Aristotele

gallina con pulcini


Indice dei Contenuti 

  • La logica di Aristotele e dei pulcini 
  • Il senso dei pulcini per la gerarchia e l' inferenza
  • Il femminismo e le galline
  • Le idee innate in filosofia ed in natura
  • La mente umana ed i pulcini


 

Indice dei Contenuti

  • La Earth’s Black Box: la Tasmania per la Storia ovvero la nuova arca di Noè in versione 2.0
  • La tecnologia per la storia
  • Internet e la Earth’s Black Box: la Tasmania per la Storia
  • Gli intenti delle Cop per il clima e le azioni
  • La sinergia tra Università e Società di comunicazione Clemenger BBDO 
  • I Nobel per la Fisica del caos
  • Conclusioni 
 

KANDINSKY

Ecco un articolo molto interessante di Camilla G. Iannacci analizza l'attività del precursore e fondatore della pittura astratta e anche la produzione dell'esponente di spicco del secolo d'oro olandese https://www.sanremonews.it/2021/11/26/leggi-notizia/argomenti/economia/articolo/larte-di-kandinsky-e-veermer.html

Wassily Kandinsky sembra davanti a noi mentre dai tubetti spreme i colori ad olio e osserva "l’emergere di questi esseri singolari che si chiamano colori" dotati di "vita propria" e di un equilibrio instabile.

https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/02/16/kandinsky-e-veermer-lin-visibile-lim-materiale-come-morfogenesi-di-mondi/

https://www.corrierenazionale.net/2024/02/16/kandinsky-e-veermer-lin-visibile-lim-materiale-come-morfogenesi-di-mondi/


teoria del caos

Il caos da Esiodo a Giorgio Parisi è esperibile nei modi di dire, in situazioni ed esperienze di vita su cui non riflettiamo e nell'arte, nella letteratura ed in Filosofia.


Chi non ha mai detto "cos'è questo caos" entrando nella stanza dei giochi dei bambini? Prima o poi è capitato a tutti di lamentarsi del disordine e non solo in una stanza.
Il caos vive tra noi: dai giochi dei bambini, alla pioggia ed ai titoli in borsa e, naturalmente la Fisica e la Filosofia ci aiutano a individuarlo.

Immagine teoria delle stinghe


Metaverso il nuovo mondo di Zuckerberg è la nuova Alice che ci teletrasporta in una realtà delle meraviglie ove saremmo tutti degli ologrammi volanti da casa alla fabbrica, dall'ufficio ad un party e ritorno. 

Vedremo il tutto con visori avveniristici, speriamo non del genere occhialoni da saldatori come ora si presentano, più contenuti. 

il caos

Il pensiero scientifico e filosofico, da sempre, è impegnato nella riflessione sul "chaos". Il "chaos" è presente non solo nella matematica e nella fisica ma è costitutivo dell'universo, é "consustanziale" alle esperienze di vita dell'individuo. Si parte con i frattali di Mandelbrot rappresentati tramite il "Fractal Zoom" per arrivare ad un frattale presente in natura e commestibile come il cavolo.


Indice dei contenuti

  • Il pensiero scientifico e filosofico ed il chaos 
  • La complessità: Fisica e Filosofia
  • Mauro Ceruti: la complessità, la tecnica e la filosofia
  • Nietzsche: il chaos, dionisiaco e l'apollineo
  • Il "chaosmos” di Joyce e la Monade di Leibniz
  • Il chaos, la pioggia e la borsa
  • Il gatto di Schrödinger e la quantistica
  • Giorgio Parisi: cos'è la scienza
  • Giacinto Plescia: Ontodynamis
  • Conclusione: cos'è “la verità di una teoria”

 

Il chaos è esperibile anche attraverso i modi di dire, con una precisazione: il noto detto "col cavolo che te lo dico" va declinato, per avere un'dea del chaos, "te lo dico col cavolo" e, nel nostro video, col cavolo romano, ovvero fisica e filosofia del cavolo, beninteso in senso proprio:

 

A coloro cui i cavoli sono indigesti proponiamo una narrazione aulica del chaos con una farfalla:

 

Enneper_2


  • La complessità: Fisica e Filosofia

Le teorie della complessità non sono appannaggio esclusivo della fisica, appartengono anche alle interrogazioni della filosofia.

Il pensiero scientifico e filosofico, le culture tutte e la tecnica paiono impossibilitati a delineare un'ontologia del caos.

