sabato 1 settembre 2018




    


CAPITOLO 3

IL DENARO OSSIA LA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI MISURA DEI VALORI.

Presuppongo che l'oro sia la merce denaro.

La prima funzione dell'oro consiste nel fornire, al mondo delle merci, il materiale della sua espressione di valore ossia nel rappresentare i valori delle merci
come grandezze qualitativamente identiche e quantitativamente comparabili
l’oro funziona come misura generale dei valori:   
in virtù di questa funzione l'oro, che è la merce equivalente specifica, diventa, in primo luogo, denaro.

Le merci non diventano commensurabili per mezzo del denaro.
viceversa, poiché
tutte le merci,
come valori sono lavoro umano oggettivato, quindi sono commensurabili in sé e per sé,





       



SEZIONE I

MERCE E DENARO

CAPITOLO 1

LA MERCE

I DUE FATTORI DELLA MERCE: VALORE D'USO E VALORE (SOSTANZA DI VALORE, GRANDEZZA DI VALORE).


La ricchezza delle società, nelle quali predomina il modo di produzione capitalistico,
si presenta come una "immane raccolta di merci"
e la merce singola si presenta come sua forma elementare:
perciò la nostra indagine comincia con l'analisi della merce.
in primo luogo la merce è un oggetto esterno, una cosa che con le sue qualità
soddisfa bisogni umani di qualsiasi tipo materiali o no.
Ogni cosa utile, come il ferro, la carta, va considerata da un duplice punto di vista
secondo la qualità e secondo la quantità,
l'utilità di una cosa ne fa un valore d'uso:
è un portato delle qualità del

lunedì 27 agosto 2018




IL PASSATO 

PUOI RIVIVERLO 

SOLO NEL RICORDO, 



IL FUTURO 

NON PUOI DETERMINARLO, 



IL PRESENTE 

LO VIVI:

È TUO


(gci)

domenica 26 agosto 2018


Romano Màdera Sconfitta e utopia. Identità e feticismo attraverso Marx e Nietzsche


Romano Màdera sembra un l’Ulisse-filosofo sconfitto nel trionfo del pensiero unico:un Ulisse che non ha vinto la guerra di Troia, non avendo individuato alcun inganno contro il nemico.


L'autore rivisita un suo testo “Sconfitta e utopia. Identità e feticismo attraverso Marx e Nietzsche” https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/03/23/madera-sconfitta-e-utopia/ e scrive “la teoria del capitalismo impediva l’uscita da quelle regole economiche, se si esamina il suo pensiero ci si accorge che non c'è spazio per la rivoluzione”.

lunedì 6 agosto 2018



Pietruccio Montalbetti  Amazzonia. Io mi fermo qui. Viaggio in solitaria tra i popoli invisibili





Non si è accontentato di vivere l’esperienza a tavolino come Salgari, (costrettovi, purtroppo, dalla vita), Pietruccio Montalbetti non inventa viaggi, non li sogna ad occhi aperti, non li posta su instagram né su twitter o facebook: li vive sulla propria pelle.

Dopo “I ragazzi della via Stendhal” (2017), “Settanta a settemila. Una sfida senza limiti di età” (2017), “Io e Lucio Battisti” (2013) e “Sognando la California, scalando il Kilimangiaro” (2011) e dopo Tibet, Nepal, India passa in Amazzonia" ora Io mi fermo qui. Viaggio in solitaria tra i popoli invisibili" 

domenica 5 agosto 2018

FACEBOOK SIAMO NOI

https://www.change.org/p/iscritti-a-facebook-facebook-siamo-noi


i post continuativi e di qualità,su facebook, devono poter accedere ai fondi statali di sostegno (vanno definiti i parametri dalle Autorità pubbliche)

sabato 4 agosto 2018



Carmine Castoro Filosofia dell'osceno televisivo. Pratiche dell'odio contro la TV del nulla


Dai Barbarers (D’Urso) ai Leosiners (Leosini, M.me Morgue) anche se giornalisti e politici per non essere da meno e rischiare l’oblio sgomitano con successo per far sentire il loro eloquio conforme a masscult e midcult e teso al kitsch, nell’impero della post-verità e del trash.

Gli abitanti delle tv divorano efferatezze di ogni genere e gongolano “gusti” da vero e proprio abisso mentre si consumano impuniti i delitti dell'intelligenza che non sempre diventano la pena dello spettatore: tutt’altro. Lo vedono partecipe, infatti.