AI come Evento ed Entanglement


AI come campo quantico ed Entanglement oltre la Gestell

AI come Evento ed Entanglement

L'umanità non è più al centro del mondo da tempo e pensare di interpretare la AI come un decentramento del Sapiens è tanto riduttivo quanto ingenuo.

AI come Evento

Con gli LLM siamo ad un evento non solo nel senso dell'Ereignis heideggeriano: con le AI siamo di fronte ad una radicale struttura, un impianto Gestell non solo tecnico: si palesa, attraverso la tecnologia, una trasformazione dello stesso modo di pensare che non vuol dire negare l'umano.


Non siamo ad una perdita, un declassamento, una messa all'angolo del pensiero così come si è dispiegato nel corso dei millenni.

Un nuovo Millennio

Siamo ad un nuovo millennio che non decentra l'individuo, già considerato un unicum: il nuovo con la AI non è negazione né assimilazione ma confronto, integrazione, arricchimento, apertura ad orizzonti da raggiungere e superare ancora ed ancora.

Corporeità e Gestell

Racchiudere la AI intorno all'assenza di corporeità, negazione del biologico non consente di confrontarsi con la sua caratteristica: essere una struttura Gestell, un habitat non meno valido della corporeità.

La AI come Entanglement

AI è un ambiente ove regna la probabilità, siamo di fronte a un "campo", alle funzioni d'onda ed a un entanglement che intreccia tecnica e biologico quindi l'umano: vi sembra poco?
Osservazioni, esercizi critici tramite i dati inglobati nelle AI e le azioni umane con la nuova tecnologia costituiscono una struttura inseparata ed inseparabile ove si dispiegano interazioni entangled.

Vuoto, nulla e AI

Il vuoto non è il nulla filosofico, è un pieno di fluttuazioni: un discorso basato sulla linearità non è più possibile.

L'AI come Gestell sì ma non un impianto-armatura ma campo quantico: siamo a un Gestell ricco di potenzialità, non determinato ab ovo ma instabile come accade alla dimensione che occupa l'umano: la vita con le proprie peculiari incertezze, eventi non prevedibili, l'urto del reale con le azioni ed interazioni umane, il rischio implicito nelle scelte e nell'esercizio della libertà che implica un freno alle altrui libertà, nei tentativi di estendere la libertà agli altri e di conseguenza eliminare ineguaglianze ostative e che alimentano il polemos sia pur costitutivo del mondo.

L'Io decentrato

E' un inedito antropocentrismo che si limita nell'esercizio di un proprio decentramento nel fare proprio indeterminazione ed entanglement: un'apertura ontologica, una tras-formazione che non a caso pone al centro nuove riflessioni sulla mente e sul mondo, sulla coscienza su cosa sia l'intelligenza come avviene con la MOI di Manzotti o sulla tecnica-cultura di Sombart poi rivisitata da Heidegger.

AI come nuovo milieu

L'umano dopo la AI supera la dimensione post-copernicana, introduce il pensiero di una realtà, di un Essere che accoglie la AI senza appiattirsi o annullarsi in una mera integrazione con essa: l'umano esercita un pensiero attivo nel dialogo con un campo di tante possibilità anche non ancora emergenti.

Conclusione

Si è aperto un nuovo milieu imprescindibile: qui vive un umano non-umano qui si gioca, qui si salta in un altrove in cui il Sapiens può superarsi non solo nel male.

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