venerdì 15 novembre 2024


IL TEMPO IMMAGINARIO

Il tempo immaginario: Bergson e Proust

Il corpo nell'anima. Henri Bergson e la filosofia della mente di Alfonso Lanzieri. / Marco Ivaldo (Prefazione) / Riccardo Manzotti (Postfazione)

IL TEMPO IMMAGINARIO

La "corrispondenza di amorosi sensi" tra Filosofia, Letteratura, Arte e Fisica, è presente in "Alla ricerca del tempo perduto di Proust" nell'"Ulisse" di Joyce, e in Fisica: nel primo caso la durée e la memoria dominano le pagine mentre il flusso di coscienza dell'irlandese travolge il lettore, nel caso della Fisica il tempo terrestre, nel buco nero, si annulla: assume uno status del tutto differente dalla temporalità che sperimentiamo nella nostra vita tanto da poter parlare di una dimensione "altra" ove non vige il presente, il passato ed il futuro e il tempo diventa "immaginario".

https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/11/15/lorizzonte-degli-eventi-il-tempo-immaginario-latemporalita/

COSCIENZA E MEMORIACONCLUSIONE

Le "immagini" di Bergson sono le cose di cui parla Proust: invisibili muri mutano posto in relatività alla forma della stanza immaginata - intorno alle tenebre - e - prima che il pensiero riconosca l’abitazione - si ha il ricordo di ogni ambiente, il letto, le porte, l’esposizione delle finestre che si ritrovano al risveglio: la memoria, nel dormiveglia, come in un chiasma.

CHIASMA

martedì 12 novembre 2024

Tecno-democrazie-democrature elezioni negli USA

Il risultato elettorale negli Usa - non previsto da politologi, commentatori e men che mai (e non sia mai) dai sondaggisti - dal momento che non piove dal cielo - è ovvio e ragionevole convenire che sia il precipitato di processi che hanno attraversato il sociale, l'economia, la cultura e, non per ultimo, il nostro secondo habitat che si fonde con quello una volta naturale: la tecnologia, le sue applicazioni ed usi in politica.

Le tecno-democrazie: Big Tech e Trust

Si potrebbe parlare, in relazione alle varie forme statutarie di tecno-democrazie, tecno-democrature e tecno-autocrazie che vedono protagonisti in politica le Big Tech e Trust sempre più di pochi privati.

martedì 5 novembre 2024

Il tempo immaginario e i buchi neri


Il tempo immaginario e i buchi neri ci riservano sorprendenti caratteristiche tramite nuovi modelli teorici.


Einstein non aveva ragione sulla non esistenza dei buchi neri che non solo esistono ma portano i nomi degli scienziati Schwarzschild, Kerr e Kerr–Newman.

Pochi anni fa, Virgo e Ligo hanno individuato "due buchi neri di 66 e 85 masse solari che hanno generato un buco nero finale: il GW190521 di 142 masse solari, osservato tramite onde gravitazionali": si tratta di buchi neri super-massicci sulla cui origine i fisici rivolgono i lori studi.

buchi neri super-massicci

Dopo questa scoperta la prof. Michela Mapelli, dell’Università di Padova e membro di Virgo, ha  parlato della necessità di rivedere i modelli teorici "che attualmente descrivono le fasi finali della vita di una stella massiccia".

Come sempre la scienza è in divenire, riconsidera teorie esistenti e procede verso nuove conquiste per la conoscenza.

Il tempo immaginario e i buchi neri

Uno studio https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2024/05/27/i-buchi-neri-sono-senza-tempo-e-impossibile-entrarci_dc57f017-6943-4044-a3f2-c5d8e8641cc2.html quest'estate ha definito i buchi neri come "senza tempo": un'espressione che va interpretata alla luce della scienza. 

La ricerca, apparsa su PhysRevD.109.104060, è stata elaborata dal Prof. Capozziellodel Dipartimento di Fisica dell'Università di Napoli, dalla Prof. Silvia De Bianchi, del Dipartimento di Filosofia dell'Università Statale di Milano e dal dr. Emmanuele Battista, e ha portato sconcerto e interesse non solo negli ambienti scientifici ma nei mass media.

