La bellezza presuppone forma, misura, proporzione, simmetria, il sublime richiama grandezze incommensurabili che generano sgomento e terrore.
La bellezza e il sublime https://www.corrierenazionale.net/2024/03/04/la-bellezza-la-filosofia-e-il-nastro-di-mobius/ sono due poli in un continuo: un polo è la bellezza associata a un principio di organizzazione, l'altro rappresenta una disorganizzazione, una distopia e scaturisce dalla scoperta dell'abisso costitutivo dell'esistenza.
La bellezza, la filosofia e il nastro di Möbius https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/03/04/la-bellezza-la-filosofia-e-il-nastro-di-mobius/ si individua la differenza tra due spazi
topologici che s’incontrano come in un nastro di Möbius: un fiore,
un poema, un dipinto, o un brano musicale, che possieda bellezza del
primo genere può essere vista anche come bellezza del secondo
genere.
Si ha la compresenza di due sensibilità in una: la physis, bistabile, si biforca e abita lo spazio möbiusiano: un meta-paradigma aldilà della metafisica-ermeneutica-epistemica.
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