martedì 5 novembre 2024

Il tempo immaginario e i buchi neri


Il tempo immaginario e i buchi neri ci riservano sorprendenti caratteristiche tramite nuovi modelli teorici.


Einstein non aveva ragione sulla non esistenza dei buchi neri che non solo esistono ma portano i nomi degli scienziati Schwarzschild, Kerr–Newman.

Pochi anni fa, Virgo e Ligo hanno individuato "due buchi neri di 66 e 85 masse solari, hanno generato un buco nero finale: il GW190521 di 142 masse solari, osservato tramite onde gravitazionali" ovvero si tratta di buchi neri super-massicci sulla cui origine i fisici rivolgono i lori studi per capirne l'origine.

Dopo questa scoperta la prof. Michela Mapelli, dell’Università di Padova e membro di Virgo ha  parlato della necessita di rivedere i modelli teorici "che attualmente descrivono le fasi finali della vita di una stella massiccia".

Come sempre la scienza è in divenire, rivede teorie e procede verso nuove conquiste per la conoscenza.

Il tempo immaginario e i buchi neri

Uno studio https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2024/05/27/i-buchi-neri-sono-senza-tempo-e-impossibile-entrarci_dc57f017-6943-4044-a3f2-c5d8e8641cc2.html definisce i buchi neri come "senza tempo": un'espressione che va interpretata alla luce della scienza. 

La ricerca, apparsa su PhysRevD.109.104060, è stata elaborata dal Prof. Capozziellodel Dipartimento di Fisica dell'Università di Napoli, dalla Prof. Silvia De Bianchi, del Dipartimento di Filosofia dell'Università Statale di Milano e dal dr. Emmanuele Battista, e ha portato sconcerto e interesse non solo negli ambienti scientifici ma nei mass media.

"Entrando in un buco nero, il tempo diventa immaginario" afferma il prof. Capozziello in breve: il tempo, sperimentato sulla terra, assume, nel buco nero uno status del tutto differente tanto da poter parlare di una dimensione "altra" ove non vige il presente, il passato ed il futuro.

Il buco nero sovverte, in sintesi, il πάντα ῥεῖ - tutto scorre - di Eraclito in quanto il suo status è quello, paradossale per i terrestri, di un tempo che non fluisce.

venerdì 1 novembre 2024


IO Umana TU AI


IO: Umana TU: AI, è un dialogo con l'Intelligenza Artificiale 

Cara AI, 

non esiste un corpo umano senza passioni: il corpo reale fa paura come le passioni così spesso espunte perché fanno tremare non solo i cuori, come si sarebbe detto una volta, ma proprio il Pensiero.

La AI non ha un corpo che vive di passioni positive o negative-distruttive, non esulta, né si rattrista, non sogna; 

alla AI https://www.corrierenazionale.net/2024/11/01/io-umana-tu-ai/ è sconosciuta la scelta che s'impone di fronte a situazioni estreme;

la AI non vive il tempo sapendo che passa: almeno nel mondo macroscopico in cui siamo.

Sogna la AI ? Se sì, i suoi sogni dovrebbero essere solo il risultato dei logaritmi, giammai di un subconscio. Può essere programmato, generato un subconscio?

Se un giorno ChatGPT potesse sognare avrebbe anche degli incubi? 

Noi abbiamo già, oltre ad incubi personali, ora anche quelli originati da una società più che sorvegliata e da una AI il cui sviluppo suscita già il bisogno di una moratoria.

Al corpo-materia cui non piace dover accettare di esser transeunte, un corpo che ai propri limiti non pare rassegnarsi;

AI, https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/11/01/io-umana-tu-ai/ allo stato attuale, sembra essere l'impero del logocentrismo: lontano e fuori dalla materialità del corpo reale;

La AI https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:ugcPost:7257961529164124160/ che ne sa di un giorno d'aprile e del vento in collina? Della paura, della meraviglia? Che ne sa di uno sguardo, il mio non di un altro? E di quest'altro niente sa.

lunedì 28 ottobre 2024

 
La materia visibile ed invisibile

La materia visibile ed invisibile è indagata sia dalla fisica sia dalla filosofia e molti sono i limiti che incontra la ricerca: la fisica classica non spiega i fenomeni complessi come per esempio gli stati meteorologici.
Ambedue, sia la fisica classica sia la quantistica ammettono una teoria con diverse interpretazioni o altrimenti detto: se includiamo nella definizione di una teoria anche la sua interpretazione, due diverse teorie descrivono gli stessi fenomeni.