  • Mauro Ceruti: la complessità, la tecnica e la filosofia

Il potere della tecnologia oscura letteratura e filosofia solo ad uno sguardo superficiale: la tecnica, nei suoi interstizi, apre ad una domanda di senso sulla condizione umana come Mauro Ceruti bene rappresenta nella sua ricerca:

 

Dented Totus 


  • Nietzsche: il chaos, dionisiaco e l'apollineo

Nel pensiero di Nietzsche non si dà la presenza di una divinità che, nella sua natura, possieda il dionisiaco e l'apollineo che non sono compresenti in uno spazio-tempo condiviso che contenga la natura di entrambi: dei ed uomini non coabitano contemporaneamente lì.

L' asimmetria dionisiaca non abita uno spazio temporale ben delineato e circoscritto ma s'inscrive in una spazialità che va oltre il limen.

    • Il "chaosmos” di Joyce e la Monade di Leibniz

    Joyce parla di "chaosmos” https://frame-frames.blogspot.com/2021/11/chaosmos-Nietzsche-Joyce-zeitraum-mozartiano-Godel.html in cui l'ordine ed il disordine trovano un punto d'incontro e di fusione: nel chaosmos, l'apollineo cede il passo e si consegna all' asimmetria dionisiaca.

    E' la monade di Leibniz che ci viene in aiuto: nella monade vive il chaos ma anche il cosmos : l'asimmetria e l'a simmetria. https://it.wikipedia.org/wiki/Gottfried_Wilhelm_von_Leibniz

    • Il chaos, la pioggia e la borsa

    In tanti modi si parla dell'essere diceva Aristotele ed anche il chaos si può dire in più modalità e, segnatatamente, con la pioggia e la borsa, guardare il video per crederci:

     

    •  Il gatto di Schrödinger e la quantistica

    I gattofili sicuramente si preoccuperanno per le sorti del gatto in gabbia di Schrödinger eppure vogliamo rassicurarli https://frame-frames.blogspot.com/2013/08/il-doodle-di-google-e-le-nove-vite-del.html e consigliare loro di guardare il video fino in fondo:


    Schrödinger

    Un invito a gustare una tazza di tè non si rifiuta mai, soprattutto se ci aspetta una sorpresa infatti la tazzina di tè diventa una ciambella come si noterà in questo video:

     
    Il chaos è uno “spazio-tempo” che accoglie eventi che non riusciamo, in un primo momento, a interpretare in modo univoco ed a definire: sono imprevedibili.

    frattale



    • Giacinto Plescia: Ontodynamis

    Giacinto Plescia https://telegra.ph/Giacinto-Plescia-11-08 affronta il tema della complessità nell'ottica sia della Fisica che della Filosofia e si pronuncia per un'ontologia del chaos https://www.ansa.it/pressrelease/lifestyle/2021/11/13/lo-human-tech-space-di-internet-come-singolarita-topologica_156c748d-76f4-4f39-b6e3-64a59e83213d.html

    GIACINTO PLESCIA ONTHODINAMIS

    • Conclusione: cos'è “la verità di una teoria”

    La domanda delle domande è definire cosa si intende per “la verità di una teoria”.

    La fisica ammette una teoria con diverse interpretazioni” ovvero “se includiamo nella definizione di una teoria anche la sua interpretazione e quindi due diverse teorie che descrivono gli stessi fenomeni” è evidente che “la proposizione l’elettrone ha una traiettoria ben definita” dipende dall' interpreta- zione scelta.

    La nozione di verità rispetto a un modello fisico è di carattere parziale.... l’uso di nozioni ‘parziali’ alternative a quella generale di ‘verità di una teoria’ risponde a un’impostazione che ritiene più opportuno concentrarsi su aspetti pragmatici e empirici”.

    La verità di una teoria?

    E' una sola domanda ma con tante risposte.https://giacintoplescia.blogspot.com/2021/10/giacinto-plesciaverita-e-teoria-tra.html

    Intanto, tra cavoli, gatti, un tè e belle farfalle esploriamo il mondo che esprime un ordine: è il chaos, bellezza https://giacintoplescia.blogspot.com/2021/10/il-bello-ai-tempi-dei-social-la.html


    GIACINTO PLESCIA ONTODYNAMIS 

    La topologia è uno spazio dove figure ed oggetti cambiano (restando nella loro essenza uguali) quando viene effettuata una deformazione e il mito é uno spazio topologico infatti, nei suoi percorsi e nelle sue multiformi declinazioni narrative, va a costituire un sistema autopoietico instabile e in trasformazione simile alle strutture del caos dei sistemi disordinati, dei vetri e del volo degli storni studiati da Giorgio Parisi recente Nobel per la Fisica. 


