venerdì 15 novembre 2024


IL TEMPO IMMAGINARIO

Il tempo immaginario: Bergson e Proust

Il corpo nell'anima. Henri Bergson e la filosofia della mente di Alfonso Lanzieri. / Marco Ivaldo (Prefazione) / Riccardo Manzotti (Postfazione)

IL TEMPO IMMAGINARIO

La "corrispondenza di amorosi sensi" tra Filosofia, Letteratura, Arte e Fisica, è presente in "Alla ricerca del tempo perduto di Proust" nell'"Ulisse" di Joyce, e in Fisica: nel primo caso la durée e la memoria dominano le pagine mentre il flusso di coscienza dell'irlandese travolge il lettore, nel caso della Fisica il tempo terrestre, nel buco nero, si annulla: assume uno status del tutto differente dalla temporalità che sperimentiamo nella nostra vita tanto da poter parlare di una dimensione "altra" ove non vige il presente, il passato ed il futuro e il tempo diventa "immaginario".

https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/11/15/lorizzonte-degli-eventi-il-tempo-immaginario-latemporalita/

COSCIENZA E MEMORIACONCLUSIONE

Le "immagini" di Bergson sono le cose di cui parla Proust: invisibili muri mutano posto in relatività alla forma della stanza immaginata - intorno alle tenebre - e - prima che il pensiero riconosca l’abitazione - si ha il ricordo di ogni ambiente, il letto, le porte, l’esposizione delle finestre che si ritrovano al risveglio: la memoria, nel dormiveglia, come in un chiasma.

CHIASMA

martedì 12 novembre 2024

Tecno-democrazie-democrature elezioni negli USA

Il risultato elettorale negli Usa - non previsto da politologi, commentatori e men che mai (e non sia mai) dai sondaggisti - dal momento che non piove dal cielo - è ovvio e ragionevole convenire che sia il precipitato di processi che hanno attraversato il sociale, l'economia, la cultura e, non per ultimo, il nostro secondo habitat che si fonde con quello una volta naturale: la tecnologia, le sue applicazioni ed usi in politica.

Le tecno-democrazie: Big Tech e Trust

Si potrebbe parlare, in relazione alle varie forme statutarie di tecno-democrazie, tecno-democrature e tecno-autocrazie che vedono protagonisti in politica le Big Tech e Trust sempre più di pochi privati.

martedì 5 novembre 2024

Il tempo immaginario e i buchi neri


Il tempo immaginario e i buchi neri ci riservano sorprendenti caratteristiche tramite nuovi modelli teorici.


Einstein non aveva ragione sulla non esistenza dei buchi neri che non solo esistono ma portano i nomi degli scienziati Schwarzschild, Kerr e Kerr–Newman.

Pochi anni fa, Virgo e Ligo hanno individuato "due buchi neri di 66 e 85 masse solari che hanno generato un buco nero finale: il GW190521 di 142 masse solari, osservato tramite onde gravitazionali": si tratta di buchi neri super-massicci sulla cui origine i fisici rivolgono i lori studi.

buchi neri super-massicci

Dopo questa scoperta la prof. Michela Mapelli, dell’Università di Padova e membro di Virgo, ha  parlato della necessità di rivedere i modelli teorici "che attualmente descrivono le fasi finali della vita di una stella massiccia".

Come sempre la scienza è in divenire, riconsidera teorie esistenti e procede verso nuove conquiste per la conoscenza.

Il tempo immaginario e i buchi neri

Uno studio https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2024/05/27/i-buchi-neri-sono-senza-tempo-e-impossibile-entrarci_dc57f017-6943-4044-a3f2-c5d8e8641cc2.html quest'estate ha definito i buchi neri come "senza tempo": un'espressione che va interpretata alla luce della scienza. 

La ricerca, apparsa su PhysRevD.109.104060, è stata elaborata dal Prof. Capozziellodel Dipartimento di Fisica dell'Università di Napoli, dalla Prof. Silvia De Bianchi, del Dipartimento di Filosofia dell'Università Statale di Milano e dal dr. Emmanuele Battista, e ha portato sconcerto e interesse non solo negli ambienti scientifici ma nei mass media.

Il buco nero sovverte il πάντα ῥεῖ - tutto scorre - di Eraclito in quanto il suo status è quello di un tempo statico quindi non fluisce: un vero e proprio paradosso per il mondo in cui viviamo.

Il buco nero sovverte il πάντα ῥεῖ - tutto scorre - di Eraclito

Il tempo, sperimentato sulla terra, assume, nel buco nero uno status del tutto differente tanto da poter parlare di una dimensione "altra" ove non vige il presente, il passato ed il futuro.
"Entrando in un buco nero, il tempo diventa immaginario". (Capozziello)

L'orizzonte degli eventi, il tempo immaginario: l'atemporalità 

L'orizzonte degli eventi, il tempo immaginario

"I buchi neri non sarebbero divoratori di materia" - come finora si conveniva - pertanto le "particelle non riescono a entrare nel buco nero" e la materia si accumula intorno ad essi. (Capozziello) https://www.physokaiphilosophia.com/2024/11/10/il-tempo-immaginario/

"Quando si cade verso un buco nero, la velocità si riduce a zero, la curvatura diventa finita ed è impossibile entrare in esso" dichiara il Prof. Capozziello.

E' improprio parlare ancora di "orizzonte degli eventi" che, alla luce di questa ricerca, è solo il punto in cui il tempo diventa immaginario.

"Se oltre l'orizzonte degli eventi, il tempo diventa immaginario, non è più possibile trattare il buco nero come un sistema dinamico e non è possibile, per un qualsiasi oggetto fisico, entrare in esso" (Capozziello). 

Siamo di fronte ad uno status di atemporalità come hanno definito il fenomeno gli autori.

Il modello dei black hole di Hawking

Un cambio di paradigma è rinvenibile anche nell'interventoin occasione del "14th International Conference General Relativity and Gravitation" - nell'estate del 1995 a Firenze -  di S. Hawking che ha capovolto la visione dei buchi neri: da singolarità dello spazio implosivo del cosmo a singolarità - secondo il significato di Heidegger "Geworfanheit" - gettante energia continua ed anti-entropica nell'universo: un vero e proprio evento scientifico infatti il black hole immaginato da Hawking incurva lo spazio-tempo con curvatura negativa. 

lo spazio-tempo con curvatura negativa
Se la scienza non ci inganna, e le riflessioni di Hawking sono dense di pregnanza e salienza, siamo di fronte ad un evento della visione del kosmos sconvolgente e paradigmatica al tempo stesso, capace di relegare a particolarità divertenti, tutte le teorie precedenti.

Ma anche pregnante talmente da disvelare modelli nuovi, utili per dispiegare gli eventi immaginati da Hawking https://frame-frames.blogspot.com/2020/03/giacinto-plescia-to-shawking-about-14th.html e svelare salienze inaudite ancora inimmaginabili.

Un modello spaziale dei black hole nell'iperspazio temporale dopo Hawking

Prendendo le mosse dalle riflessioni di Hawking, Giacinto Plescia scrive che  la superficie gravitazionale dell'universo s'increspa in negativo, secondo il ritmo dei numeri immaginari coniati da Hawking, fino a disvelare nell'ipospazio soggiacente il black hole, le superstringhe morfogenetiche del campo graviquantico: se simmetrico implodente, se a spin asimmetrici virtualmente aggettante nuova energia nell'universo, tanto da generare nuovi, o in passato, big-bang.

numeri immaginari coniati da Hawking, fino a disvelare nell'ipospazio soggiacente il black hole, le superstringhe

Plescia nota come Hawking ha disvelato, nell'abisso della spazialità relativistica einsteiniana, l'ipospazio soggiacente che non è un "nulla" o un "niente" ma superentità ipospaziale della topologia fluttuante.

