Ora, dopo le tante altrui profonde riflessioni, è possibile ancora recensire il libro "I segni del male" di Simone Regazzoni? Cos'altro dire?
Le parole sono inadeguate: non solo un caso editoriale, ma una lettura che cattura quella di Simone Regazzoni che segna un'evoluzione del flusso di coscienza, dell'analisi che viene travalicata, il pensiero filosofico lo accoglie e con questo autore era scontato che così fosse.
Un romanzo non solo romanzo, un continuo corpo a corpo col Pensiero, una Palestra di pensiero (per rifarsi all'altro recente libro dell'autore).
Il testo lascia il segno, interroga il lettore chiamato a fare i conti con la propria ombra e va goduto: cos'altro fa in fondo chi racconta se non dare piacere e gioia a sé e a chi legge?
Regazzoni è una presenza non assimilabile alla storica figura del pensatore, dell'intellettuale che si conforta e compiace del proprio ruolo. Non basta coltivare il proprio giardino e le proprie posizioni.
La tecnologia, se bene utilizzata ed è questo il caso, può radicalmente mettere in discussione la produzione culturale e la figura di chi vive e fa cultura.
Un altro testo di Regazzoni da riscoprire è
Simone Regazzoni Una delle cose più belle scritte su Abyss: grazie Camilla.
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