NUOVO STRUMENTO DI INDAGINE E DI RICERCA CONSULTABILE DA TUTTI, IN TUTTI I MOMENTI DELLA GIORNATA ED IN TUTTE LE COMPONENTI DEL GLOBO:
IL PORTALE VIRTUALE DI STORIA DELLA VERITA'.
In principio ci fu la verità mitologica,dalla quale si emancipò la verità metafisica:ma già in quell'evento si presentò,per sottrarsi di nuovo,la verità ontologica.
La vittoria della verità metafisica fu la sconfitta della verità mitologica oscurò lo sviluppo dell'ontologia della verità di Eraclito e Parmenide,e lasciò sul campo solo la verità filosofica di Platone e Aristotele,la quale diventò la verità logica,epistemica,ermeneutica,scientifica.
La scolastica da Agostino a T. d'Acquino consentì la rigorosità teologica e epistemologica,utile al Cartesio per formulare un metodo di verità quale adeguatezza mondana.
Da quel momento,la verità storica sarà solo la verità scientifica,rigorosa,ortogonale e matematica quantificabile.
Nè Kant,nè Hegel,nè Nietzsche,sia pure con le loro relativa differenze,riusciranno a superare l'orizzonte metafisico della verità paradgmatica.
Così come le varie scuole di pensiero logiciste e fenomenologiche del '900.
All'alba del nuovo millennio con la crisi di quei saperi e di quelle verità storiche,epistemiche,etiche ed etniche è possbile consentire il ritorno al futuro delle origini dell'ontologia della verità:utile sia per le nuove ermeneutiche globali imposte dalla technè:bioetica,telematica,astrofisica;sia per le eventuali che si presenteranno in prossimità:interpsichè,interculturali,interreligiose.
L'ontologia della verità in storia è la storia della verità quale disvelatezza dell'essenza dell'essere che eventuerà così non solo una nuova fondatezza ermeneutica ed interpretativa,ma anche una nuova forma di technè aperta all'eventualità del ritorno alla autentica verità dell'essenza dell'essere.
I tempi d'attuazione della ricerca saranno biennali,ma attravers il portale virtuale della storia della verità i limiti diverranno liberi da vincoli di necessità istituzionali,giacchè la raccolta di donazioni,contributi,fondi lascerà campo libero ai ricercatori di continuare per sempre la loro attività.
Firma _________________________________________________
Contesto nazionale ed internazionale della ricerca
Il sentiero che abita il futuro della presente ricerca il seynweg eventuerà la crisi ontologica della mathesis, in relatività con la ricerca della verità ontologica, o svelatezza, dell’essere al di là dei paradigmi della metafisica.
Il futuro che abita la presente ricerca si eventuerà in un sentiero classico workshop, studi, donazioni ed in un sentiero virtuale attraverso un portale Internet ove si svolgeranno perenni seminari virtuali sull’onthomathesiseyn.La metaontologia della mathesis si disvelerà quale ontosinestesia del pensiero ontologico e poetante della poiesiseyn, in relatività con la crisi della fondatezza ontologica godeliana.Sia consentita la libertà di ricerca in assenza di ontosinestesie nella new epochè ineludibili:nel futuro che non c’è che non c’è ancora è presente la sinestesia, e differenza, tra fondatezza rigorosa della verità e fondatezza ontologica della disveletezza.Né il pensiero poetante, né il pensiero ontologico dell’ultimo millennio hanno eventuato quella disvelatezza.
Programmi
Metodologia della ricerca
La libertà di ricerca consentirà di eventuare sia il percorso classico workshop, studi, donazioni sia il sentiero virtuale attraverso il portale Internet interamente dedicato all’ontomathesiseyn, il portale virtuale consentirà la libertà di ricerca e la continuità attraverso fondi, i seminari virtuali telepresenze telematiche.
L’altro sentiero si biforcherà verso la prova ontologica godeliana e quello del pensiero poetante della verità ontologica.Il sentiero che eventua si fonda sulla paradossalità ontologica dei fondamenti,ma anche sull'isteresi transfinita,quale evento dell'interessere nel sentiero del virtuale ortogonale all'immaginario.
