Dynamis, Autopoiesi e Physis: Ontologia del Mito di Giacinto Plescia si configura come un'opera di pensiero poetante e filosofico-metafisico che intreccia concetti tratti da molteplici ambiti: ontologia, fisica, ermeneutica, teoria della complessità, mitologia e arte. Tra le sue pieghe si ritrovano, talvolta esplicitamente e più spesso implicitamente, i riferimenti a numerosi filosofi e fisici.
Filosofi
Martin Heidegger
Tema: Differenza ontologica, Essere e Tempo, opera d’arte, Gestell, Seinweg, radura, poetare come abitare l’essere.
Esplicitamente citato e centrale nella visione di Plescia, in particolare per il concetto di “Essere” come evento e disvelamento (aletheia).
Friedrich Nietzsche
Tema: Volontà di potenza, eterno ritorno, superamento della metafisica, dionisiaco e apollineo.
Compare nella critica alla teocrazia e nelle dinamiche della fondazione mitica.
Platone
Tema: immagine del mondo, ontologia delle idee, temporalità platonica, epistemologia classica.
Richiamato nei riferimenti alla verità come aletheia e nella discussione sulla verità ontologica dell’opera d’arte.
Aristotele
Tema: metabolè, catarsi, tragedia, ontologia, physis.
Citato esplicitamente nel passaggio sulla catastrofe come trasformazione e stabilità morfogenetica.
Edmund Husserl
Tema: intenzionalità, fenomenologia, epochè.
Evocato nei passaggi sull’“Essere che ci viene incontro” e sulla messa tra parentesi della realtà oggettiva.