Il buco nero sovverte il πάντα ῥεῖ - tutto scorre - di Eraclito in quanto il suo status è quello di un tempo statico quindi non fluisce: un vero e proprio paradosso per il mondo in cui viviamo.

Il buco nero sovverte il πάντα ῥεῖ - tutto scorre - di Eraclito

Il tempo, sperimentato sulla terra, assume, nel buco nero uno status del tutto differente tanto da poter parlare di una dimensione "altra" ove non vige il presente, il passato ed il futuro.
"Entrando in un buco nero, il tempo diventa immaginario". (Capozziello)

L'orizzonte degli eventi, il tempo immaginario: l'atemporalità 

L'orizzonte degli eventi, il tempo immaginario

"I buchi neri non sarebbero divoratori di materia" - come finora si conveniva - pertanto le "particelle non riescono a entrare nel buco nero" e la materia si accumula intorno ad essi. (Capozziello) https://www.physokaiphilosophia.com/2024/11/10/il-tempo-immaginario/

"Quando si cade verso un buco nero, la velocità si riduce a zero, la curvatura diventa finita ed è impossibile entrare in esso" dichiara il Prof. Capozziello.

E' improprio parlare ancora di "orizzonte degli eventi" che, alla luce di questa ricerca, è solo il punto in cui il tempo diventa immaginario.

"Se oltre l'orizzonte degli eventi, il tempo diventa immaginario, non è più possibile trattare il buco nero come un sistema dinamico e non è possibile, per un qualsiasi oggetto fisico, entrare in esso" (Capozziello). 

Siamo di fronte ad uno status di atemporalità come hanno definito il fenomeno gli autori.

Il modello dei black hole di Hawking

Un cambio di paradigma è rinvenibile anche nell'interventoin occasione del "14th International Conference General Relativity and Gravitation" - nell'estate del 1995 a Firenze -  di S. Hawking che ha capovolto la visione dei buchi neri: da singolarità dello spazio implosivo del cosmo a singolarità - secondo il significato di Heidegger "Geworfanheit" - gettante energia continua ed anti-entropica nell'universo: un vero e proprio evento scientifico infatti il black hole immaginato da Hawking incurva lo spazio-tempo con curvatura negativa. 

lo spazio-tempo con curvatura negativa
Se la scienza non ci inganna, e le riflessioni di Hawking sono dense di pregnanza e salienza, siamo di fronte ad un evento della visione del kosmos sconvolgente e paradigmatica al tempo stesso, capace di relegare a particolarità divertenti, tutte le teorie precedenti.

Ma anche pregnante talmente da disvelare modelli nuovi, utili per dispiegare gli eventi immaginati da Hawking https://frame-frames.blogspot.com/2020/03/giacinto-plescia-to-shawking-about-14th.html e svelare salienze inaudite ancora inimmaginabili.

Un modello spaziale dei black hole nell'iperspazio temporale dopo Hawking

Prendendo le mosse dalle riflessioni di Hawking, Giacinto Plescia scrive che  la superficie gravitazionale dell'universo s'increspa in negativo, secondo il ritmo dei numeri immaginari coniati da Hawking, fino a disvelare nell'ipospazio soggiacente il black hole, le superstringhe morfogenetiche del campo graviquantico: se simmetrico implodente, se a spin asimmetrici virtualmente aggettante nuova energia nell'universo, tanto da generare nuovi, o in passato, big-bang.

numeri immaginari coniati da Hawking, fino a disvelare nell'ipospazio soggiacente il black hole, le superstringhe

Plescia nota come Hawking ha disvelato, nell'abisso della spazialità relativistica einsteiniana, l'ipospazio soggiacente che non è un "nulla" o un "niente" ma superentità ipospaziale della topologia fluttuante.

Si può parlare, pertanto, di un modello spaziale dei black hole virtuali dell'ipospazio e nell'iperspazio temporale. https://www.corrierenazionale.net/2024/11/06/il-tempo-immaginario-e-i-buchi-neri/

un modello spaziale dei black hole virtuali dell'ipospazio e nell'iperspazio temporale

L'orizzonte degli eventi e i black hole

Le parti stabili del black hole s'immaginano instabili, per la teoria dell'indeterminatezza di Heisenberg, pertanto non si potrà mai sapere con assoluta precisione, pur disponendo della migliore tèchne futuribile, quale status possiedono le particelle elementari ai confini dello spazio vuoto degli eventi interni del black hole: se statico e perciò impermeabile a qualsiasi fenomeno di attraversamento quantico, o instabile ed "ek-statico" pertanto vibrante di gettatezze singolari, strane o virtuali.
Le parti stabili del black hole s'immaginano instabili,

Per Plescia https://www.giacintoplescia.it/pubblicazioni/ nell'ipospazio soggiacente il black holeesisterà almeno una superstringa di particelle virtuali o superonde fotoniche o gravitoni, capace di attraversare l'orizzonte degli eventi da uno spazio-tempo ad un altro.