L’ontologia godeliana nel futuro anteriore può essere in ontosinestesia con il pensiero ontologico poetante, quale seyngrund fondatatezza in relatività con l’inter-essere.
La sinestesia tra il pensiero ontologico e l’ontologia godeliana della mathesiseyn eventua la disvelatezza della verità ontologica al di là della paradossalità indicibile e oltre l’intenzionalità noetica fenomenologica, anzi l’ontomathesiseysn svela l’essenza della noematica ontologica in relatività con la fondatezza dell’inter-essere, la noesiseyn, l’ontologia noematica dell’inter-essere, la grundseyn della noesiseyn la fondatezza dell’ontologia noematica consentono la libertà di ricerca virtuale, immaginaria, kaosmica della verità della mathesiseyn la libertà del noesiseyn dei modelli ontologici, la libertà del dicibile ontologico quale koinesiseyn, ontopoiesiseyn che si dà al mondo e all’essere nell’intermittenza dell’isteresi transfinita dell’ontopoiesiseyn.
Al di là dell’intenzionalità della mathesis noetica calcolante si getta l’istetesi del transfinito ontologico dicibile poeticamente nella seyngrund della noesiseyn, quale koinesiseyn che abita il futuro nella libertà del presente grundseyn in qualita’ di metaontologia della sinestesia della fondatezza della noematica dell’interessere poetante. La noesiseyn si getta nell’abgrundseyn, nell’abisso dell’essere, quale futuro in libertà d’essere la koinesiseyn poetante dalla mathesiseyn, oltre la metafisica influente dei paradigmi epistemici categorici della noetica.
Il modello chaosmico noematico della fondatezza, grundseyn, si eventua nel futuro transfinito ontologico, quale intermittenza della ontovarietà dell’isteresi transfinita in qualità di singolarità ontologica chaosmica dell’attanza poetante transfinita diagonale del virtuale e dell’’immaginario.
La libertà di ricerca del futuro della mathesiseyn si presenta al mondo prioritariamente quale noematica ontologica godeliana poetante, la quale consente la grundseyn in qualità di transfinito caosmico in intermitezza d’isteresi dell’ortogonalità virtuale ed immaginaria ancora nichilista, la noematica godeliana ontologica annulla, annichilisce la paradossalità categoriche della metafisica influente noetica, ed eventua il sentiero della sinestesia con il pensiero poetante, quale ontopoiesiseyn della grundseyn della koinesiseyn per disvelare la aletheiaseyn sia la verità dell’inter-essere oltre l’iperfrattale, o superfrattale, oltre che l’interimmaginario internichilista cosmico. L’ontologia godeliana della libertà di ricerca futura si presenta prioritariamente quale noematica della grundseyn della verità dell’inter-essere, aletheyseyn al di là dei paradossi virtuali, immaginari, noetici della metafisica influente epistemica dell’imperativo categorico della volontà di potenza ilemorfica.
L’ontomathesiseyn s’eventua nel futuro alla presenza della libertà del pensiero dell’inter-essere caosmico, quale noematica ontologica godeliana in sinestesia con il pensiero dell’interessee poetante seynpoiesis della grundseyn, per la nuova epochè della koinesiseyn disvelante la mathesiseyn della aletheyaseyn.
Soltanto la noematica ontologica godeliana può salvare la verità dell’abisso annichilista solo la noesiseyn godeliana può salvare la libertà di ricerca, classica e virtuale, attraverso un portale Internet ove si svolgeramnno seminari telematici.
Firma _________________________________________________ Per la copia da depositare presso il Rappresentante legale dell'Ente di appartenenza. - Se istituto del Cnr, presso il Direttore - per l'assenso alla diffusione via internet dei dati e la loro elaborazione necessaria al processo di Valutazione CL. 675/96
Modelli ontologici e/o virtuali della supersferica molecola carbonio:il fullerene Contesto nazionale ed internazionale della ricerca
La ricerca dei modelli ontologici, nella struttura sferica del carbonio fullerenico, dovrà evidenziare le differenze e la completezza dell’impianto della Gestell per addivenire ad una più dispiegabile utilità tecnologica.
