venerdì 6 agosto 2021

"NELLA BUONA E NELLA CATTIVA SORTE" di Marina Di Guardo


DI GUARDO NELLA BUONA E NELLA CATTIVA SORTE MONDADORI


Un amore segnato da violenze è al centro de "Nella Buona e nella Cattiva Sorte" 

In un plot che attraversa i generi letterari Marina Di Guardo, si misura coi temi dell'amore, della violenza sulle donne, di corpo e memoria presenti già nel titolo del suo romanzo "La Memoria dei Corpi"  


La protagonista è in fuga da una intollerabile vita di violenze coniugali alla ricerca di una rinascita non scontata https://www.mondadoristore.it/buona-cattiva-sorte-Copia-Marina-Di-Guardo/eai120120191550/


Indice dei Contenuti


  • Il plot: Irene, una donna in fuga
  • La mente ed il corpo
  • Lo Storytelling nell'info-spazio
  • La storia 

  • Il plot: Irene, una donna in fuga

Non a caso, il plot non è riconducibile a un genere ben definito: non è solo un triller ma anche, non affronta un'analisi sociale alla Balzac, non si esaurisce in pura cronaca come tante riportate dai media, e se dispiega bene i tratti psicologici dei personaggi non si riduce allo psicologismo. Infatti, il romanzo richiama il tema mente-corpo che ha nobili ascendenze in Filosofia e non solo. 

  • La mente ed il corpo 

Infatti nel suo paese d'origine la protagonista non è lasciata sola da conoscenti ed amici: l'empatia è la precipua funzione della nostra mente e ci permette di relazionarci con l'altro e con-dividere esperienze e valori.  

Le uscite personali da situazioni di violenze, sono praticabili ma non risolvono il problema che richiede un impegno costante delle istituzioni con iniziative e percorsi culturali.

  • Lo Storytelling nell'info-spazio

Lo storytelling sui/dei social apre, nell'info spazio-tempo, all'interazione: scrittura non più atto individuale, ma flusso di coscienza multidirezionale. 

Ogni forma di scrittura ha dato testimonianze di impegno civile come è evidente anche in questo romanzo che è, naturaliter, già uno script per un film e una fiction.

  • La storia


Irene, la protagonista di "Nella buona e nella cattiva sorte"di Marina Di Guardo, Mondadori Editore, mette fine al suo matrimonio e con sua figlia  Arianna torna nel paese di origine, dopo un intollerabile vita di violenze da parte di Gianluigi alla ricerca di sé stessa e di una rinascita non scontata. 

E' la storia di un anima e del contesto sociale ove si dispiega la sua esistenza che diventa il simbolo di tante altre vite attraversate dalla violenza di genere all'interno di un rapporto familiare.

Uno status comune a tante donne e lungo i secoli: corpi segnati da esclusioni e ferite che informano anche la mente perchè l'essere persona è intreccio mente-corpo. 

L' essere persona come mente-corpo è affrontato dalla Filosofia e dalla Scienza: la mente non è più res cogitans e res extensa, in Filosofia basti pensare alla Fenomenologia ed alla lezione di M.Merleau-Ponty, nell'ambito delle Scienze i neuroni specchio individuati da Giacomo Rizzolatti sono alla base dell'empatia che consente l'esplicarsi di sentimenti e comportamenti di partecipazione e solidarietà dell'individuo e nei rapporti sociali. 

La scrittura non si esprime solo in romanzi o racconti ma pittura, fumetto, cinema e lo stesso fashion che, da sempre, hanno creato una vera e propria mitologia dei nostri tempi.

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In ogni narrazione, e il lettore lo sa e lo pretende, non si rivela mai come si conclude la vicenda. Ci atteniamo alla deontologia e non facciamo alcun cenno in merito al capitolo finale.



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