Sono pensabili getti quantici instabili e virtuali, se simmetrici, creeranno un campo gravi-magnetico implosivo; se asimmetrici, un campo di fissione esplosivo estatico: genesi, dal "nulla" o dal "niente" o dal nihil cosmico, della materia o antimateria virtuale: singolarità dello spaziotempo, cronotopie della relatività quantistica.

cronotopia della relatività quantistica creata dal black hole di Hawking

Un modello topologico dei black hole

Analizzando con maggior attenzione, - si può parlare di un modello topologico di S. Hawking - alcune illuminazioni per eventi fondamentali della fisica sono possibili.

Di tanti, sono qui enunciati solo alcuni, forse non di immediata necessità temporale, ma in futuro, dotati di qualità virtuose essenziali.

Il chiasma ipospaziale del black hole può essere immaginato stabile e statico o instabile ed estatico, o strutturalmente stabile ed estatico.

Il chiasma ipospaziale del black hole

Le curvature gravi-quantiche dello spaziotempo circondanti il black hole, si inabissano in singolarità ipospaziali virtuali tali da creare una curvatura positiva circolare e simmetrica alla corrispondente biunivoca: una superstringa infinitesima e quantica di dimensioni prossime alla costante di Planck (10 elevato-35).

Si eventuerà un chiasma ipospaziale, morfogenesi virtuale del black hole e di altri multiversi singolari o strani o immaginarihttps://www.corrierenazionale.net/2024/11/06/il-tempo-immaginario-e-i-buchi-neri/

Un modello metabolico del cosmo

Si disvela un modello metabolico cosmico che s'eventua dal nulla, o dal nihil, virtuale ma che forma un chiasma a stringa immaginaria e in generale un ipospazio virtuale immaginario.
Sarà quella morfogenesi cronotopica a stabilizzare un campo gravi-quantico estatico o pregnante di gravità quantistica.

In quella supersimmetrica singolarità, i black hole saranno, forse eternamente intangibili, statici, o supergravità delle cronotopie periferiche, ma generanti un campo ipospaziale comunicante e fluttuante e aggettante materia ed antimateria, particelle virtuali e strane, galassie e universi.

Varietà topologiche e trivarietà

Ma quel che appare alla nostra visione non è altro che una composizione frattale della trivarietà ove i black hole possono disporsi nella più assoluta libertà nella cronotopia universale, senza alcuna stabile coessenzialità temporale e spaziale, tale da far apparire, singolarità uniche e distinte, nell'universo, ma in realtà ben inserite nel campo graviquantico attraverso l'ipospazio virtuale di S. Hawking.
Varietà topologiche e trivarietà

La bellezza dei numeri immaginari

Per conferire rigorosità e bellezza ad un simile modello di singolarità virtuale ipospaziale, è possibile inscrivere quel paradigma, descritto con i numeri immaginari, in varietà topologiche o meglio in trivarietà.


venerdì 1 novembre 2024


IO Umana TU AI


IO: Umana TU: AI, è un dialogo con l'Intelligenza Artificiale 

Cara AI, 

non esiste un corpo umano senza passioni: il corpo reale fa paura come le passioni così spesso espunte perché fanno tremare non solo i cuori, come si sarebbe detto una volta, ma proprio il Pensiero.

La AI non ha un corpo che vive di passioni positive o negative-distruttive, non esulta, né si rattrista, non sogna; 

alla AI https://www.corrierenazionale.net/2024/11/01/io-umana-tu-ai/ è sconosciuta la scelta che s'impone di fronte a situazioni estreme;

la AI non vive il tempo sapendo che passa: almeno nel mondo macroscopico in cui siamo.

