Dal semplice "mi piace" su facebook, si possono delineare brevi considerazioni sul perché qualcosa risulta piacevole e se infonde il sentimento del “Bello”: interrogarsi sul "cos'è la Bellezza" e in che modo la mente lo percepisca e interpreti.
Parafrasando una canzone famosa di Gianna Nannini si può giungere al "Sublime" che va oltre il "bello" e che è ancora "impossibile" definire compiutamente con le categorie interpretative prevalenti.
Interrogarsi sulla Bellezza non è solo un richiamo a un bel film di pochi anni fa la "Grande Bellezza".
Il "mi piace" è solo un clic e "il Bello", declinato nella quotidianità, non ha nulla in comune con la "Bellezza" figuriamoci poi con "il Sublime" che appartiene a dimensioni "altre" rispetto al "Bello" infatti "Il Sublime" va a differenziarsi dal "Bello" in quanto genera smarrimento e paura: "il Sublime" è sconvolgente. "Il Sublime" esprime "il grandioso".
- Il Logos, il Bello ed il Sublime
- Le interpretazioni del Sublime: Nietzsche, Grassi, Pareyson e Givone
- Socrate, Platone, Longino
- Burke, Kant, Heidegger
- Il Logos, il Bello ed il Sublime
Non pare sia sufficiente affidarsi solo al “Logos” per enucleare il senso del "Bello" e del “Sublime” .
Quando si è di fronte al “Sublime”, ci si pone in contatto con un'Ek-stasi ma anche con un Ab-grund, un Abisso, col non-Ente, col Niente, col Nulla. "Il Sublime" si svela solo nell’Infinito o nell'Abisso: lo sfondo abissale del “Sublime”, presente in Nietzsche, viene esemplificato da Il Canto di Kalipso, inedita dea del “Sublime”
https://www.slideshare.net/gpdimonderose/il-canto-di-calipso
https://frame-frames.blogspot.com/2020/08/giacinto-plesciail-cantodi-kalipso.html?m=1
- Le interpretazioni del Sublime: Nietzsche, Grassi, Pareyson e Givone
- Socrate, Platone, Aristotele, Longino
Il retaggio storico-culturale della Grecia: Socrate e Platone, su tutti, ci consegnano sul "Bello" e sul "Buono" pagine insuperate, Aristotele https://it.wikipedia.org/wiki/Aristotele con la sua "Poetica" è stato un' "autorità" tanto da essere identificato con "l'ipse dixit" il codificatore del Sublime resta Longino ovvero "l'Anonimo", che si conviene datare nel I secolo d.c., nonostante tante ricerche e interpretazioni per dargli un'identità, ha segnato in modo indelebile il campo di studi dell'Estetica sia come iniziatore sia per il lascito di pensiero che ci ha affidato.
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/04/18/bello-anzi-sublime.html
Il titolo stesso "Trattato del Sublime", anche se con inevitabili lacune, incute reverenza che aumenta, nella lettura, per struttura e accuratezza e analisi.
Il senso del meraviglioso, l'alto sentire e soprattutto la risonanza con l'opera d'arte, l'Empatia, il pathos, che accomunano l'artista col lettore e fruitore dell'opera d'arte, sono i passaggi culminanti dell'opera Una lettura imprescindibile.
- Burke, Kant, Heidegger
L'accenno al senso di "smarrimento" ci porta a periodi relativamente più vicini: al Burke per il quale "il Sublime" scaturisce da sofferenza, dal senso del pericolo e del terrore: "il Sublime" richiama la natura con la sua grandiosità e la sua forza incontrollabile.
In Kant la grandezza delle forze della natura suscitano nell'uomo il senso dei propri limiti: la razionalità sconta la propria inadeguatezza, da qui il senso di smarrimento e paura che suscita, allo stesso tempo, attrazione.https://it.wikipedia.org/wiki/Immanuel_Kant
Ciò comporta non solo paura, timore, piacere, dispiacere ma, come dice Heidegger, il senso dell'Angoscia. Perché di fronte al “Sublime” è assentemente presente il Nulla, il non Fondamento.
Il mito del "Sublime", quale bellezza instabile, fluttuante, assentemente presente, si svela solo nell'infinito o nell'abisso.
Per approfondimenti:
- Il Sublime e la Pittura
https://it.wikipedia.org/wiki/William_Turner https://it.wikipedia.org/wiki/John_Constable
- Il Sublime e la Letteratura
https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Leopardi
- Il Sublime e la Musica
- Altro
https://www.treccani.it/vocabolario/sublime/
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