giovedì 8 agosto 2013





“Sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell’edificio”.

R.Michels, La sociologia del partito politico nella democrazia moderna.Il Mulino,Bologna 1966 

martedì 6 agosto 2013






Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell'anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.

Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.

Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.

Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.

domenica 4 agosto 2013



GABBIANI IN VOLO SUL MARE






"Gabbiani"

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.

La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.

E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,

ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.




V.CARDARELLI

sabato 3 agosto 2013

KARL MARX come fumetto



1/23/2010 10:19:00 AM
https://frame-frames.blogspot.com
ha detto...

Gianni Vattimo rivaluta il marxismo?

Sicuramente non certo il "marxismo" diventato forma di stato distorcendo la validità del pensiero del filosofo di Treviri. Più propriamente il suo è uno sguardo critico che va oltre il disincanto: ancora una volta il Marx "indebolito" di Vattimo ci parla.

Le ragioni, almeno alcune, possono scaturire da alcune considerazioni: nei ’Lineamenti fondamentali della critica dell'economia politica’ per Marx “il sapere sociale generale ovvero il ‘knowledge’ “, è diventato forza produttiva immediata.

Di fronte al ‘knowledge’ ed al ‘general intellect’ non si impone più la semplice energia (‘argon’) esclusa da implicazioni intellettive.
Nasce l'intelligenza ‘altra’ vale a dire in possesso di sapere-sapienza, avviene così il passaggio dall'‘argon’ alla ‘Techne’.

venerdì 2 agosto 2013

L'IDIOTA DI DOSTOEVSKIJ



Un giovane, per protestare contro una legge che, in Kamchatka,  vieta l'utilizzo di parole offensive e/o volgari nel cinema e in letteratura, ha denunciato Dostoevskij per aver utilizzato il termine "idiota" nel suo romanzo.

La denuncia è stata accolta con l'apertura del relativo fascicolo cui sono seguite accurate indagini. 

giovedì 1 agosto 2013


Federica Pellegrini medaglia d’argento nei 200 stile libero ai Mondiali di nuoto


FEDERICA PELLEGRINI: VINCERE E' UN GIOCO CON LEGGEREZZA E STILE - UN'ARGENTO D'ORO MONDIALE 200 STILE LIBERO - BARCELLONA


martedì 23 luglio 2013

http://www.popsophia.it/it/blog/art/591-la-filosofia-del-calcio-se-la-filosofia-d-un-calcio-in-paradiso-un-articolo-di-pietro-gibellini/

BLOG

LA FILOSOFIA DEL CALCIO: "Se la filosofia dà un calcio in paradiso", un articolo di Pietro Gibellini
Data pubblicazione : 14/04/2013
Riportiamo, a mo' di riflessione aggiuntiva e preparativa dell'incontro di martedì prossimo al teatro dei Dioscuri a Roma, un articolo di Pietro Gibellini pubblicato l'8 luglio del 2010 su Avvenire e intitolato "Se la filosofia dà un calcio in paradiso". Si tratta di una attenta riflessione critica sul saggio "La filosofia del calcio" del filosofo Bernhard Werte. Buona lettura.

Commenti dei lettori
1 commenti presenti
  • gpdimonderose https://frame-frames.blogspot.com

    29-06-2013 08:33 - #1
    gpdimonderose https://frame-frames.blogspot.com 

L' essere-corpo-animato non si presenta mai al pensiero quale ente sussumibile nella razionalità perchè c'è sempre un dispiegamento, quasi un chaos abissale ove è indeterminata ogni capacità di logica, razionalità.

C'è il dispiegarsi di un essere-corpo che non potrà mai essere compreso dal pensiero metafisico.

E' necessario pensare quell'essere ancora nascosto all'interno dell' essere-animato: questo quasi fosse un chaos, non ha trovato forme stabili di rappresentazione di ordine simbolico giacché essa non può essere mai formalizzata né simbologizzata, essa è sempre caotica, imprevedibile, in conflitto con sé e con il mondo. 

Una differente visione dell'essere-corpo, è rimasta occultata ed appare sul terreno del gioco. L'agonismo sembra voglia svelare una dimensione dell'essere che è rimasta occultata. 

Forse all'interno dell'ontologia del gioco è presente un quid che ha prodotto due paradigmi differenti: quella prevalente, fuori del gioco: ove è essenziale distruggere l' essere-che-è-di-fronte; quella all'interno del gioco ove l'essere vince sull'altro che gli sta-di-fronte senza mai distruggerlo nella sua essenza, anzi, suscita nell'altro il dispiegarsi delle sue qualità migliori, della sua forza ed intelligenza.

Nel gioco infatti l'essere si trova di fronte sempre un altro essere che si esprime nelle sue qualità d'eccellenza tant'è che riesce a piacerci solo quando ci sorprende e ci vince, con le migliori qualità intellettuali.

C'è quindi un antagonismo ed un'amicizia, una filei, uno stretto legame tra due antagonisti, tra l'essere e la sua alterità.

Nel gioco l'avversario è da considerarsi come un antagonista del cui essere si sente necessità: senza l'antagonista finisce il gioco.

In altri termini: l'essere e la sua antitesi nel gioco non dovranno mai essere completamente soppressi ma, devono coesistere e contrapporsi. 

Si è di fronte a un capovolgimento paradigmatico: inizio di un nuovo pensiero.