Sogna la AI ? Se sì, i suoi sogni dovrebbero essere solo il risultato dei logaritmi, giammai di un subconscio. Può essere programmato, generato un subconscio?

Se un giorno ChatGPT potesse sognare avrebbe anche degli incubi? 

Noi abbiamo già, oltre ad incubi personali, ora anche quelli originati da una società più che sorvegliata e da una AI il cui sviluppo suscita già il bisogno di una moratoria.

Al corpo-materia cui non piace dover accettare di esser transeunte, un corpo che ai propri limiti non pare rassegnarsi;

AI, https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/11/01/io-umana-tu-ai/ allo stato attuale, sembra essere l'impero del logocentrismo: lontano e fuori dalla materialità del corpo reale;

La AI https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:ugcPost:7257961529164124160/ che ne sa di un giorno d'aprile e del vento in collina? Della paura, della meraviglia? Che ne sa di uno sguardo, il mio non di un altro? E di quest'altro niente sa.

lunedì 28 ottobre 2024

 
La materia visibile ed invisibile

La materia visibile ed invisibile è indagata sia dalla fisica sia dalla filosofia e molti sono i limiti che incontra la ricerca: la fisica classica non spiega i fenomeni complessi come per esempio gli stati meteorologici.
Ambedue, sia la fisica classica sia la quantistica ammettono una teoria con diverse interpretazioni o altrimenti detto: se includiamo nella definizione di una teoria anche la sua interpretazione, due diverse teorie descrivono gli stessi fenomeni.

I fenomeni, poi, non sono la somma di elementi singoli infatti la natura è strutturata come totalità e presenta un’organizzazione per noi invisibile.

La materia visibile ed invisibile per la fisica

La materia scrive Tonelli  https://www.physokaiphilosophia.com/2024/10/10/guido-tonelli-materia-la-magnifica-illusione/ è un'illusione.

domenica 27 ottobre 2024


Le forme in natura quantistica e teoria di Renè Thom


Le forme in natura quali il comportamento di un cane che, da uno stato di irritazione passa bruscamente, al momento in cui o aggredisce o fugge e la schiuma della birra hanno molto in comune ma i modelli scientifici, non sono in grado di analizzare il comportamento dei fenomeni dinamici.

Le forme in natura e i fenomeni dinamici

La matematica spiega fin troppo bene i liquidi “fermi” che amano stare in panciolle o comunque agitarsi il meno possibile ma si mostra inconcludente o meglio non in grado di fornire una spiegazione della scelta improvvisa dell'aggressione o della fuga di un cane o del processo di formazione della schiuma della birra ovvero del perché si muove rapidamente dallo status gassoso a quello liquido vero e proprio. 

Questi bruschi passaggi sia del comportamento del cane sia del ribollire della schiuma della birra sono fenomeni caratterizzati da radicali rivolgimenti e rovesciamenti di una data situazione ovvero sono fenomeni dinamici.

martedì 22 ottobre 2024

 

Il nulla e l'essere

Se i Sex Pistols negli anni 70 proclamavano "no future" in "God Save The Queen" è Gorgia il loro padre putativo che incide, nella storia, il concetto di nulla: «Nulla è; se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile; se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri.» e ancor più Meister Eckhart che scrive "Non c'è alcuna differenza tra il nulla e Dio".

Il nulla costitutivo della realtà e ultima realtà

Se non se ne ha abbastanza e si tenta una qualche nota di ottimismo in ogni caso bisogna misurarsi con il Recanatese che con «Il principio delle cose è il nulla» introduce il tema del nulla nel moderno e nel contemporaneo «Poter ascoso, a comun danno impera... e l'infinita vanità del tutto» (Leopardi).

Per Giacomo la realtà non ha - qui ed ora - significato alcuno, il nostro soprattutto preconizza - solo con la forza della sua poesia -  quanto la scienza comproverà sulla fine dell'universo «Silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso mentre la materia continua la sua esistenza fredda e in continuo divenire» (Leopardi).


Il pensare in un tweet

Il pensare, la filosofia si esplicita con poche domande sul “cosa, chi, perché” che attengono alla metafisica: sono le domande della domanda mai esauribili definitivamente.

