martedì 19 gennaio 2021

GRETA THUNBERG: DOPO IL FRANCOBOLLO: UNA MAGNA CARTA pro NATURA



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Greta Thunberg in un francobollo

Come paladina della natura, segnatamente quella svedese, la sua patria dedica a Greta Thunberg, identificata ormai col suo impermeabile giallo, un francobollo. 

La natura, ora più che mai, è matrigna ed a ragione: l'intervento umano ha lasciato i segni: dal nucleare, alle produzioni intensive, alle deforestazioni, ai rifiuti non smaltiti, alle terre dei fuochi fino agli spillover come ben si sa.


Siamo andati troppo "over" e non ancora riusciamo ad attivare, senza indugi, le azioni urgenti daa avviare.



L'Émile di Rousseau non potrebbe più vivere a contatto della natura, di "questa" natura e le
mobilitazioni di Greta, come la storia dell'ambientalismo ci mostra, potrebbero conoscere momenti di ripiegamento.

Giunge a proposito il Ciclo di Conferenze online su youtube presso il Palazzo Ducale di Genova "Filosofie della Natura. Per l’avvenire del Pianeta Terra"
18 Gen 2021 - 22 Feb 2021
street artist Blu, dal titolo “Proteggere la foresta Zvezdara”, realizzata sul palazzo di Lukina Pop Street a Belgrado nel 2015.

Organizzato da Simone Regazzoni che da anni è impegnato a vivere e far vivere il pensiero filosofico nella sua città, on line, nel Festival Pop-Filosofia e nei suoi scritti.

Le giornate di lavoro vedono come relatori  Francesca Romana Recchia Luciani, Lucrezia Ercoli, Sergio Givone, Leonardo Caffo ed Emanuele Coccia.

Ma sono chiamati in causa fisici e matematici, urbanisti, architetti e coloro che producono la tecnologia che è nostro habitat da tempo.

Gli spazi, le forme viventi, i contesti urbani richiedono riflessioni a più voci.

Platone nel Timeo parla di Χώρα "Chôra" ovvero di un “ricettacolo invisibile dove le Forme sono materializzate, secondo una dimensione che le avvicina allo spazio. 

Chora ha posto le basi del concetto di spazialità, luogo, collocazione, poiché l’influenza della cosmologia Platonica è evidente anche nella scienza contemporanea.

"La natura ama nascondersi"e ad essa siamo legati.  

Non possiamo più essere "dormienti", serve una nuova interrogazione sulla Physis e non solo da parte del pensiero filosofico.

E' in atto da tempo una conflagrazione: occorre un nuovo contratto con la natura una "Magna Charta" che parla, sia pur in un altro contesto, anche della legge "della foresta".

Pensare Spazio, Physis, Hyle, Chora: per una nuova Polis. 

Sono necessari una katastrophè, una trasformazione, un capovolgimento, un' altra direzionalità come nell'accezione del modello topologico di Thom nella sua "Teoria delle catastrofi "  

Non basta un francobollo.

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