HUMANITIES:FILOSOFIA,LETTERATURA,ARTE,ARCHITETTURA,SOCIETÀ,COMUNICAZIONE:TOPOLOGIA,FISICA,FULLERENE

giovedì 29 dicembre 2022

Renè Thom a fumetti

Publication of the Mathematical Works of René Thom in the Collection Documents Mathématiques of the French Mathematical Society

Marc Chaperon and François Laudenbach


Volume II has just appeared. We present the whole of the project, initiated by André Haefliger.

René Thom in Brief

Thom was one of the first members of the mathematical school created around Henri Cartan at the end of the Sec- ond World War, and one of the most glorious, but from the start singular: provincial, born outside university circles, he had acquired very young an intimate knowledge of the differential calculus as its founders conceived it. Unusual for his time, he did not distrust geometry, where he had developed his intuition to the point of “seeing” in four dimensions. Finally, having followed Henri Cartan to Strasbourg as a young researcher in the CNRS,1 he stayed there

giovedì 22 dicembre 2022

I migliori media Tweet

Come fiore di cappero radico d'oro e nuda la pelle: marea l'intride di rose conchiglie e legni medusi: levigo l'attimo.

venerdì 25 novembre 2022

QUANTISTICA


La teoria delle catastrofi: quantistica e filosofia, la natura, il mutamento da Eraclito ad Aristotele. La nuova fisica tra olismo e topologia: la realtà si presenta organizzata e strutturata come totalità. 
Come scrive Eraclito "Tutto è Uno, l'Uno è tutto" e conferma Thom: "L'immagine dell’uomo microcosmo riflesso del macrocosmo conserva tutto il suo valore: chi conosce l’uomo conoscerà l’universo". 

Le acque, le nuvole, le nubi, i sassi, sono lì davanti a noi con una loro consistenza, forma, stabilità eppure cambiano e si trasformano: "non si può scendere due volte nel medesimo fiume" ammonisce Eraclito cui fa riferimento René Thom a proposito di la teoria delle catastrofi: quantistica e filosofia.

Eraclito aggiunge "non si può toccare due volte una sostanza nel medesimo stato, a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento si disperde e si raccoglie, viene e va, noi stessi siamo e non siamo, tutto scorre tutto si muove". 

Gli oggetti, i fenomeni e le forme si manifestano in natura o in modalità statica, per l'appunto come i sassi, o in modalità metaboliche come le nuvole e tutte subiscono cambiamenti di forma.

ZEEMAN CON LA MACCHINA DELLE CATASTROFI

domenica 20 novembre 2022



I RAGAZZI DEL VÖGEL BAR MORUNNI

80 ANNI - 1943-2023 - 

dall'eccidio della Divisione Aqui a Cefalonia 

La testimonianza del reduce Iannacci Giovanni, deportato nel lager di Zeithain vicino a Dresda, candidato all'installazione di una pietra d'inciampo 


LA VITA

E

LA GRANDE STORIA

I ragazzi del “Vögel Bar Morunni” https://archive.org/details/i-ragazzi-del-vo-gel-bar-morunni primo caffè letterario di Ururi, la cui denominazione esprime la vocazione e la memoria personale di un combattente della eroica “Divisione Acqui” di Cefalonia, durante la 2^ guerra mondiale, deportato dai nazisti nel campo di concentramento di Zeithain Stalag IV B come recitano le “Fonti dell'Archivio Anrp - MEF - Cofinanziato dal fondo italo-tedesco per il futuro” https://www.lessicobiograficoimi.it/index.php/caduti/show/44302 il suo nome è Giovanni Iannacci, candidato, alla memoria, all'installazione di una pietra d'inciampo da parte della Fondazione Gunter Demnig www.stolpersteine.eu

  • DALLA “URURESINA” AL “VÖGEL BAR” AL  “BAR MORUNNI”

La sua prima latteria “Ururesina”, toponimo del proprio paese, diventa “Vögel Bar” denominato poi “Bar Morunni” come omaggio a Luigi Incoronato https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Incoronato il locale è un punto di ritrovo, discussioni, letture ed accoglienza di giornalisti, studenti, maestri, presidi, professori,  

martedì 4 ottobre 2022


FAGGIN FEDERICO IRRIDUCIBILE LA COSCIENZA LA VITA I COMPUTER E LA NOSTRA NATURA


"Irriducibile di Federico Faggin: coscienza e natura" il nuovo testo del famoso fisico e la filigrana della cover sono una dichiarazione di intenti e della convinzione che lo studio della natura, della mente e della coscienza non sono riducibili ad un logaritmo, alla macchina.

Per definire la coscienza non basta la tecnologia perché "Per anni ho cercato di capire come la coscienza potesse sorgere da segnali elettrici o biochimici, e ho constatato che i segnali elettrici possono solo produrre altri segnali elettrici o la forza o il movimento, mai sensazioni e sentimenti, che sono qualitativamente diversi".

domenica 2 ottobre 2022


Lucrezio e la gravità quantistica relazionale di Carlo Rovelli


L'atomismo di Leucippo, Demòcrito, Epicuro, Lucrezio e la concezione corpuscolare della materia, Galilei, Descartes, Gassendi e gli infiniti mondi di Giordano Bruno percorrono la nuova fisica: la gravità quantistica e la QM relazionale di Carlo Rovelli. 