    Indice dei Contenuti

    • Lo human-tech-space di Internet come singolarità topologica
    • Il caos come filo d'Arianna del sapere e di Internet
    • I blogger influencer nello human-tech-space di Internet come singolarità topologica
    • La fisica, la storia e la poesia
    • Hawking, Gödel, Mozart
    • Conclusioni


    • Lo human-tech-space di Internet come singolarità topologica

    Internet è uno human-tech-space ove una tazza da tè non ha bisogno della madeleine di Proust per essere gustata infatti diventa una ciambella. Magie? No. E' la topologia, bellezza.

     

     

    https://www.complexityinstitute.it/la-fisica-del-caos-per-la-biblioteca-dei-classici-della-complessita/

    • Il caos come filo d'Arianna del sapere e di Internet

    Da tempo è in atto un tentativo di ricucire “arte e scienza, logica e mito” come sottolineava Giulio Giorello mentre l'espressione “è un caos” attraversa il sapere e il linguaggio comune come viene esplicitato in  Ontodynamis  in cui Giacinto Plescia tenta di elaborare un'ontologia del caos tema affrontato dall'autore, con gli strumenti della "Teoria delle Catastrofi" di René Thom, anche in "Ontologia dell'opera d'Arte" e "L'Erranza".

     

    Il caos è il filo d’Arianna che unisce filosofia, fisica, poesia e mito ed anche Internet: "in principio fu il chaos" scrive Esiodo. https://www.ansa.it/pressrelease/lifestyle/2021/11/13/lo-human-tech-space-di-internet-come-singolarita-topologica_156c748d-76f4-4f39-b6e3-64a59e83213d.html

    L'individuo, vive, una doppia esistenza nello human-tech-space (nostro neologismo) di internet: si disloca nella con-fusione di realtà materiale e virtuale.

    Il soggetto è immerso in una narrazione polifonica multidirezionale, in un continuo divenire e come il chaos cerca un ordine.

    Nella filosofia di Eraclito il concetto di "cosmos" è caratterizzato dalla “contesa”: dal "polemos" , demone della guerra, padre di tutte le cose il conflitto pervade il mondo ed è dynamis e morfogenesi come ben descrive Eraclito “è la medesima realtà il giovane e il vecchio: questi infatti mutando son quelli, e quelli di nuovo mutando son questi".https://it.wikipedia.org/wiki/Eraclito

    Nell'arte l' espressionismo e il futurismo esprimono, in massimo grado, la dimensione metamorfica.

    La morfogenesi, con Renè Thom, medaglia Field l'equivalente del Nobel, studia “la nascita e strutturarsi delle forme”, nella sua "teoria delle catastrofi" piccole modifiche provocano grandi cambiamenti e producono nuove forme: sono definite biforcazioni, catastrofi, singolarità.

    Le “singolarità sono riscontrabili in altre attività umane” come nel linguaggio ed internet è il luogo eletto della parola, la rete ha affermato se non inaugurato una topologia social.

    • I blogger influencer nello human-tech-space di Internet come singolarità topologica

    Lo human-tech-space, come sistema dinamico, si esemplifica, nelle figure dei blogger influencer in "Ferragni e FedezAnalitica, Morfogenesi e Singolarità dei Fashion blogger influencer nell’info-sfera dei social media", di Camilla G. Iannacci, con la Prefazione di Giacinto Plescia.

    La Signora Chiara che ha l'oracolo nell'info-spazio-tempo della rete non dice, accenna, appare, si mostra, significa, é: accoglie, avvolge l'ospite in un seducente e protettivo liquido amniotico, con-fonde narrazione e realtà in una duplice e indeterminata stabilità visiva che assurge anche a raffigurazioni "sacre" da "Madonna Chiara".

    L'info-sfera è narrazione polifonica multidirezionale, è una costellazione di topoi narrativi in cui i Ferragnez si offrono come singolarità di nuovi miti e significanze che nelle relazioni reciproche, consentite dalla rete, generano forme e contenuti metamorfici.

    La rete resta insuperata nell' imporre modelli di comportamenti, storytelling e simbolizzazione.

    Internet rappresenta una nuova singolarità topologica in quanto "sistema dinamico", in cui piccole variazioni creano delle biforcazioni e, nel nostro caso, di senso: un cambiamento "qualitativo" della sua struttura iniziale.

    • La fisica, la storia e la poesia

    Giorgio Parisi, in una recente intervista, ha ribadito i suoi interessi per gli studi interdisciplinari come lo storico Braudel che cercava di individuare i possibili contatti tra le discipline o Aymard che introduce l’idea di rottura e cambiamento nella ricerca storica e si orienta nelle analisi delle società in termini di sistemi dinamici.

