lunedì 18 ottobre 2021

Roland Barthes "Frammenti di un discorso amoroso", Simone Regazzoni "Ti amo"

ROLAND BARTHES FRAMMENTI DI UN DISCORSO AMOROSO


Roland Barthes ne  i "Frammenti di un discorso amoroso" https://www.einaudi.it/catalogo-libri/narrativa-straniera/narrativa-francese/frammenti-di-un-discorso-amoroso-roland-barthes-9788806219451/ e Simone Regazzoni in "Ti Amo" https://www.amazon.it/s?k=regazzoni+ti+amo&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss si confrontano sul tema di cosa sia l'amore. 


Roland Barthes enuclea 80 voci, appunto frammenti, in ordine alfabetico, che individuano delle figure quali "Angoscia"  "Abbraccio" "Gelosia", "Assenza" e Simone Regazzoni in "Ti Amo" ne propone un nuovo paradigma.


Intorno a quale sia il tratto distintivo dell'esperienza d'amore, si può dire che non ci sia un aspetto unico infatti si va dall'esaltazione, all'euforia, alla gioia, alla disperazione, alla solitudine stessa.


Il discorso d'amore appartiene agli innamorati sia nella fase della nascita sia nella fine della storia ed il mondo può essere ed è ne estraneo. Anche da qui la necessità di un discorso sull'amore.


Indice dei Contenuti

  • Le parole per dire ti amo 
  • Semiologia e Linguistica 
  • Roland Barthes "Frammenti di un discorso amoroso": il catalogo
  • Simone Regazzoni: "Ti amo" tra passione e logos
  • Alla ricerca dell'etimo: μαίνομαι
  • Autobiografia e Indicibilità 
  • La griglia del frammento 
  • La coazione a ripetere: "schemi" e "figure"
  • Il soggetto 
  • L'idealizzazione 
  • La solitudine 
  • Il Pensiero e l'indecidibilità del vissuto 
  • La separatezza dal mondo
  • La fine di un rapporto

  • Le parole per dire ti amo


Roland Barthes, ne i "Frammenti di un discorso amoroso", e Simone Regazzoni in "Ti Amo" si confrontano sul tema di cosa sia l'amore

Con quali parole si può raccontare l'amore? 

Filosofia, poesia, arte, psicoanalisi, scienza ma anche romanzi, canzoni e film si sono misurati con questo tema.

I due autori non si limitano ad un excursus in questi campi, l'orizzonte di esplorazione è ben vasto tanto quanto la tematica lo impone.


  • Semiologia e Linguistica 


Roland Barthes, non può non argomentare il suo discorso con gli utensili che gli sono propri: la semiologia e la linguistica.

Attraversa anche codici interpretativi che fanno di questo testo un saggio che non è un saggio, non è filosofia o almeno non solo: qui sono i vissuti degli innamorati che si fanno parola.


  • Il catalogo


Non è un manuale, un "how to do" ma un catalogo ragionato che parte dal Simposio di Platone,  e arriva a Proust, Nietzsche, Lacan, Dostoevskij, Rilke e Freud.

La guida del testo, come in Dante sono Virgilio e Beatrice, qui è il Werther di Goethe che è "l'arche-tipo dell’amore-passione“ . 


  • La passione e logos 


La passione percorre anche un testo, a noi più recente, di Simone Regazzoni che in "Ti amo" non lascia dubbi sul contenuto e in modo apodittico, già col titolo, ci indica il discorso che esemplica l'amore e che racchiude il senso di esso. https://frame-frames.blogspot.com/2017/02/giovedi-92-e-tiamo-day-esce-prima-del.html

SIMONE REGAZZONI TI AMO

https://www.youtube.com/watch?v=DHkdLDi9ItM

La filosofia, il "logos" retrocede di fronte alla passione subita dall'io che - di fatto - non è più "io" in quanto la "passione si contrappone direttamente all' azione, e indica, perciò, la condizione di passività del soggetto" https://www.treccani.it/vocabolario/passione/ 


  • Alla ricerca dell'etimo: μαίνομαι


Il "discorso" sull'amore,  è possibile solo con un ritorno alle sue radici ovvero alla "mania" e al mito perché l'amore non è oggettivabile: il suo spazio-tempo è l'abisso, è come un buco nero che annichilisce ogni "logos".