E possibile che ci sia una bistabilità strutturale nel fullerene naturale a differenza di quello artificiale.
Se così fosse il bistabile carbonio sferico scoperto in natura sarà più utile dell’altro per le applicazioni ottiche, fotoniche, quantistiche, laserzzabili.
Giacchè l’isteresi bistabile configurerà virtuali varietà fotoniche, quali stabili ikone della logica computerizzata quantica, supersimmetrica.
I modelli ontologici, studiati dalla presente ricerca, offriranno al mondo della scienza gli strumenti per valutare le novità e le innovazioni, per brevettare i possibili progetti di applicabilità tecnica: dalla fotonica, alla logica quantica, dalla memoria laserizzata all’interferometro spaziale catturante le superonde gravitazionali, dalla telematica classica e virtuale al laserfullerenico o telaser, dalle ricerche taxioniche, al microscopio laserizzato con nuvole sodio varieganti l’isteresi fullerenica.
Descrizioni obiettivi, programmi e metodologia della ricerca
La ricerca sui modelli ontologici interpretanti la struttura la Gestell, l’impianto della bistabile molecola sferica del carbonio sarà svolta con metodo classico: studi, prove, laboratorio, ma anche, novità assoluta, con metodo virtuale.
Si progetterà un portale virtuale Internet completamente dedicato al fullerene.I ricercatori del pianeta potranno inviare le loro ricerche, studi, workshop ma anche donazioni,fondi,documenti.
Programmi
L’analisi degli studi e delle ricerche classiche sul carbonio sferico sono ancora aldilà dall’offrire un modello della possibile bistabilità dell’isteresi fotonica, ontologia ineludibile per, l’offerenza al mondo scientifico utile per interpretare i fenomeni e le virtualità ancora enigmatiche, i dispiegamenti morfologici, topologici, immaginari, iconici possibili teoreticamente ma, soprattutto e per lo più ontologicamente: qui si eventuerà una teoria ontologica della struttura morfologica del fullerene sferico ma anche attraverso tecniche di laser virtuale, di molecole del carbonio a fibre, a stringhe, a varietà topologicamente classiche, cuspidale, elittiche, iperboliche, paraboliche, metaboliche, ontoboliche, superellittiche, ipersferiche, iperelittiboliche, ed altre eventuali, o virtuali, o immaginarie.
La tecnica di laser virtuale consentirà di progettare stabilità fullereniche con modelli ontologici a varietà virtuale, o immaginaria, o ontoiconica utili per fibre ottiche, fibre telematiche, microchips, interferometri attraenti e rivelanti, onde supergravitazionali, componenti microtopologici per computers quantici, laser virtuali tachionici.
Inoltre la simulazione quantica di una nuvola di sodio instabile inside, insita, interiore, animata all’interno della sfera topologica fullerenica o delle supervarietà cuspidali, o ellittiche, o metaboliche consentirà di sperimentare l’ontologia dell’isteresi virtuale, attraverso un laser virtuale morfologico, il quale si stabilizzerà in icone quantiche eventuanti una logica modale o ontologica, o ermeneutica utile per interpretare a velocità tachionicheo takioikoniche l’ontologia della verità, i paradossi indicibili ed indecidibili, le logiche godeliane complesse antinomie ontologiche della logica computerizzata, aporie ontologiche della logica modale, attanziale, ontoattante, caotica chaosmica, intenzionale, ermeneutica, ontoduttiva, ortogonale, categoriale, nichilista, ontosofica.
Metodologia della ricerca
Tecniche virtuale e di laboratorio con il laser quantico consentiranno la progettazione e la decostruzione morfologica, iconologica ed ontologica di fullerene strutturalmente stabile, in fibre, in sferepoliedriche, in supervarietà cuspidali, ellittiche, iperboli metaboliche, ipersferiche ontoboliche.
La dinamica interna fluttuante ed indeterminata della nuvola sodio instabile inserita virtualmente o in laboratorio, fotonica otakionica consentirà di creare raggi laser ultravioletti coerenti morfoiconici, ontomorfici, onticonici con isteresi interferometrica decostruenti metavarietà topologiche chaosmiche.