    In tale prospettiva la rivoluzione francese rappresenta una discontinuità e rientra nella “teoria delle catastrofi” di Thom. https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_delle_catastrofi

    Infatti  “infrange un ordine preesistente e vi sostituisce un nuovo ordine”: sono le "biforcazioni" ovvero transizioni rapide e discontinue dette “catastrofi” che generano "singolarità".

    In una poesia Leopardi parla di "nodi quasi di stelle" un riferimento, ante litteram, alla teoria dei nodi delle geometrie non euclidee che considerano lo spazio come un corpo in trasformazione.

    La teoria delle stringhe parla di filamenti di energia vibrante che sono "piegati", arrotolati e descrivibili da "nodi" o "nastri": la geometria si assume il compito di trovare leggi metamorfiche.

    Lucrezio anticipa la fisica moderna nel parlare, riferendosi degli atomi, dell'esistenza del vuoto.

    Come nel Principio di Indeterminazione di Heisenberg per il quale nel "vedere" un micro oggetto agiamo su esso e lo modifichiamo così i soggetti su internet non sono "altro" dagli eventi ma interagiscono con essi mutandone aspetto e contenuti.

    Il Conoscere è un sistema complesso e dinamico: l’oggetto osservato viene modificato, nella sua oggettività, per l’intervento dell’osservatore.

    • Hawking, Gödel, Mozart

    Hawking https://it.wikipedia.org/wiki/Stephen_Hawking coi numeri immaginari, elabora un modello topologico-metabolico dello spazio che forma un chiasma a stringa immaginaria: possibilità di una temporalità non lineare.

    Per Gödel https://it.wikipedia.org/wiki/Kurt_G%C3%B6del gli universi transfiniti sono increspature dynamiche dello spazio-tempo e “ci sono asserzioni formulate in modo esatto per le quali non si può dimostrare né che sono vere né che sono false”  uno status simile alle interazioni nello human-tech-space di Internet.

    Non a caso il teorema di Gödel è il grimaldello della crisi della ragione classica, dei fondamenti e del soggetto.

    La musica di Mozart https://it.wikipedia.org/wiki/Wolfgang_Amadeus_Mozart è la prima musica col senso dello "zeit-raum", del periodo che ha in sé una simmetria, rigorosità, completezza apollinea, cosmica ma che, nella sua essenza, al suo interno conserva e svela un disordine, un'asimmetria, una tonalità che va oltre l'ordine musicale esistente.

    Nello zeit-raum mozartiano, metafora del chaosmos, spazio e tempo sono governati da una differenza e dialogia: vige un tempo ordinato e uno spazio disordinato, un tempo caotico e uno spazio cosmico.

     

    • Conclusioni

    Quando il sapere ha di fronte a sé un disco in cui sia incisa una musica sa definirne l'evoluzione, tuttavia all'interno del disco non riesce a stabilire un senso ed un percorso.

    Il soggetto si trova in una situazione chaotica: l'ontologia è la via d'uscita.

     

    MARIA IANNICIELLO

    logo di internet 


    La rete ha conosciuto una metamorfosi che non ha, del tutto, inficiato la sua vocazione culturale grazie a tanti che la animano.

    L' Arpanet, dall'ambito militare, arriva nel 1969 alle università americane e nel 1991 diventa www. al Cern grazie a Tim Berners-Lee che non ha esercitato diritti di copyright sulla sua creatura.

    La gratuità della rete coesiste, ancora, accanto a servizi a pagamento, advertising ed un prorompente e-commerce.

    Lo human-tech-space di Internet ha un'intrinseca capacità e necessità di inclusione e partecipazione alla vita virtuale ma riproduce, allo stesso tempo, esclusione.

     

    Economia Papa Francesco Assisi 2021 


    Un nuovo modello di società e l' Economia per Papa Francesco, al convegno di Assisi 2021 

    L' Economia per Papa Francesco, al convegno di Assisi 2021, è responsabile del cambiamento climatico e delle diseguaglianze sociali. Il Pontefice inscrive i suoi principi nel messaggio evangelico ma guarda anche al contributo scientifico delle Scienze politiche e sociali.

    Papa Francesco ha in mente un nuovo mondo basato sul richiamo etico del "non siamo i padroni ma solo i custodi del mondo".