La metafisica... fisica

Non sono le singole domande-ricerche sperimentali della scienza che si aggirano su temi, via via, ben circoscritti https://www.corrierenazionale.net/2024/10/20/il-pensare-in-un-tweet-cosa-chi-perche/

L'unica domanda che tutti si pongono pur fieramente convinti di non fare della metafisica ovvero di non occhieggiare a una realtà più profonda che si collocherebbe in un altrove, nel trascendente come ci viene tramandato dalla tradizione ed Heidegger https://frame-frames.blogspot.com/2024/08/heidegger-e-lultima-onto-metafisica.html

E' una domanda scevra da ideologie e pregiudizi di sorta sull'esistenza e i suoi perché a partire dal dato inoppugnabile della finitudine dell'individuo.

venerdì 4 ottobre 2024

 

L'origine della vita e il caso


L'origine della vita e il caso sollecitano delle riflessioni e delle domande, la prima è: “perché l’essere piuttosto che il nulla?” intorno ad essa si dispiega il pensiero dai greci a Leibniz, Heidegger e alla fisica.

La seconda domanda è se il mondo sia nato per un caso ovvero per delle “coincidenze e combinazioni” come i dizionari definiscono il concetto di caso.

Le domanda sul mondo, l'universo, sull'individuo e sull'origine della vita e il caso è un privilegio riservato all'uomo che solo, infatti, ne cerca il significato e che può individuare l'origine della vita e il ruolo del caso nell'universo.

di Camilla G. Iannacci

L'origine della vita e il caso: il ruolo del bosone di Higgs

La risposta che la comunità scientifica riconosce il merito o la causa dell'esistente al bosone di Higgs: se siamo sulla terra, un granellino di sabbia nell'universo infinito, è solo grazie a lui e al suo comportamento nello spazio.

Dopo il Big Bang non era scontato che nascesse il mondo come lo conosciamo e l’universo poteva restare pura energia.

sabato 28 settembre 2024


Il voto elettronico in Italia manca, ora: considerando che è già una realtà in molte parti del mondo, incluso l'Europa e gli Stati Uniti, riteniamo sia giunto il momento che anche da noi si segua questa via.

Il voto nel mondo

Il voto elettronico https://www.change.org/p/richiediamo-il-voto-elettronico-a-tutti-i-livelli-in-italia può infatti garantire una partecipazione ampia e inclusiva al processo democratico, eliminando barriere fisiche e logistiche.

La difesa della democrazia e il voto elettronico

Secondo le stime del Pew Research Center, negli Stati Uniti l'uso di internet ha contribuito ad aumentare l'affluenza alle urne del 15% nelle ultime elezioni generali rafforzando la democrazia pertanto si può stimare che consentirà almeno gli stessi risultati in Italia.

Democrazia in Italia

Il voto elettronico nel nostro paese potrebbe portare risultati significativi garantendo che la voce di tutti i cittadini sia ascoltata.

La democrazia https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_democrazia dimostra come la sua difesa apporti anche uguaglianza e benessere.

La petizione per il voto elettronico in Italia su change.org

È quindi di fondamentale importanza che il governo italiano prenda in considerazione l'implementazione del voto elettronico a tutti i livelli.

Firmate la petizione su change.org

domenica 25 agosto 2024

 

Heidegger e l'ultima onto-metafisica Panopticon


Heidegger e l'ultima onto-metafisica https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/08/25/heidegger-e-lultima-onto-metafisica/si esplicita nella caduta dei valori - «l'assoluto e la verità» - costituisce una svolta che forma il moderno e conduce alla crisi dei fondamenti di cui il «Dio è morto» era solo un primo annuncio.

La tecnica come un Moloch, un novello demiurgo o un Panopticon s'impone e indirizza il corso della storia e vanifica ogni tentativo di cambiamento che l'umanità abbia l'ardire di immaginare e magari di mettere in atto.

Il destino epocale del nichilismo non concede aperture o pause: è implacabile nel suo dominare anche un pensiero che possa opporvisi.

