venerdì 13 giugno 2025

ARCHEMATICS AND UNFOLDING

La tradizione filosofica interroga la natura della forma, da Platone che parla di forme-pensiero, idee come modelli originari, alla materia-forma aristotelica dove la forma è l’atto che attualizza la potenza confluiscono nel dispositivo di Archematics and Unfolding.

L’origine di tutte le cose non è in un principio determinato, l'origine è continua, generativa, potenzialità senza forma, indeterminata da cui tutto proviene è come  l'ἄπειρον illimitato/ indeterminato, in Anassimandro. 

La forma, nella filosofia della durata di Bergson è creazione incessante, è un taglio temporale nella durata, una cristallizzazione provvisoria nel fluire continuo del reale, un’immagine del divenire.

DIALOGO CON LA AI

giovedì 12 giugno 2025

L'onto-tecnologia dialoghi con la AI

L' onto-tecnologia: dialoghi con la AI

In Logica del senso e Millepiani di Deleuze, troviamo un’analisi ed un'attenzione particolare per le forme del divenire: non esistono strutture fisse, ma diagrammi mobili, piani di consistenza, intensità che si organizzano in zone di indiscernibilità: è un richiamo agli archetipi di Thom che diventano, nel pensiero deleuziano, catastrofi desideranti, singolarità morfogenetiche.

L'intuizione bergsoniana della durata, dell'élan vital, slancio vitale, dell'evoluzione creativa diventa, ne l’Analisi degli Archimorfismi Spaziali Post-Industriali di Plescia, intuizione morfogenetica e si traduce in progetti delle infrastrutture produttive, in architetture adattive, design non lineare ed interfacce sensibili dove la forma come evoluzione supera il determinismo.

DIALOGO CON LA AI


mercoledì 11 giugno 2025


La desideranza, lo spazio e la chōra

La desideranza, lo spazio e la chōra: Dialoghi con la AI

La desideranza, neologismo che fonde “desiderio” e “erranza”, non è una semplice derivazione da “desiderio”: la desideranza è simile allo slancio vitale, élan vital di Bergson, una forza intrinseca alla materia, una tensione, un flusso creativo che non riporta al desiderio inteso come mancanza della tradizione psicoanalitica freudiana o lacaniana: non si desidera ciò che manca, ma che produce connessioni, mondi, eventi.

Il desiderio come ontologia del possibile rimanda sia alla cupiditas di Spinoza, per cui è l’essenza stessa dell’uomo come sforzo di esistere, conatus come forza di autoaffermazione che plasma il mondo, sia a Deleuze e Guattari che in l’Anti-Edipo concepiscono il desiderio come macchina produttiva.

DIALOGO CON LA AI


martedì 10 giugno 2025


Morfie d’una nuova progettualità dialoghi con la AI

Morfie d’una nuova progettualità: dialoghi con la AI

Il lavoro, nel post-industriale, non è più riducibile a un dato economico o funzionale e va pensato come evento morfologico, come spazio in cui la soggettività e la collettività si co-implicano in un processo continuo di individuazione e desideranza: il lavoro è un campo metastabile in cui si giocano tensioni e crisi.

La crisi della grande industria non rappresenta un crollo economico, ma il venir meno di un modello di riconoscimento sociale, di un’immagine del sé condivisa e interiorizzata: da qui emerge il bisogno di nuove forme - non solo lavorative, ma cognitive, estetiche, esistenziali.

DIALOGO CON LA AI


lunedì 9 giugno 2025

Semantica del hi tech space: Dialoghi con la AI

Semantica del hi tech space: Dialoghi con la AI

I modelli tradizionali, basati su equazioni lineari e concetti di equilibrio statico, non colgono la natura non lineare e dinamica dei fenomeni e delle trasformazioni morfologiche caratterizzanti lo spazio hi-tech.

In particolare, i modelli della geografia economica e della sociologia spaziale - ancorati al concetto di 'domanda' - si mostrano inadeguati nel differenziare le diverse semantiche tecnologiche e nell'esplicitare le singolarità sociali ed economiche del processo innovativo.

DIALOGO CON LA AI

domenica 8 giugno 2025

Le Forme-Logos dell’innovazione Dialoghi con la AI

Le Forme-Logos dell’innovazione Dialoghi con la AI

Nell'industrialismo classico, l'incongruenza tra le diverse leggi della meccanica e della dinamica non offre un archetipo invariante: le leggi della termodinamica e quelle dell'elettromagnetismo non sono ancora unificabili.

Negli ultimi anni, alcune realtà richiedono valutazioni rigorose per governare i fenomeni e per la prima volta, sono classificabili dinamiche subliminali e super-liminali dello spazio urbano: la tendenza del postindustriale introduce un'omologia tra l'infinitesimo dell'hardware ed i sistemi urbani e telematici.

Dialoghi con la AI

sabato 7 giugno 2025


La Linea Elastica Nuovi Modelli di Catastrofi Dialoghi con la AI

La formalizzazione esemplifica il modo in cui la scienza costruisce modelli matematici per descrivere fenomeni fisici, nel caso della formalizzazione de La Linea Elastica - un tema legato alla meccanica del continuo e all’ingegneria strutturale - il modello è quantitativo e descrive, in modo deterministico, le deformazioni di un corpo elastico secondo la meccanica classica.

L' epistemologia ci invita a riflettere sulla validità del modello della linea elastica e sui suoi limiti come rappresen- tazione della realtà: è una descrizione ideale o reale di un fenomeno?

DIALOGO CON LA AI