    Indice dei Contenuti

    • Una nuova Dottrina sociale
    • Il cambio di paradigma di Papa Francesco
    • Il claim di "The Economy of Francesco"
    • La salvaguardia della natura
    • L' Energy Revolution di John Fitzgerald Kennedy di 50 anni fa
    • Finanza e mondo della produzione
    • Il nuovo modo di produrre e consumare
    • Dalla teoria all'azione
    • Etica e Responsabilità 
    • Papa Francesco e Greta Thunberg
    • Il messaggio dell'economia del papa ai giovani
    • The "Economy of Francesco"
    • Le diseguaglianze e la solidarietà
    • Il nuovo paradigma
    • Tecnologia e Scienza
    • L'intreccio di ricerca scientifica, finanza ed economia
    • L'informazione ai tempi dei social
    • Il patto con i giovani
    • Conclusioni

     

    ROLAND BARTHES FRAMMENTI DI UN DISCORSO AMOROSO

    Roland Barthes ne i Frammenti di un discorso amoroso e Simone Regazzoni in Ti Amo si confrontano sul tema di cosa sia l'amore: rema che attraversa il sapere dalla filosofia alla poesia alla psicologia ed alla vita di ognuno. Barthes enuclea 80 voci, appunto frammenti, in ordine alfabetico, che individuano delle figure quali "Angoscia" "Abbraccio" "Gelosia", "Assenza" e Simone Regazzoni in ne propone un nuovo paradigma.

    Intorno a quale sia il tratto distintivo dell'esperienza d'amore, si può dire che non ci sia un aspetto unico infatti si va dall'esaltazione, all'euforia, alla gioia, alla disperazione, alla solitudine stessa come dimostra Simone Regazzoni.
    Il discorso d'amore appartiene agli innamorati sia nella fase della nascita sia nella fine della storia ed il mondo può essere ed è ne estraneo. Anche da qui la necessità di un discorso sull'amore.


    Indice dei Contenuti

    • Le parole per dire ti amo 
    • Semiologia e Linguistica 
    • Roland Barthes "Frammenti di un discorso amoroso": il catalogo
    • Simone Regazzoni: "Ti amo" tra passione e logos
    • Alla ricerca dell'etimo: μαίνομαι
    • Autobiografia e Indicibilità 
    • La griglia del frammento 
    • La coazione a ripetere: "schemi" e "figure"
    • Il soggetto 
    • L'idealizzazione 
    • La solitudine 
    • Il Pensiero e l'indecidibilità del vissuto 
    • La separatezza dal mondo
    • La fine di un rapporto

    • Le parole per dire ti amo

    Roland Barthes, ne i "Frammenti di un discorso amoroso" https://www.einaudi.it/catalogo-libri/narrativa-straniera/narrativa-francese/frammenti-di-un-discorso-amoroso-roland-barthes-9788806219451/ e Simone Regazzoni in "Ti Amo" si confrontano sul tema di cosa sia l'amore

    Con quali parole si può raccontare l'amore? 

    Filosofia, poesia, arte, psicoanalisi, scienza ma anche romanzi, canzoni e film si sono misurati con questo tema.

    I due autori non si limitano ad un excursus in questi campi, l'orizzonte di esplorazione è ben vasto tanto quanto la tematica lo impone.

    • Semiologia e Linguistica 

    Barthes, non può non argomentare il suo discorso con gli utensili che gli sono propri: la semiologia e la linguistica.

    Attraversa anche codici interpretativi che fanno di questo testo un saggio che non è un saggio, non è filosofia o almeno non solo: qui sono i vissuti degli innamorati che si fanno parola.

    • Il catalogo

    Non è un manuale, un "how to do" ma un catalogo ragionato che parte dal Simposio di Platone,  e arriva a Proust, Nietzsche, Lacan, Dostoevskij, Rilke e Freud.

    La guida del testo, come in Dante sono Virgilio e Beatrice, qui è il Werther di Goethe che è "l'arche-tipo dell’amore-passione“ . 

    • La passione e logos 

    In "Ti amo" https://www.amazon.it/s?k=regazzoni+ti+amo&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss  Simone Regazzoni  percorre la passione e non lascia dubbi sul contenuto e in modo apodittico, già col titolo, ci indica il discorso che esemplifica l'amore e che racchiude il senso di esso. 

    https://frame-frames.blogspot.com/2017/02/giovedi-92-e-tiamo-day-esce-prima-del.html

    SIMONE REGAZZONI TI AMO

    https://www.youtube.com/watch?v=DHkdLDi9ItM

    La filosofia, il "logos" retrocede di fronte alla passione subita dall'io che - di fatto - non è più "io" in quanto la "passione si contrappone direttamente all' azione, e indica, perciò, la condizione di passività del soggetto" https://www.treccani.it/vocabolario/passione/ 

    • Alla ricerca dell'etimo: μαίνομαι

    Il "discorso" sull'amore,  è possibile solo con un ritorno alle sue radici ovvero alla "mania" e al mito perché l'amore non è oggettivabile: il suo spazio-tempo è l'abisso, è come un buco nero che annichilisce ogni "logos".