  • Ex apertis in obscura

"Non le vediamo tutte le cose né tanto grandi quanto sono, ma la nostra vista si apre la via per investigare e getta le fondamenta per la verità, in modo che la ricerca passi da ciò che è evidente a ciò che è oscuro (Nec omnia nec tanta visimus quanta sunt, sed acies nostra aperit sibi investigandi viam et fundamenta vero iacit, ut inquisitio transeat ex apertis in obscura)" Seneca.

E chi le vede è Lucrezio nel De rerum natura https://www.mondadoristore.it/De-rerum-natura-di-Lucrezio-Milo-De-Angelis/eai978880474777/ il cantore della natura in ogni suo aspetto dagli uomini agli animali, alla terra con le sue acque e gli astri e gli infiniti mondi.

domenica 18 settembre 2022

GIACINTO PLESCIA DISEGNO GRAFICI TEORIA DELEL CATASTROFI DI RENE' THOM TECNICA MISTA

Carlo Rovelli: arte e fisica sono presenti nelle riflessione del fisico più importante del mondo che afferma come "La scienza e l'arte hanno in comune il fatto di riconoscere che la realtà è un insieme più complesso di quello che possiamo vedere" e per Lucrezio "L'universo, oltre i limiti di questo nostro mondo, è infinito, la mente vuole sapere che cosa vi sia al di là, fin dove essa riesce a spingersi con la sua intelligenza" .

  • Carlo Rovelli: arte e fisica

I rapporti tra il fisico e gli artisti è consolidato come si evince dalla dichiarazione di Rovelli "Oggetti che ho costruito per le mie ricerche sono spesso finiti riutilizzati in mostre d’arte, ricevo forse altrettante richieste di collaborazione da artisti che non da scienziati: tanti artisti mi hanno chiesto di fare qualcosa assieme, di usare dei miei testi per delle installazioni: Luca Pozzi https://www.lucapozzi.com/  ed uno dei più importanti pittori britannici David Hockney  https://www.hockney.com/home.

Per parafrasare Shakespeare: ci sono più cose nella poesia, nella filosofia e nella scienza, che in cielo e in terra.

venerdì 16 settembre 2022


Helgoland di Carlo Rovelli

Helgoland di Carlo Rovelli non è solo un libro di divulgazione: è un invito al pensare, a superare schemi consolidati perché "gli occhi non possono vedere il principio di tutte le cose" come canta Lucrezio, il poeta della scienza, nel "De rerum natura" bisogna andare oltre il visibile 

Curiose coincidenze uniscono alcune scoperte scientifiche: i più impensati luoghi e situazioni di vita : una vasca da bagno per Archimede con il suo eureka sulla legge del galleggiamento dei corpi, una mela di un albero che cade sulla testa di Newton per la legge di gravità e il suo buen ritiro nella campagna inglese ove fiorirono le sue teorie rivoluzionare per l'epoca.

mercoledì 14 settembre 2022

Carlo Rovelli il filo-fisico pop

Carlo Rovelli il filo-fisico pop prima di intraprendere lo studio della fisica voleva studiare filosofia e non ha tradito sé stesso nella sua vita, nei suoi studi, nelle sue pubblicazioni e nell'aver insegnato "Storia e Filosofia della Scienza" a Pittsburgh, Fisica alla Sapienza di Roma e nel tempio della fisica: il Sissa di Trieste, mentre a attualmente ricopre la cattedra all'Università Aix-Marseille.
  • Anassimandro di Mileto

Per dirci “Che cos’è la scienza?” il fisico più à la page, Carlo Rovelli parte da lontano e da un sapere verso cui i suoi colleghi, non tutti, sollevano più che qualche perplessità e riserve: la filosofia, e Rovelli parte dal suo primo amore la filosofia https://frame-frames.blogspot.com/2022/07/fisica-e-filosofia.html appunto, e quella naturalistica greca nella persona di Anassimandro di Mileto che "allievo di Talete, ebbe per primo l'audacia di disegnare l'ecumene su una tavoletta" e per il quale il "Tempo è ciò che determina la generazione, la distruzione e l'esistenza dei mondi" ed il "principio degli esseri è l’illimitato, l'ápeiron... da dove infatti gli esseri hanno l'origine" quell'ápeiron che Rovelli considera un' "entità teorica" modernissima nell'osservazione naturalistica di Anassimandro.

domenica 11 settembre 2022

Giacinto Plescia L’ombelico e la farfalla oltre Thom. Hawking e il chaosmos. Il fullerene


Città e natura sono un insieme ordinato e dinamico: caos e cosmos. 

Nella polis, Hestia è la dea del focolare e degli spazi privati, Hermes è la socialità. 

