Un confronto tra il pensiero di Giacinto Plescia con filosofi e fisici:
Filosofi
- Kant: Plescia riprende ampiamente il pensiero di Kant sul bello e il sublime, in particolare la distinzione tra i due, la nozione di "bellezza senza scopo" e l'analisi del sublime come esperienza che sfida l'immaginazione. Tuttavia, Plescia introduce anche elementi originali, come la concezione del nastro di Möbius per descrivere la relazione tra bello e sublime.
- Aristotele: Plescia esplora il concetto di catarsi aristotelica in relazione al sublime, collegando le emozioni di paura e pietà nella tragedia con l'esperienza del sublime.