1998:2003
Le tecnologie del macro si identificano sempre più nelle tecnologie del micro: la singolarità nuova della progettualità, dell’innovazione, dell’architettura, dell’urbanistica.
L’imperativo pare essere, quello di abitare poeticamente la technè l’immaginario, il virtuale, il progetto, l’architettura del micro, locale, particolare e del macro globale.
Le esperienze raccolte paiono abbandonare il ritorno del classico, del gotico o del barocco o del moderno, per gettare le fondamenta di eventi di singolarità isomorfiche tra tecnologia ed estetica, tra progetto e preesistenza architettonica, tra virtuale ed immaginario.
Le fibre di carbonio immerse nella struttura e connesse con i siliconi sono già strutturalmente stabili come altre armature classiche ma incompatibili con le preesistenze architettoniche, ma se l’innovazione si dispiegasse dalle fibre lineari del carbonio alle super fibre o supercorde o superstringhe sferiche, tubolari, vuote dei fullereni o diamanti sferici, la stabilità e l’elasticità supereranno di gran lunga qualsiasi altra tecnologia dei sistemi strutturali.
Icona “A”
La singolare struttura del diamante sferico consente una verticalità edificabile simile a quelle realizzate dalla progettualità di Herzog, dei De Meuron in Amburgo, dei Foster delle post-stazioni o postazioni berlinesi o londinesi dei Wilford, Meier, Botta, Richter come evidenziato ma a differenza di quelle, la verticalità della struttura può essere invisibile giacchè le superfibre fullereniche oltre ad essere inseribili per palinsesto nei vuoti strutturali o nelle preesistenze archeologiche o architettoniche, sono gettate nelle fondamenta, nelle strutture portanti, nei moduli essenziali attraverso microvuoti, creati dal laser, con dimensioni quasi invisibili alla visione degli esperti: sono invisibili strutture più stabili, più equilibranti delle strutture visibili, e perciò inestetiche o inadeguate.
Nella microstruttura fullerenica l’energia interna influente trasforma l’energia sismica o termodinamica in energia cinetica, senza trascendenza nelle prossimità strutturali.
Con il laser è consentito anche il “drogaggio” con atomi ferromagneteci, carbonio 14 radioattivo, alluminio, silicio, titanio: ogni connessione può dar alla luce un progetto ed un brevetto Icona B
Si è in presenza di una nuova era dell’architettura con un nuovo inizio nella ricerca degli impianti per il campo delle preesistenze, giacché, a differenza delle altre ere e stili, non c’è differenza tra la progettazione dellle microstrutture endogene della elasticità virtuale e gli impianti supersimmetrici della progettualità classica.
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