Phalòs è attraversato da dinamiche caotiche e topologiche che creano omphalos: archetipi della polis e della casa, vivenze non fondate sull'epistemica ma sull'ontopoietica. 

Un paradigma dell'Essere nel caososmos e una decostruzione della physis si ha con nuovi modelli della teoria delle catastrofi, oltre Thom: il diadema, la sfera ombelicale, la sfera metaedrica, la diafarfalla, la tetradiafarfalla, la anfitetradiafarfalla, le anfittradiafarfalle. 

La farfallacuspide inventa il nuovo, il metaedro conserva le vestigia, la tetrafarfallacuspide dispiega socialità individuali e collettive. 

Modelli di supercorde fullereniche, superstringhe e singolarità danno vita a un sistema intelligente con simultaneità operative. 

In particolare: c'è un apeiron tra la topologia e le supercorde di Veneziano: la cronospazialità immaginaria di Hawking: un chaosmos d'interpretanza catastrofica.

lunedì 5 settembre 2022

LA FORMA E LO SPAZIO  MITO NATURA HI TECH

E' la medesima realtà il giovane e il vecchio: questi infatti mutando son quelli, e quelli di nuovo mutando son questi”.

Il fuoco: dapprima mare, del mare una metà terra, l’altra soffio cosmico: dinamica reciproca di tutte le cose col fuoco e del fuoco con tutte le cose, come delle merci con l’oro e dell’oro.

Poiché il fuoco non è una sostanza statica ma sempre mutevole, Eraclito postulò una dinamica dell’Essere, alla base di tutti i fenomeni.

Il “panta rei” è uno stato continuo di flusso: la faccia nascosta della natura, macroscopica e microscopica. 

Il “cosmos”, in Eraclito è “pólemos”, conflitto, è “dynamis”: tutto avviene secondo contesa e necessità o eristica: lì vige la morfogenesi.

https://www.mondadoristore.it/search/?tpr=10&g=giacinto+plescia&swe=N&token_s=lWuG0sYclBJKEfGAU3ijEBHwqNq6tulXQyRjRKrg&search-input=active



Il pensatore di Rodin vettoriale o58cwex6-900

La nozione di verità rispetto a un modello fisico è di carattere parziale, come quella di “adeguatezza empirica”. 

L’uso di nozioni ‘parziali’ di questo tipo, che sono in qualche modo alternative a quella generale di verità di una teoria, risponde a un’impostazione che ritiene più opportuno concentrarsi su aspetti pragmatici e empirici che non su domande come “la teoria è vera?” o “sotto quali condizioni la teoria è vera?”. 

Se la verità di un’intera teoria è determinata dal fatto che il mondo reale sia effettivamente come la teoria dice che deve essere, che cosa succede nel caso che una teoria ammetta più di un’interpretazione, cioè nel caso che, secondo la teoria, il mondo reale possa essere fatto in due o più modi diversi? 

lunedì 29 agosto 2022

IL TEMPO E LO SPAZIO I QUANTI


Sperimentiamo il tempo come un passaggio continuo e inarrestabile da ciò che fu a ciò che è adesso ed ulteriormente a ciò che sarà. 

Questo passaggio, quasi impercettibile, non significa che il tempo sia un'entità assoluta, la cosiddetta “Teoria del tempo assoluto”, o vuoto, assunta da Newton. 

domenica 28 agosto 2022

 

Dal mito al cosmo delle stringhe forma e spazio

Dal mito al cosmo delle stringhe: forma e spazio: il mito non è un dato ma una realtà fluida, un intreccio di relazioni dal comportamento non prevedibile, le cui parti sono in interazione dinamica, è come un “corpo in trasformazione”: vi presiede una dinamica che genera cambiamenti da cui emergono nuove forme, configurazioni, fenomeni inaspettati, rovesciamenti inattesi di segni e significati https://www.giacintoplescia.it/la-natura-e-luomo-le-catastrofi-dopo-thom/ 

La natura e la χώρα

La natura e la χώρα: la città-χώρα è un sistema aperto che scambia sia materia sia energia con il mondo esterno, è isologica sia alle unità produttive e abitative, sia ai sistemi aperti  https://www.iris.unisa.it/handle/11386/1867593

La città-χώρα disegna increspature, biforcazioni, “strutture” sfuggenti, appartiene al “triton ghenos”: è una singolarità, uno spazio dinamico non formalizzabile in cui il “logos” tace.

giovedì 25 agosto 2022

La Filosofia e il pop nella canzone

La Filosofia e il pop sono rinvenibili in Lucio Battisti https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/02/13/lucio-battisti-dal-periodo-classico-al-cambio-di-paradigma-con-pasquale-pannella-verso-la-singolarita-dei-dischi-bianchi/ e Franco Battiato: “Cieli immensi e l'universo trova spazio dentro me” canta Battisti  ne  “I giardini di marzo” e ricorda Leopardi “L'immensità e gli interminati spazi” e “L'immensità” torna anche di un brano di Don Backy e ne “Il mondo” per Jimmy Fontana gira il mondo come sempre... nello spazio senza fine”.