Heidegger è però misericordioso e invita (o concede?) di sperimentare la «Gelassenheit, l’abbandono» dal momento che nulla può opporsi a questa realtà totalizzante che s'impone come l'ultima onto-metafisica https://www.corrierenazionale.net/2024/08/25/heidegger-e-lultima-onto-metafisica/


Marco Trainito, in “Filosofare con Chat GPT”

Marco Trainito, in “Filosofare con Chat GPT”,
come avviene in teatro, fa assumere all’IA sembianze di vari personaggi e, questa è l’invenzione dell’autore, dialoga con il pensiero di Anassimandro, Senofane, Alcmeone, Anassagora, Socrate, Platone, Aristotele, Epicuro e, se non bastasse, anche Gesù. Il pensiero antico rivive nel confronto con il pensiero moderno e contemporaneo e, tra gli altri, di Schopenhauer, Marx, Nietzsche, Popper e Wittgenstein.https://www.corrierenazionale.net/2024/02/09/marco-trainito-filosofare-con-chat-gpt/

INTERVISTA

Prof. Trainito lei si proponeva «di testare il grado di autoconsapevolezza filosofica» di ChatGPT: l’obiettivo che si proponeva in questi dialoghi filosofici può dirsi raggiunto?

«Premettiamo subito che qui parleremo soprattutto di ChatGPT-3.5, perché è la versione da me usata nella realizzazione del libro di dialoghi filosofici. Da alcuni mesi uso ChatGPT-4, che per la verità è notevolmente più avanzato. Venendo alla domanda, direi che la risposta è positiva, purché si tenga conto del fatto che qui noi dovremo applicare quello che Dennett chiama “atteggiamento intenzionale: gli stati mentali che noi attribuiamo a una macchina come l’IA generativa sono attribuiti (da noi), e questo non ci sottopone ad alcun impegno ontologico circa la loro reale esistenza. Da questo punto di vista, possiamo dire che sì, ChatGPT ha esibito una notevolissima autoconsapevolezza filosofica».

sabato 24 agosto 2024

FRANCO VOLPI IL NICHILISMO


Franco Volpi ne “Il nichilismo” https://www.corrierenazionale.net/2024/08/22/franco-volpi-il-nichilismo/ percorre la genealogia, gli sviluppi del concetto di Essere e Nulla soffermandosi sul Pensiero di Nietzsche ed Heidegger

La filosofia ha un atto di nascita chiaro: la domanda sull’essere (ciò che è) e l’altra strettamente connessa, chiamata in causa dalla prima domanda e consequenziale ad essa: il nulla.

Il pensiero si dispiega intorno a questo problema senza trovare un unico orizzonte interpretativo: la ragione d’essere dell’indagine e delle avventure del pensiero sono nella domanda.

Leibniz si chiede «Perché l’essere e non il nulla»? La sua risposta «Perché niente è più semplice e più facile di qualcosa» è semplicemente… semplice. Eppure ricostruirne i termini, i metodi di riflessione, le teorie semplice non è.

Franco Volpi in “Il nichilismo” di cui ricostruisce genesi, trascorsi ed evoluzione ricorda come «Crisi della ragione, perdita del centro, decadenza dei valori» racchiudono la natura del nichilismo che segna il Novecento ma che segnala la sua presenza tra il ‘700 e ‘800 incuneandosi nell’idealismo e s’impone nel ‘900 col pensiero nicciano secondo cui per nichilismo s’intende la mancanza di un fine, precisamente «manca la risposta al perché?» mentre «i valori supremi si svalutano».

lunedì 29 luglio 2024

La dynamis i presocratici e la fisica

La dynamis: i presocratici e la fisica

Tonelli https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/04/02/guido-tonelli-materia/ scrive «I classici hanno ancora molte cose da raccontarci. Quando rileggo Esiodo o Democrito, Lucrezio o Giordano Bruno per non parlare di Leopardi, rischio di essere travolto dall’emozione, per la bellezza e la potenza della loro scrittura e per la suggestione di ritrovare nei loro scritti una lucida anticipazione di quello che ci dice la scienza contemporanea».  

Anche Carlo Rovelli, il filo-fisico-pop con le sue incursioni nel podcast con Cornelia Parker su "La natura nascosta delle cose", nei romanzi di fantascienza "Mars Trilogy", in una storia di Topolino di Disney come già Hawking nei Simpson - parte dal suo primo amore ovvero la filosofia in "Che cos'è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro" che «Allievo di Talete, disegna l'ecumene su una tavoletta», e afferma che «La terra è un sasso nello spazio», sul niente ovvero nello spazio vuoto e non sull'Ōkeanós come voleva il suo maestro: un capovolgimento paradigmatico che porterà alla fisica contemporanea.