    Di conseguenza, non è possibile interpretare l'amore col "logos".

    Il "ti amo" è intrecciato "alla follia", come l'innamorato confessa: "ti amo e non posso non amarti che alla follia". L'amore origina dal "μαίνομαι" che si traduce con «smaniare, essere pazzo».

    Gli stati allucinatori, di spossessamento sono dell'innamorato, infatti si parla di "chimica" in un amore.

    •  Autobiografia e Indicibilità 

    Se l'amore tenta di dire su di sé scopre i propri limiti: l'indecidibile. L'amore conosce solo la dis-misura, non la misura.

    Allora soccorre il ricorso, inevitabile, all'autobiografia o alla poesia: singolarità che parlano alla singolarità propria dell'essere innamorati.

    • La griglia del frammento 
    La modalità del frammento cui ricorre Roland Barthes non è una semplice dichiarazione programmatica.

    Allora, forse, si può dire che sia un tentativo di "oggettivazione" del sentimento d'amore? 
    Da una parte sì, dall'altra parte no.

    Il frammento è l'unica griglia interpretativa di cui la cultura disponga, secondo Roland Barthes,  per un ragionamento sulle due "figure" del soggetto e dell'oggetto amoroso.

    • La coazione a ripetere: "schemi" e "figure"
    E' un racconto, il suo, a forma di twitt che consente di enucleare quelli che Barthes definisce "schemi"  ovvero la ricorrenza dei comportamenti presenti nell'esperienza d'amore e le "figure" come per esempio nell' "Attesa" ove il soggetto confessa a sé stesso "io sono quello che aspetta. Sono innamo - rato? Sì, poiché sto aspettando".
    • Il soggetto 

    Ma chi intesse il discorso su di sé e quindi una riflessione sull'amore? Roland Barthes,  ne i Frammenti di un discorso amoroso, fa parlare il “soggetto amoroso”, l'innamorato: l'unico ad essere investito e condizionato dalla passione.

    • L'idealizzazione

    L' “oggetto amato” è pensato dall'innamorato che alterna stati di dipendenza a gioia, disperazione, esaltazione, esultanza e dolore.

    L'altro è trasfigurato ed idealizzato da chi ama: l'altro è la realizzazione del suo mondo desiderante e lo confessa a sé stesso: "l’essere che io aspetto non è reale".

    • La solitudine 

    Il soggetto innamorato, questo "io" è  un "io" in cui altri "io" s'identificano, e non potrebbe essere diversamente.

    Eppure l'esperienza dell'innamorato è unica e solitaria, non riconducibile o assimilabile a nessun altro innamorato.

    Un situazione esistenziale indicibile ed indecidibile.

    • Il Pensiero e l'indecidibilità del vissuto 
    Il Pensiero e l'indecidibilità del vissuto Roland Barthes ricorre, a piene mani, ai discorsi che la filosofia, la poesia, la psicoanalisi, il romanzo configurano sull'amore eppure l'esperienza d'amore non si può rinchiudere in questi confini.

    L'amore vive nel vissuto di due "io" in conflitto con sé stesso e non si lascia irretire e costringere in un discorso.

    • La separatezza dal mondo

    L'amore vive nella solitudine che abbraccia i due innamorati, li separa dagli altri e li distanzia dal mondo.

    Il "logos" che governa il mondo non è compatibile col mondo del mito abitato dall'amore.

    • La fine di un rapporto

    La fine è conosciuta solo dai due innamorati, il mondo lo ignora come ignorava la sua esistenza allo stato nascente.

    "L'assenza" dal mondo degli innamorati non vuole dire che il discorso pubblico non ne sia investito:  Il Simposio di Platone l'Odi et amo" di Catullo, le pagine dei romanzi e dell'arte o anche dei film di serie B, sono lì a segnare il perenne parlare d'amore.

    Se un discorso compiuto sull'amore non è possibile, e non lo è, pur sempre si è continuato e si continua a discorrerne.