Battiato si misura con Lucrezio “Un nucleo si divide e due sono le vite... processo forse cieco o forse illuminato da memoria senza passato, un nucleo si divide l’errore lo interrompe e dentro il meccanismo un velo che si chiama caso” (Cariocinesi Fetus) e va oltre la Fisica, dall'infinitamente piccolo al macro e non è Fisica, è il suo canto: “Clamori nel mondo moribondo. Ciuffi d’isotopi in mano, passeggio tra le particelle dei miei atomi nuclei pulsari, neutroni e quasari il mondo è piccolo, il mondo è grande” (Clamori, L’Arca Di Noè) e Franco va oltre l'astrofisica col suo cielo: “Varcherò i confini della terra verso immensità… sopra le astronavi verso le stazioni interstellari viaggerò” (Anafase Fetus).

martedì 2 agosto 2022

 
Il Mito ed il Caosmos

La nascita degli dei vede “Dioniso-Zagreus” risorgere autodinamicamente, portando in sé, nell’oscura “dynamis” propria dell’involucro corporeo, i Titani quali forze telluriche dinamiche: la sua luce, “daimon”, si inabissò nell'esserci.

Il “dynamaion” nel mito greco https://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia_greca generò autodinamicamente i Titani : Oceano, Yperìon, Divina, Fluente, Norma, Memoria, Ispirazione e Cronos.

  • Il mito autopoietico

La dimensione metamorfica del mito è una singolarità all'interno di spazi topologici, le azioni all'interno della struttura del mito ne modificano le condizioni: il mito è  un sistema autopoietico, instabile come il caos.
La “dynamis” è indicibile, è impronunciabile, non può essere oggetto né di discorso, né di pensiero: è mitologica, poietica, “non-epistemica” è intraducibile e difficile da comprendere: è necessario un pensare differente per poter essere colta nella sua essenza.

giovedì 14 luglio 2022


TELESCOPIO WEBB GALASSIE


Filosofia e Fisica dopo il telescopio Webb non sono le stesse di prima, pertanto il claim del giorno è  "Qui Filosofia, Huston abbiamo dei problemi" non solo così si può sintetizzare l'intento di Carlo Cosmelli e Paolo Pecere con il loro testo "Fisica per Filosofi" https://www.mondadoristore.it/Fisica-per-filosofi-Carlo-Cosmelli/eai978884309962/ infatti anche la scienza ha dei problemi e tanti e al suo interno come Gödel dimostrò con  teoremi di incompletezza delle matematiche, poi venne il principio di indeterminazione di Heisenberg e la meccanica quantistica che hanno sovvertito lo sguardo e i fondamenti del pianeta scienza e del sapere.

Si può ben dire, allora, "Qui Scienza, Huston abbiamo dei problemi". Laddove "Huston" sta per comunità filosofica e scientifica: tutta.

martedì 12 luglio 2022


TELESCOPIO WEBB IMMAGINI DELL'UNIVERSO

FISICA PER FILOSOFI CARLO COSMELLI

Dalla notte dei tempi l'uomo primitivo e poi i poeti e i filosofi presocratici si interrogano sul cosmo.

Per i greci è il chaos a farla da padrone nell'universo e tutto avviene secondo contesa: il πόλεμος regge le sorti del mondo e dell'umano.

Alla porta dei sentieri della Notte e del Giorno le fanciulle persuadono la Dikê a consentire il passaggio del mortale, ed ora noi solchiamo le vie delle stelle con gli strumenti dell'intelligenza  e a volte dimentichi della potenza dell'universo.

giovedì 10 marzo 2022

Regazzoni filosofia del mare la χώρα e l'architetto Claude_Monet_-_The_Houses_of_Parliament,_Sunset.jpg


 
Regazzoni: filosofia il mare la χώρα e l'architetto sono alcune suggestioni sorte ieri sera nell'ascoltare la lectio del filosofo genovese che, nell'ambito del ciclo "la Filosofia del mare" a Palazzo Ducale di Genova, esplicitava le sue ricerche che presto vedranno la luce in un saggio per i tipi di Ponte alle Grazie col titolo "Oceano. Filosofia del pianeta" e  molte altre sollecitazioni ci sorprendevano.

In greco, paese, contrada, patria, regione, spazio, luogo, ed anche qualità, condizione, è indicato con un sostantivo femminile χώρα che è inserita nella polis a rimarcare il suo radicamento terrestre e di nutrice.

Sta anche per qualità e ci chiediamo intorno alla qualità di questa qualità da quando Platone ne ha parlato. 

giovedì 3 marzo 2022


GIACINTO  PLESCIA LA BELLEZZA LA FILOSOFIA E  E IL MÖBIUS STRIP


La bellezza presuppone forma, misura, proporzione, simmetria, il sublime richiama grandezze incommensurabili che generano sgomento e terrore.

