Dall’indicazione “formale” del
pensiero poetante, la raccolta si propone chiaramente di ragionare,
più che evocare, attraverso la voce poetica.
Così in «L’essenza 2», in versi
come L’essenza / è / attesa /dell’evento / e / dell’avvento
sembra di essere in quelle prime lezioni friburghesi sulla lettura di
Paolo come grimaldello del pensiero occidentale.
E con altrettanta certezza la
dimensione centrale di l’«Erranza» è quella della gettatezza.
Molto bello, dal punto di vista
formale, l’uso di alcune espressioni come temporalità immaginaria
o capelli di luce che ricordano i Fadensonnen di Celan.
Buono, anche, il tentato superamento
concettuale di alcuni snodi heideggeriani: penso alla famosa
intervista di «solo un dio ci potrà salvare», come via d’uscita
dalla Tecnica.
Nell’Erranza invece c’è ancora
spazio per il luccichio delle stelle, ma queste appariranno senza
essere state chiamate né desiderate.
Per ora non rimane - ecco un’altra
bella espressione - che camminare sul selciato della catastrofe.
in L'erranza, il pensiero poetante https://www.corrierenazionale.net/2024/03/16/il-pensiero-poetante-lerranza/ Giacinto Plescia affronta i rapporti tra arte e
matematica tra poesia, filosofia e ricerca scientifica che attraversano
la storia della cultura: dall'ideale greco di bellezza, ai solidi
platonici, alla sezione aurea fino alla prospettiva con Masaccio e
Piero della Francesca vivono un dialogo mai interrotto.
Poesia e filosofia sono
costantemente intrecciate e la loro l'affinità è consegnata alla
critica ed alla storia con la locuzione "il pensiero poetante"
Lucrezio, Rinascimento, Leopardi, Galileo, Hofstadter, Gödel, Escher e la Topologia
Lucrezio nei suoi versi,
nel fare sue le teorie di Democrito, parla del vuoto e ci fa
ricordare l'indeterminazione di Heisenberg e Planck, per Galileo “la
natura parla la lingua della Matematica” ne "Il Saggiatore".
Sulla natura, sul problema
della conoscenza e del sapere degli antichi s’interroga l'intera
opera di Giacomo Leopardi basti pensare alla “Sopra gli errori
popolari degli antichi” o al “Dialogo della terra e della luna“
e all'Infinito.
La sua Poesia vive e
s’intreccia nello spazio della Filosofia: "questo globo ove
l'uomo è nulla, sconosciuto è del tutto”, e piega verso la
matematica, segnatamente, verso la topologia: quei "nodi quasi
di stelle" sono un riferimento, ante litteram, alla teoria dei
nodi;
i versi “le nostre
stelle o sono ignote, o così paiono …un punto di luce nebulosa"
richiamano l'astrofisica: infatti adolescente scrisse la “Storia
dell’astronomia“ e poi “Alla luna“ ed il “Canto notturno
di un pastore errante dell’Asia”
In tempi a noi più vicini
Hofstadter in "Gödel, Escher e Bach. Un'eterna ghirlanda
brillante" evidenzia come nell'opera di Escher convivino
matematica e logica, le tassellazioni, la geometria iperbolica e la
topologia.
I versi di Giacinto
Plescia http://www.asida.it/pdf/Albo_Scrittori_ediz_2010.pdf
risentono delle lezioni accennate e delle ricerche su Topologia e
Morfologia di R. Thom
https://frame-frames.blogspot.com/2021/03/da-poincare-thom-spazio-biforcazioni.html
https://it.scribd.com/doc/22559601/Un-Modello-Topologico-Di-Mente
Si può ben dire, per
parafrasare Shakespeare: ci sono più cose nella Poesia, nella
Filosofia e nella Scienza, che in cielo e in terra e di quante ne tu
abbia mai immaginato.
https://frame-frames.blogspot.com/2021/08/about-giacinto-plescia.html
https://www.linkedin.com/in/giacinto-plescia-di-monderose-738ba35/?originalSubdomain=it
https://www.puntoeinaudibrescia.it/scheda-libro/giacinto-plescia/lerranza-il-pensiero-poetante-9788892376441-3782546.html
https://www.facebook.com/116719736854076/posts/193304262528956/
https://ita.calameo.com/books/0063406390cb8020776e1
https://issuu.com/giacintoplesciadimonderose/docs/plescia_2.pdf_epistemica_libro
https://www.slideshare.net/gpdimonderose/118220-anteprima
https://ikonex.blogspot.com/2020/09/eventuanza-sublime.html
https://eventux.myblog.it/?p=5728213
https://archive.org/stream/gyacynty_Interior_for_Kindle/giacinty_Interior_for_Kindle_djvu.txt
https://books.google.it/books?view_type=standard&lr=&uid=108726693198641195163&as_coll=2&hl=it&sa=N&start=230
http://gpdimonderose.ilcannocchiale.it/
https://dokumen.tips/documents/laletturan1818032012.html
Giacinto Plescia L’Erranza- poesie
L'Essere incontra
l'alba
e
si scioglie
nella Singolarità
del ritorno.
***
Un solo tempo
ci è dato vivere
mentre gli universi
si giocano l’esistenza.
***
Chi ha sogni
per il mondo
non speri
che la voce
ritrovi
il bel canto.
***
Non ho mai capito
se le ragioni
vengono sempre
dopo aver sconfitta
la vita.
***
Che cos'è che dà magia al tempo?
Che cos'è che dà magia ai sogni?
Che cos'è che dà magia all'universo?
Che cos'è che dà magia alla notte?
Che cos'è che dà magia alle stelle?
Che cos'è che dà magia ai suoi occhi?
Che cos'è che dà magia?
Magia? Maggio? Maggia?
Che cos'è che dà magia al maggio?
Che cos'è che dà magia al mito?
Che cos'è che dà magia al silenzio?
Che cos'è che dà magia all’anima?
***
Tu sei sublime
amante del disordine:
in te c'è la leggerezza
ma anche la tristezza
d'una nuvola a primavera.
Tu sei sublime
amante del divenire:
in te c'è la luce
ma anche il buio atroce
d'una nebbia siberiana.
Tu sei sublime
amica delle tenebre:
sei caotica come il sole
ma ti piace il perielio di Venere.
Non so bene se ti piace
la nostalgia della pace
o l'ira della vittima che tace,
ma sublime sei tu.
***
Ti regalo il mio Nulla,
perché tu possa colmarlo
d’infiniti baci:
ma i sogni sono giunti
in punta di piedi
prima della fine
dei tempi.
***
Ho ancora sogni
da vendere
e gioie da acquistare,
ma non so più
se fare il mercante
o il ludico creativo.
***
L'erranza è ancora protagonista con
Franco Marcoaldi e Tomaso Montanari, col loro testo "Cento
luoghi di-versi. Un viaggio in Italia" - già in quarta
ristampa a € 19.90 -
I Cento luoghi di-versi di Marcoaldi-Montanari vivono immersi in paesaggi che di
per sé sono opere d'arte, territori vissuti nella loro unicità:
di-versi quindi, ma anche di versi che punteggiano la descrizione di
paesi, città, monumenti, natura, personaggi.
https://www.treccanilibri.it/catalogo/cento-luoghi-di-versi/
Versi e Arte che diventano un viaggio
di vita che solo l'erranza consente di esperire in pienezza.
DANTE ALIGHIERI LA DIVINA COMMEDIA
Le celebrazioni | 700 Dante
https://twitter.com/camilla_staff/status/1375082835841794053?s=19
Il Poeta dell'Erranza
"Nel mezzo del cammin d'epidemia, ci ritroviamo in oscuri ostaggi di inettitudin, mercedi ed aggi"
#Dantedi2021 @la_dante #Rai #Dantedi https://frame-frames.blogspot.com/2021/03/dantedi-dante-il-ghibellin-fuggiasco_25.html
"Erranza": Diffuso nell'antica lirica d'amore, il
vocabolo indica uno stato di confusione della mente e dell'animo,
l'"incertezza penosa d'amore" (Barbi-Maggini),Ond'io non so da qual matera prenda; /
e vorrei dire, e non so ch'io mi dica: / così mi trovo in amorosa
erranza!
L'espressione sarà ripresa dal
Boccaccio Filostrato IV 70
"Così piangendo, in amorosa
erranza / dimoro lasso, e non so che mi fare ".
erranza s. f. [dal lat. tardo
errantia], ant. –
Stato d’errore, oppure di dubbio, di
confusione della mente o dell’animo: Così mi trovo in amorosa
erranza (Dante);
potrebbe credere ciascuno, ancora il
Bembo, essere stato nella comune erranza (Varchi).
di Lucia Onder - Enciclopedia Dantesca
(1970) Istituto della Enciclopedia Italiana
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