giovedì 6 giugno 2013





Chiedevi
il bene grande
com'era:
più di quante gocce ha il mare,
e
più del niente del mondo,
e
come il dolore taciuto;

il bene ha paura
come
i silenzi del tuo viso;

è
il bene
non-parola,
musica non creata,
colori perduti;

come voglio bene io:
come la luce vuole il tuo sorriso,
come giochi lasciati e in attesa;

il mio bene per te:
come il ricordo ti radica
se voglio dimenticarti.


mercoledì 5 giugno 2013


                                           



                                           
Il titolo dell' ultimo hit o dei best di tutti i tempi o la canzone da loro più amata o il film adolescenziale più visto e discusso: iniziava così le sue lezioni.

' Non sa fare altro'....dicevano i colleghi.

I ragazzi la difendevano: 'un errore, l'omissione di un "non", era stato fatto dal padre Dante. Nel "non ti curar di loro ma guarda e passa" non doveva esserci un "non"! Ovvero il verso doveva essere "non ti curar di loro non guardar e passa" !
Ma per esigenze di rima non poteva il Divin poeta cantare se non in quel modo'.

domenica 2 giugno 2013

LOS ANGELES AEROPORTO






Al centro del loft, a forma di elisse come l'aeroporto di Los Angels, si estendevano varie stanze.

Era un locale piccolo e luminoso, circondato da fiori ed alberi perenni: gli ospiti parlavano ogni lingua del mondo, ogni linguaggio trovava dimora tra quelle mura.

Era frequentato da una clientela eterogenea per età, ceto sociale e provenienza eppure, in qualche modo simile nelle differenze.

Le portate nascevano solo dopo i readigs di poesia ed ogni piatto veniva accompagnato dalla poesia da cui era scaturita ogni singola ricetta.


giovedì 30 maggio 2013


                                                     

                                                             


L'arpa, la rosa, il tempo             


La luce del giardino di rose posava lievi ombre sul capo della visitatrice, illuminato dalla lampada che, sapientemente, Cher Dehauser aveva collocato a lato del Monet più amato: gli ospiti, nell’osservare la tela, offrivano modulazioni del volto e sguardi preziosi che, insieme al racconto degli eventi, permettevano all’avvocato 'un primo scavo dei materiali' come lei andava ripetendo al suo assistente di studio. Parlava sempre per prima di sé Cher e sol quando avvertiva dimentico del luogo e delle ragioni il visitatore, chiedeva:
- Che cosa fa nella vita? Ah sì, pensi amo la musica e lei suona: beata lei.
O simili varianti: così quel pomeriggio.

         
LOS ANGELES AEROPORTO

               

- “L' etimo della parola viaggio origina da ‘viatge’, in latino ‘viaticum’: è la provvista necessaria al viaggio, da qui il derivato: via. Il Viaggio è l' andare da un luogo a un altro”.

La voce della relatrice riempie l'auditorium, gremito in ogni ordine di posti.

- “Il viaggio può essere circoscritto a un percorso conosciuto: come nel caso del bus che ci conduce ogni giorno al lavoro, o può creare spaesamento: come nel caso del turista, per la prima volta, in città.
Ma anche il percorso noto può diventare nuovo: la fenomenologia del ‘familiare–straniero’ e dell'estraniazione di cui parlo nel mio libro”.


    
Alessandro Dal Lago e Pier Aldo Rovatti Elogio del pudore. Per un pensiero debole 




Il “Pensiero Debole” afferma Pier Aldo Rovatti  non è “un non pensiero” o un invito al disimpegno ed Alessandro Dal Lago ne rafforza la tesi nel riproporre il “significato politico della filosofia, la relazione pensiero-politica”

La filosofia è una riflessione sul sé, sul soggetto, sull'individuo che cerca di trovare il senso delle sue personali esperienze di vita e del suo collocarsi all'interno di un contesto comunitario che lo chiama all'impegno e all'etica insita nel discorso pubblico. 

Il linguaggio filosofico e narrativo che Rovatti esemplifica tramite il Palomar di Calvino vanno a collocare l'esperienza umana nel suo contesto più vero e certo: l'incertezza, l'instabilità.
Il dato autentico è la casualità: vera esperienza concessa al pensiero.


Indice dei Contenuti 
  • Il Pensiero Debole
  • Filosofia e Narrazione: l'Assenza di un sapere certo
  • La relazione tra il Pensiero e la Politica

G.COLLI NASCITA DELLA FILOSOFIA

 

Giorgio Colli dispiega l'interpretazione nicciana di ‘Mithos’ e ‘Logos’ al di là della differenza canonica tra dionisiaco e apollineo.

Il mito affonda le sue origini nella notte dei tempi e in Grecia  la patria del pensiero razionale e non paia una contraddizione, al contrario come dimostra in “La nascita della Filosofia” sono le radici del Mito ad innervare il Logos: la razionalità.

La mutazione del ‘Logos’ originario (un discorso, appunto un ‘Logos’), che accenna ad altro vale a dire allo sfondo divinatorio) si completa con la scrittura e soprattutto con il pensiero filosofico di Platone: la ‘sofia’ si sottrae: nasce la filosofia.


Indice dei Contenuti
  • La nascita del Mito e Nietzsche
  • Mito e Logos
  • L'interpretazione di Heidegger
  • La ricostruzione di Giorgio Colli e il confronto con Heidegger