La bellezza e il sublime https://www.corrierenazionale.net/2024/03/04/la-bellezza-la-filosofia-e-il-nastro-di-mobius/ sono due poli in un continuo: un polo è la bellezza associata a un principio di organizzazione, l'altro rappresenta una disorganizzazione, una distopia e scaturisce dalla scoperta dell'abisso costitutivo dell'esistenza.

mercoledì 2 marzo 2022


L'IDIOTA DI DOSTOEVSKIJ

Dostoevskij, nel 2013, è stato direttamente denunciato in Kamchatka: l'università "Bicocca" prova a superare questo straordinario "primato" a modo suo.

Dostoevskij se fosse con noi, scriverebbe "Gli Idioti" , nel senso proprio del termine, a leggere che l'Università milanese ha bloccato un corso universitario sulla sua opera.

Già nel 2013 un suo testo, appunto "L'Idiota", è stato al centro di una denuncia grottesca, tanto quanto la decisione della Bicocca.

sabato 26 febbraio 2022

 

800px-Monet_-_Impression_Sunrise


Monet a Genova: arte e pensiero

E' alba nel porto di Le Havre, e, come Venere,  si affaccia, sorge, si rispecchia nell'acqua il sole: è "Impression, soleil levant"https://www.corrierenazionale.net/2024/03/04/monet-la-luce-e-listante-ne-impression-soleil-levant/

  • Il tempo, la luce e lo spazio

L'istante quindi il tempo, la luce e gli spazi occupati dagli oggetti sono i protagonisti: ciminiere, barca, pescatori, le gru non sono "fermati" dai colori e fissati sulla tela, no: hanno ancora una vita propria al nostro sguardo e noi siamo lì sul porto e vediamo con gli occhi dell'artista.

giovedì 24 febbraio 2022

Simone Regazzoni Filosofia del mare Caspar_David_Friedrich_-_Wanderer_above_the_sea_of_fog


Simone Regazzoni: Filosofia del mare: è sufficiente un titolo, un indice di un testo: "Oceano. Filosofia del pianeta" Ponte alle Grazie, di cui non sai neanche la copertina, per osare pensare qualcosa su esso? 

 

Forse non è sufficiente, e questo sollecita ancora di più verso una sfida, ma necessario se il “ch'e' ditta dentro” emerge prepotente.

lunedì 21 febbraio 2022

Renè Thom

Non è impossibile che la scienza sia fin d'ora vicina alla sua ultima possibilità di descrizione finita;  l'in-descrivibile l' informalizzabile sono ormai alle porte e dobbiamo raccogliere la sfida. 

Da questo punto di vista, i nostri metodi, in sé troppo indeterminati, condurranno ad un'arte dei modelli e non ad una tecnica standard esplicita una volta per tutte.
Renè  Thom


 

Spazialità, Hi-Tech: Tecnocities, Highways, Valleys

di Margherita Dotta Rosso, Fiorenzo Ferlaino, Manfredo Montagnana, Giacinto Plescia https://www.giacintoplescia.it/

* Dipartimento di Matematica, Politecnico di Torino

domenica 20 febbraio 2022


MARTIN HEIDEGGER CON UN SECCHIO D'ACQUA


AA.VV.

La questione relativa alla parità di genere e le differenze tra i sessi non è solo una priorità attuale, ma un argomento a lungo discusso nel passato che affonda le sue radici in diversi ambiti e che, spesso, si è accompagnato a una marcata impronta politica emancipativa.

sabato 19 febbraio 2022

ORACOLO DI DELFI


Vasco Ursini in La filosofia del futuro https://www.corrierenazionale.net/2024/03/17/la-filosofia-futura/ affronta i rilievi critici che Emanuele Severino pone nel recensire il saggio "Il dilemma verità dell'essere o nichilismo?" Book Sprint Edizioni, 2013 e nel nuovo testo "Una filosofia per il tempo che viviamo" Edizioni Nuova Prhomos,2021 https://emanueleseverino.com/2021/04/15/vasco-ursini-una-filosofia-per-il-tempo-che-viviamo-edizioni-nuova-prhomos-180-pagine-2021-indice-del-libro-e-modalita-di-acquisto/ riporta il carteggio con Emanuele Severinohttps://it.wikipedia.org/wiki/Emanuele_Severino e nei capitoli seguenti attraverso le figure di Husserl, Heidegger, Wittgenstein e Freud ci consente un percorso che ha segnato il pensiero contemporaneo fino ai nostri giorni.

domenica 13 febbraio 2022




 GIACINTO-PLESCIA-HERMES-DI-PRASSITELE-MATITA-E-PASTELLI-CON-APPLICAZIONE-TEORIA-DELLE-CATASTROFI


MENTE E CORPO

Il movimento è del corpo o della mente? Siamo abituati a considerare il corpo e la mente come due entità strettamente legate. 

Chiedersi che cosa siano effettivamente mente e corpo o che cosa si intenda per psiche, sicuramente aiuterebbe a capire meglio come possano interagire fra loro. 

venerdì 4 febbraio 2022


La bellezza, la filosofia e il nastro di Möbius

  • La natura e l'angoscia

La notte è sublime ma il giorno è bello, poiché ciò che suscita terrore, non sempre lo troviamo sublime e, al contrario, mostriamo avversione di fronte a ciò che ci riempie di timore.

