giovedì 5 ottobre 2023


MANZOTTI RICCARDO ROSSI SIMONE  Io & Ia Mente, Cervello e GPT



Manzotti Riccardo e Rossi Simone in "Io & Ia Mente, Cervello e Gpt" si devono confrontare con un'intera tradizione filosofica che ha elaborato teorie e sedimentato un lessico per esprimerle allora la #MOI per essere recepito adeguatamente non solo, come è ovvio, va a confrontarsi con l'egemonia che esercita la tradizione ma in questo procedere la modifica e confligge con la forma mentis di larga parte dei lettori che si riferiscono, per studi o condivisione, ad un universo concettuale millenario: nulla di nuovo sotto il sole.

Le parole per dire la #MOI con una mela come fa Riccardo Manzotti o, se se tentati, con la pesca di Esselunga non bastano: resta sempre un  'corpo a corpo' per l'egemonia culturale.



mele e pesche

  • Io-Natura-Mondo-Coscienza

Nel leggere Io-Natura-Mondo-Coscienza il pensiero va nell'universo concettuale di ognuno che non è la MOI e che, per questo, forse deve confrontarsi con il pensiero dei singoli filosofi forse anche a livello di manualistica scolastica e ricreare un nuovo lessico per nuovi concetti per non essere frainteso ma inteso. 

In breve non è sufficiente incasellarlo nello schema riduzionismo-esternalismo o fisicalismo e non basta la mela e neanche la pesca per dirlo.

mercoledì 27 settembre 2023



Fernando PUIG ROSADO è uno di quei fumettisti che ci sono familiari perché abbiamo visto i suoi disegni in Le Canard Enchainé, Le Nouvel Observateur, Siné Mensuel o anche il Figaro letterario per adulti ma anche Astrapi, mi piace leggi, Okapi o Fosforo per i più piccoli.Ha ricevuto il Grand Prix de l'Humour noir de Grandville nel 1976.



TEATRO BARD 


I ATTO 


Scena: Un caffè, Roma, 2023.

Personaggi:

Camilla, 25 anni, artista digitale


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Marco, 30 anni, scrittore e studioso di mitologia


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Dialogo:

Marco: Ho letto un articolo molto interessante sull'oracolo nell'info-spazio.

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lunedì 11 settembre 2023

R.Manzotti-S.Rossi: IO & IA. Mente, cervello e GPT: "Oui, c'est moi" 
Coscienza fisica e filosofia: la MOI "Oui, c'est moi" non significa più solo "si, sono io" e non rimanda al noto spot del profumo Cacharel del 1989 "Lou-Lou". 
 

  • La MOI ovvero Identità Mente-Oggetto

La MOI è un acronimo e sta a significare Identità Mente-Oggetto ovvero non esiste alcuna differenza, separazione tra gli oggetti e la nostra mente per Riccardo Manzotti cui non si può chiedere "sta scherzando, Mr. Manzotti" perché il filosofo ingegnere fa sul serio.

https://www.newmediaeuropeanpress.eu/2024/01/29/lintelligenza-artificiale-la-persona-la-coscienza-identita-mente-oggetto-per-la-moi/

https://www.corrierenazionale.net/2024/01/29/lintelligenza-artificiale-la-persona-la-coscienza-identita-mente-oggetto-per-la-moi/


R. Manzotti-S.Rossi IO & IA. Mente, cervello e GPT



Indice dei contenuti

  • La MOI ovvero Identità Mente-Oggetto
  • Il filosofo galante
  • La macchina e il "chi sono io" ovvero la materia fine senza la necessità di alcuna ipostatizzazione
  • La mente-cervello-mondo
  • La mente come i black hole
  • Riccardo Manzotti tra i pesi e il tempo
  • Il dubbio e la prossima falsificazione
  • Il filosofo dal bucato alle pietanze 
  • Per un "lunch cappelletti, lambrusco e filosofia"

venerdì 21 aprile 2023

Filosofia e Fisica quantistica


Filosofia e Fisica ovvero la physis: dai presocratici alla nuova fisica.

I presocratici, si pongono le prime domande sulla physis cioè sulla natura e ne cercano i principi: Anassimandro, Eraclito, Democrito, Empedocle sono fisici, certo non nel senso moderno ma gli iniziatori indiscussi della ricerca sulla natura del mondo.

E' saggio intuire tutto è uno e l'uno è tutto” e va considerato l'“unire ciò che è completo e ciò che non lo è, ciò che è concorde e ciò che è discorde, ciò che è in armonia e ciò che è in contrasto” per Eraclito e per la Gestalt “il tutto è più che la somma delle sue parti” cioè, secondo la fisica quantistica, la struttura ovvero il tutto, conforma le parti, gli oggetti.

Siamo ad “una visione dell’universo dialettica e eraclitea, di un mondo eterno teatro della battaglia tra «logoi», tra archetipi” anche per Thom infatti “al fondo del logos eracliteo della nostra anima, strutture simulatrici di tutte le forze naturali esterne agiscono”.

mercoledì 8 marzo 2023

BUCHI BIANCHI

"Non so se i buchi bianchi esistano veramente, non li ha ancora visti nessuno" dice Rovelli in "Buchi bianchi Dentro l’orizzonte"

Il testo di https://www.adelphi.it/libro/9788845937538 continua la divulgazione appassionata della fisica dalle "Sette brevi lezioni di fisica" in poi ed anche della filosofia che a casa Rovelli è... di casa infatti confessa, a Linus di Radio Deejay, "anche la mia compagna è fisica" che insegna al Dipartimento di filosofia.


