Nella pop-era, le disavventure del sacro e dei tempi dell'arte vanno oltre la secolarizzazione, travolti da una marea incontrollabile e consacrata anche dal Direttore degli Uffizi Eike Schmidt che l'estate scorsa ha accolto Chiara Ferragni in barba ai bacchettoni di turno e di vedetta https://frame-frames.blogspot.com/2020/07/visione-vs-linguaggio-il-primato-del.html?m=1
lungimirante fu anche il fotoshopping con la Ferragni che dà il suo volto alla Madonna:
le "braghe" di Daniele da Volterra, o gli iconoclasti, sono un lontano ricordo e solo per gli addetti ai lavori è ormai una risata social più che omerica, la denuncia di blasfemia per il sindaco di Pontedera: una "Sacra Famiglia", irriverente con sempre la Chiara Ferragni che offre il suo volto alla Madonna esposta nella sede comunale, ha già avuto la "sentenza di piena assoluzione" del "tribunale" del Bello.
E Bello sarebbe se il Direttore degli Uffizi in quelle sale trovasse una giusta dimora per queste opere accanto al più blasonato Lodola https://www.uffizi.it/magazine/presepe-lodola
Vogliamo stupirci ancora tante volte con la meraviglia che l'arte dona.
L'universo pop non è pensabile venga ignorato e messo all'angolo come si è fatto all'inizio dell'era della street-art: tanti ancora sono i "Basquiat" non ancora famosi ma che fanno fiorire la bellezza e fanno arte a tutto tondo.
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