In questi ultimi mesi il dibattito tra scienza e filosofia è molto acceso.   

La ragione, la logica, però, fanno parte di entrambi gli ambiti. E allora perché contrapporre la scienza al pensiero? Non è forse anche questo parte di un equilibrio, di un dialogo tra queste che oggi sono viste come distinte fazioni? E non è forse anche la stessa poesia frutto di logica e calcolo matematico? Quello che noi pensiamo è che si dovrebbe lasciar convivere questi due “strumenti” che, se ben utilizzati, possono rendere più agevole il nostro passaggio in questo mondo.        

Filosofia e ricerca

Poesia, filosofia, scienza e ricerca sono le facce della stessa medaglia. Perché chi non si è accorto che l’arte stessa è ricerca, poco ha compreso di essa.  


Basti pensare, per esempio, all’arte greca, sia alla scultura che alla poesia. Quanta ricerca rigorosa della perfezione, elaborando canoni, frutto di calcoli, che hanno restituito un’armonia di forme, un’estetica totalizzante che si esprime al massimo anche nella pittura, con le prospettive, i punti di fuga, i giochi geometrici.

E la geometria stessa non ha forse un linguaggio molteplice, sia matematico che artistico? E ancora, per citare un altro emblematico richiamo, basti leggere qualche passo della Divina Commedia, dove il sommo poeta mescola, con una sbalorditiva sapienza, arte, poesia, matematica, scienza.

Tutto questo dimostra che non si sta parlando di due mondi distinti, di due universi a sé stanti, ma di un unico intero dove tutti questi aspetti altro non sono che le sfaccettature di un caleidoscopico essere.

https://www.edicolaitaliana.it/poesia-filosofia-scienza/  

La deriva del pensiero

Oggi, però, si tende a sottrarre dall’arte, dalla poesia, quel valore implicito che da sempre possiedono, ergendo a unico sovrano la scienza. C’è da chiedersi il perché di questa necessità, di questo voler, a ogni costo, dicotomizzare, separare, ostracizzare, per certi versi.

Eppure, perfino Shakespeare diceva che “ci sono più cose nella Poesia, nella Filosofia e nella Scienza che in Cielo e in Terra”, a voler sottolineare quanto tutti questi aspetti fossero fondamentali per il nostro vivere, tutti, senza distinzione alcuna.

Sembra che oggi, però, si preferisca il freddo calcolo, l’oculato rigore scientifico, come un credo senza possibilità di replica o riflessione.

Su questi spunti, per approfondirli e per darti una possibilità di riflessione, vogliamo consigliarti una lettura davvero interessante, “L’erranza”, un libro di Giacinto Plescia, un pensatore moderno, artista e filosofo. Laureato in Architettura con una tesi dal titolo emblematico: “Per la critica della (non) Neutralità della Scienza – Per una Teoria dell’Inneutralità”, consegue diverse specializzazioni, è autore di diverse opere.

“L’erranza” parla quindi di tutti questi concetti che abbiamo appena accennato, in modo più ampio, è una riflessione aperta sul ruolo della scienza, della poesia, dell’arte, una riflessione sul loro compenetrarsi, interagendo, mescolandosi, senza gerarchie.

Un libro che vale la pena leggere perché dà una nuova prospettiva, apre nuovi passaggi verso l’interpretazione della nostra attualità di quello che ci circonda e che accade. Una sorta di passepartout che ci può concretamente dare una chiave di lettura per il nostro mondo e per viverlo al meglio cogliendone i singoli aspetti. 

Il blog frame-frames

Navigando il blog frame-frames.blogspot.com si possono scoprire anche molti altri autori. Qui, infatti, Giacinto Plescia ha selezionato alcune interessanti opere che descrive e spiega ai lettori, raccontandoli in termini facilmente comprensibili anche da un’ampia ed eterogenea platea, contribuendo quindi non solamente alla loro diffusione, ma anche a far si che tutti possano fruire di determinati concetti rendendoli chiari e semplici. 

Un contributo per tutti, quindi, dei consigli di lettura che possono fare la differenza e aiutare la massa a prendere coscienza di un momento storico di grande svolta, di grandi cambiamenti, alcuni molto inquietanti, ma sapendone leggere e interpretare tali segni, anche il cambiamento può essere visto in accezione positiva e cosciente. Buona lettura.