venerdì 26 marzo 2021

Giacinto Plescia:L'erranza e Storia,significato del termine

GIACINTO PLESCIA L'ERRANZA

Nota Editor su  Plescia Giacinto L'Erranza

È una poesia ben incardinata nei binari del pensiero heideggeriano, quella di Giacinto Plescia https://frame-frames.blogspot.com/2021/08/about-giacinto-plescia.html in l'«Erranza»https://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/1273922/lerranza_1292459

Dall’indicazione “formale” del pensiero poetante, la raccolta si propone chiaramente di ragionare, più che evocare, attraverso la voce poetica.

Così in «L’essenza 2», in versi come L’essenza / è / attesa /dell’evento / e / dell’avvento sembra di essere in quelle prime lezioni friburghesi sulla lettura di Paolo come grimaldello del pensiero occidentale.
E con altrettanta certezza la dimensione centrale di l’«Erranza» è quella della gettatezza.
Molto bello, dal punto di vista formale, l’uso di alcune espressioni come temporalità immaginaria o capelli di luce che ricordano i Fadensonnen di Celan.
Buono, anche, il tentato superamento concettuale di alcuni snodi heideggeriani: penso alla famosa intervista di «solo un dio ci potrà salvare», come via d’uscita dalla Tecnica.
Nell’Erranza invece c’è ancora spazio per il luccichio delle stelle, ma queste appariranno senza essere state chiamate né desiderate.
Per ora non rimane - ecco un’altra bella espressione - che camminare sul selciato della catastrofe.

in L'erranza, il pensiero poetante https://www.corrierenazionale.net/2024/03/16/il-pensiero-poetante-lerranza/ Giacinto Plescia affronta i rapporti tra arte e matematica tra poesia, filosofia e ricerca scientifica che attraversano la storia della cultura: dall'ideale greco di bellezza, ai solidi platonici, alla sezione aurea fino alla prospettiva con Masaccio e Piero della Francesca vivono un dialogo mai interrotto.

Poesia e filosofia sono costantemente intrecciate e la loro l'affinità è consegnata alla critica ed alla storia con la locuzione "il pensiero poetante"

Lucrezio, Rinascimento, Leopardi, Galileo, Hofstadter, Gödel, Escher e la Topologia
Lucrezio nei suoi versi, nel fare sue le teorie di Democrito, parla del vuoto e ci fa ricordare l'indeterminazione di Heisenberg e Planck, per Galileo “la natura parla la lingua della Matematica” ne "Il Saggiatore".
Sulla natura, sul problema della conoscenza e del sapere degli antichi s’interroga l'intera opera di Giacomo Leopardi basti pensare alla “Sopra gli errori popolari degli antichi” o al “Dialogo della terra e della luna“ e all'Infinito.
La sua Poesia vive e s’intreccia nello spazio della Filosofia: "questo globo ove l'uomo è nulla, sconosciuto è del tutto”, e piega verso la matematica, segnatamente, verso la topologia: quei "nodi quasi di stelle" sono un riferimento, ante litteram, alla teoria dei nodi;
i versi “le nostre stelle o sono ignote, o così paiono …un punto di luce nebulosa" richiamano l'astrofisica: infatti adolescente scrisse la “Storia dell’astronomia“ e poi “Alla luna“ ed il “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”
In tempi a noi più vicini Hofstadter in "Gödel, Escher e Bach. Un'eterna ghirlanda brillante" evidenzia come nell'opera di Escher convivino matematica e logica, le tassellazioni, la geometria iperbolica e la topologia.
I versi di Giacinto Plescia http://www.asida.it/pdf/Albo_Scrittori_ediz_2010.pdf risentono delle lezioni accennate e delle ricerche su Topologia e Morfologia di R. Thom https://frame-frames.blogspot.com/2021/03/da-poincare-thom-spazio-biforcazioni.html https://it.scribd.com/doc/22559601/Un-Modello-Topologico-Di-Mente
Si può ben dire, per parafrasare Shakespeare: ci sono più cose nella Poesia, nella Filosofia e nella Scienza, che in cielo e in terra e di quante ne tu abbia mai immaginato.