Di conseguenza, non è possibile interpretare l'amore col "logos".

Il "ti amo" è intrecciato "alla follia", come l'innamorato confessa: "ti amo e non posso non amarti che alla follia". L'amore origina dal "μαίνομαι" che si traduce con «smaniare, essere pazzo».

Gli stati allucinatori, di spossessamento sono dell'innamorato, infatti si parla di "chimica" in un amore.


  •  Autobiografia e Indicibilità 


Se l'amore tenta di dire su di sé scopre i propri limiti: l'indecidibile. L'amore conosce solo la dis-misura, non la misura.

Allora soccorre il ricorso, inevitabile, all'autobiografia o alla poesia: singolarità che parlano alla singolarità propria dell'essere innamorati.


  • La griglia del frammento 

La modalità del frammento cui ricorre Roland Barthes non è una semplice dichiarazione programmatica.

Allora, forse, si può dire che sia un tentativo di "oggettivazione" del sentimento d'amore? 
Da una parte sì, dall'altra parte no.

Il frammento è l'unica griglia interpretativa di cui la cultura disponga, secondo Roland Barthes,  per un ragionamento sulle due "figure" del soggetto e dell'oggetto amoroso.


  • La coazione a ripetere: "schemi" e "figure"

E' un racconto, il suo, a forma di twitt che consente di enucleare quelli che Barthes definisce "schemi"  ovvero la ricorrenza dei comportamenti presenti nell'esperienza d'amore e le "figure" come per esempio nell' "Attesa" ove il soggetto confessa a sé stesso "io sono quello che aspetta. Sono innamo - rato? Sì, poiché sto aspettando".

  • Il soggetto 


Ma chi intesse il discorso su di sè e quindi una riflessione sull'amore? Roland Barthes, ne i "Frammenti di un discorso amoroso", fa parlare il “soggetto amoroso”, l'innamorato: l'unico ad essere investito e condizionato dalla passione.


  • L'idealizzazione


L' “oggetto amato” è pensato dall'innamorato che alterna stati di dipendenza a gioia, disperazione, esaltazione, esultanza e dolore.

L'altro è trasfigurato ed idealizzato da chi ama: l'altro è la realizzazione del suo mondo desiderante e lo confessa a sé stesso: "l’essere che io aspetto non è reale".


  • La solitudine 


Il soggetto innamorato, questo "io" è  un "io" in cui altri "io" s'identificano, e non potrebbe essere diversamente.

Eppure l'esperienza dell'innamorato è unica e solitaria, non riconducibile o assimilabile a nessun altro innamorato.

Un situazione esistenziale indicibile ed indecidibile.


  • Il Pensiero e l'indecidibilità del vissuto 

Il Pensiero e l'indecidibilità del vissuto land Barthes ricorre, a piene mani, ai discorsi che la filosofia, la poesia, la psicoanalisi, il romanzo configurano sull'amore eppure l'esperienza d'amore non si può rinchiudere in questi confini.

L'amore vive nel vissuto di due "io" in conflitto con sè stesso e non si lascia irretire e costringere in un discorso.


  • La separatezza dal mondo


L'amore vive nella solitudine che abbraccia i due innamorati, li separa dagli altri e li distanzia dal mondo.

Il "logos" che governa il mondo non è compatibile col mondo del mito abitato dall'amore.


  • La fine di un rapporto


La fine è conosciuta solo dai due innamorati, il mondo lo ignora come ignorava la sua esistenza allo stato nascente.

"L'assenza" dal mondo degli innamorati non vuole dire che il discorso pubblico non ne sia investito: il "Simposio di Platone" https://www.amazon.it/s?k=platone+il+simposio&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss_1ml'Odi et amo"di Catullo, le pagine dei romanzi e dell'arte o anche dei film di serie B, sono lì a segnare il perenne parlare d'amore.

Se un discorso compiuto sull'amore non è possibile, e non lo è, pur sempre si è continuato e si continua a discorrerne.


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