    CARMINE ABATE IL CERCATORE DI LUCE


    Carmine Abate in "Il cercatore di luce", fresco di stampa per la Mondadori, descrive l'epica del "nostos" e ci illumina, come Ungaretti, nell'immensità della montagna attraverso gli occhi del pittore Giovanni Segantini che fa rivivere nei colori, della luce appunto, Arco la sua città alla ricerca di un mitico raggio verde che possa spiegare il nostro attraversare questa terra.

    Il luogo reale per uno scrittore non è solo un luogo dato, ma, anche, il luogo della sua anima e di quella del lettore che vi si riconosce.   


    Eugenio Montale


    Indice dei Contenuti
     
    • La condizione umana
    • La ricerca di senso
    • I versi del poeta
    • Lo scacco della Ragione
    • La Ragione e la Tecnica
    • La finitezza dell'essere uomini
    • Il tramonto del Poeta Vate. Con Eugenio Montale nasce la singolarità del pensiero poetante, dopo Heidegger
    • L' Indecidibile nella condizione umana 
    • La caduta delle illusioni
    • Il Nulla e l'Abisso nella poesia di Eugenio Montale
    • Gli echi in Montale di Pascoli, Leopardi e Democrito
    • Il "Correlativo Oggettivo" di Eliot nella poesia montaliana 
    • Alcuni  versi di Montale
    • Il Tragico, l'Essere ed il Nulla nella Poesia e nella Filosofia
    •  Eugenio Montale e Martin Heidegger

     

    Eugenio Montale, una singolarità del pensiero poetante, dopo Heidegger, è la voce del Novecento in cui ognuno si riconosce.

    Ricorre oggi l'anniversario della sua nascita: un occasione per rileggerlo e parlarne 

    I suoi versi aprono un varco verso l'autenticità della condizione umana. l'abisso ed il nulla

    Uma Thurman icona Festa-del-Cinema-di-Roma-2021

    "Goodnight Moon Car Scene" 




    Senza un attimo di respiro e quasi À bout de souffle https://frame-frames.blogspot.com/2021/10/a-bout-de-souffle-di-jean-luc-godard.html  si corre via dal 78^ Festival di Venezia, https://frame-frames.blogspot.com/2021/09/venezia-il-cinema-e%20tu-luci-spente-alla-mostra-il-sogno-continua.html verso la Festa del Cinema di Roma.


    Ieri è stato presentato il programma della 16^ edizione della Festa del Cinema di Roma che apre il 14 p.v. e chiude i battenti il 24 ottobre https://www.romacinemafest.it/it/
    Vari sono gli slot ma il più interessante, come sempre, è quello che consente gli "Incontri Ravvicinati" del pubblico con i protagonisti dei film presenti.


    GIORGIO PARISI PREMIO NOBEL PER LA FISICA 2021 

    A Giorgio Parisi, allievo di Nicola Cabibbo, l'Accademia reale delle Scienze di Stoccolma ha assegnato il Nobel per la Fisica per «i contributi innovativi alla comprensione dei sistemi fisici complessi» e per «la scoperta dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici».  

    Giorgio Parisi è degno erede dei Ragazzi di via Spanisperna 

    Oggi è stato intervistato da "Leonardo", su Rai3 https://www.rainews.it/tgr/rubriche/leonardo/
    il professore ha dichiarato: "ho studiato i sistemi disordinati dove gli atomi sono messi in maniera casuale come i vetri" e ha ribadito i suoi interessi per gli studi  interdisciplinari.

    Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg À bout de souffle 
    Jean-Paul Belmondo À bout de souffle




    "Godard verrà archiviato come un capitolo chiuso, in attesa di nuove scoperte" fu l'ardita e trachant recensione all'uscita di À bout de souffle. Fino all'ultimo respiro". 

    E, per infierire, aggiunse: "la rivolta" su cui è impegnato il film è solo "un atto di derisione", frasi che la storia ritorce ora contro l'incauto e precipitoso "critico".


      
    Jenny Saville Mostra a Firenze



    La Pietà Bandini di Michelangelo, fresca di pulitura, abbraccia nel Museo del Duomo di Firenze, "Study for Pietà" (2021) di Jenny Saville un lavoro di grandi dimensioni che unisce al dolore di Maria un corpo martoriato di un ragazzo. 


    E non è il semplice e ricorrente richiamo del dialogo tra contemporaneo e l'arte Rinascimentale.

    Jeff-Koons in mostra a Palazzo Strozzi di Firenze

    "La filosofia mi è sempre piaciuta" e "questa mostra" è "un dialogo filosofico" dichiara Jeff Koons all'inaugurazione a Palazzo Strozzi a Firenze, a cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro dal 2 ottobre 2021 al 30 gennaio 2022, di Jeff Koons. Shine, la sua seconda mostra dopo quella del 2015 a Palazzo Vecchio.