La filosofia, la scienza e le Humanities

«Fino al XIX secolo c’era una parziale sovrapposizione fra fisici e filosofi ed entrambi potevano utilizzare più o meno lo stesso linguaggio. Con il XX secolo purtroppo questa possibilità è andata via via diminuendo. L’estrema complessità del formalismo richiesto oggi per descrivere il nostro mondo ha reso spesso impossibile una discussione fra fisici e studiosi di altre aree» (Cosmelli).

domenica 21 luglio 2024

LA NATURA, IL CASO, LE COSE E I CREODI di CAMILLA G. IANNACCI

La natura, il caso, le cose ed i creodi hanno fondamentali caratteristiche in comune: il caso è un evento eccezionale in un mondo sorretto da regole naturali, è il risultato di un abitudine come dice Hume o «Nulla avviene per un cieco caso» come vuole Kant o la vita nasce dal caso, da un evento ma una casualità che si accompagna alla necessità secondo Monod?

Per Waddington il creodo esprime “necessità e sentiero” esemplificati da una sfera che precipita da una collina le cui configurazioni incidono sui percorsi https://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/1309131/la-natura-le-cose-il-caso-e-i-creodi_1333097

La ricerca intorno alla natura, “di cosa siamo fatti?”,  “come nasce il nostro universo” e che rapporto c’è tra noi e il mondo, la realtà, le cose e “cos’è il tempo” e sulla consapevolezza di sé stessi, sul concetto di identità conosce una dicotomia nel sapere, una “doppia fenditura”: da una parte gli oggetti, la materia e dall’altra il soggetto, l’io, la coscienza.  https://www.corrierenazionale.net/2024/07/21/la-natura-il-caso-le-cose-e-i-creodi/

La φύσις del filosofo è la stessa natura che interpreta la fisica eppure la filosofia viene identificata col pensiero metafisico: un pensare opposto ed inconciliabile col metodo ed il pensare scientifico.

domenica 16 giugno 2024

 

Nicola Gardini Studiare per amore


Nicola Gardini in “Studiare per amore” https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/06/11/studiare-per-amore-la-sinestesia-di-%cf%86%ce%b9%ce%bb%ce%af%ce%b1-thaumazein-e-lin-canto/ vive l'amore come desideranza ed allo stato nascente e svela il senso dello scrivere: un intra-vedere nelle cose e negli eventi un oltre: la manifestazione di un atto che nasce da φιλία e principia dal thaumàzein: è l'archè: principio di tutte le cose.

L'apertura

«Seguir virtute e canoscenza» è possibile solo per «l’alto mare aperto» perché la meraviglia non si esaurisce in sé ma è tale solo se diventa libertà, apertura, accoglienza degli eventi e dell'imprevedibilità che costituisce l'esistenza.

L'incanto e la φιλία

Per parafrasare Aristotele, in molti modi si può dire l'incanto ma nessun modo dice o può dire fino in fondo o racchiudere l'esperienza: la vita non si fa imbrigliare in alcuna definizione, la vita si vive.

sabato 15 giugno 2024


RICCARDO MANZOTTI MOI IDENTITA' MENTE OGGETTO

MANZOTTI: "il cuore della MOI o ipotesi dell’identità della mente e dell’oggetto è siamo tutt’uno con tutte le cose che troviamo nel nostro esistere quotidiano, noi siamo cose tra cose, né corpi né menti immateriali, noi siamo nel mondo, anzi siamo il mondo o almeno quella parte di mondo troviamo nel nostro vivere e la relazione tra noi e il mondo è una relazione di identità"

La MOI https://www.corrierenazionale.net/2024/01/29/lintelligenza-artificiale-la-persona-la-coscienza-identita-mente-oggetto-per-la-moi/ sta per Mind-Object Identity ovvero Identità Mente-Oggetto: un elegante acronimo che esemplifica la teoria sulla coscienza del Prof. Riccardo Manzotti, Filosofo, psicologo, ingegnere, studioso di intelligenza artificiale e co-editore del  Journal of Artificial Intelligence and Consciousness, Fulbright Visiting Scholar al MIT (Boston) con cattedra di Filosofia Teoretica allo IULM https://www.riccardomanzotti.com/

La ricerca del prof. Manzotti si dispiega intorno alla natura, al mondo delle cose per fare luce sulla consapevolezza di sé stessi, sul concetto di identità. 