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https://issuu.com/giacintoplesciadimonderose/docs/plescia_2.pdf_epistemica_libro 

https://www.slideshare.net/gpdimonderose/118220-anteprima

https://ikonex.blogspot.com/2020/09/eventuanza-sublime.html 

https://eventux.myblog.it/?p=5728213

https://archive.org/stream/gyacynty_Interior_for_Kindle/giacinty_Interior_for_Kindle_djvu.txt

https://books.google.it/books?view_type=standard&lr=&uid=108726693198641195163&as_coll=2&hl=it&sa=N&start=230

http://gpdimonderose.ilcannocchiale.it/

https://dokumen.tips/documents/laletturan1818032012.html  

Giacinto Plescia L’Erranza- poesie

L'Essere incontra                

l'alba

e  

si scioglie

nella Singolarità

del ritorno.

***

Un solo tempo

ci è dato vivere

mentre gli universi

si giocano l’esistenza.

***

Chi ha sogni      

per il mondo

non speri

che la voce

ritrovi

il bel canto.

***

Non ho mai capito    

se le ragioni

vengono sempre

dopo aver sconfitta

la vita.

***

Che cos'è che dà magia al tempo?

Che cos'è che dà magia ai sogni?

Che cos'è che dà magia all'universo?

Che cos'è che dà magia alla notte?

Che cos'è che dà magia alle stelle?

Che cos'è che dà magia ai suoi occhi?

Che cos'è che dà magia?

Magia? Maggio? Maggia?

Che cos'è che dà magia al maggio?

Che cos'è che dà magia al mito?

Che cos'è che dà magia al silenzio?

Che cos'è che dà magia all’anima?

***

Tu sei sublime                

amante del disordine:

in te c'è la leggerezza

ma anche la tristezza

d'una nuvola a primavera.

Tu sei sublime

amante del divenire:

in te c'è la luce

ma anche il buio atroce

d'una nebbia siberiana.

Tu sei sublime

amica delle tenebre:

sei caotica come il sole

ma ti piace il perielio di Venere.

Non so bene se ti piace

la nostalgia della pace

o l'ira della vittima che tace,

ma sublime sei tu.

***

Ti regalo il mio Nulla,      

perché tu possa colmarlo

d’infiniti baci:

ma i sogni sono giunti

in punta di piedi

prima della fine

dei tempi.

***

Ho ancora sogni        

da vendere

e gioie da acquistare,

ma non so più

se fare il mercante

o il ludico creativo.

***


L'erranza è ancora protagonista con Franco Marcoaldi e Tomaso Montanari, col loro testo "Cento luoghi di-versi. Un viaggio in Italia" - già in quarta ristampa a € 19.90 -


Franco Marcoaldi e Tomaso Montanari, col loro testo Cento luoghi di-versi. Un viaggio in Italia


I Cento luoghi di-versi di Marcoaldi-Montanari vivono immersi in paesaggi che di per sé sono opere d'arte, territori vissuti nella loro unicità: di-versi quindi, ma anche di versi che punteggiano la descrizione di paesi, città, monumenti, natura, personaggi. https://www.treccanilibri.it/catalogo/cento-luoghi-di-versi/

Versi e Arte che diventano un viaggio di vita che solo l'erranza consente di esperire in pienezza.

DANTE ALIGHIERI LA DIVINA COMMEDIA
Le celebrazioni | 700 Dante 
https://twitter.com/camilla_staff/status/1375082835841794053?s=19
Il Poeta dell'Erranza
"Nel mezzo del cammin d'epidemia, ci ritroviamo in oscuri ostaggi di inettitudin, mercedi ed aggi"
#Dantedi2021 @la_dante #Rai #Dantedi  https://frame-frames.blogspot.com/2021/03/dantedi-dante-il-ghibellin-fuggiasco_25.html

"Erranza": Diffuso nell'antica lirica d'amore, il vocabolo indica uno stato di confusione della mente e dell'animo, l'"incertezza penosa d'amore" (Barbi-Maggini),Ond'io non so da qual matera prenda; / e vorrei dire, e non so ch'io mi dica: / così mi trovo in amorosa erranza!
L'espressione sarà ripresa dal Boccaccio Filostrato IV 70
"Così piangendo, in amorosa erranza / dimoro lasso, e non so che mi fare ".
erranza s. f. [dal lat. tardo errantia], ant. –
Stato d’errore, oppure di dubbio, di confusione della mente o dell’animo: Così mi trovo in amorosa erranza (Dante);
potrebbe credere ciascuno, ancora il Bembo, essere stato nella comune erranza (Varchi).
di Lucia Onder - Enciclopedia Dantesca (1970) Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

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