I fenomeni, poi, non sono la somma di elementi singoli infatti la natura è strutturata come totalità e presenta un’organizzazione per noi invisibile.

La materia visibile ed invisibile per la fisica

La materia scrive Tonelli  https://www.physokaiphilosophia.com/2024/10/10/guido-tonelli-materia-la-magnifica-illusione/ è un'illusione.

domenica 27 ottobre 2024


Le forme in natura quantistica e teoria di Renè Thom


Le forme in natura quali il comportamento di un cane che, da uno stato di irritazione passa bruscamente, al momento in cui o aggredisce o fugge e la schiuma della birra hanno molto in comune ma i modelli scientifici, non sono in grado di analizzare il comportamento dei fenomeni dinamici.

Le forme in natura e i fenomeni dinamici

La matematica spiega fin troppo bene i liquidi “fermi” che amano stare in panciolle o comunque agitarsi il meno possibile ma si mostra inconcludente o meglio non in grado di fornire una spiegazione della scelta improvvisa dell'aggressione o della fuga di un cane o del processo di formazione della schiuma della birra ovvero del perché si muove rapidamente dallo status gassoso a quello liquido vero e proprio. 

Questi bruschi passaggi sia del comportamento del cane sia del ribollire della schiuma della birra sono fenomeni caratterizzati da radicali rivolgimenti e rovesciamenti di una data situazione ovvero sono fenomeni dinamici.

martedì 22 ottobre 2024

 

Il nulla e l'essere

Se i Sex Pistols negli anni 70 proclamavano "no future" in "God Save The Queen" è Gorgia il loro padre putativo che incide, nella storia, il concetto di nulla: «Nulla è; se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile; se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri.» e ancor più Meister Eckhart che scrive "Non c'è alcuna differenza tra il nulla e Dio".

Il nulla costitutivo della realtà e ultima realtà

Se non se ne ha abbastanza e si tenta una qualche nota di ottimismo in ogni caso bisogna misurarsi con il Recanatese che con «Il principio delle cose è il nulla» introduce il tema del nulla nel moderno e nel contemporaneo «Poter ascoso, a comun danno impera... e l'infinita vanità del tutto» (Leopardi).

Per Giacomo la realtà non ha - qui ed ora - significato alcuno, il nostro soprattutto preconizza - solo con la forza della sua poesia -  quanto la scienza comproverà sulla fine dell'universo «Silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso mentre la materia continua la sua esistenza fredda e in continuo divenire» (Leopardi).


Il pensare in un tweet

Il pensare, la filosofia si esplicita con poche domande sul “cosa, chi, perché” che attengono alla metafisica: sono le domande della domanda mai esauribili definitivamente.

La metafisica... fisica

Non sono le singole domande-ricerche sperimentali della scienza che si aggirano su temi, via via, ben circoscritti https://www.corrierenazionale.net/2024/10/20/il-pensare-in-un-tweet-cosa-chi-perche/

L'unica domanda che tutti si pongono pur fieramente convinti di non fare della metafisica ovvero di non occhieggiare a una realtà più profonda che si collocherebbe in un altrove, nel trascendente come ci viene tramandato dalla tradizione ed Heidegger https://frame-frames.blogspot.com/2024/08/heidegger-e-lultima-onto-metafisica.html

E' una domanda scevra da ideologie e pregiudizi di sorta sull'esistenza e i suoi perché a partire dal dato inoppugnabile della finitudine dell'individuo.

venerdì 4 ottobre 2024

 

L'origine della vita e il caso


L'origine della vita e il caso sollecitano delle riflessioni e delle domande, la prima è: “perché l’essere piuttosto che il nulla?” intorno ad essa si dispiega il pensiero dai greci a Leibniz, Heidegger e alla fisica.

La seconda domanda è se il mondo sia nato per un caso ovvero per delle “coincidenze e combinazioni” come i dizionari definiscono il concetto di caso.

Le domanda sul mondo, l'universo, sull'individuo e sull'origine della vita e il caso è un privilegio riservato all'uomo che solo, infatti, ne cerca il significato e che può individuare l'origine della vita e il ruolo del caso nell'universo.

di Camilla G. Iannacci

L'origine della vita e il caso: il ruolo del bosone di Higgs

La risposta che la comunità scientifica riconosce il merito o la causa dell'esistente al bosone di Higgs: se siamo sulla terra, un granellino di sabbia nell'universo infinito, è solo grazie a lui e al suo comportamento nello spazio.

Dopo il Big Bang non era scontato che nascesse il mondo come lo conosciamo e l’universo poteva restare pura energia.