    GRETA THUNBERGH SUL PALCO A MILANO PER Youth4Climate



    Greta Thunberg arriva a Milano per lo "Youth4Climate" che vede la presenza di quattrocento ragazzi in rappresentanza di 197 Paesi per dare un contributo di idee e proposte nell' affrontare e risolvere la crisi climatica.


    Sin dalle prime parole dichiara che coltiva, purtroppo, le "aspettative di molti altri incontri" cioè tante ma tante parole 

    LA STATUA LA SPIGOLATRICE DI SAPRI spigolatrice-2

    INAUGURAZIONE CON GIUSEPPE CONTE DELLA STATUA LA SPIGOLATRICE DI SAPRI



    È proprio il momento dell'iconoclastia, dopo le diatribe sulla statua di Cristoforo Colombo e la mano di vernice su quella di Indro Montanelli ora è il momento dell' 800 e della "Spigolatrice di Sapri".

    INTERNET ARCHIVE 25 ANNI

    Una creatura giovane solca le vie del mare magnum della rete: ha solo 25 anni e promette molto bene  per il futuro.
    Ama lo slalom tra siti Web, Biblioteche, radio, audiolibri, podcast, poesie, musica dal vivo, arte, cover e film e non manca l'archivio dei software.

    Ora che luci si sono spente, alla 78^ Mostra del Cinema di Venezia, lasciano la dolce tristezza del circo che chiude le esibizioni o del sipario che scende in teatro: restano nell'aria le voci allontanarsi dal red carpet e dalla città.

    Nutrito l'elenco dei premi vinti da “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino tra Nastri d'Argento, Golden Globe, Bafta, David di Donatello e ne tralasciamo, probabilmente, alcuni fino all'Oscar 2014 come miglior film straniero.

    Jep è in gamba-rdella: sembra nulla ma è col "Nulla" che vince la statuina d'oro. 

     

    "Freaks out' di Mainetti alla Mostra del Cinema di Venezia tra immaginazione e citazioni

    Quentin Tarantino e il suo Pulp Fiction non smette di intrigare il cinema, a guardare "Freaks out' di Gabriele Mainetti alla Mostra del Cinema di Venezia. Alcune testate notano che  Mainetti strizza l'occhiolino  all' "Elephant Man" di David Lynch e al  Rossellini di "Roma Città  Aperta"; le continue evocazioni dei maestri rischiano di far nascere imitatori, non capolavori e far torto alle pellicole.


    Wassily Kandinsky Macchia Rossa 1921 
    Wassily Kandinsky Ouverture musicale del 1919 
    Wassily Kandinsky Composition n. 10 1939


    Wassily Kandinsky nella sua arte e con i suoi stumenti, colori e composizioni, genera universi che ospitano temi legati alla Musica, alla Filosofia, alla Fisica ed alla Topologia superando la Mimesis. 


    Un cambio di paradigma nell'arte si ha con Wassily Kandinsky che, nell'uso dei colori, supera il soggetto a beneficio della dissoluzione delle forme, in particolare: nelle composizioni che vedono la musica come medium raggiunge l'immaterialità e il superamento della figurazione e dell'arte come Mimesis.

    Collage_of_the_War_in_Afghanistan 

    Una nuova cortina di ferro scende, dall'Afghanistan, sul mondo con l'attuazione dell'accordo di Doha siglato da Trump ed attuato da Biden: Doha, Doha, Doha come il Tora, Tora, Tora di Pearl Harbor e non è un film. 

    Le modalità del ritiro degli Usa dall'Afghanistan equivale ad un 11 settembre che Biden infligge al proprio paese, di conseguenza all'Occidente ed ai popoli tutti che cercano riscatto da dittature e poteri tribali: è il tramonto dei valori occidentali. 


    EMANUELE COCCIA

    Nell'ambito del Ciclo di Conferenze, svoltosi nel Palazzo Ducale di Genova, Emanuele Coccia in "La vita di tutte le specie" presenta le sue considerazioni sui rapporti intercorrenti tra la Natura, ovvero la Physis dei Presocratici, le Forme in Filosofia e nella Scienza con ardite interpretazioni che lasciano il segno.

    I Presocratici segnano il passaggio dall'interpretazione della natura tramite il Mito a un percorso scientifico, ante litteram, per interrogare il mondo. 

    La Filosofia si confronta col metodo scientifico e Coccia  incentra la sua riflessione sulla Biologia con la ricerca di senso propria del Filosofo.