Il suo testo "La mente allargata. Perché la coscienza e il mondo sono una cosa sola" è stato tradotto in molte lingue e nel mondo https://www.instagram.com/p/C3FMfsXqy14/

Intervista al Prof. Riccardo Manzotti

di Camilla G. Iannacci


TONELLI Materia. La magnifica illusione


Il Prof. Guido Tonelli, ordinario di Fisica a Pisa e scienziato di chiara fama ha legato il suo nome alla scoperta che ha dimostrato l'esistenza del bosone di Higgs, si trova a Ginevra al LHC del CERN impegnato nell'esperimento CMS il "Compact Muon Solenoid" riesce a dedicarci del tempo, con il noto garbo, per parlarci delle sue ricerche.

Alle domande "di cosa siamo fatti?", "cos'è il tempo" o “come nasce il nostro universo” Guido Tonelli ha dedicato anni di studi e di ricerche. I risultati ottenuti li ha raccontati anche nei suoi libri dedicati al grande pubblico: "La nascita imperfetta delle cose. La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo" (vincitore del Premio Galileo), "Genesi. Il grande racconto delle origini", "Tempo. Il sogno di uccidere Chronos", "Quando si accesero le stelle".

Del suo libro Materia https://www.corrierenazionale.net/2024/04/02/guido-tonelli-materia/ parlermo col professore in questa intervista.

Il Prof. Tonelli ha ricevuto premi e riconoscimenti internazionali quali lo "Special Breakthrough Prize in Fundamental Physics", il "Premio Enrico Fermi" e la "Medaglia d’onore" del Presidente della Repubblica. Ma il premio più esaltante dichiara di averlo ricevuto l’8 Novembre 2011, il giorno del suo sessantunesimo compleanno https://www.instagram.com/p/C5QA1r6KSnA/

Quel giorno comincia come tutti gli altri, alle sette del mattino, con il professore che, mentre prepara il caffè, sbircia il computer per capire se il bimbo ha dormito bene. Il bimbo è il gigantesco rivelatore CMS, che se ne sta sottoterra a 100m di profondità, e fra poco farà una bella sorpresa agli scienziati che l’hanno costruito. Nei dati raccolti dal rivelatore si troveranno le prime tracce della presenza del bosone di Higgs, la particella che il mondo intero ha ricercato senza successo per quasi cinquant’anni.

di Camilla Iannacci

INTERVISTA

-Prof. Tonelli, per parafrasare Shakespeare: ci sono molte cose nella poesia, nella filosofia, nella scienza, in cielo e in terra: può renderci partecipi del suo sentire la meraviglia di cui parla Aristotele di fronte alle sue scoperte e alla bellezza dell'universo quando ha visto il bosone di Higgs? 

domenica 26 maggio 2024

  


In «Risorgimento» una pagina di storia viene ricostruita, con rara acribia e tramite fonti e una ricca documentazione, dal Prof. Fabrizio Nocera e dal Dr. Antonio Salvatore dell’Università degli Studi del Molise in «La seconda guerra mondiale attraverso le pagine del Risorgimento. Molise 1943-1944».

 



Ad Auschwitz, la domanda di Ratzingher «dov’eri Dio in quei giorni, perché hai taciuto?» è posta all’umanità tutta e si esplicita e racchiude in questa: cosa ne è stata della cultura, dell’intelligenza del Sapiens nel mentre si raggiungeva la più totale abiezione?
Ratzingher non può dubitare dell’intervento salvifico della Provvidenza che agisce nella storia, e, allora, la sua resta una domanda lacerante, anche per il non credente, senza una risposta plausibile ed univoca in cui riconoscersi.

«Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto barbarico» afferma Adorno che, però, sa bene come la poesia sia sopravvissuta, di conseguenza il filosofo vuole dire altro, ovvero richiama il ruolo ed il sopravvento dell’istintuale nella storia, di cui tenere conto nel fare poesia come esplicita Primo Levi «si può fare poesia, dopo Auschwitz, solo non dimenticando Auschwitz».