Le due gocce di Chanel che Marylin indossava per andare a letto non sono più trendy per Chiara Ferragni che preferisce dormire in "slip e canotta"
Chiara offre desideri, sogni e simboli nel suo info- spazio-tempo, avvolge in un seducente liquido amniotico, con-fonde narrazione polifonica e realtà: non di solo look vive il follower.
Chiara come Alice si tra-sforma, crea performance, eventi in una media-morfosi di uno spazio-tempo immaginario, un poema inesauribile che dispiega le forme della Topologia ove gli oggetti si de-formano senza perdere la loro qualità per cui una tazza e una ciambella sono uguali: il regno della morfogenesi.
Cambiamenti di forma e di senso, epifanie, biforcazioni, singolarità, frattali di una grande "chiacchiera" che significano e segni-ficano, tutto è dicibile con sintagmi at the moment:post, tweet, fleet, instagram: l' istante come flusso di coscienza, analisi con-divisa.
Nel digitale Impero dei Segni tra un clic ed un selfie vive l'apoteosi del dettaglio, del frames: tutto scorre ma ogni cosa "è" ed "in medium stat Chiara".
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