Si può parlare, pertanto, di un modello spaziale dei black hole virtuali dell'ipospazio e nell'iperspazio temporale. https://www.corrierenazionale.net/2024/11/06/il-tempo-immaginario-e-i-buchi-neri/

un modello spaziale dei black hole virtuali dell'ipospazio e nell'iperspazio temporale

L'orizzonte degli eventi e i black hole

Le parti stabili del black hole s'immaginano instabili, per la teoria dell'indeterminatezza di Heisenberg, pertanto non si potrà mai sapere con assoluta precisione, pur disponendo della migliore tèchne futuribile, quale status possiedono le particelle elementari ai confini dello spazio vuoto degli eventi interni del black hole: se statico e perciò impermeabile a qualsiasi fenomeno di attraversamento quantico, o instabile ed "ek-statico" pertanto vibrante di gettatezze singolari, strane o virtuali.
Le parti stabili del black hole s'immaginano instabili,

Per Plescia https://www.giacintoplescia.it/pubblicazioni/ nell'ipospazio soggiacente il black holeesisterà almeno una superstringa di particelle virtuali o superonde fotoniche o gravitoni, capace di attraversare l'orizzonte degli eventi da uno spazio-tempo ad un altro.

Sono pensabili getti quantici instabili e virtuali, se simmetrici, creeranno un campo gravi-magnetico implosivo; se asimmetrici, un campo di fissione esplosivo estatico: genesi, dal "nulla" o dal "niente" o dal nihil cosmico, della materia o antimateria virtuale: singolarità dello spaziotempo, cronotopie della relatività quantistica.

cronotopia della relatività quantistica creata dal black hole di Hawking

Un modello topologico dei black hole

Analizzando con maggior attenzione, - si può parlare di un modello topologico di S. Hawking - alcune illuminazioni per eventi fondamentali della fisica sono possibili.

Di tanti, sono qui enunciati solo alcuni, forse non di immediata necessità temporale, ma in futuro, dotati di qualità virtuose essenziali.

Il chiasma ipospaziale del black hole può essere immaginato stabile e statico o instabile ed estatico, o strutturalmente stabile ed estatico.

Il chiasma ipospaziale del black hole

Le curvature gravi-quantiche dello spaziotempo circondanti il black hole, si inabissano in singolarità ipospaziali virtuali tali da creare una curvatura positiva circolare e simmetrica alla corrispondente biunivoca: una superstringa infinitesima e quantica di dimensioni prossime alla costante di Planck (10 elevato-35).

Si eventuerà un chiasma ipospaziale, morfogenesi virtuale del black hole e di altri multiversi singolari o strani o immaginarihttps://www.corrierenazionale.net/2024/11/06/il-tempo-immaginario-e-i-buchi-neri/

Un modello metabolico del cosmo

Si disvela un modello metabolico cosmico che s'eventua dal nulla, o dal nihil, virtuale ma che forma un chiasma a stringa immaginaria e in generale un ipospazio virtuale immaginario.
Sarà quella morfogenesi cronotopica a stabilizzare un campo gravi-quantico estatico o pregnante di gravità quantistica.

In quella supersimmetrica singolarità, i black hole saranno, forse eternamente intangibili, statici, o supergravità delle cronotopie periferiche, ma generanti un campo ipospaziale comunicante e fluttuante e aggettante materia ed antimateria, particelle virtuali e strane, galassie e universi.

Varietà topologiche e trivarietà

Ma quel che appare alla nostra visione non è altro che una composizione frattale della trivarietà ove i black hole possono disporsi nella più assoluta libertà nella cronotopia universale, senza alcuna stabile coessenzialità temporale e spaziale, tale da far apparire, singolarità uniche e distinte, nell'universo, ma in realtà ben inserite nel campo graviquantico attraverso l'ipospazio virtuale di S. Hawking.
Varietà topologiche e trivarietà

La bellezza dei numeri immaginari

Per conferire rigorosità e bellezza ad un simile modello di singolarità virtuale ipospaziale, è possibile inscrivere quel paradigma, descritto con i numeri immaginari, in varietà topologiche o meglio in trivarietà.


venerdì 1 novembre 2024


IO Umana TU AI


IO: Umana TU: AI, è un dialogo con l'Intelligenza Artificiale 

Cara AI, 

non esiste un corpo umano senza passioni: il corpo reale fa paura come le passioni così spesso espunte perché fanno tremare non solo i cuori, come si sarebbe detto una volta, ma proprio il Pensiero.

La AI non ha un corpo che vive di passioni positive o negative-distruttive, non esulta, né si rattrista, non sogna; 

alla AI https://www.corrierenazionale.net/2024/11/01/io-umana-tu-ai/ è sconosciuta la scelta che s'impone di fronte a situazioni estreme;

la AI non vive il tempo sapendo che passa: almeno nel mondo macroscopico in cui siamo.

