Coscienza fisica e filosofia: il MOI
"Oui, c'est moi" non significa più solo "si, sono io" nella traduzione dal francese, e non rimanda semplicemente al noto spot del profumo Cacharel del 1989 "Lou-Lou".
"Chi sono io" attiene prima alla filosofia ed ora di diritto alla nuova fisica.
La "moi" riscritto intanto così: "MOI", indica non che Lou-Lou ha pretese di passare dalle essenze profumate alla grafologia o alla filosofia.
Semplicemente, si fa per dire, quella "MOI" è un acronimo e sta a significare "Identità Mente-Oggetto" ovvero non esiste alcuna differenza, separazione tra gli oggetti e la nostra mente come afferma Riccardo Manzotti
La soluzione a questo storico dilemma è stata presto trovata dalla fisica che si affaccia in territori appannaggio della filosofia e non ai famosi "nasi" creatori di estranianti profumi capaci di farci provare l' intermittenza del cuore di Proust https://it.wikipedia.org/wiki/Marcel_Proust
La coscienza nella nuova Fisica
La fisica ha proposto alcune teorie che partono da Penrose a quella quantistica e s'incarica di innovarle non secondo un altro famoso spot quello di Maxibon del 1994 del "Du gust is megl che uan" o "Two is megli che uan" ovvero "Due è meglio di uno" infatti la fisica della "MOI" propone un "cambio ...di paradigma" e, per restare nei claim, ci avverte che "one è meglio che due".
La coscienza in Cartesio, Nietzsche e Freud
Andiamo per ordine, semmai ci può essere un ordine e di importanza, nelle varie "proposte" sulla coscienza che inevitabilmente va a intersecare la storica riflessione della filosofia e della psicoanalisi.