Kirk, Trump e la democrazia

 

DEMOCRAZIA TEMPIO IN GRECIA ANTICA


Kirk, Trump e la democrazia

Una morte è una morte e da giovani con moglie e figli è ancora più straziante semmai si possa pesare o misurare il dolore.

Trump: l'investigatore

È partita di gran carriera, passando sopra la perdita di una vita, il caravanserraglio dei social e prima ancora a dare il 'la' ai commenti è #Trump un attimo dopo l'attentato a #Kirk, mentre la polizia svolgeva le indagini, ha individuato nella 'sinistra' la matrice dell'azione criminale: "identikit, arresto, processo e sentenza" tutto in una frazione
di secondo Trump ha dato in

pasto a quella 'simpatica' platea della rete, regno di gladiatori della parola facile, la matrice: caso 'risolto'.
Nel salire, muoversi sui tetti, come il 'Gatto' di Caccia al ladro, l'attentatore col delitto Kirk ha ricalcato la modalità dell'attentato a Trump: una volta notata la similitudine, occorre fermarsi e attendere la conclusione delle indagini.
È ancora utile il cui prodest? Non esaustivo probabilmente, ma perché metterlo da parte, ignorarlo del tutto e nel momento in cui Trump ha anticipato le indagini indicando nella 'sinistra' il sinistro delitto?

Da Reagan a Trump: il declino dei Repubblicani e di una Democrazia

L'uso politico degli attentati non sorprende eppure un Presidente (che aveva definito l'Unione Sovietica il 'male assoluto' e non amava certo la 'sinistra') dopo aver subito un attentato, a distanza ravvicinata, nell'81 non si spese in accuse verso alcuna componente politica come complice o mandante del gesto: era Ronald Reagan un repubblicano convinto. È superfluo dire: altri tempi, altri Presidenti.

Violenza in America e l'assalto a Capitol Hill

La categoria dell'odio (parte, come ogni passione, di ogni azione umana anche in politica) ha forse non sostituito l'analisi sociale e politica ma risulta preponderante nel discorso pubblico e non si può dire che Trump sia un uomo mite o prudente o conciliante.
Peraltro aveva derubricato a gita l'assalto alla Casa della prima democrazia moderna: Capitol Hill per la cui difesa non aveva chiamato la Guardia Nazionale con cui presidia attualmente le strade negli stati democratici.
I "gitanti" in quelle sale non si sono soffermati ad ammirare quadri o mobili storici, hanno preferito lasciare il segno della loro "gita' deturpando e saccheggiato per ogni dove e tutto il possibile procurando anche un lutto (senza tanti distinguo anche di di chi si proclama, bontà sua, amante della democrazia).
Il Presidente li ha, graziosamente, graziati eppure era andata in onda la violenza e per la prima volta nelle stanze della democrazia moderna.

Grida e silenzi

E che dire del silenzio calato sull'assassinio consumato nella loro abitazione, il 14.6.2025, dei democratici Melissa Anne Hortman Haluptzok Hortman e Mark Hortman?
O i morti sono da omaggiare solo se repubblicani o di qualsiasi altro colore politico esclusi i democratici?

Il colore dei soldi e delle armi per Trump

Gridare alla facilità degli acquisti delle armi e della loro presenza in abbondanza nelle case americane, per Trump non è un argomento: egli frequentava il business con e delle Big Tech delle armi che finanziano, doviziosamente, le campagne elettorali: senza tantissimi dollari non si diventa presidenti repubblicani né democratici.
Altro che sogno americano per cui chiunque avrebbe potuto avere ogni possibilità di crescita e quindi anche diventare Presidente.

Chiese, preghiere e Trump

Si ignora, colpevolmente, la forza economica delle tantissime e ricchissime chiese americane che sostengono Trump in preghiera nella Sala Ovale appena eletto: dov'era lo stato laico? Calpestato e occultato da una montagna di dollari, dileggiato con quelle "preghiere" che sono un oltraggio alla fede per chi l'ha.

Democrazia, oggi

Non è un gran pensare elevare i cahiers de doléances sulla crisi delle democrazie e soprattutto strapazzare i democratici Usa o del mondo.
Non è questo il tempo del trionfo della democrazia del dopoguerra ed è per questo che è ancor più il tempo della democrazia: da difendere col pensiero e con le azioni e sempre: colpevole di amoreggiare con la destra estrema di Trump e Kirk sono coloro che hanno fatto calare il silenzio sul delitto dei democratici perpetrato nella propria casa.

Il pensiero di Kirk e la democrazia

Kirk militava nel Grand Old Party (GOP) mobilitava giovani repubblicani trumpiani e Donald non poteva e sapeva prodursi in sottigliezze o frequentare d'emblée una disputazione filosofica o politica: conosciamo il suo esiguo vocabolario, il frasario ripetitivo e perfino noioso nella sua virulenza considerato come forza e non violenza e coltivazione, appunto, dell'odio.
Dovremmo dare una lettura al pensiero di Kirk di cui la rete riporta ampi stralci: ne prendiamo le distanze, lo sottovalutiamo, lo condividiamo?
O vogliamo ancora cavarcela lanciando vituperi contro le opposizioni o in nome della pietas non ci confrontiamo e non rispondiamo a quelle idee con altre idee?

Niente applausi solo pietas

Prendo le distanze nettamente dal pensiero di #CharlieKIRK e di #Trump e basta una sola sua frase "Michelle Obama, donna di colore, ha un cervello inferiore a quello di una donna bianca" per giustificare la scelta.
Il suo credo è di un odio, di una violenza e di una barbarie che nulla a che spartire con la democrazia e la civiltà ed è tale che non può essere neanche ulteriormente riportato in questo post.
Per quel pensiero niente applausi come a Putin da parte di Trump: la pietas sempre.

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