Le topologie fluttuanti consentiranno la decostruzione dei laservirtuali ultravioletti quantici con archetipi iconici di isteresi modale o ontologica per declinare verità, o disvelatezze, altrimenti indicibili, indecidibili, indeterminate,chaosmiche.
Sia le morfologie iconiche sia quelle sperimentali in laboratorio saranno fruibili da tutti nel portale virtuale interamente dedicato al fullerene ontologico, ontoattante.
Nel portale Internet, tutti i ricercatori del pianeta interessati in videowebcam, in telematica virtuale interagiranno in studi, ricerche, workshop.
Ma il portale virtuale consentirà anche la raccolta di documenti, donazioni, fondi indispensabile per la continuità e l’innovazione nei brevetti,nei progetti,nella sponsorizzazione di cattedre convenzionate.
Descrizione particolareggiata della ricerca.
Prioritariamente la ricerca sarà orientata verso la progettazione e la decostruzione di fibre ottiche fullereniche attraversate da laser quantici ultravioletti giacchè quei brevetti possono trovare acquirenti nel mercato virtuale e così consentire un ritorno di fondi, donazioni, sponsors utili per la continuità e l’innovazione ineludibile in un mondo in continua mutazione, evoluzione, cambiamenti sconvolgimenti.
Ma già nella progettualità virtuale e virtuosa del portale Internet è possibile eventuale metavarietà consentite dalla morfologia topologica fluttuante, ontoattante, del fullerene ontologico, delle isteresi quantiche dei laservirtuali dalle varietà ontologiche declinanti morfologie iconiche fotoniche o tachioniche, ontoduttive, decostruttive per interpretare verità, disvelatezze ontologiche oltrechè quelle ortogonali altrimenti idicibili, paradossali, antinomiche, indecidibili, indeterminate, chaosmiche, solo poetanti.
Quelle ricerche, quei brevetti, quelle innovazioni virtuali ed ontologiche ontoattanti consentiranno computer quantici fotonici, tachionici ultraveloci ma anche iconelaser criptanti e decriptanti segnali ultravioletti thera virtuali oltrechè o se si vorrà anzitutto e per lo più sarà consentita la sperimentazione fullerenica dei fenomeni ultrafotonici con laser fullerenici a supersimmetria, per esperimenti interferometrici spaziali o virtuali.
Inoltre il telelaser, o telaser virtuale, generato dalle topologie fluttuanti animate dei fullereni ontologiche darà senso, o intersenso, alle logiche ermeneutiche delle verità nei sensori e microchips o nell’interferometro quantico in sintesi s’eventueranno, nel corso del tempo, creodi virtuali fullerenici, o ontocreodi, o iconocreodi, o morfocreodi attraversati da telaser virtuali quantici, fotonici, takionici i quali consentiranno la progettazione e decostruzione di ontoisteresi morfogeniche teraveloci per microchips, fibre e computers fotonici, quantici virtuali, telesarizzabili in hynterlaser.
Le risonanze delle ontoisteresi virtuali consentiranno ontologie di verità per laser chaosmici, per interferometri con chiasmi fotonici, virtuali ed ontologici interattanti, interattanziali quali interattanze delle isteresi ontochiasmali chaosmiche.
L’ontogenesi delle ontoicone fullereniche telaser consentiranno intervarietà degli intelchiasmi intervioletti o intelvioletti,tali da eventuare, in un prossimo futuro, esperimenti innovativi microfisici del laser di Bessel-Mugnai attraverso il fullerene ipersferico, ontoattante metasferico o supersferico, ontoduttivo.
Area Scientifica/Linea tematica/Settore
Firma _________________________________________________ Per la copia da depositare presso il Rappresentante legale dell'Ente di appartenenza. - Se istituto del Cnr, presso il Direttore - per l'assenso alla diffusione via internet dei dati e la loro elaborazione necessaria al processo di Valutazione- CL 675/96 "Tutela dei dati personali" e per la veridicita' delle informazioni fornite - Data 01/09/2001 18:16
.
Nessun commento:
Posta un commento