venerdì 22 gennaio 2021

Da Gianna Nannini al "Bello e Sublime": Longino, Burke, Kant, Heidegger

 

Caspar David Friedrich The Polar Sea (The Sea of Ice)

 

Dal semplice "mi piace" su facebook, si possono delineare brevi considerazioni sul perché qualcosa risulta piacevole e se infonde il sentimento del “Bello”: interrogarsi sul "cos'è la Bellezza" e in che modo la mente lo percepisca e interpreti. 

Parafrasando una canzone famosa di Gianna Nannini si può giungere al "Sublime" che va oltre il "bello" e che è ancora "impossibile" definire compiutamente con le categorie interpretative prevalenti.


Interrogarsi sulla Bellezza non è solo un richiamo a un bel film di pochi anni fa la "Grande Bellezza".
Il "mi piace" è solo un clic e "il Bello", declinato nella quotidianità, non ha nulla in comune con la "Bellezza" figuriamoci poi con "il Sublime" che appartiene a dimensioni "altre" rispetto al "Bello"  infatti "Il Sublime" va a differenziarsi dal "Bello" in quanto genera smarrimento e paura: "il Sublime" è sconvolgente. "Il Sublime" esprime "il grandioso". 


Indice dei Contenuti
  • Il Logos, il Bello ed il Sublime
  • Le interpretazioni del Sublime: Nietzsche, Grassi, Pareyson e Givone
  • Socrate, Platone, Longino
  • Burke, Kant, Heidegger

Non pare sia sufficiente affidarsi solo al “Logos” per enucleare il senso del "Bello" e del “Sublime” .

Quando si è di fronte al “Sublime”, ci si pone in contatto con un'Ek-stasi ma anche con un Ab-grund, un Abisso, col non-Ente, col Niente, col Nulla. "Il Sublime" si svela solo nell’Infinito o nell'Abisso: lo sfondo abissale del “Sublime”, presente in Nietzsche, viene esemplificato da Il Canto di Kalipso, inedita dea del “Sublime”

GIACINTO PLESCIA Il Canto di Kalipso la Dea del Sublime. Il Nulla ed il Sublime. Una Nascente Ontologia dell’Opera d’Arte.

https://www.slideshare.net/gpdimonderose/il-canto-di-calipso

https://frame-frames.blogspot.com/2020/08/giacinto-plesciail-cantodi-kalipso.html?m=1

GIACINTO PLESCIA IL NULLA  E IL SUBLIME 

  • Le interpretazioni del Sublime: Nietzsche, Grassi, Pareyson e Givone
Lo sfondo abissale del sublime, presente in Nietzsche è ripreso da Grassi e Pareyson.
L'interpretazione dell'estetica kantiana, presente nella poetica narrativa, nei testi e nelle lezioni del Prof. Sergio Givone, dispiegano l'eventuarsi del tema dell'abissalità e delineano un nuovo paradigma del “Sublime”: si è in presenza dell'arkè o priorità o Singolarità di una tesi sul “Sublime”.

La lettura di Givone getta, nel pensiero della mondità,l'eventuarsi dell'abissalità.

Se qualcosa piace, oltre ogni dire, è facile assimilarlo e identificarlo col “Sublime” e per questo si scorge la necessità di fare chiarezza: "Il Sublime" va a differenziarsi dal "Bello" in quanto genera smarrimento e paura: "il Sublime" è sconvolgente.

È come il “Perturbante" dell'Arte che vivrà, imperturbabile, per poterci travolgere meglio 

LONGINO TRATTATO SUL SUBLIME


  • Socrate, Platone, Aristotele, Longino

Il retaggio storico-culturale della Grecia: Socrate e Platone, su tutti, ci consegnano sul "Bello" e sul "Buono" pagine insuperate, Aristotele  https://it.wikipedia.org/wiki/Aristotele con la sua "Poetica" è stato un' "autorità" tanto da essere identificato con "l'ipse dixit" il codificatore del Sublime resta  Longino ovvero "l'Anonimo", che si conviene datare nel I secolo d.c., nonostante tante ricerche e interpretazioni per dargli un'identità, ha segnato in modo indelebile il campo di studi dell'Estetica sia come iniziatore sia per il lascito di pensiero che ci ha affidato.

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/04/18/bello-anzi-sublime.html

Il titolo stesso "Trattato del Sublime", anche se con inevitabili lacune, incute reverenza che aumenta, nella lettura, per struttura e accuratezza e analisi.

Il senso del meraviglioso, l'alto sentire e soprattutto la risonanza con l'opera d'arte, l'Empatia, il pathos, che accomunano l'artista col lettore e fruitore dell'opera d'arte, sono i passaggi culminanti dell'opera Una lettura imprescindibile.

  • Burke, Kant, Heidegger

L'accenno al senso di "smarrimento" ci porta a periodi relativamente più vicini: al Burke per il quale "il Sublime" scaturisce da sofferenza, dal senso del pericolo e del terrore: "il Sublime" richiama la natura con la sua grandiosità e la sua forza incontrollabile.

In Kant la grandezza delle forze della natura suscitano nell'uomo il senso dei propri limiti: la razionalità sconta la propria inadeguatezza, da qui il senso di smarrimento e paura che suscita, allo stesso tempo, attrazione.https://it.wikipedia.org/wiki/Immanuel_Kant

Ciò comporta non solo paura, timore, piacere, dispiacere ma, come dice Heidegger, il senso dell'AngosciaPerché di fronte al “Sublime” è assentemente presente il Nulla, il non Fondamento.

Il mito del "Sublime", quale bellezza instabile, fluttuante, assentemente presente, si svela solo nell'infinito o nell'abisso.

https://books.google.it/books?id=iMqhDwAAQBAJ&pg=PT108&lpg=PT108&dq=il+canto+di+kalipso+di+giacinto+plescia&source=bl&ots=icS7FEtKMT&sig=ACfU3U0YigLjqCSah1Fb-V8fJYXjaoiW4w&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwi9wtOE9bfrAhVD2aQKHSXsB984ChDoATAAegQIAhAB#v=onepage&q=il%20canto%20di%20kalipso%20di%20giacinto%20plescia&f

Per approfondimenti:

  • Il Sublime e la Pittura 

https://it.wikipedia.org/wiki/William_Turner  https://it.wikipedia.org/wiki/John_Constable

  • Il Sublime e la Letteratura

https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Leopardi

  • Il Sublime e la Musica

https://www.sophron.it/2018/05/17/sublime-sehnsucht-e-trascendentalismo-in-musica-il-caso-di-the-mantle/

  • Altro

https://www.treccani.it/vocabolario/sublime/


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