Sogna la AI ? Se sì, i suoi sogni dovrebbero essere solo il risultato dei logaritmi, giammai di un subconscio. Può essere programmato, generato un subconscio?

Se un giorno ChatGPT potesse sognare avrebbe anche degli incubi? 

Noi abbiamo già, oltre ad incubi personali, ora anche quelli originati da una società più che sorvegliata e da una AI il cui sviluppo suscita già il bisogno di una moratoria.

Al corpo-materia cui non piace dover accettare di esser transeunte, un corpo che ai propri limiti non pare rassegnarsi;

AI, https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/11/01/io-umana-tu-ai/ allo stato attuale, sembra essere l'impero del logocentrismo: lontano e fuori dalla materialità del corpo reale;

La AI https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:ugcPost:7257961529164124160/ che ne sa di un giorno d'aprile e del vento in collina? Della paura, della meraviglia? Che ne sa di uno sguardo, il mio non di un altro? E di quest'altro niente sa.

lunedì 28 ottobre 2024

 
La materia visibile ed invisibile

La materia visibile ed invisibile è indagata sia dalla fisica sia dalla filosofia e molti sono i limiti che incontra la ricerca: la fisica classica non spiega i fenomeni complessi come per esempio gli stati meteorologici.
Ambedue, sia la fisica classica sia la quantistica ammettono una teoria con diverse interpretazioni o altrimenti detto: se includiamo nella definizione di una teoria anche la sua interpretazione, due diverse teorie descrivono gli stessi fenomeni.

I fenomeni, poi, non sono la somma di elementi singoli infatti la natura è strutturata come totalità e presenta un’organizzazione per noi invisibile.

La materia visibile ed invisibile per la fisica

La materia scrive Tonelli  https://www.physokaiphilosophia.com/2024/10/10/guido-tonelli-materia-la-magnifica-illusione/ è un'illusione.

domenica 27 ottobre 2024


Le forme in natura quantistica e teoria di Renè Thom


Le forme in natura quali il comportamento di un cane che, da uno stato di irritazione passa bruscamente, al momento in cui o aggredisce o fugge e la schiuma della birra hanno molto in comune ma i modelli scientifici, non sono in grado di analizzare il comportamento dei fenomeni dinamici.

Le forme in natura e i fenomeni dinamici

La matematica spiega fin troppo bene i liquidi “fermi” che amano stare in panciolle o comunque agitarsi il meno possibile ma si mostra inconcludente o meglio non in grado di fornire una spiegazione della scelta improvvisa dell'aggressione o della fuga di un cane o del processo di formazione della schiuma della birra ovvero del perché si muove rapidamente dallo status gassoso a quello liquido vero e proprio. 

Questi bruschi passaggi sia del comportamento del cane sia del ribollire della schiuma della birra sono fenomeni caratterizzati da radicali rivolgimenti e rovesciamenti di una data situazione ovvero sono fenomeni dinamici.

martedì 22 ottobre 2024

 

Il nulla e l'essere

Se i Sex Pistols negli anni 70 proclamavano "no future" in "God Save The Queen" è Gorgia il loro padre putativo che incide, nella storia, il concetto di nulla: «Nulla è; se anche qualcosa fosse, non sarebbe conoscibile; se anche qualcosa fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile agli altri.» e ancor più Meister Eckhart che scrive "Non c'è alcuna differenza tra il nulla e Dio".

Il nulla costitutivo della realtà e ultima realtà

Se non se ne ha abbastanza e si tenta una qualche nota di ottimismo in ogni caso bisogna misurarsi con il Recanatese che con «Il principio delle cose è il nulla» introduce il tema del nulla nel moderno e nel contemporaneo «Poter ascoso, a comun danno impera... e l'infinita vanità del tutto» (Leopardi).

Per Giacomo la realtà non ha - qui ed ora - significato alcuno, il nostro soprattutto preconizza - solo con la forza della sua poesia -  quanto la scienza comproverà sulla fine dell'universo «Silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso mentre la materia continua la sua esistenza fredda e in continuo divenire» (Leopardi).