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Dynamis, Autopoiesi e Physis
Giacinto Plescia si laurea in Architettura al Politecnico di Torino, consegue n.3 Attestati di specializzazione in Filosofia e Scienza all'Università di Firenze. Partecipa a Convegni internazionali e nazionali e Concorsi Universitari di Docenza. All'attivo ha molte pubblicazioni di Filosofia, Urbanistica, Modelli Matematici e Topologia. Ha presentato dei brevetti sul Fullerene.
L'arte in filosofia e fisica
L'arte in filosofia e fisica lungi dall'essere un mero oggetto di contemplazione, l'opera si manifesta come un Ab-grund, un abisso che disvela un non-ente, un Nulla che genera nell'osservatore non solo reazioni emotive come paura e piacere, ma, heideggerianamente, il senso primordiale dell'Angoscia. Questa reazione non è superficiale, ma scaturisce dalla presenza "assentemente presente" del Nulla di fronte al Sublime, rivelando il non-fondamento che sottende l'esistenza.
In L'Epistemica, il Nulla e l'Arte di Giacinto Plescia, si possono individuare diversi riferimenti e confronti impliciti ed espliciti con altri filosofi.
Filosofi menzionati e loro potenziale rilevanza nel testo:
Giacinto Plescia si laurea in Architettura al Politecnico di Torino, consegue n.3 Attestati di specializzazione in Filosofia e Scienza all'Università di Firenze. Partecipa a Convegni internazionali e nazionali e Concorsi Universitari di Docenza. All'attivo ha molte pubblicazioni di Filosofia, Urbanistica, Modelli Matematici e Topologia. Ha presentato dei brevetti sul Fullerene.
AI e l'ONTODYNAMIS
AI e l'ONTODYNAMIS: passaggi significativi per un'analisi critica approfondita del
pensiero di Giacinto Plescia in L’Erranza,
il pensiero poetante,
in particolare in relazione alla sua visione del tempo, dell’erranza
e del linguaggio poetico.
Una riflessione
articolata su alcuni dei nuclei tematici principali:
1. Il tempo come flusso e spirale
Nei testi di Plescia emerge una concezione del tempo che non è lineare né meramente ciclica, ma erratica, vicina alla spirale e al vortice. In uno dei frammenti leggiamo:
"Il tempo è un ritorno che non ritorna, un cerchio che si apre, una spirale senza centro."
Questa immagine richiama la temporalità deleuziana, che rifiuta ogni concezione cronologica in favore di un tempo della differenza e del divenire.
Giacinto Plescia si laurea in Architettura al Politecnico di Torino, consegue n.3 Attestati di specializzazione in Filosofia e Scienza all'Università di Firenze. Partecipa a Convegni internazionali e nazionali e Concorsi Universitari di Docenza. All'attivo ha molte pubblicazioni di Filosofia, Urbanistica, Modelli Matematici e Topologia. Ha presentato dei brevetti sul Fullerene.
Il tempo: Presocratici, Bergson e Hawking
Il tempo: Presocratici, Bergson e il Tempo Immaginario di Hawking
1. Il Concetto di "Physis" e la Sua Evoluzione
Plescia: Il testo si concentra sull'evoluzione del concetto di "physis" (natura) a partire dalla filosofia greca fino alle concezioni contemporanee. L'autore evidenzia come la "physis" sia passata da un'idea di ordine e stabilità a una visione più caotica e dinamica.
Confronto con Filosofi:
Filosofi Presocratici: Plescia richiama l'antica concezione della "physis" dei filosofi presocratici come Talete, Anassimandro ed Eraclito, che cercavano l'arché (principio originario) della natura. Eraclito, in particolare, con la sua idea del divenire perpetuo ("panta rhei"), anticipa alcune delle nozioni di caos e cambiamento continuo presenti nel testo.
Giacinto Plescia si laurea in Architettura al Politecnico di Torino, consegue n.3 Attestati di specializzazione in Filosofia e Scienza all'Università di Firenze. Partecipa a Convegni internazionali e nazionali e Concorsi Universitari di Docenza. All'attivo ha molte pubblicazioni di Filosofia, Urbanistica, Modelli Matematici e Topologia. Ha presentato dei brevetti sul Fullerene.
Origine, Tempo, Vuoto filosofia e fisica
Nel dialogo tra filosofia, poesia e fisica si apre uno spazio ermeneutico che trascende la semplice descrizione del mondo. L'opera di Giacinto Plescia, nel suo tentativo di coniugare pensiero poetante e scienza, si colloca all’incrocio tra le intuizioni più profonde dei filosofi presocratici, i rovesciamenti ontologici della filosofia contemporanea e le aperture radicali della fisica quantistica.
Giacinto Plescia si laurea in Architettura al Politecnico di Torino, consegue n.3 Attestati di specializzazione in Filosofia e Scienza all'Università di Firenze. Partecipa a Convegni internazionali e nazionali e Concorsi Universitari di Docenza. All'attivo ha molte pubblicazioni di Filosofia, Urbanistica, Modelli Matematici e Topologia. Ha presentato dei brevetti sul Fullerene.
AI: Quantistica, Relatività e Filosofia
Giacinto Plescia è un filosofo contemporaneo che ha sviluppato diverse teorie e riflessioni che possono essere collegate a vari filosofi e fisici della storia.
Uno dei suoi contributi più significativi è la teoria della "gravità quantistica", che cerca di unire la teoria della relatività generale di Einstein con la meccanica quantistica.
Questa teoria ha implicazioni filosofiche profonde, in quanto cerca di rispondere a domande fondamentali sull'universo e sulla natura della realtà.
Giacinto Plescia si laurea in Architettura al Politecnico di Torino, consegue n.3 Attestati di specializzazione in Filosofia e Scienza all'Università di Firenze. Partecipa a Convegni internazionali e nazionali e Concorsi Universitari di Docenza. All'attivo ha molte pubblicazioni di Filosofia, Urbanistica, Modelli Matematici e Topologia. Ha presentato dei brevetti sul Fullerene.
AI, la storia e René Thom
AI, la storia e René Thom.
La teoria delle catastrofi di René Thom, un modello matematico topologico che descrive i cambiamenti improvvisi e discontinui nei sistemi dinamici, è applicabile a fenomeni naturali e sociali.
Qui si vuole farne un uso in ambito storiografico.
Sebbene sia nata in ambito matematico e abbia trovato applicazioni in discipline come la biologia, la fisica e la psicologia, il suo utilizzo esplicito nella storiografia è meno comune e spesso indiretto, poiché gli storici tendono a privilegiare approcci narrativi o analitici piuttosto che modelli matematici formali.
Giacinto Plescia si laurea in Architettura al Politecnico di Torino, consegue n.3 Attestati di specializzazione in Filosofia e Scienza all'Università di Firenze. Partecipa a Convegni internazionali e nazionali e Concorsi Universitari di Docenza. All'attivo ha molte pubblicazioni di Filosofia, Urbanistica, Modelli Matematici e Topologia. Ha presentato dei brevetti sul Fullerene.