Il sublime è intimamente connesso con la paura e l’angoscia che sorgono di fronte all’essere infinito, alle altezze imprevedibili: l’oceano, le grandi figure della natura o il genius nella creazione fisica.

lunedì 24 gennaio 2022

 Ricerche, Progetti, Pubblicazioni, Proceedings, Concorsi

Giacinto Plescia in Ricerche, Progetti, Pubblicazioni, Proceedings, Concorsi https://www.corrierenazionale.net/2024/03/23/la-natura-e-luomo/ afferma che la natura, l’uomo, la città ed il mondo dell’abitare sono un’insieme ordinato che presentano elementi dinamici: sono caos e cosmos ovvero caosmos.

Tanti sono i fattori che intervengono a turbare equilibri preesistenti per creare eventi nuovi in continua progettazione: una costruzione e decostruzione della physis oscillante tra pratica ontologica, ermeneutica ed epistemica.

La città: spazi privati e spazi pubblici

Nella polis, la dea del focolare, Hestia che al centro degli spazi privati della casa invece Hermes è epicentro della socialità pubblica. Hestia, da histoi pilastri di legno, è metafora statica dello spazio abitativo, histos è telaio versale in salienza, simbolia tecnologica della spazialità produttiva. Hestia quale primigenia creazione mitologica della spazialità cheotica, sintesi dell’abitabilltà e dell’attività produttiva.

Phalòs e omphalos

Phalòs è attraversato da dinamiche caotiche e topologiche che creano omphalos: archetipi della polis e della casa, vivenze non fondate sull’epistemica ma sull’ontopoietica: phalòs, essia, quale essenza immutabile o osia, quale mobilità, movimento cangiante.

Phalòs comunicanti e generanti omphalos della spazialità pre-post-produttiva ed omphalos della comunanza dinamica della polis. Phalòs: instabilità d’una struttura stabile, invariante rispetto ad uno spazio prefissato, ma attraversata da dinamiche caotiche e cheotiche (χέω, versare, avente direzionalità) topologie fluttuanti recreanti attanze spaziali: omphalos.

L’omphalos dello spazio abitativo-produttivo e dello spazio della polis è l’archetipo che sintetizza l’economia con la spazialità urbana e della casa. Ha anche la valenza pregnante di modello topologico del media-room ove l’indeterminatezza spaziale ed annuncia la spazialità della nuova renaissance.

L’omphalos della megalopoli assumerà una figura di regolazione ad ombelico nell’interno del quale la scienza e la tecnologia fluttuante ricreeranno dinamicità spaziali caotiche e cheotiche, eutopiche e distopiche.

La natura e l’uomo

La natura e l’uomo trovano nella spazialità dell’omphalos una nuova formalizzazione delle catastrofi ombelicali Alcune ricerche di Plescia hanno introdotto delle metodologie per la generazione di modelli topologici dotati di complessità superiori alle catastrofi di René Thom, medaglia Fields per la matematica equivalemte al Nobel: le singolarità del processo sono dispiegate dalla spirale catastrofica che ampliano precedenti ricerche.

I nuovi modelli oltre Thom

Realtà subatomiche e nanotecnologie consentono nuovi materiali subatomici quali il fullerene ed una nuova modalità di intendere progettazione e l’abitare, non più fondati sulla conoscenza epistemica o ermeneutica: un’interpretazione ontopoietica ovvero nuovo paradigma di concepire l’Essere stesso nelle sue trasformazioni nel caoscosmos che interagisce con la natura e l’uomo: una decostruzione della physis.

Il modello assunto è archetipale, sintagmatico, qualitativo. Si tratta della costruzione di metaedri, modelli topologici complessi clonati da un centro organizzatore e della costruzione di struttura costituita da più poliedri: il diadema,l a collana, la sfera ombelicale, la sfera metaedrica, la diafarfalla, la farfallacuspide, la anfitetradiafarfalla, la tetradiafarfalla, la tetrafarfallacuspide.

In particolare, il metaedro conserva le vestigia, la tetrafarfallacuspide dispiega socialità individuali e collettive, la farfallacuspide inventa il nuovo ed è rappresentazione topologica dell’alterità sociale quale desideranza spaziale: è pregna di eventi.

Il dispiegamento di nuovi modelli

Col dispiegamento della dialogia farfallacuspide: si è ottenuto un ombelico parabolico ove la prevalenza della socialità renderà tangibile la differenza e la recreanza mentre l’ellittico interno al parabolico è la rappresentazione topologica dell’alterità sociale emergente quale desideranza spaziale attante verso futuri universi.

Nella singolarità implosa della tetradiacuspide sorgerà l’anfitetradiacuspide. La singolarità del metaedro conserva il passato solo come vestigia, strutture creodali. Dall’altra parte, dalla tetradiacuspide potrà sorgere anche l’anfitetrafarfallacuspide, la tetrafarfallacuspide, la socialità individuale-collettiva, i media di produzione.