Carlo Rovelli Buchi bianchi – Dentro l’orizzonte

  • Fisica e Filosofia

Rovelli ha lavorato alla sua teoria col collega Hal Haggard e a chi scrive piace immaginare che, tra un caffè ed una corsa per prendere il bus, anche le osservazioni, i dubbi, l'intuito e il sapere della sua compagna fisica e filosofa abbiano avuto un loro peso.

Nulla di nuovo sotto il sole infatti i primi filosofi, passati alla storia come presocratici, si ponevano le prime domande sulla physis cioè sulla natura e ne cercavano i principi: Anassimandro, Eraclito, Democrito, Empedocle erano fisici, certo non nel senso moderno ma gli iniziatori indiscussi della ricerca sulla natura del mondo.

Le loro osservazioni si mostrano feconde ai nostri giorni e Rovelli si è confrontato con il lascito inesauribile del pensiero filosofico nel suo testo "Che cos'è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro".

  • Le teorie fisiche e il metodo sperimentale

Al fisico non basta avere una teoria ed accarezzarla, è la comunità scientifica che deve confrontarsi con le teorie. Pubblicazioni, conferenze e discussioni sono passaggi necessari ma non ancora sufficienti infatti serve la conferma sperimentale, fondata su misure e regole riproducibili da ogni scienziato, per dimostrare la veridicità di una teoria.

domenica 19 febbraio 2023

Coscienza fisica e filosofia: il MOI

"Oui, c'est moi" non significa più solo "si, sono io" nella traduzione dal francese, e non rimanda semplicemente al noto spot del profumo Cacharel del 1989 "Lou-Lou".

"Chi sono io" attiene prima alla filosofia ed ora di diritto alla nuova fisica. 

La "moi" riscritto intanto così: "MOI", indica non che Lou-Lou ha pretese di passare dalle essenze profumate alla grafologia o alla filosofia.

Semplicemente, si fa per dire, quella "MOI" è un acronimo e sta a significare "Identità Mente-Oggetto" ovvero non esiste alcuna differenza, separazione tra gli oggetti e la nostra mente come afferma Riccardo Manzotti

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02sjhpvLsjFyH4GwTwXKbr8cHRjC4dDTWc3d1kkEqpprnTef1cNzUimUexu8z3kXXTl&id=625972767

La soluzione a questo storico dilemma è stata presto trovata dalla fisica che si affaccia in territori appannaggio della filosofia e non ai famosi "nasi" creatori di estranianti profumi capaci di farci provare l' intermittenza del cuore di Proust https://it.wikipedia.org/wiki/Marcel_Proust

  • La coscienza nella nuova Fisica

La fisica ha proposto alcune teorie che partono da Penrose a quella quantistica e s'incarica di innovarle non secondo un altro famoso spot quello di Maxibon del 1994 del "Du gust is megl che uan" o "Two is megli che uan" ovvero "Due è meglio di uno" infatti la fisica della "MOI" propone un "cambio ...di paradigma" e, per restare nei claim, ci avverte che "one è meglio che due".

  • La coscienza in Cartesio, Nietzsche e Freud

Andiamo per ordine, semmai ci può essere un ordine e di importanza, nelle varie "proposte" sulla coscienza che inevitabilmente va a intersecare la storica riflessione della filosofia e della psicoanalisi.

sabato 18 febbraio 2023


James_Webb_Space_Telescope


Il telescopio spaziale James Webb ha catturato l’immagine di una galassia a spirale chiamata LEDA 2046648 che si trova a un miliardo di anni luce dalla Terra.

Il telescopio spaziale restituisce nuovamente un’immagine di grande interesse. 

I ricercatori dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno utilizzato James Webb per catturare l’immagine di una galassia a spirale che assomiglia alla nostra Via Lattea.

Il sistema stellare, chiamato LEDA 2046648, si trova a un miliardo di anni luce di distanza dal nostro nella costellazione di Ercole e contiene migliaia di galassie, trilioni di stelle e innumerevoli pianeti.

L’ESA ha pubblicato l’immagine il 31 gennaio e l’ha descritta come un’immagine di calibrazione per “verificare le capacità del telescopio mentre veniva preparato per le operazioni scientifiche“. 

Gli astronomi dell’ESA hanno scattato l’immagine con la Near InfraRed Camera (NIRCam) del telescopio Webb.

Questa fotocamera ultrapotente è in grado di rilevare le lunghezze d’onda più lunghe dell’infrarosso prodotte dalla luce proveniente da questa distanza. 

Il redshifting descrive l’allungamento della lunghezza d’onda della luce quando si allontana da noi, aumentando fino a farla apparire più rossa del previsto. 

Si verifica a causa dell’espansione dell’universo. Sistemi lontani come LEDA 2046648 si allontanano infatti sempre di più dalla Terra.

La maggior parte dei blob visibili che circondano LEDA 2046648 sono galassie, anche se diverse stelle possono essere individuate grazie ai loro picchi di diffrazione. 

Alcuni oggetti nell’immagine potrebbero avere un’età pari a 300 milioni di anni dopo il Big Bang. Naturalmente, quando si parla di un’immagine di un oggetto distante un miliardo di anni luce significa che si sta osservando la luce di una galassia di un miliardo di anni fa.