Maurice Aymard, successore di Fernand Braudel, propone di fare i conti con la scienza, di partire da matematica e teorie del caos; si orienta verso rappresentazioni non lineari del tempo e l’analisi delle società in termini di sistemi dinamici.
Giacinto Plescia in "L'Epistemica, il Nulla e l'Arte", Montedit Ed. esamina le analisi della disseminazione, della biforcazione, della complessità o dell’analisi stocastica invitano a rimettere in discussione certezze e teorie: temi che avrebbero affascinato lo stesso Braudel che cercava di individuare i possibili contatti tra vari settori di ricerca.
Il saggio intende partire da questo suggerimento, anche sulla scia di un precedente testo di Giacinto Plescia “Ontologia della Physis” in cui “l’attrattore strano” ed i “numeri immaginari” erano apparsi utili strumenti interpretativi , pur nella consapevolezza che è solo un primo abbozzo di analisi e che necessita del vaglio dalla comunità scientifica.
Indice dei Contenuti
- Jean Petitot e la Teoria delle Catastrofi di René Thom
- Il Nulla e l'Arte-Verità e Teoria: Kurt Gödel
- Jean Petitot e la Teoria delle Catastrofi di René Thom
L’esistenza di alcuni paradigmi pare siano presenti, sottotraccia, in alcune pagine, lette e commentate dall’autore, di Parmenide, Pitagora, Eraclito, Platone, Aristotele, Plotino, Agostino, Leibniz e Newton.
Per Jean Petitot il significato epistemologico della Teoria delle Catastrofi di René Thom è compatibile con il kantismo: la Critica della ragion pura insiste sul carattere costitutivo di conoscenza scientifica della geometria e della matematica, cioè, in linguaggio kantiano, sul fatto che la matematica è fatta di Giudizi sintetici a priori.
- Il Nulla e l'Arte-Verità e Teoria: Kurt Gödel
L’analisi procede coi rapporti tra il nulla e l’arte, per soffermarsi sui fondamenti della ragione ed i temi connessi a Verità e Teoria, affronta poi il significato della dynamis ed il problema del Tempo per chiudere con Kurt Gödel. Il nulla viene posto in relazione alla Morfogenesi di René Thom e non solo ai suoi rapporti con l’epistemica bensì all’arte con suggestivi intrecci, collegamenti e salti storico-temporali. Isteresi, pregnanza, salienza, singolarità, morfogenesi sono utensili validi per le scienze, la filosofia, e per l’estetica.
Il testo è una rielaborazione di tesine per gli esami con i Proff. Givone, Lanfredini, Galluzzi e Dalla Chiara; l’autore integra i precedenti lavori con nuove riflessioni ed interpretazioni ed accenna ad una nuova terminologia. Il lettore individuerà altri topoi e potrà stabilire la fondatezza dell’argomentare.
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