Da una delle sezioni a parabola delimitanti la tetrafarfallacuspide s’epigenera una singolarità ombelicale parabolica, sintesi archetipica di configurazioni morfogenetiche elaboranti gli stimoli esterni, secondo la propria topologia fluttuante, dispieganti attanzialità creative della socialità individuale e collettiva.

La tetrafarfallacuspide esprime la dialogia tra intelligenza della socialità espressa in desideranza spaziale interagente con la spazialità dei media di produzione.

Modelli generati dalla farfalla e le cuspidi

Il dispiegamento ombelicale, contenente le catastrofi cuspidaliappare come l’archetipo delle catastrofi volanti: idonee a rappresentare forme complesse e variegate. Introduciamo le superfici catastrofiche, in un altro lavoro chiamate sfere metaedriche: siamo interessati a modelli generati dalla farfalla: la diafarfalla, la tetradiafarfalla, la anfitetradiafarfalla, la anfittradiafarfalle.

Un archetipo è prodotto dall’interagire tra cuspide-media e farfalla-socialità: l’onda dell’apparenza della desideranza induce cambiamenti ma è preda del riemergente: è l’archetipo rappresentato dall’ombelico iperbolico. 

Le work-statione la teoria di Kaluza-Klein

Il paraboloide configurato dalla diafarfalla, emette una catastrofe ombelicale. Ogni sfera densamente catastrofica esprime una singolarità produttiva: una work-station, più work-stations rappresentano una factory, o una stringa di work-stations è un’unità produttiva diffusa nello spazio. Di conseguenza ogni work-station o space-lab è collegato attraverso un flusso di comunicazioni, di merci materiali o immateriali.

Le comunicazioni materiali sono identificate in un ombelico ellittico, le comunicazioni immateriali in un ombelico iperbolico, ove esiste la compresenza di materialità ed immaterialità in un ombelico parabolico secondo un’interpretazione dell’autore del testo. Pertanto, questa nuova configurazione sostituisce il reticolo di Kaluza.

L’uso della teoria delle catastrofi permette di giungere, in un modo più semplice, allo stesso risultato della teoria di Kaluza-Klein. sostituiamo connessioni lineari tra le sfere con superfici catastrofiche ombelicali: si tratta di costruire connessioni, attraverso le tracce delle anfitetradifarfalle sulla sfera metaedrica, fra i metaedri stessi ed uno o più ombelichi.

Il modello topologico di Hawking ed i Black-Hole

Stephen Hawking ha capovolto la visione del Black-Hole: ha disvelato nella spazialità relativistica l’ipospazio soggiacente che è una “superentità” della topologia fluttuante. Si eventua un chiasma ipospaziale: l’isteresi del chiasma virtuale potrà essere numerizzata attraverso la cuspide topologica ed è possibile inscrivere quel paradigma descritto coi numeri immaginari in varietà topologiche o in trivarietà.

Di conseguenza, la bivarietà virtuale immaginaria si inabissa nell’ipospazio d’un toro topologico attraversando una stringa cosmica formata da una bivarietà topologica. Mentre la doppia bivarietà toroidale si disvela quale singolarità virtuale del chiasma topologico tale da far apparire i Black-Hole singolarità uniche.

Lo spazio-tempo e la relatività quantistica

Le parti stabili del Black-Hole s’immaginano instabili, per l’indeterminatezza di Heisenberg non si potrà sapere, con precisione, lo status degli eventi interni al Black Hole. D’altra parte getti quantici instabili e virtuali, se simmetrici, creeranno un campo gravimagnetico implosivo e se asimmetrici, un campo di fissione esplosivo genesi della materia o antimateria: singolarità dello spazio-tempo, cronotopie della relatività quantistica.

Il chaosmos: è infinito, infinitesimo

Esiste una discrasia o un “apeiron” tra la regione della topologia fluttuante o di Planck e la cronospazialità immaginaria di Hawking, tra Wheeler e la teoria delle supercorde di Veneziano: tra la dimensione 10-35 e la 10-18, ove si calcola l’unificazione di tutte le interazioni fondamentali, esiste una mondità, un cosmo, un chaos, meglio: un chaosmos. 

Forse non regna l’instabilità fluttuante del tempo e della spazialità, ove il principio di indeterminatezza si svela quale principio ermeneutico o d’interpretanza catastrofica.

La varietà topologica

Si potrà classificare una varietà topologica che disveli un’area, ove fluttuino singolarità metastabili, interpretabili con una nuova ermeneutica quantistica. C’è un chiasma di interagenza tra le mondità: la stabile o cronotopica immaginaria, la instabile, fluttuante e chaotica, la metastabile e metamorfica od ontologica: lì, le singolarità si eventuano in trivarietà a densità assoluta o relativa.

La morfogenesi chaosmica

Quando gli eventi virtuali trovano una morfogenesi chaosmica in sé, la loro metastabilità si disvelerà in una trivarietà: genesi di eventuale materia, o energia, o antimateria. La morfogenesi subquarkica è l’evento metastabile che genera più interessere, se si desidera interpretare la sua morfologia dinamica superficiale, l’ermeneutica coinciderà con le teorie delle supercorde o delle membrane, ove le dimensioni energetiche sono eventuabili con la supersimmetria quantistica o graviquantica.

La ontologia quantica

Invece, se si immergesse la sonda nell’intimità chaosmica della varietà, per consentire una simmetria con gli eventi graviquantici, si disvelerà la mondità della ontologia quantica. La trivarietà nella sua spazialità topologica, è abitata dall’orbita di un superquark, o gluone, o leptone, nel toroide. La loro morfologia sarà super simmetrica ai graviquark o fotogluoni, ma con incastri infinitesimi ed infiniti dalla dimensione 10-18 fino alla topologia fluttuante del 10-35: varietà supersimmetriche immaginarie supergravitazionali.

Queste ultime si eventuano nel nucleo della trivarietà del subquark, o subgluone declinabili con un ermeneutica quantica in: morfoquarks, o archiquarks chaosmici: ove sarà previsibile ed interpretabile l’essenza morfologica e topologica.

La dimensione chaosmica e immaginaria di Gödel

Là si disvelerà l’essere chaosmico degli arkquarks: essenze immaginarie della cronotopia supersimmetrica delle trivarietà metastabili, nella dimensione chaosmica ed immaginaria delle ricerche di GödelLe singolarità morfogeniche disvelano modelli di arquarks orbitanti intorno ad eccentrici ontoquarks: si danno quale fondatezza degli eventi virtuali ed immaginari metastabili, interpretabili quali prodromi delle superstringhe, o supergravità, supercorde, o membrane unificanti le interagenze fondamentali.

L’alterità e le singolarità

Oppure potranno essere la morfogenesi degli eventi disvelati nelle dimensioni dell’alterità chaosmica: buchi neri, sinergie delle cronotopie, solitoni virtuali, tempo immaginario originario, metastabilità topologica della regione fluttuante di Planck. Quelle singolarità metastabili chaosmiche, potranno essere dei vari attrattori quantistici o attanti quantici.

Gli arkquarks possono essere attrattori quantistici, prossimi alla teoria della supergravità o superstringhe, o supercorde, o supermembrane supersimmetriche. Oppure alle teorie della grande unificazione delle interazioni fondamentali la cui morfologia sarà interpretabile con l’ermeneutica quantistica: la morfogenesi topologica può essere passibile d’interpretanza con l’ontologia quantica. Si è in presenza d’una ermeneutica quantistica, utile per creare il sintagma delle interagenze fondamentali.

Progetti per la costruzione di fibre al fullerene con tecnica laser

La struttura fullerenica può dare alla luce superstringhe in fibra e supercorde di fibre attraverso la sperimentazione e la costruzione fibre al fullerene o al diamante sferico, supercorde, supervarietà al fullerene. E’ possibile articolare le molecole sferiche, simili al diamante ma sferico, per progettare e costruire buckytube o buckyfiber.

La formula per costruire le fibre con molecole sferiche, derivante dalla grafite, è di immaginare una composizione supersimmetrica con la quantistica, utile per lasciarsi attraversare da una singolarità di raggio laser. Le sfere molecolari fullereniche consentono di criptare sé stesse per supersimmetria o criptare archetipi e singolarità isologiche e topologiche.

Le supercorde fullereniche e le singolarità

Le supersfere fullereniche formano delle cuspidali supercorde laserizzate di conseguenza, la singolarità, genesi delle supercorde fullereniche, avvolta da una gabbia di Faraday, tetracuspidale, cripta una varietà topologica al fullerene cuspidale. Pertanto il sistema funzionerà come se fosse una microstruttura o microimpianto al fullerene.

Per le varietà cuspidali topologiche è necessaria una gabbia di Faraday capace di creare singolarità increspate in un toroide topologico o in una trivarietà a tricuspide attraverso la sublimazione laser.

Conclusione

In sintesi si è in presenza di una flessibilità intelligente grazie alle supercorde criptate nel vuoto della tetracuspide, singolarità cuspidale delle supercorde fullereniche, superstringhe e singolarità che, in interazione con la superstringa e le singolarità cuspidali, daranno alla luce al primo sistema intelligente di fibre capace di compiere simultaneità operative.

In particolare: c’è un apeiron tra la topologia e le supercorde di Veneziano: la cronospazialità immaginaria di Hawking: un chaosmos d’interpretanza catastrofica.

In termini epistemici: si è in presenza di una tecnè con-fusiva dei tre hardware: il pc, il laser, le fibre.


Data pubblicazione 24 Gennaio 2022

https://www.youcanprint.it/ricerche-progetti-pubblicazioni-proceedings-concorsi/b/e1359072-11e1-5c48-804d-91ef66b65d95  

Il testo contiene le ricerche e le pubblicazioni dell'autore con la F. Angeli, l'Unione Matematica Italiana, gli atti delle conferenze al Virginia Tech, all'Aisre, all'Amse e di Fisica.

Nei lavori scientifici sono presenti i numeri immaginari di Hawking e un modello topologico-metabolico dello spazio che forma un chiasma a stringa immaginaria.