L'arte in filosofia e fisica lungi dall'essere un mero oggetto di contemplazione, l'opera si manifesta come un Ab-grund, un abisso che disvela un non-ente, un Nulla che genera nell'osservatore non solo reazioni emotive come paura e piacere, ma, heideggerianamente, il senso primordiale dell'Angoscia. Questa reazione non è superficiale, ma scaturisce dalla presenza "assentemente presente" del Nulla di fronte al Sublime, rivelando il non-fondamento che sottende l'esistenza.
In L'Epistemica, il Nulla e l'Arte di Giacinto Plescia, si possono individuare diversi riferimenti e confronti impliciti ed espliciti con altri filosofi.
Filosofi menzionati e loro potenziale rilevanza nel testo:
Heidegger: Viene citato esplicitamente in relazione al senso dell'Angoscia di fronte all'opera d'arte, descritta come un "Ab-grund" (Abisso), un "non-Ente", il "Niente", il "Nulla". Questo rimanda alla filosofia esistenzialista di Heidegger e alla sua concettualizzazione dell'Essere e del Nulla, in particolare nel contesto dell'esperienza autentica e della rivelazione dell'Essere attraverso l'angoscia.
Nietzsche: Viene menzionato in riferimento allo "sfondo abissale" che è presente nel suo pensiero e che viene ripreso da Grassi e Pareyson. Questo suggerisce un confronto con la filosofia nietzscheana, in particolare con concetti come il nichilismo, l'abisso e la prospettiva.
Grassi e Pareyson: Sono citati come filosofi che riprendono lo "sfondo abissale" presente in Nietzsche. Ciò implica un legame con la loro filosofia e la loro interpretazione del pensiero nietzscheano in relazione al nulla e, presumibilmente, all'arte.
Kant: L'interpretazione dell'estetica kantiana è discussa in relazione al tema dell'abissalità. Si parla di una "singolarità interpretativa" e di una "Gestell dell'Opera d'Arte sul sentiero di un'analitica dell'esserci, per un'analitica della bellezza e del sublime". Questo indica un confronto con la filosofia estetica di Kant, in particolare con la sua Critica del Giudizio e i concetti di bello e sublime.
Petitot: Viene menzionato in relazione alla compatibilità del kantismo con il significato epistemologico della teoria di Thom. Questo introduce un collegamento tra la filosofia kantiana e il pensiero di un fisico (Thom), suggerendo un'intersezione tra epistemologia e filosofia dell'arte.
Fisici menzionati e loro potenziale rilevanza nel testo:
Thom: La sua teoria è menzionata in relazione alla compatibilità con il significato epistemologico del kantismo secondo Petitot. Questo suggerisce un tentativo di connettere concetti filosofici (kantiani) con teorie scientifiche (di Thom) nell'ambito dell'epistemologia e della comprensione della conoscenza.
Temi filosofici centrali e loro connessioni con altri pensatori: