martedì 17 novembre 2020

CANTASTORIE

La definizione che vuole Chiara Ferragni fashion blogger e influencer è semplicemente riduttiva: lei racconta storie come una volta facevano i cantastorie girovagando per i paesi e non è solo autrice ma coautrice insieme a chi la segue e la legge.

L'unicità dei social risiede in questa bidirezionalità tra gli attori che abitano lo spazio-tempo virtuale con le interazioni: qui non domina solo l'autore, è il dialogo che cambia la scena e la dirige.

Sociologi, mass-mediologi e chi ne ha più ne metta non possono cavarsela tacciandola di essere una multinazionale della merce.

venerdì 13 novembre 2020


CHIARA FERRAGNI dà il volto alla Madonna con bambino S.Giuseppe secondo un artista di  Pontedera


Chiara Ferragni dalla Venere di Botticelli all'icona della Madre di Cristo accade in quel di Pontedera dove Chiara travalica i social ed assurge ai cieli del sacro: eh sì Ferragni vola via dal Botticelli profano della Venere e s'installa nel Palazzo Civico della città della Piaggio, non è dato sapere, almeno per ora, se sia andata in Vespa per emulare Audrey Hepburn in Vacanze Romane 
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Vacanze_romane  https://www.youtube.com/watch?v=Nq5HigykHGA

Così Chiara Ferragni è la Madonna nella natività e segna per analogia un secondo passaggio, dopo quello dal mito al logos: solo che qui si va dal mito della Venere di Botticelli, peraltro sfondo della sua performance agli Uffizi, alla madre di Gesù mentre la vispa Pontedera dalla Vespa balza su Instagram. Per acquietare gli animi, agitati anzi in tempesta da tale ardire, c'è pur sempre don Piero Dini che bene-dice l'istallazione. 

Se San Giuseppe, modesto come sempre, si accomoda col volto da iconografia storica la Madonna-Chiara non accoglie, come all'atto dell'Annunciazione, il verbo divino e decide di non percorrere con umiltà la sua vita di madre del Cristo e si lascia "sedurre", nel dominio dell'era dell'immagine social, dal photo-shopping: vuol primeggiare in rete, il nostro Olimpo quotidiano.

mercoledì 11 novembre 2020

https://giacintx.blogspot.com/?m=1 




martedì 10 novembre 2020


Simone Regazzoni La palestra di Platone 

Perché diciamo mi "leggi nel pensiero" o "ti capisco al volo"? Come intendiamo le intenzionalità altrui? Se ormai il contributo fondamentale dei neuroni specchio in questi processi è acquisito, resta un taciuto un espunto che va illuminato ancora: Regazzoni, docente presso l’IRPA di Milano e Ancona già all’Università di Milano e Pavia, allievo di Jacques Derrida cui ha dedicato alcuni studi.  https://www.amazon.it/Jacques-Derrida-desiderio-dellascrittura/dp/8807227126


Nel suo "La Palestra del Platone" Simone Regazzoni ci consegna uno sguardo altrettanto convincente dei neuroni specchio, una lettura che costituisce un punto di non ritorno non solo per la riflessione filosofica ma, e questo non è un "accidente", per la nostra vita.
https://www.amazon.it/palestra-Platone-Simone-Regazzoni/dp/8833313255 

lunedì 9 novembre 2020

  





ABILITAZIONE
Titoli ed esperienze di ricerca / Research activities

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